Quando… (lo hai visto benissimo a partire dallo “2020”):
chiunque “emerge” diventa un “collaboratore in-consapevole (non lineare, sostanziale)”
dell’AntiSistema
com-portando “complessità”
ergo
facendoti c®edere alla... ”storia del mago”.
Risultato? Oltre alla rivelazione della/nella manifestazione (qua, così), la gerarchizzazione del potere che, or dunque, diventa “potere” (lato “tuo”) e rimane potere (lato l’oro).
E, in definitiva, il misurare/calcolare tutto attraverso filtri (firewall) tipici, come ad esempio il “Qi” = la “intelligenza”, ovvero, il “tener su” il tendone del circo massimo (teatralità) della “tua” Re-altà manifesta ed ordinaria di ogni dì e notte.
Chi padroneggia tutta la “complessità universitaria”, solo per “addetti ai lavori”? Di certo non “te”. E, anche chi si trova a “lavorare” in tali sedi, bè… è sempre contenuto nella compartimentazione modello “Progetto Manhattan”.
Ci sei?
Così, se da un lato ti dicono “siamo tutti uguali, tutti figli di Dio, tutti aventi gli stessi diritti, tutti meritevoli di fiducia, etc.”, dall’altro lato insistono ad affermare il modello gerarchico = non per chiunque, anzi!
Per molto pochi.
Ovvio; mentre il “mondo del lavoro” continua a fagocitare tutto e tutti, oibò ed aitè. Perché? Perché “hai questa necessità” di, mhm… “avere denaro per continuare a poter sopravvivere (qua, così)”. Il “diritto di tirare sera e poi mattina” è direttamente proporzionale al “tuo valore”, calcolato in termini di “denaro (possesso)”.
Se sei nullatenente, infatti, perdi ogni “diritto”.
Vai ai margini della società. Langui da qualche parte, persino in “bella mostra”. E non importa niente... che fine farai, non visto che “non sei un buon esempio x tutti quei… passanti”. Anzi, dai anche fastidio, poiché “metti in imbarazzo”.
E... dimostri che l’amministrazione pubblica ha fallito!
Perché sei diventato un “nebulonis”? Il cosiddetto “clochard”, si dice, lo ha scelto. Ma quanto lo ha deciso? Quanto (in quale misura) decidi sostanzialmente qualcosa (qua, così)? Bah!
Zero percentuale.
Tuttavia, non te ne accorgi = non te ne “Fai…” mai niente, essenzialmente. Poi, figurati che puoi essere “lasciato libero di decidere” sino al 99%, anche se “niente”:
non ti “attiverai” mai, ugualmente.
Perché lo “innesco” dipende, ancora, da l’oro che auto detengono la “scarsità” mediante la Legge del Minimo:
il controllo (e decisione) di ogni elemento più raro in “natura”.
Ciò fa p-arte dell’è-voluto, ossia, è ancora (sempre) la l’oro strategia x auto manutenerti “te” AntiSistemicaMente = per continua-Re a succedere, dopo che è già successo. Sì, una equazione che scinde il cocuzzaro “tutto d’un colpo”:
fendendo l’assieme, dividendolo e separandolo come di-segna la “Mela di Platone” o gli “emisferi del cervello”.
Un colpo secco. Zac!
E… “niente”:
è cambiato (sostanzialmente) tutto.
Ecco il “Prima” e “Dopo”… qualcosa/qualcuno. Ad esempio, “Cristo” o la data di fondazione di “Roma”. Prima era in un modo. Dopo, in un altro.
È già successo = la diretta (continua).
Continua a succedere = la differita (continua).
Due mondi più che diversi, divisi:
produzione e proiettato (ri-produzione).
Ecco la “Terra di Mezzo”. E… “te” (qua, così). L’Anti-Sistema. Come l’anti-camera.
Il “pre”. Il “prima”.
Ciò che anticipa. Ovvero, quel tipo (momento) di “mai passato di moda” che insiste come nube tossica, incanto, maledizione, impero, continuum, etc. etc. etc. Ossia, l’arte massima portata all’eccesso (la relativizzazione sociale dell’assoluto che, or dunque, x “te” non esiste, anche se c’è).
Bada bene che il “vantaggio” che deriva dal non esiste-Re; c'è… è notevole.
Anzi, totale.
E, persino, “globale” se proprio l’oro ti vogliono rinchiudere in una “gabbia senza sbarre, odore, sapore, colore, etc.”. Tipo? La “Terra” a palla = il perfetto meccanismo ele-mentale a f-orma di panopticon.
La gale®a massima, dove tutti devono remare dalla stessa p-arte, altrimenti… la nave comune affonda, portandosi dietro tutti gli incatenati, vincolati, dipendenti, soci, membri, pazienti, clienti, fedeli, abbonati, assistenti, riproducenti, etc. etc. etc.
Sì, in società hai l’impressione che gli individui (laggente) vadano ognuno per la propria strada, non guardando in faccia a niente e nessuno (e facendosene anche un vanto). Bè, allora s-offri di “errore di parallasse”.
Fattelo dire proprio!
Ma, soprattutto, renditene conto sostanzialmente. Nell’AntiSistema (cosa?). Sì, (qua, così). Dove? In tale f-orma di impero senza vessilli esposti un po’ ovunque… (perché?).
Quante domande che ti inter-poni.
Quanti anelli che lasci costantemente aperti.
Quanto “spazio” che ri-lasci, sempre lato l’oro.
Hei; “ci fai o ci sei”? La gerarchia necessita di “elite”. E costoro emergono passando dalle opportune “maglie della rete”, dovendo avere una particolare “grana” al fine di… “superare (il test)”. Il Modello Eichmann, ad esempio, porta ad ebollizione l’individuo “perfetto per tale mansione automa-tica”.
Chi e-segue “solo” gli ordini, non facendosi alcuna domanda, poiché non più dotato di “coscienza propria”.
La “creazione” di “IA” e robot, sempre più “ad immagine e somiglianza”, significa (replica) ciò che (ti) è già successo ed, ovvio, lo continua a fare, perché nel “post qualcosa, cambia tutto”.
El Re-Seth ti ha in quel modo tanto particolare che “niente”:
non esiste (proprio!); c’è (qua, così).
Hai voglia a porti “domande”, se sei continuamente in “ritardo”, ma “sempre sul pezzo (copione)”. Ok?
La “complessità” ti ha = la rivelazione della/nella manifestazione AntiSistemica necessita di continua “copertura”. Ecco che, allora, devono esserci gli “esperti” che ti “danno consigli”, da cui dipendi sempre più (a pagamento, ma anche gratuitamente).
Sono costoro che “portano complessità”, facendo leva su abilità acquisite solo dopo “un duro cammino + grandi capacità proprie (intelligenza)”. Una sorta di diga che diventa in-sormontabile, se presentata in questo modo. Non importa se, poi, nel durante, trovi chi “spaccia semplicità new-age”.
Chi ti in-segna... “meditazione”. Sic!
Chi (sempre un “esperto”) afferma che “ce la puoi fare”. Non importa perché sei sempre nella medesima strategia che ti ha ma, non avendone alcun sentore, allora “niente”. E se non ri-conosci il nemico, sei già finito prima ancora di… Sì, infatti, “il pericolo più grande è dentro di te, sei te, etc. etc. etc.”.
Te lo ricordano sempre, gli... “esperti”.
Per quanto sia vero, è “vero” = c’è altro!
La verità non è una tantum. La verità è... Log di Macchina; non mente, poiché pre-vista sempre poter (far) funzionare, essendo una singolarità della tri-unità d’eventi (legge, strumento, memoria).
Cosa garantisce che “in caso di guasto alla macchina, l’esperto possa ripararla”? La memoria della macchina stessa = la verità.
Cosa (chi) è già successo!
Ti torna? Trovi?
Cascare nella “complessità” è un’arte tanto quanto la l’oro. Ergo, nel “cascarci” devi metterci tanto: tutto. Ecco in quale misura sei già (sempre) totale, anche se (qua, così), anche se “te” in luogo di Te (xxx, xxx).
Il potere è sempre insito (vita).
Altrimenti, saresti inerte (non solo inerme). Morto! Ecco come puoi costantemente auto ricordarti di Te, anche se da “te” (qua, così). Ne hai sempre sentore, di Te. Però, non (ti) attivi mai.
Lo “scopo” che l’Agente Smith (modificato, svincolato) vomita in faccia a Neo! Senza “scopo” = in-consapevole, ergo, sempre dotato di valore (potere, potenziale contemporaneo), ossia per l’oro… di “valore”.
Ecco perché “servi”.
La “complessità” funge da blocco. Prova ad affrontare una “non solo lettura” avente un simile “titolo”:
il Trattato sui sogni di Sinesio di Cirene e il commento di Niceforo Gregora di Francesco Monticini…
De che. No?
“Roba per pochi”.
Però, anche se non leggerai mai tale “tomo”, bè… ne rimarrai sempre succube, in termini di “diamine, c’è gente in grado di leggere questa roba” = “io sono inferiore”. Anche se non lo ammetterai mai, è (così, qua).
Anche se te ne... infischi. Perché?
Perché sei sempre in differita (indifferente, ignorante) nell’AntiSistema, motivo per cui ne dipendi in toto = tutto quello che ti viene sempre “in-contro, serve (sempre l’oro)”.
Che dire? Uhm.
Stai “dormendo” = sei “sveglio” usual-mente, di giorno. Mentre c®edi che “dormire = notte = sogno”. Ricordi? Sei “girato” ad angolo giro (almeno uno) nell’AntiSistema. Cioè?
“Niente”. Semplice, ed efficace…
Sergej Dovlatov, straordinario umorista leningradese di origine ebraico-armena, distingueva tra il narratore e lo scrittore. “Il narratore parla di come la gente vive, lo scrittore del motivo per il quale vivere…”.
Lui si sentiva un narratore…
Quando andò in esilio a New York non dovette cambiare di molto l’ispirazione del suo umorismo; i temi universali: l’uomo, l’assurdo, la grandezza poetica di chi resiste nel suo piccolo all’omologazione, il “regime” vero interno a ciascuno ossia la piattezza esistenziale. Il suo sguardo spogliava ridendo il totalitarismo burocratico del socialismo realizzato, e successivamente il consumismo immemore del capitalismo senz’anima. E in entrambi i casi il suo amaro sorriso riesce in una specie di miracolo lirico: una forza scettica, paradossale, che destruttura il senso comune, a mostrare l’assurdo cuore del conformismo, ma che contemporaneamente trasmette un inebriante desiderio di tolleranza, di fratellanza con tutti. Dovlatov chiamava questo “il sorriso della ragione”…
Taccuini - Sergej Dovlatov
L’è-voluto! Sei proprio “te” (qua, così):
il “regime” vero interno a ciascuno ossia la piattezza esistenziale…
una forza scettica, paradossale, che destruttura il senso comune…
“il sorriso della ragione”…
Il caro... buonista de noantri!
L'uomo... della strada. L'uomo qualunque, “te” (qua, così).
Nel “momentum” AntiSistemico, l’AntiSistema è l’ultimo aspetto che emerge. È persino ovvio! Altrimenti, sarebbero diverse le l’oro “necessità (strategia)”. Non esistendo ma essendoci, l’oro si sono garantiti una sorta di “mantello di invisibilità” tipico del mondo “fantasy”.
E, invece, è tutto vero!
E ne hai a che fare, continuamente. Dove? (Qua, così). Dove? Ap-punto!
“Niente”. Ci sei?
Perché gli “esperti” fungono da regolatori/impositori della “complessità”? Perché (qua, così) serve.
Saranno pagati, per…?
Certo, ma non nel modo lineare che ti aspetti sempre. Una “grande carriera”. Una “esposizione massima sui Media”. Una “cattedra prestigiosa”. Una “ottima posizione sociale”. Il “far parte di club esclusivi”. Lo “avere molti amici facoltosi”. No?
Il “sentirsi parte di una elite (crew)”.
Il “comprovare potere sugli altri”. Dai! Per molto meno, gli individui sono pre-disposti a… Figurati se… No?
Perché a loro sì e a “te”, no?
Perché te lo devi meritare, lato “l’oro”. Anche se non sarai mai come-con l’oro. Sarai, al massimo, un “Bravo”. Bravo!
Ce l’hai fatta. Wow.
“La miglior tazza di caffè del mondo. Complimenti!...”.
Elf
E se non emergi, nonostante… tutto? Bah. O non vali niente, per l’oro. Oppure, non è previsto per “te” (qua, così). Perché? Perché sei magari scomodo. Sei “difettoso”. Hai una “anomalia”. Sei “uno scarto di magazzino”. Allora, in tal “caso”, c'è un non solo “film” da cui puoi attingere potere (sempre il tuo, Te). Questo:
Real Steel…
Quel “robot” era dimenticato-gettato, nella discarica. Ok? Come “Neo”: distaccato. Come “Neo”, scoperto e “salvato” da qualcuno: la verità. Qualcosa che “Fai…” da Te, come lanciando una sorta di “Sos” nel momento più debole che com-porta però la potenziale attivazione dell’intero!
“È un robot da allenamento. È fatto per prenderle senza mai darle veramente...”.
Charlie Kenton
“Non possiamo vincere, vero?
Si vedrà…”.
Real Steel
Allora, ritornando sui propri passi, ecco che quel “trattato” riserva… “sorprese”:
il trattato che andiamo a tradurre e commentare in questa sede – con l’intento di renderlo così fruibile a un pubblico più ampio rispetto a chi possieda un’ottima padronanza della lingua greca – fu certo un’opera erudita, probabilmente concepita per l’insegnamento e quasi sicuramente utilizzata come tale nei decenni seguenti... Tuttavia, fu anche un lavoro esegetico compiuto da uno dei massimi esponenti della cultura del tempo, per dei fruitori e committenti posti al vertice sociale, direttamente coinvolti nella gestione dello Stato. Nella società odierna, in tempi di crisi economica, politica, sanitaria e sociale, sarebbe assolutamente inconcepibile che alcuni esponenti di punta della classe dirigente andassero a ricercare degli spunti per fare fronte alle difficoltà contingenti in un testo scritto quasi mille anni prima, per di più di argomento filosofico e dedicato ai sogni…
Ergo, “se non lo fanno loro”, allora… va spezzato (anche) questo “sigillo”. Tieni conto che Fomenko calcola (da scienziato) che la storia certamente documentabile (e non frutto di “copia ed incolla”) arriva-parte dall’anno 1000:
in un testo scritto quasi mille anni prima
per di più di argomento filosofico e dedicato ai sogni…
Verità docet!
Nel nostro tempo, dinanzi a una qualche difficoltà, la classe dirigente si affiderebbe anzitutto alla tecnica. Ovvero, riporrebbe la propria fiducia nell’azione meccanicistica e nella relativa competenza analitica del tecnico specialista, volta a estrapolare informazioni da una realtà tradotta in cifre. Al di là dell’istinto autoconservativo di qualunque classe dirigente, questa visione del mondo – più correttamente, questa metafisica –, a prescindere dalla sua efficacia e dai suoi limiti, sarebbe stata completamente estranea a società passate, che pure erano composte di persone intelligenti chiamate a fare fronte a dilemmi, se non identici, analoghi a quelli attuali e comunque giocoforza non dissimili da quelli ricorrenti in qualunque comunità umana…
Uhm:
completamente estranea a società passate
che pure erano composte di persone intelligenti
chiamate a fare fronte a dilemmi
se non identici, analoghi a quelli attuali e comunque giocoforza
non dissimili da quelli ricorrenti
in qualunque comunità umana…
Il “ricorrente”, questo s-conosciuto.
È già successo, e, continua a succede-Re.
Il libro di Enoch è un testo apocrifo che viene citato da alcune lettere del Nuovo Testamento (Giuda, Ebrei e il 2° di Pietro). Fino all'elaborazione della Vulgata, intorno all'anno 400, i primi seguaci di Cristo lo menzionarono apertamente nei loro testi e lo accettarono come reale. Dopo la Vulgata è caduto nell'oblio. Tuttavia, il libro è molto interessante e sembra reale. Il libro di Enoch è stato conservato in un solo esemplare, nella sua interezza, in Etiopia, e per questo motivo viene anche chiamato Enoch etiope…
Dopo la Vulgata è caduto nell'oblio… = nel nostro tempo, dinanzi a una qualche difficoltà, la classe dirigente si affiderebbe anzitutto alla tecnica…
Ergo, la “classe dirigente” rientra nel Modello Eichmann.
Nella sostanza, costoro ti guidano sempre a schiantarti contro il muro. Infatti, ogni volta, devi morire. Lo sai e lo accetti. L’oro sono i “piloti” della macchina I-Ambientale. Loro (gli “esperti”) sono gli ingranaggi che, in leva, s-muovono “te” = la “lancetta dei secondi”.
Lad-dove, fuori i... secondi.
Altro che... “orologio cosmico”.
Continua…
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3790
prospettivavita@gmail.com
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"Fai..." un po' Te.