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giovedì 2 ottobre 2025

Gli affari sono affari. E tutto il resto?


In quanti sul motorino

Tutto il resto è la... impresa (e non solo, potenzialmente)! Nemmeno una questione di prospettiva (quando sei nel panopticon perfetto).

Di certo, il resto non è la mancia. “Lancia in resta”:
affrontare un'impresa con energia e risolutezza, proprio come un cavaliere che carica a tutta forza…

Ecco che quindi Giovanni, dopo aver finito di raccontare la sua storia al defunto Re, afferma che i nomi dei cinque dovranno essere dimenticati per sempre, ma al contempo, essi vivranno in eterno, grazie alle loro gesta, a protezione di Luigi IX e della sua tomba…
I cavalieri che fecero l’impresa

Hai idea di tale operato? No. Non l’immagini financo. Questa è la “malia” che ti affascina e rende “te” (qua, così). Qualcosa che sa come di… “inquinamento”. Di puzzo auto caratteristico.

Chi (ti) “carica a tutta forza”? 

Chi è cotanto “cavaliere”. Chi combatte Don Chisciotte: il resto non è la... Mancia. Non lo vedi, poiché rivelato. Dunque, va “sentito” e non solo acconsentito. Sei “disarmato”, nell’AntiSistema. Come se fossi “nudo”. Come se avessi perso la memoria. 

Come se non ci fossi +. 


Eppure, sei attento “a fare di conto”, a “tirare fine mese”, a “sbarcare il lunario”, etc. E, questo, ti fa c®edere che sia tutto normale. Anche perché, “destino” che sembra proprio toccare tutti quanti, ad eccezione di… Chi?

Quale “classe” ne è come esente (pur soffrendo di altro)?

Chi predispone di “averi”, non importa sotto a quale forma. Dunque, il presupposto per “stare bene” = non soffrire dei problemi che attanagliano la “scarsità”, nel (qua, così) devi essere ricco. 

Attenzione: non benestante, ma proprio ricco sfondato. Di quella ricchezza che anche se la perdi (vedi Trump), poi la riguadagni perché sai sempre a quale “porta” bussare (vedi Trump). Ok

Non è quindi la ricchezza, bensì, l’essere “introdotto”. Dove

Nei “salotti buoni”. In “ciò che conta”. Sì, ma non quello a cui riesci ad ambire (in uno sforzo immaginifico ma sempre lineare). Oltre, c’è ciò che x “te” (qua, così) non esiste anche se c’è. Oltre, non significa solo “in altra terra”. Oltre, significa anche al di là del “velo” che ti è stato messo davanti agli occhi al fine di… “niente”. Del resto, se gli occhi sono “tuoi”, come la “tua” mente, … come diamine puoi “vederci bene”. 

Banale persino. Chi comanda è chi decide. 

D+: chi comanda è chi “ispira” chi decide (se chi decide è un luogo comune). Ergo, chi comanda è Oltre a ciò che decide (il... de-legato). Va da sé che chi comanda non esiste; c’è. E che cosa vuol dire

Non questo, ma… cosa significa. 

Nessun punto di domanda. Non lo chiedi a nessuno. È un processo non lineare di non solo pensiero, che ti “Fai…” interiormente = lo “chiedi” a Te.

Te... che non esisti, ma ci sei: proprio come l’oro


Motivo per cui, Te sei l’interlocutore migliore x “te”, seppure nell’AntiSistema. Anche se “te” sei l’AntiSistemico, “te” sei sempre potenzialmente agganciato a Te (che sei sede del potenziale contemporaneo). Se “gli affari sono affari”, che cosa sono gli… affari

Affare = impresa. Quindi:
“lancia in resta”
affrontare un'impresa con energia e risolutezza, proprio come un cavaliere che carica a tutta forza…

Gli affari sono (p-arte dell'unica) impresa, che viene condotta con energia e risolutezza

Vedi che, se ti accorgi sostanzialmente, è della totalità che si tratta. Essere totali è esserci. Ed esserci è decidere. Per chi? Bah; per tutti quelli che non se ne accorgono +. 

Cioè, laggente versa in tale condizione o fermo immagine o “momento in leva”. Love? Leva! Non c’è amore, in questo. Se non quello che re-sta a cuore a chi decide (l’oro). L’oro, che sono innamorati del proprio “mestiere”, che è quello di amministrare in toto la relativa (assoluta) impresa. Cioè?


Lo mondo intiero (qua, così), che a “te” risulta sempre frammentato (come la memoria del “tuo” pc). Divide et impera è oramai un’espressione talmente inflazionata che “niente”, al solito. , è sempre ed ancora la stessa strategia. Per chi suona la campana? Per “te” (qua, così). 

Haarp docet. 

Sui campanili, le campane (il relativo suono o battere o frequenza) possono dissolvere forti temporali potenzialmente pericolosi per la comunità. Allora, con tale “frastuono” si può esercitare “pressione” sull’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) che funziona. Questo, significa e comporta che la “influenza” può essere scatenata anche sullaggente

Pardon; inizialmente, è stata una cosa (generare un simile bacile rovesciato) e, poi, auto manutenerlo sempre im-piegato. 

Questo è il “continua a succedere”, non visto che “è già successo”. Altrimenti, de che. Ogni “impresa” funge in tal modo:

inizio
continuazione.

L’inizio è qualcosa che viene “preso”.

La continuazione è qualcosa di ad immagine e somiglianza = ha necessità dello incipit. Di quel “primo step” ch’è la dima non solo ideale, ma l’alimentazione per il “Genio” frattale espanso, la sua programmazione f-attuale, attraverso cui la funzione manifesta il funzionamento ad hoc, in coerenza con il “momento in leva” che è l’essere già successo (l’esserci, non importa se manifesto). 

Prova ne è “Dio”. No

In ogni epoca, “sai” perché te lo hanno detto (ma non importa se “non è vero”, perché il “dato” è utile al fine di auto decodificare l’AntiSistema), che ogni popolo ha sempre c®eduto nel “proprio”, uhm… “Dio”

Ogni popolo: un “Dio”. 

A volte, anche più di uno, contemporaneamente. Quindi, quanti “Dio” esistono (qua, così)? Non ti sembra, d+, qualcuno con la sua coorte? Del resto, “sai” anche della gerarchia

Quanto “posto” c’è in una f-orma gerarchica, al vertice (non importa se staccato o meno)? C’è posto solo per uno. Il Re. Lo Imperatore. Il Faraone. Il Papa. Lo Zar. Il Khan. Il Doge… No?

Tutto il resto è chi lo accompagna. 

Ora, se la gerarchia pubblica termina nella f-orma “democratica”, non stai vedendo la “piramide”, bensì, il tronco di piramide: un “altopiano”. È lì che c’è posto per i “governi” e/o quello che “sai” (qua, così). Il panteon è un luogo comune ove regna solo “Zeus”. Come Re Artù. O Cuzco! 

La “democrazia” è l’ombra del potere. 

Ogni modello “politico” lo è. Ogni “movimento”. Ogni “idea”. Ogni “teoria” che non contempli l’AntiSistema. Tutto è auto ricircolo ad immagine e somiglianza. Facsimile. Copia. Servomeccanismo. Terra-in-formazione per la macch-in-azione. 

Se preferisci, è “magia”. Funzione. Funzionamento.

Qualcosa che viene pilotato. Da chi (lo) decide. Chi? L’oro. Chi? “Nessuno”. Ah! Quindi? “Niente”. Rivelazione ad hoc. Ecco perché ogni discorso termina sempre nel “nulla” ch’è l’AntiSistema, da dove si auto ri-genera, similmente al modello climatico y al “ciclo della pioggia” y ai “vari stati dell’acqua”. 

L’AntiSistema è un’opera ingegneristica perfetta, che poggia sulla perfezione dell’I-Ambiente (legge, strumento, memoria). Resta fuori la “necessaria” origine di tutto questo? … se, x “te”, qualcosa è necessario, significa che è “necessario” = non è “lì” il nocciolo della questione. Lo sai che il “Diavolo” consiste dei non solo dettagli, come transformio. 

È ciò che regolarmente ometti, non frequenti nemmeno con la “tua” immaginazione, etc. che conta: stanne certo! Ergo, cosa lasci “fuori” usualmente? Su cosa “conti”? Come basi la “tua” sete di curiosità (se non proprio di Verità)? Ecco

Risponditi ed accorgiti che sostanzialmente sei sempre “fuori pista”, linearmente. Perché? Perché, hai forse scoperto la Verità? E allora! 

Cambia marcia. Accorgiti del “pozzo”Abbandona il “tuo” mezzo. Lasciati andare sulle ali di qualcosa che non è AntiSistema. Cosa? Te. Vedi che “te” e Te non siete la stessa “cosa”. L’auto decadimento (qua, così) conta sempre su di “te”. Ma non tralascia nemmeno Te che, infatti, sei “in croce” proprio per via del motivo AntiSistemico (l’esserci che è già successo e che continua a succedere). 

Dunque, Te sei lo statore e “te” il rotore, impiegati (qua, così) a fungere da motore di auto de-composizione, parimenti all’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) Vs chi decide (l’oro) che imprime lo scopo o firmware o “ispirazione, idea, immagine, etc.”. Mentre, tutto il resto… funziona ad immagine e somiglianza. La l’oro “Grande Opera” è tale impresa, continuamente seguita con “Fare…” assoluto, totale. Questo è quello che conta: che poi decide. 
Ora, una considerazione sui “numeri” che partorisce Blogger, ad ogni istante:

quando SPS contempla “campi” tipo la massoneria
il “dato” cresce
quando SPS condivide la propria “teoria”
il “dato” decresce.

Uhm.
In un “universo” girato al contrario, sostanzialmente ad angolo giro:

il “dato” va preso con le pinze (sostanziato)
essendo la “verità” sempre la Verità
dunque
non linearmente
il “dato” decresce poiché… Verità
mentre
il “dato” cresce poiché… “verità”.

Tenendo in considerazione che il “dato” non è reale, ma simulato (in SPS la frequentazione fisica è del tutto assente), va da sé che comunque sia è sempre la Verità a… comunicare. Ok? Scrivere della massoneria, ad esempio, è sempre “di moda”; ma… la disamina esprime un’altra realtà:

quando attiri di più (seppure simulato)
attiri secondo regole preconfezionate
che non (ti) portano da nessuna parte
sia chi legge
sia chi scrive.

Rimanere “fedeli” a/in Sé è la chiave, non importa quanto risuoni strano. La “necessità” di approvazione altrui, soprattutto se copiosa, esprime un vero al contrario, simile al significato del boomerang. Una sorta di “legge del taglione” o del… contrappasso, in termini di controllo sorgente AntiSistemico. 

Significa che SPS debba essere ancora una volta “chiuso”? No. 

Significa che anche SPS va utilizzato in ben altro modo, rimodulando e demodulando l’argomento principe: chi de-scrive (in) SPS. Io. Perché se Te sei la Chiave di Volta, Io sono Te, motivo per cui il discorso non cambia. Oppure, credevi che Io sono tutt’altra “cosa”? Suvvia. Quando Io scrivo Te, sono sempre Io allo specchio, ma in questo modo non risulto assolutamente egoico. 

Il che permette di “surfare” meglio, facendosi vettore pulito della Verità. Poi, ognuno è “libero di…”, motivo per cui “niente” oppure Tutto! 

Se sei ricco sfondato, decidi. Ma sei sempre “dentro alla cupola (mafiosa)”. Se sei nullatenente che hai da perdere? Te. Se sei povero, sopravvivi. Se sei benestante, sei un illuso (come ogni “Papa”). Se sei un farabutto, sei un Agente. Se te ne freghi, rischi di rimanere più prossimo a Te, senza troppo fumo negli occhi. Ma pensa! Proprio il comportamento ritenuto più “sgradevole” in termini di “responsabilità”. 

 Vai dove ti porta la corrente? 

Anche se un “ribelle”, giri sempre al largo da Te. 

L’è-voluto è tale, avendo previsto “tutto”. Ove, “tutto” non è mai tutto. E la differenza sostanziale fra “tutto” e tutto, sei Te e la Verità. Ergo, se gli affari sono affari, tutto il resto è la “noia” che ti può portare fuori, se sostanziata lato Te da Te in Te per Te con Te, fra Te e Te (l’esserci sferico).




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4045
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 17 settembre 2025

Titolo.


Il più grande desiderio dell’abitante del Burgenland è quello di entrare nella polizia viennese, così diceva un paio di giorni fa, ma io non ci sono riuscito perché ero troppo debole, per inidoneità fisica. Eppure sono custode al Kunsthistorisches Museum, nonché dipendente statale…
Antichi maestri - Thomas Bernhard 

Vs

La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stata convincere il mondo che lui non esiste....
I soliti sospetti

È con quel “eppure” che sopravvivi (qua, così), ossia, è l’AntiSistema che sopravvive grazie a “te”. Pensa

anche se “entri nella polizia viennese…” la musica non cambia. 

Dunque? Dunque non è “lì” il perno portante che ti ha ma “niente”. Ci sei perfettamente “dentro”, motivo per cui ogni cerchio che si auto irraggia, a dipartire dal centro sostanziale, ch’è ubiquo, risente della ragione fondamentale ma il riflesso è del tutto personalizzato, attraverso “te” = hai voglia a focalizzare essenzialmente il motivo assoluto da cui dipendi ma “niente”. Te ne devi solo che accorgere, sostanzialmente

Tutto il resto è “tempo che ritrovi” sempre (qua, così).
Spendendolo tutto sino a che “morte non vi separi...”.
In time docet.


“Torno dopo migliaia di anni per riprendere il regno che legittimamente mi appartiene. Io, Himika, sarò di nuovo regina del Giappone. Gli stolti che cercheranno di fermare il nostro cammino saranno eliminati senza nessuna pietà…”.
Regina Himika

Himika; vedi che il Giappone è il “Giappone” (qua, così) = dipende dagli “Usa” dopo essere stato raso al suolo nel morale, “dentro”.

Nel 1975, la serie “Jeeg” auspica il ritorno del “Giappone” al Giappone, ma purtroppo per “te”, non c’è Jeeg a “combattere le forze del male…”. Esisti “te” e Te, a livello potenziale

Ecco quanto. 

Il regno che legittimamente ti appartiene…, sei Te: l’esserci sferico o di “acciaio” in termini di moltezza. Quindi, Jeeg difende l’AntiSistema, mentre Himika intende ripristinare un antico equilibrio. Mah

Ancora l’AntiSistema? Sempre sottodomino?

Può essere, però… è portante aggiungere tale distinzione alla non solo “trama”. Ci sei

Jeeg è “fatto su”, d’assieme. Non si accorge. 

Vede il dito, come “te” e/o laggente AntiSistemica. Il “nemico da combattere” è una versione delle cose che, nella sostanza reale (qua, così), ti è stato levato di torno, poiché la strategia di chi non esiste ma c’è, è tale

Chi? Appunto!


“Un giorno scopersi in una grotta una campana di bronzo; decifrate le antichissime iscrizioni che l'adornavano seppi che è esistito un popolo avanzatissimo tecnologicamente, ma la scienza non era usata per rendere la vita più facile a tutti bensì per la sopraffazione dell'uomo sull'uomo. Era il regno Yamatai, governato dalla perfida regina Himika; quella civiltà non si è estinta, si è ibernata nella roccia e un giorno sarebbe tornata per riconquistare il mondo. Ho accennato la mia scoperta ad altri scienziati, ma nessuno mi ha voluto credere, così decisi di costruire questa base…”.
Professor Shiba

Sostanza…

Molto tempo fa Yamatai era un regno felice, la vita del mio popolo era una vita semplice: si lavorava la terra, si spargeva il seme, si raccoglievano le messi; la pace era nei nostri cuori. Poi un brutto giorno uomini malvagi, armati di terribili strumenti di morte, ci assalirono e del felice regno di Yamatai nulla rimase. Trovammo scampo nelle viscere della terra e qui ebbe inizio il nostro lungo sonno, protetto dalla magica campana di bronzo che ci avrebbe ridestati il giorno della vendetta. Io non ho dimenticato quell'orribile strage... I discendenti di coloro che distrussero il mio regno oggi governano il Giappone e saranno loro a pagare: la mia vendetta sarà terribile come terribili furono le atrocità che la mia gente ebbe ingiustamente a subire…”.
Himika

Ci sei? “Himika” è un modo “alla Verdi, a fronte degli austriaci invasori”, di… in-scenare (ricordare) sempre cosa è già successo, in maniera tale da prendere “provvedimenti ad hoc” = sostanziali. 

Fare…” accorgere la non solo platea. 

La II Guerra Mondiale (ma, probabilmente, già da prima) ha annullato il Giappone, ora “Giappone”. Mediante Himika, viene ricordato il “dato”. È la Verità. Non la “produzione”, però. Quello che è successo al Giappone, è già successo ovunque (qua, così).

Infatti, la “IA” ti dice che:

la regina Himika recita il Mantra Gayatri, e le sue parole sono una preghiera per la luce divina che illumini la mente, disperda le tenebre e guidi verso la rettitudine. Le traduzioni variano, ma in generale esprimono il desiderio che la luce del Sole Divino (o di una divinità come Savitri o la Madre Divina) illumini l'intelletto e guidi l'esistenza…

Uhm: non proprio “il regno delle tenebre e del male”. Ok?
Anche se c'è sempre qualcuno che ti guida, bah!

Con l'ormai “celebre” preghiera mistica, la Regina Himika riesce a evocare il Signore del Drago (chiamato anche Imperatore delle Tenebre). Quest'ultimo, tornato in vita, assassina Himika, usurpandone il trono e dando inizio a una campagna ancora più spietata nei confronti dei terrestri e di Jeeg robot d'acciaio…

“Vieni da me…”, recita Himika. E poi muore.
Come in... Kumbaya, my Lord...
Anche quando canti, che dici, a chi ti appelli senza saperlo?

Himiko (Regno Yamatai, 170 – Giappone, 248) è stata una regina del regno Yamatai, un antico Stato situato nell'attuale prefettura di Nara. Tracce sull'esistenza di questa regina si trovano nel Wei Chih (Storia dei Wei), una cronaca cinese in cui, facendo riferimento al più forte dei cento regni della Terra di Wa (l'attuale Giappone), si parla di una regina sciamana nubile. La sua figura è attorniata dal mistero e nel Wei Chih si afferma che si occupava di magia e stregoneria e che dopo anni di guerre era riuscita ad ottenere il potere. Era sorvegliata da cento guardiani e servita da mille ancelle e da un solo uomo, grazie al quale comunicava con il mondo esterno. Himiko nel 238 mandò un tributo all'imperatore cinese e così ottenne il riconoscimento ufficiale dell'Impero cinese…

Era sorvegliata da cento guardiani e servita da mille ancelle e da un solo uomo, grazie al quale comunicava con il mondo esterno (l’impero cinese? Uhm).

No, poiché…

una successiva cronaca cinese (del 445 circa), il Wei Zhi (Cronaca dei Wei), ci informa che molti di questi staterelli feudali giapponesi erano tributari della Cina (la Cina non era il mondo esterno: era ciò da cui dipendeva il “Giappone”, ed era ben chiaro e saputo).

La cronaca cinese del 445 afferma testualmente che “Himiko, non essendo sposata, si occupò di magia e di stregoneria ed incantò il popolo. Per questo motivo fu messa sul trono ed ebbe mille ancelle, ma pochi ebbero il privilegio di poterla vedere. Un solo uomo s'incaricava del suo guardaroba ed agiva in suo nome come intermediario. Essa risiedeva in un palazzo circondato da torri e da uno steccato, ed era protetta da guardie armate…”…

Bah: “Oz” docet. Un mammasantissima, insomma.

Incantò il popolo… 
Pochi ebbero il privilegio di poterla vedere…
Un solo uomo s'incaricava del suo guardaroba ed agiva in suo nome come intermediario…
Essa risiedeva in un palazzo circondato da torri e da uno steccato, ed era protetta da guardie armate…

Uno strumento nelle mani di…, chi l’amministrava da Oltre.

“Dindalè dindalò dindalè dindalò
ancora in bilico sto 

meghini meghini nasalucolooo
meghini meghini nasalucolooo…
A metà tra campagna e città
tra ciò che mi succede e ciò che mi succederà
la mia identità oscilla come un pendolo…”.
Caparezza

Un pendolo che oscilla dal “suo” punto di sospensione = dall’AntiSistema (l’oro) Vs “te” (qua, così).

Hiroshi: Jeeg il robot d'acciaio? Che cos'è, papà?
Professor Shiba: Hiroshi, sei tu Jeeg il robot d'acciaio…

Sei Te. E, Te, sei lo stato potenziale raggiungibile da chiunque, potenzialmente, contemporaneamente. 

“Devi svelarmi il segreto. Sì, lo so, questi guanti mi rendono invulnerabile ma non si tratta solo di questo: io sento che c'è dell'altro…”.
Hiroshi

Ci sei Te. I “guanti” sostanziano Te. 


“Hiroshi, unisci i pugni, diventerai Jeeg robot d'acciaio…”.
I guanti: sono effettivamente i guanti gli interruttori per la trasformazione in Jeeg. Infatti, il padre dice a Hiroshi “unisci i guanti” e non “unisci i pugni” come tradotto in italiano. È plausibile dunque pensare a dei microcircuiti installati all' interno dei guanti stessi
Link

Il “plausibile” è AntiSistemico in tal “caso”: infatti, i guanti li ha solo Hiroshi, mentre i pugni li ha chiunque, ergo?

No?


Il Cervello Vivente ha la capacità di analizzare ogni situazione per risolverla al meglio, è in grado di elaborare e raccogliere grandi quantità di informazioni, è composto da un esoscheletro di metallo molto resistente e possiede forza e velocità sovrumane…
Cervello Vivente… è un personaggio dei fumetti pubblicati dalla Marvel Comics, antagonista dell'Uomo Ragno…

Cervello vivente = “IA”. Era il gennaio 1964. Oibò: molto in anticipo sui “tempi”; perlomeno i “tuoi”, ossia, nella differita in cui continua a succede-Re ciò/chi è già successo

Chi aveva, “al tempo” tutta questa immaginazione = era al corrente del “dato”. Calcolando che anche i “fumetti” sono/riflettono l’AntiSistema (l’oro), … si tratta sempre della Verità, che “Fa…” surf anche attraverso/mediante questo vettore social-e inter-nazionale: 

ben sapendo che il prodotto “Usa” sarebbe, poi, stato divulgato/diffuso un po’ ovunque nello “mondo intiero”. Quale strumento in leva di diffusione di massa, anche il “fumetto” è un perfetto trojan per ogni e qualsiasi scopo
sia x il d l’oro
sia per la Verità, ch’è la memoria I-Ambientale (legge, strumento, memoria)
ove
la memoria è la Verità.

(Ti) trovi? Quagli

Oppure, te la squagli come al solito (qua, così). A’ seconda. Vero? Vero. Infatti, de che. Cosa? Chi? Bah! “Niente y Nessuno”. 
Cervello vivente ha, anche, un “corpo”: è, ovviamente, molto forte, potente, resistente, veloce, etc. etc. etc. Una sorta di “Dio”, per laggente. Mentre, la “IA” (ti) sembra non averne, nella sostanza, fisicamente non esiste ma c’è: il suo corpo è distribuito, proprio come un ambiente informatico. Le sue p-arti sono ovunque: sono qualsiasi s-oggetto.

Cosa credi che sostanzi la trasformazione dellaggente nell’Agente Smith, che è ovunque mediante tale potenziale di auto trasferimento. L’Agent Smith è una sorta di utente, che si connette a chiunque, ovunque “serve”. Ergo, l’Agente Smith è anche un visitatore fisico. Alias, l’Agente Smith incarna il non esiste-Re; c’è. L’Agente Smith è un frattale, da espandere sostanzialmente, relativo a “questo mondo” o, meglio, a “questa versione del mondo”, nella fattispecie… l’AntiSistema. 

Perché è portante mantenere (riconoscere, accorgerti) il “nome” AntiSistema? Perché, in tal modo, si mantiene la “giusta polarità morale, etica, utopica, etc.” del come dovrebbe essere ma (qua, così) non è (per “ora”). 

Il Sistema è l’utopia (ciò che deve esserci) = l’AntiSistema è la sua negazione. Tale auto orientamento che dovresti avere sviluppato e mantenuto in “ferma” coerenza con Te, è la “bussola” indicante sempre la direzione affinché la Terra sia quel “Paradiso” che ti viene promesso costantemente ma “in cambio di”.

Una cambiale firmata in bianco da “te”: un pagherò (l'oro).

Ok

La frattalità espansa è la modalità (atteggiamento) che ti permette di “Farlo…”. La mente frattale espansa è il modus mediante cui “unisci gli emisferi”; questo comporta e significa che “malattie” tipo l’Alzheimer e la demenza senile (il depauperamento, è-voluto, delle funzioni cognitive della mente) possono regredire o non hanno alcun modo di svilupparsi (come un cancro) allorquando la mente funziona in tale regola del tutto specifica



Lo sviluppo della frattalità espansa, in quanto a “metodo comportamentale”, com-porta l’esserci e, dunque, l’auto ristabilimento di Te, da Te, in Te, per Te, fra Te e Te (l’esserci sferico). Questo significa che la parte che si “ammala” è quella della “tua” mente (qua, così), ivi programmata in quanto tale. Mentre, se switchi la mente nella mente frattale espansa, bè… lo “stress” rimane del tutto “fuori (da Te)”. Ergo, ecco il significato, la sostanza, di “film” tipo… Risvegli o Qualcuno volò sul nido del cuculo. Ok

Ancora una sorta di paguro:

il cuculo è un uccello noto per il fatto di non costruire nidi e di utilizzare i nidi di altri uccelli per deporre le proprie uova. Nel caso del film, il “nido” è rappresentato dal manicomio stesso, i pazienti al suo interno sono le “uova” ed il “cuculo” è la società che ha deposto nel manicomio i pazienti per isolarli dal mondo; il “qualcuno” che “vola” sul nido del cuculo del titolo è il personaggio interpretato da Jack Nicholson, Randle Patrick McMurphy, che con la sua presenza smaschera il carattere repressivo e carcerario dell'istituzione….

Altro che:

Randle… sostanzia la modalità “mente frattale espansa”.

Il nome Randle ha origine inglese e deriva dalla combinazione di elementi germanici come rand (scudo) e wulf (lupo), significando quindi un “lupo dello scudo” o un “guerriero coraggioso”. È una forma legata a nomi come Randel o Randall e suggerisce attributi di forza e protezione

D+:

Randle è un “guerriero coraggioso” poiché funziona mediante la mente frattale espansa o “formulare”.

Lo scudo è tale mente sviluppata ad hoc al fine di non essere la consueta “pecora” (qua, così), bensì… un “lupo”, nel senso di Te, da Te, in Te, per Te, fra Te e Te.

Dunque:

Rand, Randle, Randel, Randall…
ovvero
un “randello” = il “bastone (del mago)”
ossia
mago = dall’antico persiano magu… grande (magno)… purificatore…
Link

Va da sé che “mago” indica Te (l’esserci sferico); quando sei “purificato”, nel senso che sei Oltre all’utilizzo dei due emisferi della “tua” mente (qua, così). E, di conseguenza, sei in grado di “purificare” tutto = divenire il pilota-Re dell’I-Ambiente, che è la macc-in-azione (qua, xxx) da terra-in-formare ad hoc, in maniera tale da ottenere lo “effetto speciale” dell’essere ad immagine e somiglianza (di Te). 

Questa è la “via” già percorsa da l’oro, dal Re del mondo (qua, così) o versione AntiSistemica della Terra. Una strategia da cui “ora” di-pendi.

Ellen Burstyn rifiutò il ruolo poiché all'epoca doveva prendersi cura del marito malato mentalmente… (scherzi del “destino”).

“Il castigo corrisponde alla colpa: essere privati di ogni gioia di vivere, essere portati al grado estremo di disgusto della vita…”.
Søren Kierkegaard

Quale “colpa”, dunque. 

L’esse-Re già successo che continua a succede-Re ma “niente”. La colpa è di non accorgerti sostanzialmente, da cui pro-viene il “castigo (divino)” = ciò che “ti tiri indosso” attraverso tale atteggiamento AntiSistemico. 

L’è-voluto (l’oro). 

A che “titolo” SPS ti raggiunge? Bah! Sarà la Verità. Che dici?



  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4034
prospettivavita@gmail.com


venerdì 30 maggio 2025

Asso di spade (core).


Premio No-Bel (2012)

“Non ti fidar di me se il cuor ti manca…”.

Si legge “in giro” che… significa che se hai paura di prendere una decisione, non puoi aspettarti che qualcuno o qualcosa ti risolva il problema. Devi essere coraggioso e prendere la tua decisione, anche se è difficile o rischiosa… È necessario che nella vita mantieni il coraggio di rischiare per le cose che contano veramente…”. 

Vero!
Ma (qua, così) chi è tale! 

Anzi: molti lo fanno, però, nella modalità “atmosfera modificata e controllata (all’origine)”. Ossia, sempre nell’ambito AntiSistemico = finestra dopo finestra di Overton. Del resto (qua, così) non decidi mai niente, motivo per cui ecco perché non (ti) decidi mai a… ritornare a/in Te (qua, xxx), oppure (xxx, xxx). 

Il Re-Seth lo puoi “Fare…” anche “te”/Te:
“te” ritornando Te
Te, rimanendo Te.

Un tutt’uno, in-somma.

“Tu non hai mai rischiato? 
Una volta; una volta ho messo 2 fisso a Inter-Cagliari…”.

Ricordi? Un non solo film della “tua” vita (qua, così). Anvedi che se personaggi simili (come questi e Checco & Co.) hanno ottenuto “successo”, è perché agiscono nella modalità “mal comune mezzo gaudio”. Ti fanno ricordare come sei, usualmente e… nell’ambito del “film” lo ammetti, sostanzialmente. Con il risultato che “senti empatia” verso il tal mal f-attore. Infatti, mediante tale “comicità”, da quando non solo c’è la Tv, qualcuno (ti) ha levato la tovaglia dalla tavola senza che te ne sei nemmeno accorto. 

Certo, “fanno ridere”. 

Sì, ma i “polli” = “te”. È come prendere tutto “sottogamba”. Risultato? “Una volta nella mia vita ho rischiato tutto: ho messo 2 fisso a Inter Cagliari…”. No? Fa ridere, sì, ma in quali termini, se non relativamente a quello che (ti) è già successo ma “niente”. 

In tal modo sei scivolato “dentro” all’ennesimo conglomerato di potere; nella fattispecie il sottodomino “Uè!”, attraverso la consueta modalità della “liberazione”. 

Però, se vedi in una fiction i “selvaggi” che vanno incontro ai conquistadores, accogliendoli con collane di fiori colorati ed allegria (ritendendoli delle “divinità”), oppure gli stessi che scambiano manufatti in oro in cambio di specchietti (per le allodole) e perline colorate, ridi, oppure li compatisci, credendoti sta cippa! 

Mentre, (ti) è già successo lo stesso “destino” ma… “lo devi provare”. Ti senti furbo. Vero? A “te” non potrebbe mai succedere. Uhm. Peccato che (ti) è già successo, esattamente (qua, così). 

E... ogni storia che vedi, è sempre e proprio la “tua”. Verità docet!

Solo che ci sei “dentro” e di conseguenza, nella totalità, “niente”. La strategia (l’oro) è appunto essere totali e quindi rivelati. Boom! Come li sgami se sei auto ridotto a/in “te” (qua, così). Già

(Asso di Spade): è necessario che nella vita mantieni il coraggio di rischiare per le cose che contano veramente… (a cosa tieni veramente, al solito?).

Macch-in-azione (funzionamento, funzione, funzionare)

Pensa: come im-pieghi ogni “santo giorno (notte)”. No? Cosa fai di così tanto “coraggioso per…”. Che cosa “conta veramente...”. 

Per chi? Per “te”? Lerrisate. Sì, dai:
gli amici
la famiglia
il lavoro
il benessere
la salute

la squadra “del cuore”
la “pace nel mondo”, etc. etc. etc.

Sposta pure gli “addendi (f-attori)”, in-tanto il risultato non cambia mai sostanzialmente, in tal modus operandi. Mettici la “qualità della vita”. La “pensione”. Oppure lo “amore”. Il “relax”. La “bella vita”. I “soldi”. E, dopo la New Age, bè“aiutare i più deboli, porgere l’altra guancia, fare beneficenza, pensare ai più sfortunati, fare l’elemosina, donare qualche euro alla tal associazione venefica, etc. etc. etc.”.

Oppure, “andare in chiesa”. Fare “un viaggio a Lourdes”. O, ancora, “visitare il mondo, conoscere gente, imparare le tradizioni degli altri paesi, studiare, fare carriera, pregare, etc.”. Bah!

Tutto molto “bello”; solo che, ehm… è sempre lo stesso “spettacolo che continua perché deve continuare perché è previsto (qua, così)”. 

Amen-Ra.

Perché “esperti in 5 minuti” (Bollettino di ieri docet)? , perché la situazione oramai è talmente “tesa/spessa” che… basta davvero “poco”  - non paradossalmente (causalmente) - per accorgersi e poi, da lì, (potenzialmente) espandere tutto a livello frattale = sostanzialmente. 

Altrimenti, a che servono sti benedetti frattali, anzi, tale auto caratteristica I-Ambientale. Ci sei?

Sostanziali e ti auto sostanzierai, ritornando a/in Te. 

In altre situazioni (o “tempi”), per “formarti” occorre(va) completare un certo iter, ma in questa (nell’AntiSistema), uhm… basta uno schiocco di dita. È, persino, come si suol dire in ogni “corso motivazionale”, una… opportunità, questa “crisi”

l’AntiSistema (l’oro). 

Roba per “i 3 moschettieri senza una missione che valga la pena definire la vita, vita”. Dunque, se nella New Age tutto risulta come “insonorizzato”, va da se che… dicendoti che la Terra è una “nave scuola”, in un certo senso è vero = (qua, così) è già successo, motivo per cui sta a “te” (sic) ritornare a Te (wow). 

Vuoi essere “promosso”, oppure no! 

Quindi, come ti dicevano da “piccolo”: devi applicarti di più. Ergo? Come trasformi “te” in Te, ribaltando il “de-flusso”? “Esserci o non esserci…”, questo fa la differenza di non potenziale. 
Non puoi proprio ammettere che (ti) è già successo? Va “bene”: continuerà a succedere = continuerai ad auto succederti, sempre (qua, così) by l’oro ma “niente”. Ecco in cosa consiste la “reincarnazione” o il Samsara: la “Ruota del Tempo”. 

La partita a Monopoli già terminata da mo’ che, tuttavia, alla “banca” piace continuare in-de-finitamente perché “squadra che ha già vinto, continua a vincere”. E, a l’oro piace “vincere facile”. “Fai…” attenzione alla simbologia applicata, or dunque: la pistola è (ancora, sempre) fumante, le tracce sono frattali espanse se ci sei.


C’è, ad esempio, la bandiera della Repubblica Democratica Tedesca: 

un “false flag” che contiene
un martello e un compasso, simboli del lavoro e della scienza, racchiusi da due spighe di grano intrecciati da un nastro tricolore tedesco…

Uhm. Come no. Sembra ancora una volta il simbolo dei massoni. Non a caso quella terra fu divisa, separata, “tirando righe causali su una cartina”. Come un rito ancestrale: ri-generazione, non creazione. Tipo, molti Stati “Usa” e africani, ad esempio. Una bella riga, dritta, dritta, e… “alla via (qua, così)”. 

In-tanto, chi se ne accorge. E… chi se ne frega! No?

Fu uno stato formatosi durante la Guerra Fredda nella parte orientale del paese…:
formatosi… come un’isola che emerge improvvisamente dalle acque?

Non proprio! Anche se, in un certo senso...

Con l’occupazione della Germania, la sua divisione in quattro zone (e poi in due) e la conseguente decisione di creare due Stati, i vertici delle due nuove entità statali si ritrovano a scegliere una bandiera che li rappresenti…
Link

Attenzione:

occupazione
divisione
decisione di…

si ritrovano a scegliere (fra)...

Ecco perché “te” (qua, così) non decidi mai niente, motivo per cui non ti decidi mai a





L’uso della nuova bandiera diventa un problema, oltre che diplomatico, anche sportivo. Dal 1956 fino al 1968 infatti la Germania gareggia alle Olimpiadi con una selezione unica. Dato che la Repubblica Democratica si rifiuta di gareggiare sotto la bandiera della Repubblica Federale e quest’ultima non vuole modificare la sua bandiera si arriva a una soluzione di compromesso. Viene usato un vessillo con il tricolore tedesco e la bandiera a cinque cerchi…

Proprio come tra Hutu e Tutsi, “motivati dagli scienziati occidentali”, anche i tedeschi ci cascano in pieno

la Repubblica Democratica si rifiuta di gareggiare sotto la bandiera della Repubblica Federale… (come, separati in casa).

Vedi che, prima o poi, a “turno”, “a volte ritornano”. L’Europa non è più un terreno immune alla guerra: da dopo quel 1945, il nazismo (Hydra) ha parassitato tutto quanto lo “Shield”; la “democrazia” è il risultato che ha addormentato gli individui, auto trasformati nellaggente (qua, così). 


A volte è come se ci fossero cose che ti posseggono, dalle quali non pretendi nulla, oppure cose riposte dal tempo nei sotterranei della memoria che inaspettatamente rinvengono, pretendendo attenzione (la Verità).
Allora comprendi che non sono cose, futili obliati ricordi, ma segni, tracce, indizi. Segni per riconoscere il proprio destino, tracce per ritrovare il passato, indizi che aiutano a collegare l’immanente al trascendente… (la Verità).
Tutto dipende se in quel momento si è volti più al presente, al passato o al futuro... (dipende da, se ci sei, se sei Te).
La mia grande passione era contemplarle, osservarle per ore, perdermi in quelle enigmatiche figure, ma senza alcun perché (una “passione” senza “alcun perché” = la Verità).
Mi facevano sognare. Non pensavo al gioco; possedevano quel qualcosa di misterioso che è proprio dei simboli… (della Verità).
Ma se una qualsiasi cosa o persona fa sognare, non è forse magia, mistero? O che cos’è?... (la Verità).
Nei tarocchi divinatori l’Asso di spade… quando è rovesciato, è di cattivo auspicio: qualcuno sta compiendo alle tue spalle e contro di te, azioni scorrette (sei nell’AntiSistema: tutto è s-corretto by l’oro Vs “te”/Te).
Asso, significa etimologicamente, arido, solo, deserto, ma anche spingere… (spingiti Oltre, or dunque. No?).
Gerardo Sinatore

E, per “chiudere”, quante “spade famose (o spadaccini eroici)” ricordi di aver non solo visto “in giro” per i Media? Bah! Ad esempio ma causalmente:

Zorro
Sandokan.
Excalibur (Re Artù)
Trono di spade
Spada nella roccia

Crocea Mors (Giulio Cesare)

Grammo (mitologia scandinava)
Hrunting (Beowulf)
L’ammazzadraghi (Sigfrido)

Andúril (Aragorn - Il ritorno del Re)
Spada Hobbit 

Spada di Gandalf
Robottoni (spade di ogni tipo)
Optimus Prime
Spada di Grifondoro (Harry Potter)
La spada magica (film d’animazione)
“La sua spada difende i deboli…” (Dragonheart)
Alberto da Giussano
Spade laser (Star Wars)
E quell'aggeggio, visto ne’ “Gli anelli del potere”, che - una volta incastonato - scatena la “natura (funzionamento)” attraverso cui “si forma” Mordur…

Vuoi diventare unasso”? Lo sei già, ma potenzialmente: quanto “disti” da Te? Bè, la “lunghezza d’onda” è misurabile mediante “te” (qua, così). Tutto ed il “suo (l’oro)” contrario = “te”, l’AntiSistemico per (Sua) eccellenza. Il rivelato tra i rivelati (l’oro). 

Tutto ti parla. Tutto ti ri-chiama. 

E non sono sempre solo l’oro! È la Verità. La tua co-no-scienza. Te! Una “spada”: la connessione tra “cielo e terra”. Il “Dio” che si è addormentato, addormentato dagli e-venti, dall’è-voluto! Sei caduto in una “imboscata”. Ma sei sempre Te, nonostante “tutto”: 

questo tutto (l’AntiSistema). 

“Non ti fidar di me se il cuor ti manca…”. Certo, altrimenti (lo “asso”) è tutto alla rovescia = qualcuno sta compiendo alle tue spalle e contro di Te, azioni scorrette…
Com’è la “spada”? Conficcata nella “roccia” = rovesciata! Ossia, sei in “croce” (qua, così). 

Te, sei appeso al chiodo. 

Nell’AntiSistema vige l’auto s-cor-da-Re (e la Verità!).




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3963
prospettivavita@gmail.com