“Carter decide di restare e viene catturato da Shang, che gli spiega lo scopo dei Thern e come essi manipolino le civiltà dei diversi mondi per portarle alla rovina, nutrendosi delle risorse del pianeta…”.
John Carter
Il classico “film”. No?
Il solito, però, non solo film. Ci sei? I Thern. Uhm. Nella trama, costoro non esistono; ci sono. Guarda non caso.
L’AntiSistema è il l’oro frutto. L’è-voluto. Lo scopo.
“Ogni programma che viene creato deve avere uno scopo e se non ce l'ha viene cancellato...”.
Rama - Matrix
Il moto-Re di auto de-composizione. E la “ciclicità” è la relativa metrica, nonché il significato di tale esserci, assolutamente rivelato in tale manifestazione (qua, così).
In questo “motore”, l’oro sono statore, mentre “te (tutto)” ruoti continuamente.
Ma, bada bene:
lo statore è assolutamente de-centralizzato
è
una... idea.
Blockchain docet.
Or dunque, non solo il “tempo” è l’abitudine che ti ha ma “niente”; la “ciclicità” è la pistola fumante della strategia in-esistente, prodotta dalla “mano” che x “te” (qua, così), indovina? Bè, “niente”. Da “lì” deriva l’accorgersi, allorquando auto decodifichi nella sostanza tale arcano o argano x il sollevamento financo di imperi, al fine di lasciarli, poi, “andare”… confidando che a “te” non rimanga mai nulla significativamente (intercisione, Re-Seth, manipolazione continua, taglio di ali e radici, alito di vita e potere o potenziale contemporaneo).
I sottodomino (tutti quanti, niente e nessuno escluso) ruotano. Ecco la “ciclicità”. Ed il riflesso frattale espanso del “ri-ciclo, ri-cicla-Re, Re-ciclare, etc.”.
Ma, soprattutto, il significato.
L’entità in John Carter è ciò che ti ha nel (qua, così); è il motivo portante del (qua, così) o AntiSistema.
Sono l’oro = l’imperatore dell’impero unico “Terra AntiSistemica”, il cui unico scopo è continuare a succede-Re a “tua” insaputa:
questa è la strategia o il tema di s-fondo, la sostanza, anzi… la quintessenza.
Allora, vedila pure in tal modus:
officina di costruzione
treno
vita sulla ferrovia
deposito (smantellamento).
Oppure:
officina di costruzione
treno
messa in produzione
percorso, meta
stazione centrale.
Stop.
Che ne sa (ricorda) il “treno” del periodo in officina (creazione)? Però... sia che prendi in considerazione “tutta la vita utile”, sia che analizzi il singolo “viaggio”, uhm… il significato è ridondante poiché sempre contenuto = la verità ti manutiene sempre “in-formato”, nonostante “te” (qua, così). È ovvio che sei Te il s-oggetto sottinteso. È a Te che viene indirizzato il “messaggio”, la verità.
Da p-arte di chi/cosa?
Bè, il tutto deriva-arriva dalla verità stessa. No? Ci sei? L’I-ambiente è la famosa e rivelata tri-u-nità:
legge
strumento
memoria = verità o, se preferisci la versione tecnologica, Log di Macchina.
Ok? In “Alice (il ‘film’)”… “il tempo è un uomo”. Wow. Vero. Il “tempo” è la relativa abitudine, che deriva da chi lo ha deciso e nessuno ha detto “bè”. Perché? Perché nessuno ne è al corrente.
Tutto qua (così).
Allo stesso modo, la verità può essere antropomorfizzata (modello “Antica Grecia”, rivelata al giorno d’oggi). Il classico “Minotauro”, ad esempio:
metà e metà. Cioè?
A metà rivelato. A metà svelato. Comunque sia, velato. Perché sempre “a metà”. Bah.
“A metà” è un luogo comune utile per “farti su, continuamente”, non visto che qualsiasi “cosa” è sempre portatrice di significato superiore (verità), ergo, è sufficiente auto decodificarne trama e portata. Però, il problema consta, rientra, in “te” (qua, così) che fungi da firewall AntiSistemico che l’I-Ambiente deve rivelare (legge, strumento) ma contemporaneamente svelare (memoria). Trovi?
Sei “te” e/o Te che fai la (non) differenza di potenziale.
Ecco perché x l’oro “vali”, essendo p-arte dellaggente che collabora sostanzialmente ma, “figurati se è vero”. Purtroppo va (così, qua), ab urbe condita, laddove è già successo e di conseguenza, in mancanza di Te, continua a succede-Re ma “niente”. Va da sé.
Proprio come “te” in tale f-orma di auto inquadramento epocale che non ricordi da quando vai “avanti ad obbedire” dato che ne ignori anche il minimo fondamento, alias, che stai sempre andando “avanti ad obbedire”.
La questione è “epica”.
Il “treno” viene costruito nelle officine (“creato”) e poi viaggia per tutta la “propria” vita, sui binari, da stazione in stazione, sino a quando viene rottamato.
T’ho tanto rott-amato! No?
Laddove, nemmeno i cocci sono tuoi.
I pezzi vengono recuperati, pressofusi, ri-utilizzati, etc.
Per, “una seconda vita” che chissà, magari sarà nella f-orma di…, o meglio, in una f-orma diversa, tipo… carrarmato, nave, cannone, etc. oppure… gamba del tavolo. Ecco in cosa consiste la “reincarnazione” = re-stare sempre (qua, così), ogni volta auto dimenticandosi di Sé. Ed ecco il significato del “Conosci Te Stesso” = auto ri-conosciti da Te, in Te, per Te, con Te…
Auto ricordati di Te, al-fine (scopo).
Questo è lo scopo singolare, seppure all’interno di qualcosa di è-voluto in ben altro modus. Quando si dice “i fatti l’oro”. Nevvero?
Perché, in pratica e nella sostanza, qualsiasi “fase storica, epoca, era, etc.” de-scritta x “te” (qua, così), ri-porta sempre a grande ed evidente ingiustizia, se paragonata ad “oggi” che, ovvio, devi prendere come punto di riferimento poiché sempre “alla moda” o, meglio “modernità”?
Bè, è semplice:
perché son sempre l’ro che te la ri-suonano e te la ri-cantano (qua, così).
Cosa (chi) or dunque “riecheggia nell’eternità”? Sì, “ciò che facciamo in vita”. No? Ergo:
chi prima arriva, meglio alloggia.
Alias, il “prima” non è necessariamente “tempo” o linearità. Se, infatti, qualcuno riesce nello scopo di non esistere (x “te”); ma quantunque esserci... comunque sia, il giogo è fatto:
rien ne va plus!
Tombola. La “mano di Monopoli” non terminerà mai, continuando su terreni del tutto “ipotecati”, nonostante il passato e l’inizio siano stati del tutto diversi. Sostanza. Come Neo (Anderson) ch’è proiettato in Matrix e se non fosse per Morpheus, bah:
dolce dormire
l’incubo colpisce ancora (sempre).
Son sempre (stati) l’oro: sempre (qua, così). Altro che i vari “imperi” auto succedutisi sulla Terra.
L’onda portante rimane “costante”. Risultato?
La verità la riflette, dando luogo alla “ciclicità” e persino allo “tempo”. La verità intende farti sempre sapere (ricordare), ma contemporaneamente “incarnandosi” – al fine di raggiungere “te” (qua, così) - va a creare tale con-solidificata Re-Altà, l’oro. Il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. No? Eppure, l’esatto opposto sostanzialmente:
sempre pieno x l’oro (qua, così)
sempre vuoto x “te” (qua, così).
Una sorta di “Media di Trilussa”, se ne hai memoria.
La gerarchia ti ha, ma… dove inizia e dove termina? Bah! No?
RI-vediti x bene persino il classico “albero”. Che fa? Prende “linfa” dalla luce? Oppure dalle radici? Se tagli al piede un albero, muore. Se tagli i rami, no. Ergo?
La gerarchia di-mostrata da ogni albero è “paradossale”:
sottosopra
sotto è sopra
sopra è sotto.
E, contemporaneamente, è abbaglio:
la luce ha qualche effetto, ma senza radici “niente”. Dunque, la “testa pulsante” è… “sotto (terra)”.
Ora, “sotto a cosa o a chi”, in termini a-sociali? La “Mafia” come opera? Sai chi è la “Mafia”? Al limite, saprai di qualche mafioso. Tutto qua (così). Perché la testa è altrove, rivelata. E, stanne certo, assolutamente in-sospettabile.
Un po'... ovunque ed in nessun luogo, d'assieme. Ecco l'abbaglio!
Il “nulla de che, ma in-tanto”.
In SPS è emerso il frutto del continuo esercitarsi, ad esempio, come pre-visto da Rudolf Steiner, mediante i relativi “esercizi”.
E, cosa è emerso? Il significato, la sostanza, l’accorgersi:
l’atteggiamento più idoneo al fine di… esserci
ovvero
l’aggancio alla backdoor del potenziale contemporaneo
da cui la singolarità può del tutto manifestarsi a pieno, sfericamente
da Sé, in Sé, per Sé, con Sé
proprio come lo “Sole”.
Perché s-piegare, allora?
Se ci sei, se sei pronto:
Link
E, ricorda: il “tempo” è un’abitudine.
Per finire anche il presente Bollettino, ecco quanto:
perché (domanda retorica) nello Juventus Stadium tutte le pubblicità sono de-scritte in inglese o lingue esotiche?
Perché (domanda retorica) l’e-mail di aggiornamento sui risultati della squadra, che raggiunge i tifosi juventini, è oramai sempre de-scritta in inglese?
Eh! Perché? Perché Stellantis sta de-industrializzando in “Italia”?
Perché... l’Italia è “Italia”?
Chi ha “obbedito” ed, ora, quel “momento” ha fatto (fa) sì che “tu” obbedisca = che Tu sei “tu” (qua, così)?
“Non so perché dovrei temere la morte, io che sono morto due volte e sono sempre in vita, tuttavia, al pensiero, provo lo stesso orrore che provate voi, che non siete mai morti…”.
Sotto le lune di Marte - Edgar Rice Burroughs
“Ho appreso questa strana storia da un tale che non aveva alcuna ragione di raccontarla, né a me né ad altri…”.
Tarzan delle scimmie - Edgar Rice Burroughs
Il non lineare = “niente”.
La razza Thern stermina la popolazione ogni volta che diventa troppo bellicosa…
Dopo la fine della guerra civile americana, John Carter (è un confederato come nei libri, le sue ragioni sono che non voleva che l'Unione dividesse il Paese) va alla ricerca di oro in Arizona dove si scontra con la tribù Apache…
Uhm:
non voleva che l'Unione dividesse il Paese…
Ma che “bello”. Com’è “parlante”. Wow.
Alla ricerca di oro... = mai, ritrovando l'oro e soprattutto, Te (xxx, xxx).
La “democrazia”: che meraviglia. L'Unione che divide!
Il l’oro di-sogno. Il “tuo” incubo ad occhi “aperti”. Sempre “te” (qua, così).
A-ah! Respira: respira pure a pieni polmoni…
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3802
prospettivavita@gmail.com
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