C®edo. Fede. “Speranza”.
La gabbia perfetta; se non te ne accorgi, sostanzialmente. Se non sei Te, sei “te”: non c’è alternativa.
Or dunque, “è già successo”.
Proprio come ti rammenta ad esempio il “prima e/o dopo Cristo”. Laddove, “Cristo” è il punto di sospensione da cui tutto il resto, resta in sospensione. Mentre il punto di coniugazione resta, e rimane, la sostanza:
l’antica lingua “perduta” del mondo.
Ciò che se sei Te, allora “ricordi”. Alias, te ne “Fai…” qualcosa. Allora, la “musica” cambia = sostanza, quintessenza, verità che si acclara.
“Liberi, non è vero un accidente.
Non siam liberi, no, per niente.
Liberi, c'è sempre uno che ci sente
che ci compera, che ci vende.
Liberi, sono i sogni nella notte.
Liberi, è questo specchio che si rompe.
Liberi, se si libera la mente.
Siamo liberi e per sempre.
Liberi, anche politicamente.
Non c'è logica, non c'è niente…
E di esser liberi senza dover spiegare niente.
(Liberi) veramente.
(Liberi) senza trucchi e senza niente.
(Liberi) finalmente…”.
Liberi – Lucio Dalla
Era il 1993; Dalla muore prima del 2020: l’anno “setaccio”, il filtro che permette di “renderti conto di come sono veramente le persone”.
L’esame di laurea. Ci sei?