giovedì 30 ottobre 2025

Un matrimonio che s’ha da fare. Oppure?


“Non è possibile - mi chiedo ogni tanto - che le cose di cui siamo stati più intensamente partecipi abbiano un'esperienza svincolata dalla nostra mente, che in realtà continuino a esistere? Se è così, non sarà possibile che, con il tempo, qualcuno inventi un dispositivo con cui recuperarle?... Invece di rammentare qui una scena, là un suono, inserirò una presa nella parete e starò ad ascoltare il passato…”.
Virginia Woolf

“Che musica! Non avrebbero mai immaginato i pionieri che inventarono l'automobile che si sarebbero impossessati della nostra immaginazione, dei nostri sogni...”.
Alexander Hesketh – Rush

Uhm. Già. Proprio (così, qua)..

I “pensieri non pensati…” di Bion, sono la “ispirazione” = Haarp (ad esempio). 



La Woolf (lana + lupo = travestimento) anticipa i “tempi”, introducendo la possibilità (a livello di immaginazione, ossia, di auto preparazione dellaggente all’avvento di ciò che deve ancora venire ma che è già previsto, essendo già successo nella stessa sostanza... AntiSistemica) di… memorizzare il “passato”; non solo fotografia o video, però: uhm.

Perché, già che c’è:
“inserirò una presa nella parete e…”.

Ciò, svela la dipendenza dalla tecnologia modello Legge del Minimo, ove qualcuno detiene il fattore “scarsità”, decretando ed im-piegando persino l’immaginazione del pubblico che consegue. Nella presa, perché… l’apparecchio “necessita” di alimentazione elettrica: 

non sia mai che le cose possano funzionare e “basta”. No?

Una registrazione del passato è una memoria; “ora”, l’I-Ambiente è anche la memoria della macch-in-azione (ossia del tutto). Ergo, la memoria (Verità) ti sembra che possa essere vincolata ad una qualsiasi forma “energetica”, dovendo esserci = funzionare? 

Sì: SPS lo “vede”. A differenza “tua” (qua, così).

Chi è (come) un lupo, travestito da pecora, non è come si crede un lupo, ma rimane una pecora, nella sostanza AntiSistemica, che ignora del tutto, bellamente persino. Un boomerang è qualcosa che lanci e, poi, ti ritorna indietro/addosso-incontro. Ok

Può mai esserci un simile s-oggetto, senza che abbia un senso, Oltre a “tutto” quello che vedi, ti sembra, “sai”, etc. 

La Verità fa “surf” mediante tutto, figurati se non con il “tutto” (qua, così). Dunque, anche il boomerang (ti) indica, se sostanzi, la Verità: in tal “caso”, qualcosa che ti riguarda da molto vicino; da talmente vicino che è dentro a “te” = il motivo portante per cui sei “te” nell’AntiSistema, in luogo di Te. 

La Verità è... testimone non proprio silenzioso. 

Sei “te” che fai... orecchie da mercante.

Qualcosa che è già successo e/ma che “ritorna” sempre, continuando a succede-re, dal “momento” in cui non te ne accorgi essenzialmente, dando continuamente il “là” al fine di ricominciare ogni volta “come se fosse la prima volta…”. Mentre, in realtà, non è mai più un nuovo inizio, ogni “ricominciare”, essendo altresì lo stesso non solo “film” che si riavvolge, continuando = senza mai perdere la memoria

Questo significa e comporta che sino a quando “te” sei del tutto “indifferente” alla Verità, sarà l’AntiSistema (l’oro) ad auto proliferare del tutto indisturbato. 

D+: fra “te” e “te” = fra laggente (qua, così), oltre a non esistere anche se c’è (da remoto) il “terzo incomodo (l’oro)”, analogamente ci sono i visitatori, a livello fisico; mentre, a livello digitale, ci sono gli utenti. 

Ciò che alimenta tutto il discorso relativo a “fantasmi, alieni, apparizioni, manifestazioni, fenomeni esp, etc.”. Tutto lo in-s/piegabile è nella sostanza l’attività di qualcuno che non esiste x “te” (qua, così), anche se c’è.



Due mondi


Qualcuno non solo ricorda, ma… sa: conosce. 

Perché? , perché proviene da Oltre. Modello Westworld o Truman show. Sia fisicamente che digitalmente, la storia non cambia di una virgola, sostanzialmente.

Dal Paradiso a Taprobane ci sono quaranta leghe. Là si può udire il suono delle Fontane del Paradiso…”.
Fra’ Giovanni Marignolli, 1335 d.C.

Perché Clarke si trasferì proprio a Colombo, nello Sri Lanka. Era forse “nostalgico”. Oppure sapeva. Cosa? Della non esistenza (esserci) di una terra senza serra, Oltre la Terra, senza per questo “dover andare nello Spazio, buio, profondo e buh!”. 

Lo scrittore di romanzi storici ha una particolare responsabilità nei confronti dei suoi lettori, specialmente se parla di epoche e posti poco familiari. Non dovrebbe distorcere fatti o avvenimenti, quando essi siano conosciuti; e quando li inventa, com'è spesso costretto a fare, ha il dovere di precisare la linea di demarcazione fra immaginazione e realtà. Lo scrittore di fantascienza ha la stessa responsabilità elevata al quadrato. Spero che queste note serviranno ad assolvere i miei obblighi, e ad aumentare il divertimento dei lettori.
Taprobane e Ceylon.
Il paese di Taprobane non ha riscontro esatto nella realtà, ma coincide al novanta per cento - per così dire - con l'isola di Ceylon, che oggi si chiama ufficialmente Sri Lanka
Le fontane del paradiso - Arthur C. Clarke

Mischiare, ad arte, le “cose”… è un “mestiere”: quando hai un vantaggio e te lo vuoi mantenere del tutto intatto.

Oh! Ocio che qua cadono meteoriti…”. Sempre Clarke…

11 settembre 2077: un grosso meteorite si abbatte sulla Pianura Padana, devastandola…
Rama. Il ciclo completo - Arthur C. Clarke

O porc! Che sfiga...

Alle 9.46, ora media di Greenwich, dell’11 settembre dell’estate eccezionalmente bella del 2077, quasi tutti gli abitanti dell’Europa videro comparire in cielo, a oriente, una palla di fuoco incandescente. Nel giro di pochi secondi diventò più luminosa del Sole, e mentre procedeva attraverso il cielo in un silenzio assoluto, si lasciava dietro una ribollente colonna di polvere e di fumo… Muovendosi a una velocità di cinquanta chilometri al secondo, una massa di mille tonnellate di roccia e metallo precipitò sulla pianura dell’Italia settentrionale, distruggendo in pochi istanti fiammeggianti l’operato di secoli

Ma pensa! Hai capito, a' Clarke?

Con tutto lo spazio che c’è, proprio sulla Pianura Padana, in “Italia”, ove i danni si misurano in Usd. Sic

L’autore lo de-scrisse nel 1972, ricorrendo all’11 settembre, prima del 2001. Come in Matrix, nel 1999.

“Allo Sri Lanka, dove ho salito la Scala degli Dei…”.
Sì, la “montagna sacra”; l’ennesima! Sembra che ovunque sulla Terra (come su Pandora) ci sia una “montagna sacra”. Ergo? Molto curiosa la “prefazione”, all’interno di tale “libro”.

Come la fantascienza stessa, questi libri hanno radici profonde
e si inscrivono in una tradizione che viene da lontano.
Sono draghi sulle spalle di giganti.
Ai tempi della nostra Urania
tutti gli scrittori di fantascienza,
inconsapevolmente o meno,
venivano da un fondo culturale serio.
Ci sono racconti che avrebbe potuto scriverli Voltaire,
paradossi, visioni, storie poetiche post romantiche bellissime.
Misteriosamente, in America e in Inghilterra,
vennero fuori queste opere.
Fu tutto casuale, meravigliosamente casuale,
senza scuole né manifesti estetici.
Ognuno andava per conto suo.
F. & L.

Misteriosamente…

Certo.

Fu tutto casuale, meravigliosamente casuale, senza scuole né manifesti estetici. Ognuno andava per conto suo… (e tutti d’assieme, reggevano il giogo). 

D'El Leviatano...



Viviamo in un'era in cui la fantasia di ieri è la realtà scientifica di oggi, e la narrativa d'immaginazione si rivela spesso più aderente alla realtà di quanto non si sospetti
Isole cosmiche / Arthur C. Clarke - Urania n.  54 - 30 agosto 1954

In un'era..., oppure in un area. No?

Pensa un po’ quanto “tutto sia misteriosamente casuale” (qua, così). Ma quando mai. Tutto “serve”, anche quando “tutto”. Quando, dove… è già successo ma “niente”, sembra tutta… natura. 

Meglio: na’ sola. Un’i-sola “felice”.

Un “premio per salire nello spazio…”. Uhm. I soliti volontari de noantri. Proprio come per la guerra, gli “eroi, patrioti, martiri, etc.”.

Come si “sposano” i 2 scenari SPS, relativi alla “fine” (degli extra, rispetto al programma “morte”) che farai (qua, così) = l’ennesimo giro di boa, per l’ennesimo Re-Seth?

In tal modo:

verrai (auto) “intubato” nel digitale metaverso, passando dal solito processo “utility”
oppure
verrai ridotto in cenere/pixel (“cacciato”).

La discriminante è (se) “ti adeguerai al cambiamento?”.

L’avvento della “IA” permetterà, ad esempio ma causalmente, di lavorare al posto “tuo”: 

ti adeguerai rispetto al “domani”

La “scelta fra…” è tua. Un “destino” pre-as-segnato (qua, così) = se (se) sempre nell’AntiSistema ma “niente” = de che. La “caccia” è un processo atavico nell’essere “umano”. Da chi lo hai “preso”

Chi te lo ha “riconosciuto”? 

Di chi si parla, nella sostanza? Il cre-attore riempie il vuoto della rivelazione (l’oro). Dunque

Di chi si tratta. Nemmeno un sospetto?

Il “nulla” ti ha, motivo per cui non te l’aspetti mai, poiché fra l’altro è già successo. Cosa? Tutto quello che “ora” ti mantiene schiacciato al suolo AntiSistemico. La casa Terra è passata di mano: non lo sapevi? Probabilmente, è sempre stata tale. Non lo sai. Uhm. Qualcosa di magico, molto simile all’incanto: 

alla svendita all’incanto. 

Chi assiste allo spettacolo che deve (infatti) continuare. C’è persino un pubblico pagante, oppure appagato da tutto ciò? Hunger Games docet. Colosseo docet. Il “mercato” punta continuamente su… potenziali “cavalli vincenti”. 

Sino a dove arriva tale eco

Meglio: da dove arriva? Gli “Dei” amano scommettere sul “destino”? In tal modo, entrano in competizione: qualcosa che non deve però dare nell’occhio, pena “mandare tutto a puttane”. 

Perché… se te ne accorgi, son guai (l’oro). Di “te” (in tal condizione) n’è pieno lo mondo = se una tale massa si sol-leva, bèIl divide et impera non è mica una leggenda. Funziona, anzitempo: anticipando ogni evento non è-voluto (l’oro). 

Prova a giocare a scacchi “contro” un Pc, dotato di software ad hoc: verrai sempre anticipato (pre-visto). Anche un campione ci rimane di sale. Gli scacchi sono un gioco prettamente logico; e di (grande) memoria, nonché di immaginare ciò che succederà dopo una, due, tre, ics… contro-mosse. Lo devi vedere il “futuro”, che dipende da questo s-muovere che si impila continuamente, espandendo il campo esponenzialmente. 

Dr Strange docet.

Se “dialoghi” con la IA, questa ricorderà tutto, non soffrendo (ancora) di Alzheimer. Chi si ricorda tutto, è un passo d-avanti, dopo che “te” inizi a perdere colpi (dato che Te sei già stato messo da parte). Ove, ogni bugia ha le gambe corte, ma… chi ricorda tutto, porta avanti persino il giogo più sporco. 

Nella letteratura rabbinica dell'XI secolo, Ashkenaz era considerato il sovrano di un regno nel Nord e del popolo settentrionale e germanico
Link

Questo, ricordalo x sempre! 

È portante. Sostanziale. Non lineare. La geografia (confini tra Stati) non corrisponde alla Nazione, che può essere alquanto a “macchia di leopardo”, interconnettendo non linearmente terre fra loro anche molto distanti, ma soprattutto, l’organizzazione fra chi non esiste; c’è e “te” (qua, così). Qualcosa che non esiste nemmeno “sulla carta”. Una convenzione del tutto particolare, che non ha necessità di essere trascritta, per non essere portata ad emersione/ebollizione. 

Risultato? Quello che “sai, serve (l’oro)”.














L’asteroide de-scritto da Clarke (che sembra un nome con l’accento de Roma) è, invece, una nave a cilindro, cava: con all’interno un “mondo” e sistemi tecnologici che perpetuano un po’ tutto quanto (“equipaggio” compreso).

Cosa ti stava dicendo l’autore, rispecchiando quello che sapeva?

“Niente”. No? Tutta immaginazione che, tuttavia... s'impossessa persino dei sogni...

Incontro con Rama… è un romanzo di fantascienza… pubblicato nel 1972. L'opera è considerata uno tra i migliori esempi di fantascienza hard grazie alla cura maniacale prestata dall'autore nel descrivere, con elevata plausibilità scientifica, gli ambienti in cui si svolgono le vicende dei personaggi, i quali nello stile tipico di Clarke sono poco caratterizzati e finiscono ben presto per essere solo un espediente grazie al quale portare avanti la narrazione…

Cosa e chi (non) sta de-scrivendo Clarke?

Alla cura maniacale prestata dall'autore nel descrivere, con elevata plausibilità scientifica, gli ambienti in cui si svolgono le vicende dei personaggi, i quali nello stile tipico di Clarke sono poco caratterizzati e finiscono ben presto per essere solo un espediente grazie al quale portare avanti la narrazione… (una simile “meccanica/memoria” ce l’ha solo chi ha visto, conosce, sa). 

Altro che... maniacale.

Personaggi, i quali nello stile tipico di Clarke sono poco caratterizzati (per forza: dovrebbe descrivere persino se stesso in una maniera in-concepibile)…

Ecco(ti) Rama.

Nel 2130 i radar installati su Marte appartenenti alla Guardia Spaziale avvistano un grande oggetto, che viene inizialmente classificato come un asteroide; successivamente, col progressivo avvicinarsi dell'oggetto al Sole, si fa sempre più concreta la possibilità che possa trattarsi di una struttura artificiale… Dopo un lungo inseguimento riescono finalmente a raggiungere Rama, che si rivela essere un enorme cilindro in rapida rotazione con l'interno completamente cavo

Rama è la “Terra”, sostanzialmente.
Il “tuo” cervello: “te”.
Rama descrive la situazione, Terra.

Effettuato l'atterraggio in prossimità dell'asse e dopo aver aspettato inutilmente per 24 ore un qualunque segno di vita da parte di eventuali abitanti, il comandante Norton decide di dare il via all'esplorazione che, considerate le grandi dimensioni e la particolare conformazione di Rama, si presenta subito un'impresa difficile. A peggiorare la situazione vi è anche il fattore tempo: Rama dovrà essere abbandonato a sé stesso entro pochi giorni perché l'orbita su cui è immesso passerà troppo vicina al Sole. Man mano che l'atmosfera all'interno si scalda emergono strane creature indaffarate e indifferenti alla presenza degli umani… Alla fine, visto che la traiettoria di Rama lo farà finire dentro la corona solare (si ipotizza per rifornirsi di energia e materia utili alla prosecuzione del proprio viaggio) l'equipaggio è costretto ad abbandonare Rama con più domande insolute che risposte…
All'interno del romanzo ampio spazio viene dato alla descrizione di Rama, la cui struttura e funzionamento sono molto simili alle colonie spaziali teorizzate dallo scienziato Gerard O'Neill nel 1969 (cilindro di O'Neill); si tratta cioè di un vero e proprio habitat con tanto di valli e mari interni sostenuti unicamente dalla forza centrifuga dovuta alla rotazione dell'enorme massa cilindrica. Esternamente Rama si presenta come un immenso cilindro circolare retto lungo 50 km ed avente un diametro di 20 km; la superficie è liscia e uniforme e le uniche strutture individuabili dall'esterno si trovano al centro di una delle basi, in corrispondenza con l'asse di rotazione. Scopo delle strutture è quello di consentire ad un'eventuale astronave di atterrare su Rama nell'unico modo pratico per farlo, ossia dove la forza repulsiva dovuta alla sua rotazione è quasi nulla. Da qui, attraverso una triplice serie di camere a tenuta stagna, si accede ad un lungo corridoio della lunghezza di circa 500 m che, dopo un'altra triplice serie di camere stagne, permette di accedere alla cavità interna. Questa cavità, anch'essa di forma cilindrica, è lunga (sottraendo lo spessore delle pareti) circa 49 km e presenta un diametro di circa 19 km; i lati del cilindro non sono netti ma presentano una forma concava, il che dona al volume interno un aspetto che ricorda quello di un dirigibile. Grazie alla forza centrifuga generata dalla rotazione, ogni oggetto posto in corrispondenza delle pareti interne viene spinto contro di esse con una forza di circa 1 g che decresce a mano a mano che ci si avvicina all'asse, fino a diventare nulla in corrispondenza di esso. La gravità artificiale che si viene a creare fa di Rama un piccolo mondo cilindrico con una superficie abitabile di circa 2900 km², (per avere un'idea delle dimensioni si pensi che ad esempio la regione Valle d'Aosta ha una superficie di 3263 km²). Il mondo cilindrico è suddiviso in 2 regioni delimitate nella parte centrale da una distesa d'acqua lunga 10 km chiamata Mare Cilindrico; alla regione in corrispondenza dell'ingresso gli astronauti dell'Endeavour assegnano arbitrariamente il nome di Polo Nord ed a quella situata dalla parte opposta quello di Polo Sud
Il Polo Nord.
Il Polo Nord come descritto efficacemente da Clarke ricorda quello che si potrebbe vedere se si guardasse l'interno di un ombrello aperto dotato di sole 3 stecche, dove queste rappresentano tre lunghissime gradinate poste a 120 gradi una dall'altra che dall'asse conducono fino a terra. Dalla fine delle gradinate fino al mare si estende un'immensa pianura cilindrica da cui sorgono alcune strutture simili a città a cui Norton assegna nomi di famose capitali terrestri. Per quasi tutta la sua lunghezza la pianura centrale è percorsa da 3 canali posti, come le gradinate, a 120 gradi di distanza. Questi, che si trovano replicati anche nella pianura del Polo Sud, si riveleranno con l'essere sei potenti soli artificiali in grado di illuminare tutto l'enorme ambiente interno in modo uniforme
Il Mare Cilindrico.
Il Mare Cilindrico è uno degli elementi più affascinanti presenti nel romanzo; efficacissima infatti è la scena in cui Norton trovandosi a navigare su di esso a bordo di una piccola imbarcazione alza gli occhi in direzione dell'asse e vede, completamente fuori dal senso comune ma in perfetto accordo con le leggi della fisica, il mare sovrastarlo. Durante la navigazione tra una stella e l'altra Rama rimane in stato latente: l'ambiente interno è completamente buio e il mare ghiacciato; questa situazione però, col progressivo avvicinarsi ad una stella, si evolve rapidamente. Il calore del sole disgela il mare cilindrico e, grazie alla luce fornita dai sei soli artificiali, vengono generati in esso particolari microorganismi che hanno il compito di produrre l'aria
Dopo questa fase Rama comincia a produrre il proprio equipaggio: si tratta di una serie molto diversificata di macchine biologiche, chiamate dagli umani Biot, che hanno l'intelligenza necessaria solo ad eseguire le proprie mansioni e che non degnano di nessuna particolare attenzione Norton ed il suo equipaggio. Al centro del mare cilindrico è situata l'isola di New York, chiamata così per via delle strutture in essa presenti che viste da lontano ricordano gli edifici di una città. 
Osservandola da vicino però l'equipaggio dell'Endevour constaterà che si tratta con tutta probabilità di una fabbrica-archivio dotata di una forma a triplice simmetria. L'equipaggio dell'Endeavour ipotizza che sia una fabbrica di Ramiani
, in grado di riprodurre i corpi e le menti dei creatori della straordinaria astronave
Il Polo Sud.
Il Polo Sud a causa di un'altissima barriera che lo divide dal mare, necessaria a fermare le ondate prodotte durante le fasi di accelerazione, sarà visitato da un solo membro dell'equipaggio. In corrispondenza dell'asse è situata una struttura conica denominata Big Horn, circondata da altre sei grandi la metà denominate Little Horn. Queste strutture si suppone siano il motore di Rama, il cui funzionamento non trova riscontro con le leggi conosciute della fisica. Il motore entrerà in funzione solo quando Rama sarà prossimo al perielio con il Sole e immetterà l'astronave, dopo che essa si sarà rifornita di materie prime presenti nella fotosfera, in una nuova orbita che lo porterà ad allontanarsi per sempre dal Sistema Solare…

Quante balle che (ti) raccontano, pur di rivelare la Verità.

Osserva la struttura della serra a cupola

Per ogni visit-attore, “il viaggio è la parte migliore dell’avventura”, in quanto che il viaggio corrisponde allo scopo, al motivo portante per cui essi sono venuti o ritornati: 

godere/essere adorati… (vatti a risentire il dialogo fra Hunt e la ex moglie, in Rush, a tal proposito).

“Ogni anno, 25 piloti prendono parte al campionato mondiale di Formula 1, e ogni anno due di noi perdono la vita. Chi può scegliere un lavoro simile? Non le persone normali, questo è sicuro…”.
Rush

Non le persone normali, questo è sicuro… (questo non è un “lavoro”: è chi, anche se muore, “muore”). Del resto, anche “te” se muori, “muori”. Ma, a differenza di costoro, “te” finisci nel magazzino di Westworld

pronto per essere rimesso in circolazione.

È un modo fantastico di vivere, ed è il solo modo di guidare: farlo come se ogni giorno fosse l'ultimo…”.
James Hunt

Matti? No: visit-attori (qua, così). Alias, “fare il gay con il culo degli altri”.

“Per James vincere un campionato era stato sufficiente. Aveva dimostrato quello che voleva dimostrare… Quando seppi che era morto d'infarto a 45 anni, non ne fui sorpreso...”.
Niki Lauda

La strategia del “vampiro” e la “noia dei nobili” che “a volte ritornano…”.

Infine, se per “te” gli “askenaziti” sono collocabili molto distanti dal nord europeo, è perché la geografia compie il “proprio lavoro-dovere”, unitamente alla “farcitura del tuo cervello”, che fa acqua da tutte le parti come una marcita.

Rama, dopo aver sconfitto i demoni della foresta, attira su di sé l'ira del demone Ravana e sua moglie Sita viene rapita. Rama va a salvare Sita con l'aiuto di un esercito di scimmie intelligenti
Ramayana: The Legend of Prince Rama

Sei “sposato” con tutto questo (qua, così). Ecco perché sei sempre (così, qua) spossato.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4065
prospettivavita@gmail.com


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