Il vaccino previene o origina il cancro? L’informazione omertosa non ha dubbi ma la risposta più onesta sembra la seguente: lo origina e crea il presupposto per altri vaccini che lo combattono in una spirale infinita, di vantaggio perenne per l’industria ma di distruzione per le cavie umane da “riparare” con anni di anticipo su potenziali, presunte insorgenze…
Max Del Papa
Uovo e gallina = progetto.
Al fine di perpetrare un simile “piano”, non viene mai considerato che - nella sostanza - deve essere già successo “qualcosa” che ora (un “momento” di eternità) lo permette.
Evitare di comprendere (ricordare) ciò, comporta (e significa) che… continuerà a succedere potenzialmente x sempre (qua, così).
Ecco dove sei “auto contenuto”.
Onda e ri-onda: “eco”, alias, l’eco-dominante che non esiste x “te” e, infatti, c’è. Laddove il c’è, è = alla “tua” realtà manifesta h24, ossia, “loro chi?”. Sì, non riesci proprio a scorgere che nella società si rivela una cerchia elitaria o “entità”; per carità: umani come “te”, ossia, “umani”.
Non alieni, se non… alienati (astratti) rispetto a “te” che, sei, altresì:
c-astrat(t)o e alienato = allenato a digerire continuamente tutto ciò.
Ma, “tutto ciò”… cosa? Appunto.
Lo “vedi”? Non li percepisci ed or dunque non ti rendi conto del relativo imperium totale terrestre (qua, così).
Fra i vari termini con cui nell'antica Roma si indicavano le autorità dei titolari del pubblico potere, assunse un ruolo di fondamentale importanza, sin dall'età monarchica, l'imperium, da non confondersi con la potestas o l'auctoritas. Si tratta di un potere di stampo militare che, come denuncia il suffisso -ium, ha natura dinamica, e che conferisce al suo titolare la facoltà di impartire ordini ai quali i destinatari non possono sottrarsi, con conseguente potere di sottoporre i recalcitranti a pene coercitive di natura fisica (fustigazione o, nei casi più gravi, decapitazione) o patrimoniale (multe).
Simboli esteriori di questo potere sono i fasci littori…
Lessanzioni! E non solo...
Il “fascismo”, in-somma. Pari al “nazismo”. Ergo, il “na-sionismo”. No? O preferisci lo “ashkenaz-ismo”. Sostanza. Vedi che è… “uguale”. E se aggiungi anche il termine + in voga, ovvero… “democrazia”, allora il quadro si completa ponendo in cima El “Dio” de noantri:
“Dio”
“Democrazia”
quello che è (qua, così) = l’AntiSistema.
E, ultima ruota del carro: “te”. Ecco perché può (continuare a) succede-Re quello che Max del Papa denunzia in quanto vittima di tale arma di distruzione e distrazione di massa.
Altro che… “sperimentale”.
Hey: devi alzare il tiro! Una buona volta x tutte. È “ora”. La trama in cui “sei” è modello “film”:
tanta roba, roba seria.
Mica quelle sciocchezze che hai nella “tua” testa, testata da indefiniti cicli di “test”. Laddove, di attitudinale c’è il continuo “ping” che emani ogni qualvolta vieni raggiunto dal loro input = segnale in entrata o… “ordine”.
E, nell’imperium, è l’imperativo che vale, vige, va sempre di “moda”. C6?
“Veni, vidi, vici…”. Chi è?
Sì, è morto (ammazzato) il “divino”, però… non è defunta la sua eredità = tale f-attore. Accetteresti di sapere ancora in vita personaggi di tal calibro? I “film” te lo fanno intendere, poiché… potenziale. E quando un mezzo vettore come quello cinematografico, che “serve” per alimentar fantasie mai fuori dal coro, ti ispira ad immaginare la “vita oltre la morte”, bè… significa che tale industria si comporta, a sua volta, come quel “portatore sano” che è l’abitante terrestre, molto terreno, che sei (“te”, qua, così). Alias:
servendo all’imperium (eco-dominante + ogni sottodomino)
e contemporaneamente
servendo come sede della verità I-Ambientale (memoria)
che ha il compito o “missione” di…
auto manutenerti “informato, aggiornato”
relativamente alla sostanza ivi accaduta
alias
all’esse-Re già successo o Re-Seth.
El Ra-Dio = la tri-unità
Laddove, le “divinità” hanno solo cambiato strategia. Non sono mai andate via, né si sono estinte. E, nelle “radici o assonanze” dei non solo termini, lo puoi ancora auto constatare o “vedere”. Non ci credi?
Andiamo! C’(A)mon. No?
Amon, il cui nome significa “il nascosto”, “il misterioso”, “l'inconoscibile”, era un antico dio dell'aria e del vento. Proprio per questo motivo era legato al cielo azzurro, dove il vento e l'aria hanno dimora, ed era “nascosto” e “misterioso” poiché queste due entità sono invisibili…
Amon-Ra = Ra-mo(o)n, R-Amon.
Sono ancora tra noi.
Perché “Manzoni” inserisce un personaggio losco e lo chiama lo “Innominato”? Forse, perché, era senza nome, oppure non lo conosceva nessuno di persona? O quello che c®edi. Oppure, perché la sua “natura” lo precedeva.
Attraverso la descrizione della dimora, il Manzoni fa emergere fin da subito il carattere dell'Innominato: infatti, l'uso di numerosi dispregiativi, tra cui “castellaccio” e “torrentaccio”, e aggettivi duri e tetri come “angusto”, “uggioso”, “aspro” e “erto” fanno emergere la malvagità e la durezza dell'animo dell’Innominato…
Ok? Non ti sembra, forse, di riscontrare una certa analogia (sostanza) tra la descrizione (nel modo, però) di Amon e quella dell’Innominato?
Ergo, ciò che per gli “antichi egizi” non era solo una fantasticheria, bensì… la “loro” solida, consueta, conosciuta, realtà manifesta di ogni giorno e notte. E con questo... cosa s’intende, in SPS, se non che – ovvio – loro sono a capo, ancora “ora” = ancora nello stesso “momento”, di cotanto imperium eco-dominante che per l’appunto, x “te” non esiste (anche se c’è).
Ecco che tutta la “lavorazione ai fianchi” subita in quanto a “routine social-individuale”, da mo’, è servita proprio in tal senso, ovvero:
a farli scomparire dallo scibile comune
entro cui puoi fartene qualcosa
e cioè
andare a prenderli, prenderli a calci nel culo e sbarazzartene una volta x sempre!
Ok? C’(A)mon, allora! Forza!
Già. E, ma, come, dove… si va? Non si trovano + nel... castello!
Ecco perché sei in qualcosa di simile: dove giri e giri e rigiri, come acqua nei tubi, senza alfine capirci + niente ed or dunque ogni volta lasciando perdere, tanto che oramai non rammenti nemmeno che ci hai provato nel passato e chissà quante volte, però “ora” è come se non fosse mai successo alcunché, niente di niente, nada de nada e rien ne va plus!
Come ti fregano, al solito?
Coi “cicli”, ad esempio. Tutto ritorna ma mai nello stesso modo. Ergo, ciò che dovrebbe costituire un vantaggio per coloro che ricordano tale in-sorgere ed eclissare (maturando relativa esperienza), diventa una fredda ed inconsistente “vita lavorativa” fatta di diritto-dovere molto simile a quel ronzare d’api attorno a fiori predisposti proprio per “far loro durare l’intera giornata” e poi andare a “coricarsi, nell’alveare”.
E, quando vedi che lo fanno tutti, anche le “api”, bè… che ti resta da fare se non adeguarti.
“Obbedisco!”.
Sei quel servo che mai applicheresti al “resto del non solo termine” = meccanismo. Perché “tu no”. Sei il “figlio di Dio”. Figurati se puoi essere caduto così in “basso”. Proprio “tu”?
L'evoluzione della “scimmia”. Figurati.
Ah, se potessi vederle le virgolette, attorno ad ogni costrutto che vuol dire una cosa ma ne significa l’esatto opposto sostanziale. Ah! Che bellezza sarebbe vederti accorgerti e finalmente “fiorire”, aprirti alla verità che sgorga da ovunque, auto caratterizzando tutto, ma proprio tutto eppure x “te, niente”. Bah!
Potere di tale incanto al profumo di “imperium”.
Oh: che disdetta: tremenda disdetta, il saperti altresì sfiorito (qua, così). In tale campo che sembra proprio il “piano”. La spianata degli “Dei”. Dove piangi ma senza farti vedere perché… a “tua” volta, devi dar coraggio al prossimo.
Sino a quale “punto” può arrivare la ciclicità, la “stagionalità”?
La “non binaria” Dee Whitnell: “mi sento maschio d'estate e femmina d'inverno…”, arriva la “gender season”…
Questa “salamandra” ci prova.
Altro che “i napoletani”. Quali vantaggi giocano a favore di chi “si sente così”? C’è una sorta di “detassazione fiscale” all’opera ed i “Bravi” si adeguano continuamente. Quanto puoi “risparmiare” ad auto dichiararti uomo e/o donna alternativamente, seguendo “chiari di luna” del tutto egoici?
Se “ti senti uomo” ma ti dichiari “donna”, e/o viceversa, e... sei nella sostanza un maniaco, bè… ti si aprono orizzonti, praterie, davanti a “te”:
le prede si ammassano e non ti percepiscono +.
Mentre “te” sei fra di loro, architettando il prossimo scempio. Questo è ciò che va in onda da quando è già successo l’imperium eco-dominante. Ergo, il mondo Lgbtech non è altro che l’ennesima espressione della verità, che denunzia (ti ricorda) l’esse-Re già successo che ha terra formato lo Spazio Sostanza, conferendo la f-orma sempre attuale di società plan-etaria.
Ciò che scambi per ben altro:
facendo sempre buon viso a cattivo giogo.
La preoccupazione degli esperti? Che anche adesso si stia “cercando di curare i sintomi” e non la malattia, “la radice del problema”...
Ma va? D+:
lettera appello di 50 medici, “Ssn è malato, basta curare solo sintomi…”…
Certo: se è tutto quanto ad essere deviato e rivelato, come non lo può essere l’intero “creato”, che ne riporta sia la forma che l’orma, essendo sempre frattale espansa la relativa assoluta sostanza = verità (ragione fondamentale o “la radice del problema”).
Tutto è “parlante”. Non solo: tutto “ti parla”.
Sei “te”, allora, che non presti mai seria attenzione. Infatti, sei “te”, non Te. Altrimenti, non saresti (qua, così) bensì saresti (qua, xxx). In quel “xxx” c’è tutto il potenziale.
Mentre, nel “così” c’è solo il loro imperium.
E “te” sei proprio ciò che/chi “serve” ma… “zitto e mosca che non si dice, non si pensa, non si vede, non si sente, non si fa…”.
Ecco l’origine anche della cosiddetta “omertà”.
E, ovvio, anche del non solo fenomeno “mafioso”.
Vedi che per fare la “pizza” ci vogliono sempre gli ingredienti di base. Ecco ciò che continuamente auto caratterizza l’intero con-vento (qua, così) = la “tua” solida, poiché consolidata, realtà quotidiana di auto riferimento, senza alternativa apparente sostanziale.
Certo, se sei sempre “te” a scegliere fra…, invece che a decider(ti).
Sin dove puoi “arrivare” (qua, così). Bè, vedi che sei già del tutto “arrivato”, tanto che oramai sei “contenuto”.
Si sposano “illibati” senza fare sesso e lui scopre che sua moglie è un uomo dopo 12 giorni dal matrimonio…
Non deve succedere, quello che per “te”... deve succedere: è già successo! Questo fa la differenza sostanziale, nonché la differenza di potenziale contemporaneo. Mentre, il relativo atteggiamento fa di Te, (“te”, qua, così).
Ed ecco la sentenza…
“La scelta della maternità è un diritto fondamentale e le istituzioni devono garantire che questa scelta possa essere presa in modo libero e consapevole… La consegna delle chiavi della stanza d’ascolto dell’Ospedale Sant’Anna, affidata alle associazioni pro vita, è un segnale chiaro della volontà di ledere un diritto fondamentale, con una decisione che affossa i diritti delle donne e le fa tornare indietro di decenni…”.
Chiara Gribaudo
La “Dem” non smentisce El… movimento. I… sinistri, loschi, “Innominati”…
Assassini.
Nelle sedi istituzionali e nelle piazze continueremo a rivendicare con forza che “il corpo è mio e lo gestisco io…”…
Ma pensa. E quando si è trattato di subire l’umiliazione pubblica dello “vaccino”? Non erano, forse, loro… d’accordo! Sì, perché quello è un altro discorso, un diritto, un onore, un “gesto di amore”, etc. etc. etc.
Sei in guerra. Ma la fanno solo loro. Mentre “te” 6, al solito, la vittima sacrificale.
Del resto, è già successo e continua a succedere. Allora, orsù:
anche da tale “dettaglio”
puoi accorgerti del “bersaglio grosso”.
È la verità.
Gribaudo; forma contratta derivata dal nome longobardo Garibaldus (dal germanico Haribald)….
Garibaldi è famoso per quale asserzione? “Obbedisco!”. No?
Ecco il “piano”.
Haribald = ribaldo. È… Chiaro?
In tale “solco”, come puoi credere ad esempio che negli “Usa” siano in corso dei processi per “stabilire la verità”?
Covid, Fauci a processo per 30mila mail cancellate dal suo consigliere “su informazioni su nascita del virus dal laboratorio di…”…
Suvvia! Finzione scenica, scemica, ignorante.
Mentre, “la barca va…”.
Meeting Nato a Praga, Stoltenberg: “passi avanti su uso armi occidentali contro la Russia…”…
La disdetta è che in tutto questo social-e, il controllo è totale:
totalmente sdoganato.
Nella rilettura del dramma, trovi lo spunto per non battere ciglio e per ripagare continuamente il “conto” = il “costo della vita”. Ciao!
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3718
prospettivavita@gmail.com
La lucente Griibaudo tiene sul comodino un libro: “Perché‚ dovrei sopportare una tale agonia? In nome di cosa? Di un reato commesso abbracciando un uomo? Di una cellula scissa in due cellule e poi in quattro cellule e poi in otto cellule, all'infinito, senza che io lo volessi, senza che io lo ordinassi? Oppure in nome della vita? E va bene, la vita. Ma cos'é questa vita per cui tu, che esisti non ancora fatto, conti più di me che esisto già fatta? Cos'é questo rispetto per te che toglie rispetto a me?
RispondiEliminaCos'é questo tuo diritto ad esistere che non tiene conto del mio diritto ad esistere? Non c'è umanità in te.”
Passi di: Lettera a un bambino mai nato. “Oriana Fallaci”.