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mercoledì 28 agosto 2024

Chi sono, Io.


Questo dovresti “domandarti”. Anzi: “sapere”. Meglio: 

auto ri-cordarti.
In che modo? Continuamente. Come? In coerenza

“Conosci Te stesso” = auto ricordati di Te, da Te, in Te, con Te, per Te.
C’è un “delta” che ti ha; la fonte del costante s-vantaggio, ad opera l’oro (chi non esiste; c’è). Ciò che fa della diretta, la “tua” differita = il passaggio da Te a “te” (qua, così). 


Nell’AntiSistema che, allo stesso modo, sempre x “te” non esiste; nonostante c’è! Ecco che persino logicamente sei “te” il pilone portante AntiSistemico, non visto che senza di “te” tutto ciò si sfascia, prima sostanzialmente e solo dopo, fisicamente. 

Ecco come puoi sempre pilotare la realtà: la manifestazione o proiezione ideale, nella densità della “lavagna fisica” (qua, xxx). Perché non ci riesci? , perché è già successo che…, e di conseguenza, “niente”. 

Ergo: ti è impedito. 

Non è che “non ce la fai”. E se proprio la vuoi mettere su questo piano, allora “non ce la fai più” = continua a succedere ciò che (ti) è già successo, ovvero, l’intercisione e relativa dispersione AntiSistemica di Te, che diventi “te” (qua, così). Meglio: 

diventando “te”, dai luogo e/o manutieni il (qua, così), dato che “uovo e gallina” sono sempre contemporanei essendo p-arte del medesimo progetto che si manifesta all’unisono...

altro che balle!


martedì 14 maggio 2024

Riassuntone del Campione.


“Sole”

Il Re-Seth ha colpito duro, dal “momento” di è già successo, in poi = nel continua a succedere (qua, così). Un Re-ame(n) senza alcuna necessità di vessilli esposti sulle torri più alte dello “castello signorile”. Questo è il non esiste; c’è! Ciò che ti ha ma “niente”. L’eco-dominante: il motivo auto af-fondante Te, che sei addivenuto “te”, nell’AntiSistema; ingranaggio della macchina, nella macchina, servomeccanismo in leva, da remoto, wireless, non localmente, ubiquamente. Laddove, tutto è (in un) riflesso. Cioè, l’ultima espressione (ti) riporta in auge come funziona il funzionamento I-Ambientale (non solo della macchina che ti ha):

contemporaneamente
tutto è in un riflesso (il loro)
tutto è riflesso (compresi loro).

Ora, comprenderai che se loro hanno implementato la strategia “non esiste; c’è”, di conseguenza se il riflesso (funzione, funzionamento, funzionalità) I-Ambientale li ritrae ugualmente, bè… “disastro!”. No? A tal pro, ecco perché all-“ora” sei stato auto sud-diviso (interciso) et imperato, dando luogo alla scissione da Te, di “te” – ovvio – (qua, così). Questo è ciò che la società, in toto, non deve assolutamente mai prendere in “seria” considerazione = come se ne andasse del proprio destino. Ok

Ti… trovi? 

lunedì 1 gennaio 2024

24, non + 23.


Sino a quando l’Inno di Mameli non sarà sostituito con il “Va pensiero”, sarai nella “Italia”.

Cosa è cambiato? La data. Il calendario. Nel calend(i)ario. Per il resto, le solite farneticazioni. Del resto, è un presidio fisso, questa versione della realtà manifesta o AntiSistema. Sì, sempre lo stesso impero, fottutissimo. E il “Matta”? Ne ha sparate di ogni, confacendosi allo stile “botti dell’ultimo dell’anno” o, meglio, all’insegna del Modello Far West. 

Sostanzialmente? “Niente”. 

Il solito, al solito. Vieppiù, senzameno. Il prodotto è questo, orsù: che lo cambi a fare se funziona sempre alla grande, egregia-mente. Nel tacito consenso per cui “va sempre bene”. Sì, le lamentele ma… guarda nel mondo come sono messi! Eh? Vuoi mettere. La guerra. La povertà estrema. Il terremoto. La barbarie. La mancanza dei diritti basilari. Soffrono la fame e la sete. Fa un caldo bestia. Si sta male, anche quando stavano meglio. Tutto è girato al contrario, insomma. Ad eccezione che qua, dove ti trovi “tu”. Dove… hai diritto a tutto, perché i “padri (si può ancora dire?) fondatori” hanno pensato a… tutto. Proprio a tutto. Senza tralasciare niente, nessuno

E i poveri italici? In che senso

venerdì 22 aprile 2022

Spazio 0 = IO.



Pulsar.

La “confusione” regna sovrana. Nonostante “tutto”. Sì: sei erudito, ormai. Hai “fatto” la scuola e non importa se non sei laureato: 

sei sempre “informato sui fatti”. Carmelo Bene docet.

Laddove, le notizie ti vengono date, come fossero cibo o “pane quotidiano”. La mente sociale è connessa gerarchicamente, quindi, è allineata. Tuttavia, ad un esame più approfondito e del tutto individuale che “ogni tanto (ti) capita”, ne riesci sempre con le ossa rotte, perché… non esistono ma ci sono troppi punti ciechi nella storia che “riconosci”

Hai presente il robot “Ambrogio”? 

Quello che taglia in continuazione l’erba in giardino, sintanto che ne ha la forza o l’energia. Ecco. Sei “tu” quell’Ambrogio de noantri. Anch’egli, infatti, ha una “casa”, laddove riposa mentre “ricarica le batterie”. E poi, per il resto del “tempo” è sempre fuori a “lavorare”, nei campi alias in giardino. 

Come se Tarzan abitasse nel bosco sotto casa piuttosto che nella giungla. 

Sei or dunque perlomeno confuso perché non è che ritorna proprio tutto, rispetto a quello che sai perché te l’hanno detto o “caricato in memoria”. L’alacre “Ambrogio” non conosce fatica e doverosamente compie sempre il “proprio” dovere. Nei confronti di chi? Bè, di chi lo ha acquistato al “mercato”, pagandone il relativo prezzo, proprio come “una volta” all’asta finivano le persone. 

L’evoluzione “sta” tutta lì:

in tal “tenero” quadretto d’insieme o familiare. 

Tanto familiare che, infatti, ti sembra una sorta di déjà-vu.

lunedì 21 ottobre 2013

Centrale rispetto a me stesso.


 

Raramente l'uomo è consapevole di essere "felice". Ma ama ricordare che lo è stato e immaginare che lo diventerà.
Charles Régismanset

Basta vivere una differita della Vita, cioè, un surrogato esistenziale che mi trasforma in funzione passiva (prevedibile) infrastrutturale, in contenuto, in elaboratore a comando nascosto, etc.
In cosa consiste questa mia nuova fase, editata tramite SPS?

Beh… sostanzialmente, nel prolungamento “energo logico” delle prime due fasi; la novità posso sintetizzarla concretamente in:
  • tornare a scrivere in prima persona
  • scrivere di me, con me al centro di tutto ed in qualità di osservatore centrale
  • scrivere articoli più corti.

Che cosa è successo?
 
Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, sono stato “folgorato” da un’ondata sensoria, che ho tradotto e “preso per buona” (ciò fa capire quanto siamo dipendenti da tutto quello che non vediamo) relativamente ad una espansione della mia "presenza consapevole".

È un personale “atto di fede”, del quale non devo rendere conto a nessuno, in quanto nessuna “preghiera” è stata formulata, al fine di vivere questo momento.
È semplicemente venuto il Tempo di muovermi diversamente dal solito. Ok?
In quel momento ho come “compreso/sentito”, osservando il cielo grigio, che tutto quello che mi circondava era “finto/artificiale.