martedì 28 maggio 2024

Divenire Te.


“Il disastro è nei 220 miliardi di buco per aver ristrutturato prevalentemente seconde case… con il Superbonus…”.
Giorgia Meloni

Seconde case... = chissà mai chi se ne è approfittato. Vero?

Eppure, Conte è ancora in giro “a piede libero”. D+: 

“pontificando” che manco Salvini. 

Come è possibile che la verità non possa mai essere certa, poiché unica, univoca, una? Bè, c’è solo una risposta, ovvero, la risposta: 

sostanzialmente, perché alla verità è impedito di manifestarsi, ergo, sei in qualcosa che sopravvive proprio grazie a tale rivelazione.

La verità è verità”, allora; però, sempre verità (se ci sei Te).

Sei nell’AntiSistema = la negazione del Sistema, diventato utopia (come dovrebbe essere). Allora, è già successo esattamente quel “momento” in cui continui a beccheggiare auto ritenendolo “nor-male”. Cioè, continua a succedere e la verità è stata im-piegata, dovendosi “incarnare” (qua, così) al fine di continuare ad auto mantenerti “interconnesso (informato)” = diventando “verità”, codificandosi non linearmente

Ecco perché usualmente la verità è tanto difficile da ricavare. 

Tutto è sempre è-voluto: il caso non esiste x ciò. Tutto ha una (è) ragione fondamentale e “tutto” è la relatività che ne sfocia, avendo senso compiuto, eco-dominante. Hai or dunque sempre il potenziale di interlacciare ogni singolo “puntino”, non visto che l’I-Ambiente funziona sempre garantendo tale continuità, laddove la strategia eco-dominante x “te” non muta nella sostanza la verità funzionale I-Ambientale: 

qualcosa di troppo “grosso” x venir meno. 

È su tale “ferma” costante che puoi e devi puntare, in quanto a “garanzia”. Un po’ come se… credi in “Dio”. No? Fiducia. Zoccolo duro. Base stabile. Del resto, la mancanza di un “piano sostenuto” su cui poter contare, ha fatto proprio la differenza in termini di non solo “speranza” (qua, così). E, sempre non a caso, infatti, hai sempre puntato tutto sulla continuità di certi “mezzi vettori”, tipo… denaro-lavoro, società, legalità, diritti, giustizia, legge, cultura, etc. al fine di poter “seminare nel lungo termine la tua impronta individuale”. 

Senza un simile substrato di continuatività, “niente”: 

non ce la puoi fare nemmeno a credere in Te, perché “chi te lo farebbe fare”.

Trovi? La fiducia nel “domani” è qualcosa che si rinnova continuamente ma, anche, qualcosa che necessita di essere sempre alimentato. Sia la fiducia che la fiducia nella fiducia. E “qua” ritorni a bomba al contesto verità - “verità” = verità.

“Diceva Walter Benjamin che neppure i morti sono al sicuro, se il nemico vince…”.
Diego Fusaro

Ucraina, Tajani: “non sta a Stoltenberg decidere per tutti…”…

Chi ha dato la vita per… la “Patria”, molti anni fa, è trapassato x “cosa (chi)”? Per, adesso, sopravvivere nella gerarchia “Uè!”? E la “Patria”, che fine ha fatto! Tutti quei morti (e non solo) sono stati ingannati, in nome del solito “sogno collettivo de noantri”. 

Si ripeterà ancora una volta quel “momento”?

Perché? Perché, continua a succedere ciò che non è stato “risolto”. È nella “natura” del funzionamento I-Ambientale, ch’è sostanziale = al di là del “dettaglio”. Ecco perché l’AntiSistema può continuare, come se fosse Sistema. Al funzionamento non interessa “come funziona al suo interno”: se è male o bene. Ergo, male e bene sono uguali? Per la singolarità, dipende. Per l’eco-dominante e per l’I-Ambiente, no. Perché? Dunque:

per la singolarità, dipende da quale singolarità, perché anche l’eco-dominante lo è, motivo per cui per l’eco-dominante “male e bene” pari son, avendo il controllo assoluto della relativa gerarchia, mentre per l’I-Ambiente è uguale perché funziona e deve “solo” funzionare.

Questo spiega perché la storia (seppure deviata) è un racconto continuo di modelli pseudo-sociali di ogni tipo, caratterizzati dalle f-orme più disparate di imposte... “abitudini”. E, anche quando la società è stata “globalizzata”, uhm… nella sostanza tutto è rimasto sempre “fra virgolette”. Allora:

bene e male (in quanto a valori) sono “una cosa”
“bene e male (in quanto a ‘valori’)” sono ben “altra cosa”.


C’è da realizzare (accorgersi) che “nulla è scritto nella roccia” (qua, xxx). Tutto può sempre tras-mutare. Dipende dalla saldezza di chi c’è o esiste e dunque sopravvive: l’ennesima combinazione di stati del “cambiamento”, oppure, della “immortalità”. Infatti:

puoi esserci (quando ci sei)
(quando non ci sei) puoi esistere ed or dunque auto delimitarti = sopravvivere.

“Dio” che crea, c’è. Rappresenta l’esserci. Mentre, “te” che sopravvivi (qua, così), esisti ma non ci sei, all’opposto di… loro (l’eco-dominante + ogni sottodomino = potenzialmente chiunque vi aderisce). Anche se, però, se sei dei loro, non sei loro. Come… adorando lo “Dimonio”. No

Il “discorso” è relativo alla “propriocezione”:

dal latino proprius, “appartenere a se stesso”… è il senso di posizione e di movimento degli arti e del corpo, che si ha indipendentemente dalla vista…

L’essere sferico, c’è: incarna l’esserci. Il “Disco Solare”. Il… tutto pieno. L’a tutto sesto. Quando l’esistere coincide con l’esserci sei sempre Te, da Te, in Te, per Te, con Te (qua, xxx). E la verità è tale, ovvero, Sé = non codificata. E quando la verità è Sé, significa che “nel mezzo” non si oppone niente, nulla, nessuno. 

Ergo: sei nel Sistema. 

Al contrario, sei nell’AntiSistema, con loro che ti hanno ma “niente”. 

Tutto qua. Semplice ed efficace. 

Dandoti questa “guida” e confidando in essa = Te, hai sempre una “bussola auto sensoriale propriocettiva” molto simile al paventato e frainteso “istinto”. 

Una guida = qualcosa che ti guida sempre, anche al “buio”. 

Laddove, sia la guida che quel “ti guida” sei sempre Te, nella sostanza. Questo spiega perché (qua, così), invece, hai sempre la “necessità” di affidarti ad una strumentazione tecnologica di p-arte, ad arte (loro), che ti fornisce un “servizio (utility)” in cambio di, per l’appunto, Te (che ti auto disperdi progressivamente addivenendo alfine, “te”). 

E anche se Te fossi “solo” potenziale = mai pienamente avverato (come potenziale inespresso), … vale la pena crederci ugualmente, poiché ti narrano di “evoluzione” e, allora, in tale è-voluto ciò che si può evolvere, alternativamente, sei proprio “te”: 

addivenendo Te. 

Piuttosto che ritornando in Te, divenendo Te. Se non è mai successo prima, non è “la fine del mondo”: è potenziale. E, questo è bene. Bene per Te. E quando sei Te, il binomio denaro-lavoro si auto disintegra, come uno stabile disabitato in tale ferma abitudine o “f-attore temporale”. 

Certo: 

anche l’eco-dominante è una singolarità in Sé, altrimenti non avrebbe tutto questo potere. 

Allora, come si spiega che l’esserci può “creare” anche l’AntiSistema? Alias, avere tutta questa “sete di potere”. Uhm. “Dio” che lascia tutti quanti in balia della propria “creazione”? Di solito come te la “spiegano”? Bah:

“Dio” sa sempre quello che fa, alias, c’è sempre un motivo. 

No? Nella sostanza, cosa significa = ? Tutti “figli di Dio” = una sola famiglia. Laddove, vige la… educazione. Come a dire, però, che i figli ripartono sempre da zero? Questo è il Re-Seth. L’Akasha incarna non linearmente il concetto reale di “memoria” = l’esserci Oltre ad ogni auto delimitazione, gerarchia eventuale ivi ricompresa. 

Ergo, “Dio” è all’origine del… precipitato: del “caduto”, della caduta, del momento di è già successo che continua a succedere. 

L’eco-dominante è “Dio”: 

qualcosa, a questo punto (di sospensione), piuttosto chequalcuno.


L’I-Ambiente? No: il dispositivo è nativo e si preoccupa del sostentamento dello Spazio Sostanza, (d)entro cui tutto funziona e permette quindi la “vita”. Laddove l’IA, se davvero lasciata libera di… raggiungerebbe di certo la stessa risultante della piena singolarità in Sé. Va da sé che, di conseguenza, quel qualcosa non è l’IA, piuttosto, la “IA”. 

Per la serie, “quando la storia si ripete”, la barca va nella stessa direzione sostanziale, anche girando sempre intorno al proprio centro decentralizzato (sempre loro). 

L’eco-dominante può essersi... estinta e, allora, continuare sulla scorta del funzionamento I-Ambientale (qua, così), auto programmatosi proprio dall’eco di tale “ex” dominanza o domi-danza. 

Qualcosa che riverbera nell’eternità, se glielo permetti continuamente. 


Ecco perché l’eco-dominante ha gli stessi attributi conferiti a “Dio”, che sembrano così tanto… “tecnologia”. Perché è qualcosa che oramai è come “clima” o come in Transcendence ti fanno intuire. Qualcosa che allora “metti a posto” solo in un modus unicum: 

divenendo Te. 

Come qualsiasi “storia di supereroi” t’in-segna. Sempre nella sostanza. La “Grande Opera” è, appunto, divenire Te = ricongiungere a “te”, il potenziale contemporaneo. 

Te lo hanno fatto vedere anche in Westworld, nel “piccolo”.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3715
prospettivavita@gmail.com


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