Meccanismo, scopo, funzione, funzionamento, funzionare. |
“Il coraggio!
Questo vi volevo sentir dire…”.
Il Mago di Oz
Leone codardo sei “te” (qua, così): il fac-simile, l’ad “a immagine e somiglianza”. La “tua” ombra: rivelazione della/nella manifestazione AntiSistemica.
L’industria che ti ha ma “niente”. Uhm.
Non ti dice proprio niente? Vedi che non si tratta di azionare i consueti meccanismi “ele-mentali”. Di più, il fulcro è “cosa ti dice”. Cosa “ti torna o senti”. Che “percepisci”. Cioè, tutto ciò che la “scienza (deviata)” guarda non caso, (ti) “ammazza” anzitempo.
“Alice”, or dunque, dove auto de-cade… se non, proprio in tale “sostanza”.
Ci sei? La verità ti raggiunge sempre, non importa “come” = è l’essenza che occorre auto decodificare. Non, tutto il resto. Laddove, “tutto il resto” è – appunto – “tutto” = sembra tutto, è tanto, moltissimo se confrontato con il valore aggiunto contenuto in ogni e qualsiasi mezzo vettore che, però, “te” (qua, così) prendi e ri-assumi sempre in quanto a “l’oro colato”.
Coraggio!
“Immortali... metteremo alla prova il loro nome…”.
Leonida
Quando non solo assisti al “film” 300, che cosa ti percorre la “colonna vertebrale”? La “spina dorsale”.
Nel “luogo comune” ove ri-siede il “carattere”.
In quel “punto” in cui, in Altered Carbon… sei inserito (“cavalcando/pilotando” or dunque qualsiasi corpo o mezzo vettore). Sostanza.
Sei (qua, così) senza “spina dorsale” = senza “armatura” che ti permette di affrontare sempre a testa alta qualsiasi “nemico/pericolo”.
Chissà mai perché! Vero? L’esse-Re già successo, ancora una volta, non ti dice niente. Infatti, continua a succede-Re. Motivo per cui, lo “Impero colpisce ancora” o, meglio, sempre (sintanto che dura = sino a quando Te sei “te”).
“Da qualche parte oltre l'arcobaleno
lassù in alto
c'è un posto di cui, una volta
ho sentito parlare in una ninnananna.
“Da qualche parte oltre l'arcobaleno
il cielo è azzurro
e i sogni impossibili
diventano realtà…
Da qualche parte oltre l'arcobaleno
volano uccelli azzurri
volano oltre l'arcobaleno
non posso farlo...
anch'io?
Se ci volano felici gli uccellini
oltre l'arcobaleno
non posso volarci
anch'io?...”
Dorothy – Il Mago di Oz
Già!
Beccati, all-ora, questa “natura morta”:
“Carro di fuoco d-El (con) Dio” = Mechanè.
Deus ex machina è una frase latina mutuata dal greco “Mechanè”, in greco antico: ἀπὸ μηχανῆς θεός? (“apò mēchanḗs theós“) che significa letteralmente “divinità (che scende) dalla macchina”… Originariamente, indica un personaggio della tragedia greca, ovvero una divinità che compare sulla scena per dare una risoluzione ad una trama ormai irrisolvibile secondo i classici principi di causa ed effetto. Per estensione, tale espressione è andata ad indicare un evento o un personaggio che, nel corso di una narrazione, ne risolve inaspettatamente gli intrecci, spesso con modalità apparentemente non correlate rispetto alla logica interna della vicenda, al punto di apparire altamente improbabile o come il risultato di un evento fortuito. Al di fuori dell'ambito narrativo, l'espressione indica una persona o un evento che inaspettatamente risolve una situazione difficile…
“Divinità (che di-scende) dalla macchina”… = ? Bah!
Di libri di “fantascienza” ne hai a s-proposito (qua, così). Uno su tutti? La “Costituzione”. Un altro? La “Bibbia”. Però, se sono “quello che sono”, contemporaneamente, sono anche la “pistola fumante” di qualsiasi “cosa” (ti) è già successa. Ti trovi? Se non sai è perché (lo) ignori, alias, hai dimenticato.
Tutto (qua, così).
Però, se non ricordi l’incipit, puoi auto ricavarne la sostanza (che ti ha ma “niente”). In che modo? Accorgendoti di ciò che continua a succedere. Ossia? Applicandoti in maniera frattale espansa, ricorrendo all’analogia frattale espansa = addivenendo “antenna” capace di convertire ogni tipo di “segnale” ricevuto (alias, im-portante).
“Forgiato da trecento anni di una società guerriera, quella di Sparta, in grado di creare i migliori soldati che il mondo abbia mai conosciuto. L'Agogé, come viene chiamata, costringe il ragazzo a combattere, lo riduce alla fame, lo costringe a rubare, e se necessario a uccidere…”.
Delios – 300
Agogé = Mechanè = meccanismo x l’auto mantenimento non locale della “ferma” abitudine (qua, così) o “tempo”, ovvero, il l’oro impero/impera-Re… senza colpo ferire, come “Dio comanda”.
Ergo, chi ruba e/o uccide è davvero colpevole?
“Dio lo vuole!...”.
Le Crociate
Under-Over the rainbow |
“Totò, ho l'impressione che non siamo più nel Kansas…”.
Dorothy
“Non siete più in Kansas. Siete su Pandora, signore e signori. Non dimenticatelo, ogni secondo di ogni giorno…”.
Colonnello Miles Quaritch – Avatar
Viene in mente questa “storia”:
conten(u)to e mona®ca (?).
Hai presente il “Cubo di Rubik”, che può assumere in-de-finite configurazioni e, dunque, “funziona sempre” però c’è una sola “combinazione” che “mette d’accordo ogni facciata (del cubo)”. No? Hai presente alcuni “manufatti del Centro America” che sembrano dei dispositivi e sembrano “antichità” solo perché non più “alimentati”? Ecco!
Hai presente le “monete del passato remoto” che sembrano…
pile corticali?
Uhm. Sei circondato, caratterizzato, etc. dalla verità. Infatti, è la verità che si “incarna” ed or dunque, “crea” = (si) manifesta al fine di poterti sempre raggiungere (xxx, xxx).
Il potenziale contemporaneo? È sempre la verità.
Solo che non ne sei più il relativo (assoluto) “pilota”. Quindi? Quindi, va da sé. Ergo, sei proprio come quegli “antichi manufatti” esposti al museo e ritenuti tali, in quanto… tali. Senza più “alimentazione” e quindi “morti” ma sempre potenzialmente “vivi”. Come il famoso “gatto”. Ricordi? Anche in Transformer te lo rammentano ma “niente”.
“All'età di due anni guardavo il film ogni giorno. Facevo fatica a capire che non potevo entrare dentro, perché mi sembrava così reale…”.
Zooey Deschanel
Non potevo entrare dentro:
mi sembrava così reale... = è già successo, please!
A “due anni” è come a qualsiasi “età”, essendo abitudine a…
Infatti, ne puoi “avere” anche cento, di “anni” o primavere o lune, però… “niente”. Rimani senza saggezza, in un certo punto (in sospensione), se sempre nel l’oro punto (di sospensione). Sulla “Luna” manca la forza di gravità perché nessuno ne ha preso la proprietà. Ovvero, a p-arte qualche “bandiera”… la luna esiste ma non c’è. Ecco perché la proprietà è fittizia e quindi la “gravità” viene meno. E, poi, in quanti modi, l’oro, possono raccontarti le “cose”?
Ricorda il funzionamento del “cubo”:
in-de-finiti (qualcosa che sembra enorme ma ha una fine e, quindi, anche un inizio). Sostanza e… “relatività” = assoluto. Te.
“Una ragazzina attraversa un paesaggio psichedelico in cui uccide la prima persona che incontra, dopodiché fa comunella con tre estranei per uccidere nuovamente…”.
Rhiannon Guy
Ecco “Il Mago di Oz” de-scritto in maniera altra. In maniera “Dem”.
Come tras-muti l’AntiSistema?
Come lo “converti” in ben altro?
Come… se (se) il “pallino” l’hanno sempre in mano l’oro che, particolare non da poco, x “te” (qua, così) non esistono nemmeno (anche se ci sono)?
Ecco a quanto “disti” da… Ok?
Atteggiamento. Carattere. E… coraggio, “Leone, cane fifone”.
La storia di un uomo, Michel Djerzinski, che tramite il suo lavoro ha saputo creare le condizioni per una mutazione metafisica radicale, una svolta necessaria per chiudere un periodo storico infelice e desolante per il genere umano… Nell'Epilogo, viene spiegato come le conseguenze delle sue scoperte, sostenute con particolare efficacia da un giovane e carismatico biochimico di nome Frédéric Hubczejak, abbiano alla fine portato alla creazione di un nuovo genere umano, geneticamente esente da tutti i difetti del vecchio, già da tempo comunque avviato al proprio declino, e come questo spieghi il fatto che il tutto sia avvenuto tranquillamente, senza veri traumi…
Le particelle elementari - Michel Houellebecq
Prospettiva Vita docet.
Il “Pd” è un Partito “italiano”. Come Stellantis non è Fiat. Come la Borsa italiana non è più tale, essendo “Euronext”. Come l’Italia è “Italia”, del resto.
Il pesce puzza dalla testa.
Nelle antiche opere letterarie, specialmente in quelle che si occupavano di questioni divine – fra queste, lo vedremo, il Trattato sui sogni di Sinesio –, si era certi che risiedesse, almeno in parte, la verità. Per comprendere bene questo punto è necessario tenere presente la concezione cristiana della storia, che differisce drasticamente sia da quella ciclica degli antichi sia da quella totalmente incentrata sull’aspettativa futura del popolo ebraico. Come suggerito con un’efficace similitudine da Oscar Cullmann, la rappresentazione cristiana della storia prevede certo un ἔσχατον positivo (paragonabile al Victory-Day di una guerra), ma pure una già avvenuta svolta in quella prospettiva.
Come in un contesto bellico la battaglia decisiva può collocarsi (e generalmente si colloca) in un momento antecedente all’effettiva conclusione del conflitto, così lo svolgimento della storia successivo all’incarnazione e alla resurrezione del Salvatore è precedente al Victory-Day finale, ma posteriore a quell’evento decisivo che lo ha già determinato…
Il Trattato sui sogni di Sinesio di Cirene - Francesco Monticini
“Spendici del tempo”.
Questa è (la) sostanza: verità.
Ogni e-vento, succede prima che succeda realmente. Perché? Perché è tutto “sferico”, tranne la Terra AntiSistemica. E quando un “punto (momento)” ha/è un campo sferico (totale), di conseguenza “quando entri nel relativo campo d’azione, inizi a subire le conseguenze di qualcosa che centralmente deve ancora succedere”.
Cioè, è non lineare la questione.
È già successo – continua a succedere = non linearità, sostanza, verità (memoria).
Reverendo Joseph Klaus…
Per i greci di Omero, kleos, la fama, era fatta di canti. Le vibrazioni nell’aria racchiudevano la misura e la memoria della vita di ognuno. Ascoltare, dunque, significava apprendere ciò che è durevole…
Il canto degli alberi - Storie dei grandi connettori naturali - David George Haskell
Frattalità espansa = sostanza.
Dopo “Babbo Natale”, Santa… Klaus o, meglio, “Santo è Kleos” = l’ascolta-Re (ap-prendere ciò che è durevole) come, ad esempio, la verità, ch’è sempre tale anche quando è “verità”.
Enoch “camminava con Dio…”… perché “Dio lo ha preso…”:
Enoch era presso (come) “Dio”, poiché lo aveva com-preso. Ok?
Atteggiamento. E… potenziale (contemporaneo).
Enoch è ri-uscito a “vedere non solo le stelle”. È “andato via vivo”! Perché, “si può fare!”.
Ci sei? Ti trovi?
Enoch “visse solo 365 anni”? Bè, è divenuto eterno, essendo diventato addirittura la durata (continua, ciclica, costante) dell’anno terrestre. Ricordi quando credevano che un “Dio” era a capo dell’oceano, uno comandava i “quattro venti”, uno governava la “guerra”, un altro dominava la “luna”, etc. etc. etc. Ecco!
Enoch è la “durata (artificiale) dell’anno terrestre”.
Egli governa tale ferma “abitudine (tempo)”. Egli… è stato scelto (rapito) da “Dio”, essendo divenuto un suo “ministero”. Un altro ingranaggio della macchina in azione.
“La notte è inoltrata e il giorno si avvicina. Spogliamoci dunque dell’opera delle tenebre e indossiamo le armi della luce…”.
Lettera ai Romani, XIII, 12
È già successo. Continua a succedere = ciclicità, metrica, ellittica. El, de-scrive il funzionamento, la s-personalizzazione, della macchina I-Ambientale. Da Enoch e Cronos, non esiste; c’è... che l’è-voluto x “te” (qua, così):
un eterno “nulla di fatto” che equivale al girare continuo del giogo AntiSistemico che, a quanto non ap-pare, “va bene proprio così (per l’oro, ovvio)”...
Uscito dalla clinica, decide di soddisfare un curioso impulso che lo aveva assalito tempo prima, raggiungendo una località sperduta nella regione dell'Ardèche, che si rivelerà solo un'altra occasione persa…
Estensione del dominio della lotta - Michel Houellebecq
Un “titolo” che ne richiama un altro (sostanzialmente):
“Il gene egoista” col suo “fenotipo esteso (frattale espanso)”
ovvero
tutto quello che c’è
ma che (ti) sfugge
sempre,
per la verità.
Un romanzo fondamentalmente privo di trama, a metà strada tra il conte philosophique e il saggio antropologico, pregno di riflessioni tragiche sulla vita e sulle criticità della società tardo-capitalista…
Link
A metà strada fra… = al/il “centro portante” fra i fuochi della non linearità (qua, così), nell’ellittica, laddove c’è lo s-vuoto con in-torno (in tondo) “te/Te” = lo svuotato per (Sua) eccellenza.
La MachInA funziona. È il funzionare. Diventa il funzionamento.
Tutto ha senso, avendo tale scopo. Chi o cosa la “pilota”?
Quando il “pilota” diventa… automatico?
Chi l’ha “creata”? Dove si trova la “origine”. Sai quando non arrivi mai a chiudere le “domande chiave”, cosa significa? Bè, che sei già “intubato” dentro a/in qualcosa che non esiste, x “te” (qua, così), anche se c’è.
Stop! Ab urbe condita. Accorgiti nella sostanza, della sostanza...
Detto questo, è da “lì” che occorre ri-partire a… “caricare tutto in memoria”.
Diversa-mente...
Fondazione:
1602 come Borsa di Amsterdam.
22 settembre 2000 come Euronext con sede a Amsterdam…
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3791
prospettivavita@gmail.com
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