Otranto, stop al Twiga. Il cantiere fermato per abuso edilizio.
Briatore: “In Italia non si può lavorare”…
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“Qua, così” le fake news le assorbi, non le scrivi (le scrivi quando sei, però, parte in causa: quando hai interesse sottodominante).
Eppure, il problema sembra diventato l’esatto opposto (l'evoluzione della censura: l'auto censura. Una forma di prevenzione sempre più avanzata), dato che la legge studia di mettere il “bavaglio” alla tua possibilità di espressione (tu che sei diventat3, prima di tutto, un semplice terminale che si limita a leggere, ed è delimitato, da ciò che legge).
Quel famoso monito, appeso in molti esercizi commerciali, la dice molto lunga:
“per colpa di qualcuno, non si fa credito a nessuno”.
È come quando, in un corteo pubblico che manifesta pacificamente, s’introduce una frangia polarizzata (e violenta), che rende apparentemente l’intero corteo “pericoloso”.
È sempre (sempre) la stessa “cosa (strategia)” che succede.
C’è una regia occulta, che lascia comunque “tracce (frattali) di sé”. Che non serve investigare ma... accorgersi.
Ora, il decodificare - in questa maniera - la realtà manifesta, ti induce ad essere “investit3”, come minimo, della classificazione auto disinnescante “complottista”.
Il che equivale a sostenere che 1) non sei credibile, 2) sei patetic3 e 3) perdi il “tuo” tempo.
Anche questo atteggiamento, indotto nella Massa attraverso qualsiasi “modo” (sempre nel “qua, così”), è servo di una esatta, perfetta, unica ed univoca, strategia dominante…
Il che, se continui su questa via, rischi di diventare “un pericolo per la società”.
Ergo:
l’Autorità deve intervenire al fine del mantenimento dell’ordine pubblico. Dal momento in cui “prevenire è meglio che curare”.
Dimostrazione di che cosa (chi)?
Del s-oggetto che “è”, non tanto alla regia, quanto – di più – “la regia” della trama di questa realtà manifesta “qua, così”.
Il riferimento è ovvio:
alla compresenza immanifesta dominante
l’onda polarizzatrice che caratterizza interamente ogni ambito dell’ambiente reale manifesto “qua, così”.
Farti ridere è molto apprezzato da "te". Ad esempio, è la formula "vincente" di Striscia la notizia. Ma (ma)... a furia di ridere (da oltre trentanni), passa tutto in secondo piano.Non a caso, il "feedback (verso questo spazio/potenziale)" riporta costantemente la tua nullità d’interesse, a tal proposito.
Un’ottima riposta collettiva, soprattutto, perfettamente in linea con l’esposizione centrale della “tesi” proposta e, dunque, la relativa sostanza dimostrata in-direttamente per mezzo del “tuo” atteggiamento, comportamento, configurazione.
Un po’ come il concepire l’esistenza del Buco Nero, attraverso l’azione della sua “esistenza (massa)” sui corpi più prossimi, in termini di “modifica del comportamento”.
Molto spesso poni più attenzione alla “forma”, lasciando da parte la “sostanza”. Per cui, è sufficiente “lavorarti ai fianchi”, sottilmente, per renderti “succube dell’apparenza”.
Vai a chiedere un finanziamento in quei luoghi preposti ufficialmente e legalmente a farlo (banche).
Quale risposta ottieni?
No. Per una serie di motivi completamente “di parte”.
Poi, ritorni a casa – abbacchiat3 (questo è l’effetto desiderato, nell'effetto più “social” che ti sfugge sempre) – e cosa ritrovi nella tua casella di posta elettronica?
Sembra che non importa più nulla, a quel livello.
E tu che cosa fai? Elimini tutto, cancellando tali forme di pubblicità. Perché lo fai?
Perché, generalmente, “non ti fidi”.
Bè… dopo essere andat3 in banca, è piuttosto bizzarro che la tua fiducia non venga riposta nei committenti sottintesi da quelle e-mail, terminate nel cestino.
È pur vero che “al peggio non c’è mai fine (non c'è rimedio)”, tuttavia, non credi di essere già giunt3 all'estremità del buonsenso, rivolgendoti ancora alla banca?
Che cosa c’è di ancora peggiore?
Certo, quelle e-mail possono celare “pericoli” ancora maggiori (non solo usura).
Del tipo:
dobbiamo “lavare denaro sporco”, per cui, una parte te la tieni tu (per il servizio reso) ed il resto ricircola in Rete.
Grazie e… sconosciuti come prima...
Il fatto che il denaro sia “sporco”, ti blocca?
Ma (ma) quello che fluidifica i circuiti speculativi globali, credi che sia molto migliore?
Dove credi che va a finire tutto lo “sporco” proveniente dai traffici internazionali e nazionali?
Perché la banca dovrebbe essere “pulita”?
Non sei così sprovvedut3, per cui, lo sai già. Ma (ma) non ti sembra possibile farci nulla. Così ti auto adatti, omettendo tuttavia di “sporcarti ancora di più le mani (la coscienza)”, gettando subito via ogni alternativa altra.
Di più, ti sembra sempre che la banca corrisponda a qualcosa di “legale”, mentre tutto il resto, no. Nonostante la “fedina penale” della banca (lavata a suon di campagne pubblicitarie accattivanti).
Allora, confermi proprio che “l’abito fa il monaco” e che “sei sotto ad incanto”.
Per cui, ancora una volta, confermi e dimostri l’esistenza di un potere superiore, al quale ti genufletti per mancanza di alternativa sostanziale percorribile senza troppi “voli pindarici”, alias:
Povero te.
"Dove" stai guardando la tua "fortuna"?
Di certo, dipendi sempre da ciò che "non" hai "qua, così".
Qualcosa che riflette il potenziale, ma che in questa maniera ti auto mantien3 come "separat3 in casa".
Anche per il “gioco” è andata così. L’Autorità ha tracciato una linea:
da una parte c’è quello illegale
da una parte c’è quello legale.
Ma (ma)… non è esattamente quello che succede anche in ambito di “legalità”?
Quale giustizia c’è, nei meccanismi del gioco legale che permette allo Stato, sicuramente, di fare guadagni miliardari?
Non è, forse, eticamente “di parte”, approfittarsi della situazione personale di milioni di persone che, se giocano, lo fanno per una strana sorta di “necessità (dipendenza)” e che, dunque, non sono propriamente “lucide”?
Come puoi, tu, sapere che l’Autorità paga le tasse a se stessa? E, anche se lo fa... non le cambia niente la "cosa".
Leggendo il “bilancio” ufficiale?
Certamente:
sei in grado di capirlo? E corrisponde a verità?
Piuttosto, lo interpreti, prendendo atto di ciò che i Media descrivono (al posto tuo).
Puoi sempre pagare un commercialista molto molto competente. E sai che cosa ti dirà?
Non è “lì” che ti fregano.
È come quando studi al “microscopio” l’estratto conto bancario, credendo che ti stiano buggerando. Non è “lì” che devi guardare con tanta attenzione. Non è lo scontrino del supermercato che conta sino ad un simile livello, dove – al massimo – può sommarsi un errore di qualche dipendente, del tutto involontario.
Se ne è fatt3 una valida ragione e laddove non arriva con la sua competenza, arriva con la competenza espansa a livello intuitivo.
In una maniera in grado di “riunire i puntini”, sull'onda lunga dell’esperienza acquisita sul campo.
Allora, come mai nessun commercialista arriva a “denunciare l’Autorità”?
Lo stesso discorso vale per qualsiasi persona esperta…
paura di “perdere tutto”.
un potere troppo grande da combattere (cambiare)…
Dominante che puoi rilevare a qualsiasi livello.
Anche a livelli "inferiori" che, comunque, la riflettono sempre soprattutto in termini di “valenza simbolica sostanziale (frattale espansa)”.
Beccarla in flagrante, in qualsiasi ambito, significa:
prenderla con “le mani in pasta”.
Un po’ come, guarda non caso, ti conferma il principio omeopatico (sempre che ci credi)…
Molte “cose”, ma (ma) quella principale sarà (“è”):
riportare a galla (alla tua coscienza, memoria e logica)
la verità dominante (compresente ed immanifesta).
focus
certezza
linearità
coerenza
giustizia universale (ad angolo giro), etc.
relativ3 al “perché di una simile ‘forma del mondo’”.
Del “perché non cambia mai niente?”.
Del “non ci posso fare nulla”.
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Questo è il “carico da novanta” che anche quest’oggi – questo spazio (potenziale) – cala su di te, per te.
Ecco il desiderata, la ferma intenzione, il progetto, la meta, l’obiettivo.
Qualcosa sul quale riflettere profondamente e superficialmente, allo stesso tempo.
Nel corso della storia (deviata), la ragione fondamentale ha tolto se stessa dall'equazione più apparente (quella ispirata a livello di "credo" scientifico/religioso deviato):
quella che usi, mente sei usat3.
Lasciandoti “sol3” con la possibilità di riferirti a “Dio (e al Diavolo)”, allo Stato, alla gerarchia.
a parte quello che non capisci, ora, poiché non ricordi il “è già successo”
che cosa significa se non che
“il terzo incomodo (quello che ‘gode’)”
Eppure, lo sai che le guerre sono sempre state “organizzate”. Vero?
Per fare l’interesse di questo o quest’altro “Stato (popolo)”?
Vai indietro nel tempo:
una volta, lo “Stato” era una Signoria
era un Signore (che decideva tutto in funzione propria, per sé).
Sempre della stessa “parte (trama)”.
Qualcosa che è un riflesso frattale espanso, relativo all’assoluto dominante (ragione fondamentale).
si inizierà a “ragionare” sensatamente.
È “lì” che vale la pena “guardare”.
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