E f-attori vari.
“Io sono Loki, da Asgard. E sono ricolmo di gloriosi propositi.
A nome della Time Variance Authority, ti dichiaro in arresto per crimini contro la Sacra Linea Temporale. In alto le mani, ora vieni con noi…”.
Loki
Notevole, il gran finale della Serie Tv II stagione. L’Albero della Vita con al centro il suo motore pulsante, il Re-Attore: Loki. Lo “Imperatore”. Il fulcro di tutto che, dimmi se si tratta di energia. No? Funziona, sin che Loki sarà in vita. E Loki è un “Dio”. Ergo: ha una durata in-de-finita.
Altro che la… Duracell.
Più della obsolescenza programmata. Più di ogni piano di de-industrializzazione. Più di ogni pia illusione. Se non farai nulla, Egli sarà lì per sempre. L’Esserci. Non l’ex-serci. Perché fare qualcosa? Cosa c’è che non va? Che male avrà mai fatto Loki? Niente. Infatti, Loki è un personaggio di fantasia che, tuttavia, nel reame frattale espanso, laddove è l’I-Ambiente che funziona, chi comanda-decide.
Ergo, chi è il Re del Mondo?
Loki lo incarna. Così come Colui che Rimane. E siccome ch’è tutto vero, essendo memoria-esperienza, va da sé che Loki indica sostanzialmente tale Esserci che, per forza di cose, c’è, esiste o, meglio, non esiste; c’è. L’intera storia (seppure deviata) lo indica, attraverso una sequela infinita di Re, Imperatori, Papi, Faraoni, Zar, etc. La gerarchia lo indica, essendoci posto al vertice per un solo “pilota”. Il “Genio” attende i desideri di chi lo ha “ritrovato”. Come le 7 sfere del Drago. Qualcuno o qualcosa che obbedisce agli ordini di chi se lo può permettere, alias, che “conosce, ricorda, sa”. Qualcuno o qualcosa che così funziona, perché se Loki è fermo al fulcro delle linee temporali, è perché deve fare così. Così funziona. Cosa?