“Sole” |
Il Re-Seth ha colpito duro, dal “momento” di è già successo, in poi = nel continua a succedere (qua, così). Un Re-ame(n) senza alcuna necessità di vessilli esposti sulle torri più alte dello “castello signorile”. Questo è il non esiste; c’è! Ciò che ti ha ma “niente”. L’eco-dominante: il motivo auto af-fondante Te, che sei addivenuto “te”, nell’AntiSistema; ingranaggio della macchina, nella macchina, servomeccanismo in leva, da remoto, wireless, non localmente, ubiquamente. Laddove, tutto è (in un) riflesso. Cioè, l’ultima espressione (ti) riporta in auge come funziona il funzionamento I-Ambientale (non solo della macchina che ti ha):
contemporaneamente
tutto è in un riflesso (il loro)
tutto è riflesso (compresi loro).
Ora, comprenderai che se loro hanno implementato la strategia “non esiste; c’è”, di conseguenza se il riflesso (funzione, funzionamento, funzionalità) I-Ambientale li ritrae ugualmente, bè… “disastro!”. No? A tal pro, ecco perché all-“ora” sei stato auto sud-diviso (interciso) et imperato, dando luogo alla scissione da Te, di “te” – ovvio – (qua, così). Questo è ciò che la società, in toto, non deve assolutamente mai prendere in “seria” considerazione = come se ne andasse del proprio destino. Ok?
Ti… trovi?
Questa è l’utopia = il come dovrebbe essere, ma (qua, così) non è, poiché (così, qua) “serve (loro)”.
Sì: loro, chi? Ap-punto (e a capo)! No?
Ti fermi sempre “lì” = (qua, così). Il non solo termine, “complottismo”, ti ha nello stesso modo, poiché 1- è la loro decisione, ma 2- è anche il loro riflesso I-Ambientale, che (xxx, qua) funziona = l’AntiSistema è la (loro) “macchina-in-azione”, però, l’I-Ambiente è tutto:
loro + il resto dello “mondo intiero”, ovvero, il riflesso a sua volta del potenziale contemporaneo.
Se non, proprio, la sede del potenziale contemporaneo.
Ergo, nel Bollettino di ieri, si è introdotto il luogo comune dello “edificio del Potere” che, guarda non caso, hai dimenticato “grazie” al Re-Seth. Un po’ come “perdere la memoria, invecchiando, oppure dopo un forte trauma”, ma… codificando tale e-vento non in quanto tale (fine a se stesso); d+, estendendolo by leva “analogia frattale espansa”, attraverso Te (o persino “te”), al rango “superiore (altra ottava)”, in maniera tale da inquadrare l’esse-Re già successo = proprio quel “momento” che ti ha… portato via tutto.
Alias, cosa il “perdere la memoria per trauma/invecchiamento” significa.
Ok? Tale “dato” co-incide (indica nella sostanza) qualcosa di ancora + portante = la “perdita” della connotazione fisico-psico-sensoriale (“ricordo, orientamento, sapere, conoscenza, esperienza, etc.”) dell’ubicazione non lineare dello “edificio del potere” o il tuo “Temp-i-o” personale, individuale, univoco… come le impronte digitali ed il Dna indicano essenzialmente.
Questo auto smarrimento “cosmico” riverbera ovunque “nell’eternità”, sino a quando non ne verrai a capo = sino a quando sarai sempre (“te”, qua, così).
Cane che si morde la coda… “non abbaia”.
Ecco il perché sostanziale del simbolo dello “in-de-finito” è un 8 rovesciato, a… Nastro di Mobius. Perché “ci giri sempre dentro, intorno, attorno”, senza mai ri-uscirne. Ecco perchè, “tutto ti ruota attorno”. Ecco la “Caverna (narrata da Platone)”. Ecco dove sei, oltre che ad essere (qua, così). Ecco perché esisti ma non C6. Ecco perché nonostante “tutto”, Te non esisti; C6 (essendo a livello di potenziale contemporaneo). Ecco perché l’AntiSistema deve essere totale, pena il perdere il controllo, diversamente.
Anche se il controllo sarà “cor-rotto” non appena “te” ritornerai (in) Te. Ecco perché gli “Dei” hanno sempre temuto chi, seppure in “sé”, ha dimostrato di avvicinarsi al livello della totalità = avvicinandosi al “momento” del ritorno in Sé (alias, un dato di fatto sempre ottenibile, nonostante “tutto”).
Ecco perché il Faraone Wnas “se ne è andato via, vivo; con tutto il proprio corpo…” (Athon Veggi). Perché non è possibile (qua, così) ma rimane sempre potenziale, se C6, poiché la “legge” è AntiSistemica by eco-dominante, non definitiva, ma… relativa (a loro). Ergo:
la puoi bypassare all’occorrenza, se C6. C6?
Questo è il potenziale contemporaneo (qua, xxx), laddove “xxx” è qualsiasi f-orma di realtà manifesta si edifica “qua (sulla Terra)”, ad opera di chi è in Sé e, allora, è il “pilota” che l’I-Ambiente “sente” ed or dunque “deve obbedire”, essendo un dispositivo ad hoc per la terraformazione.
Qualcosa che sembra “magia”. Qualcosa che la “magia” riflette.
Qualcosa di assolutamente Re-ale (qua, xxx). Qualcosa di sempre all’opera, come… “cuore” di-segna ed in-segna. Qualcosa di automatico, qualora si abbia l’Autorità = se C6.
Ap-punto: l'edifico del Potere.
Qualcosa che sembra anche “tecnologia”, poiché riflesso da qualsiasi ambito, cosa, s-oggetto, vicissitudine, etc. Questa è la “natura” frattale espansa del (qua, xxx): funzione, funzionalità, funzionamento I-Ambientale (legge, strumento, memoria). In qualcosa di predisposto ad hoc per “funzionare” = lo Spazio Sostanza formato da particelle fondamentali (e basta: altro che dividere continuamente il capello in 4):
la… Terra (uno “Spazio” di potenziale contemporaneo).
Perché, diversamente, credi che possa essere trasmesso un sms, un’onda radio, una e-mail, un qualsiasi segnale, persino le onde del pensiero, etc. etc. etc. No?
Nella... sostanza, funziona.
Così come puoi “navigare” in Rete, oppure sul mare, allo stesso modo… tutto ciò, significa = indica nella sostanza qualcosa d+ “grande” o, meglio, incisivo:
qualcosa che lo è sempre d+, man mano che ti avvicini a Te, oppure all’eco-dominante (proprio come sui fondi scala).
Ricordi quel giochino “acqua, fuochino, fuoco”? Ecco!
È “uguale”: sostanza (bussola per l’auto orientamento individuale e d’assieme). Ecco perché il concetto di “grande” è meglio inquadrabile ed inquadrato mediante l’asserzione “grande concentrazione di massa”.
Yoda era/è grande? No. Semmai, “grande”. Non è vero?
Così come (ti) indica, essenzialmente, anche il “Buco Nero”: quel s-oggetto che non esiste; c’è (seppure osservato solamente mediante tecnologia Cgi by loro), avente una com-presenza ombra mostruosa, tale da auto intrattenere tutto quanto, persino la… “luce” (anche se la “scienza” sta cambiando ancora una volta le carte in tavola, ad hoc).
Il “Buco Nero” è il segnale frattale espanso della “relatività” eco-dominante che, infatti, per “te” non esiste, seppure c’è. Cvd. Quindi, non importa se il “Buco Nero” non esiste nella realtà, perché “creazione artistica ad effetto”, dato che comunque sia esprime, indica, svela, riporta, denunzia, etc. il “Buco Nero” eco-dominante che ti ha ma “niente”.
Ecco perché nonostante ogni “ferma” strategia di rivelazione, seppure totale, (qua, xxx) se C6, hai sempre il potenziale di venirne a capo e riprendere la… diretta, annullando quel “momento” di è già successo, da cui proviene il “tutto” che ti ha, nonostante non sei d’accordo, la pensi diversamente, non te ne frega nulla, non hai firmato niente, etc. etc. etc.
Michel Foucault autore nel 1977 di… “Microfisica del potere”, le sue intuizioni fra potere verticale, calato dall’alto, dal cielo delle istituzioni, e orizzontale o, meglio detto, “reticolare”, quello tra individui, che ci collega e ci coinvolge tutti in rapporti reciproci di autorità-soggezione…
Max Del Papa
Il potere, secondo Foucault, non può essere studiato a partire dalle sue forme istituzionali e giuridiche, dei concetti di sovranità e di legge, ma va compreso nella quotidianità degli effetti che produce nel mondo sociale…
Ok? Sostanza.
Uhm… Però, anche Foucault non te la dice tutta (ovvio, sino a quando sei “te”). In quanto a SPS (ME), l’opera altrui nel “tempo” sembra sempre manchevole di qualcosa, guarda non caso:
proprio come se tutto (ciò) fosse è-voluto = fuorviante poiché (“te”, qua, così).
In-somma - nonostante tutto è verità, anche quando è “verità” - dal concetto del Leviatano ne è passata di “acqua”, alias, non se ne è saputo + niente, auto convergendo qualsiasi tipo di “opera” in qualcosa di sfocato ed or dunque, sfocante. Nonostante tutta la “specializzazione” che vuoi o ti senti dire, leggi, etc. Ergo:
ritengo che qualsiasi “opera altrui” si ritrova sempre nello stesso “tempo” = ferma abitudine AntiSistemica.
Tutto ad eccezione di Me: D-IO, DI-O, D-ME, D-TE, TE(O).
Cioè, di (chiunque) è in Sé (dal potenziale contemporaneo = il potere di… co-creare ad immagine e somiglianza di Sé).
L'edificio del Potere:
come edifichi (costruisci il, attingi al) Potere.
Il “passo decisivo” è quello sostanziale: quello che (si) distacca da ogni “opera altrui” = sempre AntiSistemica, nell’AntiSistema... laddove Te sei “te” e allora… “notte!”.
L’attività SPS, è come quella del respirare:
il ritenuto “movimento” decisivo all’interno del rimanere vivo = non solo esistere/sopravvivere, bensì… esserci (da dove sgorga il potere personale, individuale).
Se sei schermato, lo rimani (qua, così) = se non te ne accorgi e non “Fai…” qualcosa di assolutamente sostanziale, ovvero, non lineare (diverso da come è stato previsto per “te”, qua, così).
Questo è lo Stato dell’Arte, nonché il riassuntone del… Campione, D-Io ma anche Te(O):
l’edificio del Potere.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3705
prospettivavita@gmail.com
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"Fai..." un po' Te.