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venerdì 8 agosto 2025

Rifiuti ergo confermi.


Nella non linearità sei sempre “girato al contrario”, ma… con-vinto del contrario = ti sembra tutto così “normale”. Accetti. Soprassiedi, abituato a/in… 

Non ti rendi conto, sostanzialmente. Sopravvivi

Sei “te” (qua, così). Ad angolo giro, è già successo che hai fatto + “giri sul posto (fisso)”, come agganciato wireless ad un perno che non esiste; c’è. Ovvio; in tal modo ti è arduo accorgerti, anche perché (qua, così) “fan tutti”, e chi sei “te” per… No?

Però ti senti un “ribelle” perché hai quel tatuaggio sul corpo, ch’è soprattutto nella “tua” mente. Quando dici “no” per sostenere il “sì”. Come in alcuni “quesiti referendari”. Ricordi? Come quando un genitore dice “no” alla prole e, questa, matura il “sì” per… “ribellione”. Mentre, se dici sempre “sì”, … la prole se ne approfitta. 

Wow

Una vera e propria “gabbia” senza odore ma che de-odora. Perché succede questo? Perché, è già successo l’incipit, l’antefatto, il “momento” che qualcuno ha carpito, ha r-ac-colto; a differenza “tua” che altresì ne sei rimasto solo che irretito. Ecco che si spiega anche una certa “tua” irritazione spontanea anche se di certo non naturale. 

Chi sei (diventato) Te, nel (qua, così)?
Chi se non proprio “te”.

Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto…  Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona… Quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me… Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo… Infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio… Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me… Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me…
Link

La “legge” è programmazione y controllo (Legge del Minimo). 

Quando l'utente si connette:

non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me…

Ecco che il Modello Eichmann, la “banalità del male”, è la “legge” AntiSistemica by l’oro = l’oro chi…? (chiedeva una Julia Roberts, prima di diventare una “strega di Hollywood”, ad un Mel Gibson, prima di diventare “quello che è diventato a Hollywood”, in… Ipotesi di complotto). 

Il “peccato” è-voluto! Pre-visto.
E non è ciò a cui ti hanno abituato.

Qualcosa che “serve” a qualcuno che non esiste; c’è. Cos’altro spinge in tale “ferma” direzione? Uhm. Vedi che te dice l’AI Overview (oramai installata a monte di ogni “risposta” ad ogni tua “domanda” all’oracolo in Google).

La frase “divento solo ciò che rifiuto” è attribuita a Bert Hellinger, il fondatore delle costellazioni familiari. Significa che, attraverso il rifiuto di qualcosa, sia esso un'esperienza, un'emozione o un aspetto di sé, si finisce per esserne inconsciamente dominati e si perpetua il ciclo di quel rifiuto. In altre parole, il rifiuto non porta alla liberazione, ma piuttosto alla cristallizzazione di ciò che si cerca di evitare… In sintesi, Hellinger invita a riconoscere e accettare ciò che rifiutiamo, per liberarci dalle dinamiche negative che il rifiuto perpetua e per trovare un nuovo ordine e armonia interiore…

Il “patto con il Diabolo”. La tua firma sul “contratto”. Il sangue, ch’è un “succo molto peculiare…”. Un “antico, primordiale”… contrassegno uni-vo-co che ognuno si porta dentro. Un’altra f-orma di “impronta digitale” ma… insita, che non si vede ma c’è e distingue, demarca, fissa, identifica, etc.

Le auto hanno tutte un “numero di telaio”, infatti. Ogni macchina ne ha sempre uno, poiché deciso a livello industriale e sociale.

Riconoscere e accettare ciò che rifiutiamo...:
accorgersi sostanzialmente
dell'esse-re già successo
che continua a succedere... (altro che, accettare... Ok?).

In sintesi, la frase “il sangue è un succo molto peculiare” non si riferisce semplicemente a una caratteristica chimica del sangue, ma a un'interpretazione più profonda e spirituale del suo ruolo nell'essere umano, secondo la prospettiva antroposofica di Steiner…

Con la chimica vieni con-fuso. Figurati con l'Oltre: la profondità.

Sulle etichette alimentari vengono riportati solo gli ingredienti “grezzi”. La chimica, no (a meno che leggi l’etichetta sulle bottiglie d’acqua). Se c’è qualcosa di chimico, dentro alla tal preparazione, non lo sai perché non è riportato. Immagina allora se l’intruglio è a livello sub-atomico! 

La “po®zione” ti viene servita, a pagamento, ogni “santo” giorno e notte.


Oltre alla “legge”, che ti pre-vede in quanto consumat(t)ore (qua, così), dunque… chi sei. Non lo ricordi +, perché ne è passata di acqua sotto ai ponti. Ergo, ti sei “allontanato” dal momento (è già successo) che ti ha e, infatti, “niente”. Allontanato ma non distanziato, tanto che continua a succedere. 

Dove”? Nella sostanza = (qua, così). 

La “tua” mente è quella del Voladores: strategica-mente, anzitempo. Questo è il vero “peccato” = peccato che non te ne rendi conto sostanzialmente. La “legge” è proprio quella che confida sul… peccato che non te accorgi

La programmazione è tale (qua, così).
Mangiare la foglia? Naa!


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4007
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 23 luglio 2025

Disco Inferno.


Ho ripreso a de-scrivere per via della situazione in Palestina. Come potevo non esprimermi, dal momento in cui tale follia demoniaca ha preso il sopravvento.

Sempre la stessa “musica” (qua, così). 

“Con mia sorpresa, alto cento piani
la gente si scatena, scende sul tetto
la gente sta urlando, fuori controllo
è stato così divertente quando il boogie ha iniziato ad esplodere
ho sentito qualcuno dire
discoteca inferno.
(Brucia baby, brucia) brucia quella madre
discoteca inferno…
La soddisfazione è arrivata in una reazione a catena…
Sopra la mia testa
sento musica nell’aria
questo mi fa sapere
c’è una festa da qualche parte…”.
Disco inferno - The Trammps

C’è un diavolo in me… No? Sei... posseduto.

Meglio: in “te” (qua, così). 

“È qui la fefta…”, ri-suonano tutti questi “demoni”. Se hai successo, un motivo (portante) non esiste ma c’è. E non è tutto quello che hai “in testa”. Stanne certo

Chi si “incarna” nell’AntiSistema, lo “Fa…” per un motivo ben preciso: “godere del relativo (assoluto) vantaggio”. Su chi? Sempre “te”. Sempre nell’AntiSistema. Chi è (qua, dentro) e non è “te”, è in “te”. Sono utenti/visitatori e non sono alieni, se non nella misura in cui sono Oltre alla “tua” portata usuale, mentre sei… alienato sostanzialmente ma “non lo puoi mai provare”. 

“C’è una festa da qualche parte…” = “è qui la fefta…”.

“Ma allora questa è una festa pazzesca!
Ma tu chi sei? Ciao, sono Sting!
È qui la festa? Si! (Everybody get up)…”.

Satanassi, che non siete altro, Oltre ad ogni “ferma” apparenza (illusione social-collettiva). Ricorda sempre che sei “te” lo “ospite” (qua, così). Anche quando sei in casa “tua”. Anche quando sei in “te”. Perché, Te sei ben altro rispetto a “te”.

“Una cosa fin quando non l'immagini non la cerchi. Se non la cerchi non la trovi…”.
Sergio F. Donadoni

Non solo: se la ri-cerchi, continuerai a non trovarla mai. Ergo:

se non la cerchi non la trovi… (nel senso che se non ri-cerchi, stai ri-trovando, sempre che non l’immagini nemmeno). 

Ri-cerchi = continuare a fare cerchi sul posto, auto insabbiando(ti).


“Gloria nell'alto dei cieli
ma non c'è pace quaggiù
non ho bisogno di veli
sei già un angelo tu
che accendi un diavolo in me
accendi un diavolo in me
perché c'è un diavolo in me…”.
Zucchero

Oh:

sei già un angelo tu
che accendi un diavolo in me
accendi un diavolo in me
perché c'è un diavolo in me

Dunque:

un “angelo” che… accende un diavolo in “te”, perché c’è un diavolo in “te”.

Invasione degli Ultracorpi, docet.

Uhm. Un “angelo” iniettore, or dunque. Uno spinterogeno. Un attivatore di qualcosa che è già in loco, “dentro”. Pronto a
Del resto, in Sandman puoi vederlo benissimo: lo “Inferno” chiuso, coi demoni ed i con-dannati sulla terra (di mezzo). Gli utenti/visitatori hanno campo libero (qua, così). L’Inferno è un luogo comune che narra una versione distopica della “tua” realtà terrena: l’Inferno è Oltre, rispetto alla Terra, anche se si tratta di “finzione scenica”, ossia, porre fuori dal contesto terreno l’Inferno, rende più nitida la “visione”, districando la mente dalla “mente”. 

Certo: se ci sei. Altrimenti, “niente”. 

Il macro-scontro tenutosi tra la comunità dei pirati e la compagnia delle Indie orientali fotografa… una dicotomia fondamentale per la storia umana: laddove la prima incarna lo spirito dell’irrazionale, la seconda propone, di contro, la rigidità degli schemi della ragione
Link

Son sempre l'oro ad avere sempre... ragione... (in casa l'oro).

La… comunità dei pirati = il caro estinto (qua, così). Te.
La… compagnia delle Indie orientali = il mutaforma (qua, dentro). 

L’oro.




Sei prigioniero, or dunque, in uno “schema della ragione”. In tale pro-gramma. Dunque, da… irrazionale (Te) sei auto divenuto “te”: l’AntiSistemico per Sua Eccellenza. 

Come a dire, “bon appétit, my Lord”. 

In cosa c®edi? Di-speri nella “legge”, nell’Anti-ti-Strema. Il motivo principe per cui “devi ogni volta morire”.

La funzione della legge
Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: non desiderare… Prendendo pertanto occasione da questo comandamento, il peccato scatenò in me ogni sorta di desideri. Senza la legge infatti il peccato è mortoe io un tempo vivevo senza la legge. Ma, sopraggiunto quel comandamento, il peccato ha preso vita… e io sono morto; la legge, che doveva servire per la vita, è divenuta per me motivo di morte
Link

Già! È il famigerato, “non ci indurre in tentazione…”. A prescindere dal recente “ravvedimento operoso”, … le parole parlano chiaro, se ci sei. 

Ci sei?

La tentazione fa l’uomo, ladro (e chi va con lo zoppo, impara a...), infatti:

senza la legge infatti il peccato è morto… e io un tempo vivevo senza la legge…

“Un tempo…”, quando? Vedi che (qua, così) è già successo. Tanto che, continua a succede-Re. Ergo, “un tempo” = ?  

Prima oppure (meglio)… Oltre. Trovi

Da dove arrivi? “Lì”, ritrovi anche chi sei. Fisicamente. Non, “spiritualmente”. L’Oltre è calpestabile. La “energia” è il consueto fuoco fatuo creato appositamente x “te” (qua, così). 

“Mentre ero sul letto di un ospedale militare, con un bel buco sparato nel centro della mia vita, ho cominciato a sognare di volare. Ero libero. Ma prima o poi... ti devi svegliare…”.
Jake Sully
“E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare?...”.
Morpheus

Adesso ė tutto alla rovescia. Lì fuori è il mondo vero, e qui dentro è il sogno…”.
Jake Sully

Stai sognando mentre (l’oro) ti di-sognano. Per questo il “Dio” dorme (qua, così). 

Te sei appeso al chiodo, “servendo”.

In sanscrito, “avatara”… significa “discesa” o “manifestazione” ed è usato per descrivere l'incarnazione di una divinità, specialmente Vishnu, sulla Terra… Vishnu si manifesta sulla Terra in varie forme, chiamate avatar, per ristabilire l'ordine quando necessario. Alcuni dei suoi avatar più noti includono Rama, Krishna e Buddha… 
Il nome Vishnu… deriva dalla parola sanscrita “vish”, che significa “pervadere” o “diffondere”. Questo nome è spesso tradotto come “colui che è ovunque” o “colui che tutto pervade”. Si dice infatti che Vishnu sia presente in tutte le cose, sia animate che inanimate, e si crede che sia la fonte di tutta la vita nell’universo…
Link

Tutto molto “parlante”. Wow. Son sempre l’oro: quelli che ti hanno “dato” la relativa “mente”. 

E, sì, anche il cosiddetto etere (ciò che funge da agente di collegamento, da centro polifunzionale, quello che funziona...).

Per ristabilire l'ordine quando necessario…:

quando necessario… = Re-Seth, Re-Amon, Amen-Ra, qu-El Toth.

An-nota x bene la “provenienza” e, dunque, persino la “datazione”. 

Altro che... Carbonio 14 de noantri. 

Un momento! Devo cercare di capire una cosa... Bene allora... Voi andate contro di loro, loro vanno contro di voi solo perchè lui vuole uccidere lui? Spiegatemi il senso! Dico io, lasciate che si scannino, noi ci sediamo, beviamo qualcosa, piazziamo scommesse! Eh?...”.
Jack Sparrow

Quale saggezza s’emana da questo “caro estinto”.


“E gli dei tirarono a sorte
si divisero il mondo
Zeus la Terra
Ade gli Inferi
Poseidon il continente sommerso…”.
Atlantide – Franco Battiato

Poseidon, “il continente sommerso”. Ok?
Inferno = Atlantide (Antartide). L'Oltre.
Risultato? Atlantide scomparsa. Inferno chiuso.
Tutti sulla terra (di mezzo): this is a party...”.
Con, da p-arte, “te”: servito... a/in tavola!

È “lì” la sede della “Compagnia”. Anche se, ovunque è rappresentata. Essendo tutto quanto l’AntiSistema, la (d l’oro) rappresentazione. Ossia, (qua, così) non sei mai (da) solo

essendo continuamente in tale, losca… Compagnia. 

“Alto cento piani
la gente si scatena, scende sul tetto
Ho sentito qualcuno dire
discoteca inferno…
Sopra la mia testa
sento musica nell’aria
questo mi fa sapere
c’è una festa da qualche parte…”.
Disco inferno

L’agente si scatena, scende sul tetto… (scende sul tetto. Ok?).
Sopra la mia testa, sento musica nell’aria… (l’ascensione è al contrario).

C’è una festa (qua, così) = la l’oro. 

E, “te” sei la pietanza preferita. Quella Re-ale = d-El “Re” del mondo.



 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3995
prospettivavita@gmail.com