“Con la giusta passione, le persone credono in qualsiasi cosa. Soprattutto, in periodi come questo…”.
Mr. Robot
Ma (ma), allora, di converso c’è anche il “retro della medaglia”.Ossia, che “l’araba fenice muore sempre, divenendo cenere”.
Delle due, l’una o l’altra?Entrambe, probabilmente.
Tuttavia... come puoi ricavare valore aggiunto – anche – da questo luogo comune, entrato nell'immaginario collettivo... così come ti sei abituat3 al fatto che esistano, ad esempio, i funghi?
Se l’araba fenice risorge sempre, significa che muore sempre.
Oppure, se l’araba fenice muore sempre, significa che risorge sempre.
Comprendi? Sono due verità complementari (il bicchiere, che è mezzo pieno e mezzo vuoto), ma – di più – è il significato simbolico sostanziale frattale espanso, che sopra a tutto (per qualche motivo fondamentale) tende a sfuggirti.
Quale? Quello che risponde a questi “step logici”:
che cosa significa
di che cosa (chi) si tratta.
La “sostanza” che caratterizza, centralmente, questo “luogo comune (dimezzato)” è che 1) esiste una in-certa ciclicità (loop), che 2) l’araba fenice è una chiave di lettura del “destino ‘qua così’” umano e, dunque, anche del “tuo”, che 3) hai già dimenticato il motivo per il quale continui a morire e a risorgere, oppure, a risorgere e a morire (non cambia il nesso causale).
Continuando nell'analisi logica frattale espansa, il non accorgerti dell’intero, significa “mancanza di consapevolezza”, significa sopravvivenza (che non è qualcosa di completamente positivo, quando succede come fonte di alimentazione per lo status quo AntiSistemico “qua, così”).
Ergo, non accorgendoti di nulla, se non di considerazioni sempre parziali (come l’ambito scientifico/religioso deviato) – scambiate per l’interezza – allora, il cosa (che “è” un “chi”) continua a rimanere esattamente dove si trova, ossia:
al vertice immanifesto della compresenza dominante, divenuta – temporalmente – grande concentrazione di massa, a livello giurisdizionale planetario.
“Padroni. Tutti li abbiamo. Ogni relazione è una lotta di potere…”.
Mr. Robot
E… “tutto ciò che lasci, viene preso”.
Così come, non solo cinematograficamente, “Matrix ti ha”.
Se (se) riassumi la realtà manifesta “qua, così” come se (come se) “è” un immane, unico, incantesimo…. allora (allora) – giogo forza – deve (deve) esistere la ragione fondamentale, ossia, una (la) “colonna portante”, la chiave universale, l’elemento mancante, etc. di/per tutt3 ciò.
La valenza. Il significato ultimo, primo e mezzano.
La natura ed il vincolo simbolico sostanziale che, come il “Filo di Arianna” è sempre (sempre) in grado di “farti riuscire”.
Potenzialmente. Esattamente. Fisicamente; dunque, realmente, concretamente, giustamente…
Come un pistone di (in) un motore di de-composizione del “moto proprio ed altrui”.
Come la “sinfonia”, che dal motore – il motore (tu) – s’emette e caratterizza interamente l’ambiente, che è conseguenza.
Qualcosa che “è” qualcun3.
Che simboleggia qualcun3.
Che raffigura qualcun3 e che configura lo scenario nel quale credi allo/nello scenario stesso.
È “il cane che si morde la coda”.
È il “è nato prima l’uovo o la gallina”.
È tutto questo ma, sopra a tutto, è il significato simbolico sostanziale frattale espanso, la memoria frattale espansa, l’informazione che è caratteristica infrastrutturale ambientale.
È la speranza, che non è solo tale.
È la speranza, quando significa consapevolezza, ricordo, valor3 universal3, giustizia ad angolo giro, “formula”, “fare…”, etc.
Sei tu, allorquando ritorni ad esserlo pienamente e, anche se non lo sei più/ancora, sei ancora tu, allorquando tendi a ritornare ad esserlo pienamente.
È il Gps che ricalcola sempre (sempre) la “via”, nonostante qualsiasi “rumore ambientale”, ogni interferenza, al di là di ogni ostacolo nonché intenzione avversa dominante “qua, così”…
“Manca (ma c’è, poiché, esiste)” la compresenza immanifesta dominante e, di conseguenza (ma non solo in questo ordine, essendo la “cosa” non gerarchica), “manchi tu (ma ci sei, poiché, esisti)”.
Ecco, allora, ancora una volta (sempre) l’araba fenica che 1) muore per risorgere e/o 2) che risorge per morire… come (in) un motore per l’alimentazione del “qua, così”.
Essere etern3, ma non “calcolarlo” più, significa:
decadere, ogni volta, nella ciclicità.
Sì, perché, la condizione (potenziale) di eternità (che non viene mai meno) atrofizzata (a livello di memoria e di consapevolezza), rende possibile (permette) la concezione/realizzazione della ciclicità, dal momento in cui 1) non puoi morire definitivamente e 2) non riesci più a vivere in-definitivamente.
Risultato simbolico sostanziale frattale espanso?
Il “qua, così”, alimentato a… “parzialità, manchevolezza, dimenticanza, conseguenza, verità di parte… dominante”.
Anche per questo “non ne vuoi proprio sapere”.E, anche per questo, “occhio non vede, cuor non duole”.
Ormai, “qua, così”, pensare alla vita eterna significa passare dalla “vita terrena alla morte (assolutamente)”, ma – soprattutto – significa “morire nel dolore della paura della morte”.
Significa il decomporsi sotto terra, mangiat3 dai vermi.
Qualcosa di terribile, che ti auto mantiene distante anche dal solo concepire una simile portata (evento). Il corpo ritorna cenere ma, prima, marcisce. E, ciò, fa letteralmente “schifo”.
Meglio la cremazione, allora. Vero?
Però, tutto quel calore, quelle fiamme “industriali” fanno ancora paura.
Non è come una volta, con la pira funebre alimentata a legname naturale, nella ritualità ambientale ricca di significato per l’intera comunità. No. Il funerale è qualcosa di molto decadente.
Un De Profundis cantato e suonato nella/dalla marcia funebre, con un corteo di persone “tirate a lutto”, anche se pensanti ad altro, assenti anche se presenti…
Qualcosa, fra l’altro, di molto costoso (anche se parzialmente detraibile).
Un luogo comune di raccolta e destinazione verso il “macero”. Un “non” luogo, nella sostanza.
Qualcosa che occupa, però, spazio.
E che continua a crescere, come un bubbone in ogni paese e città.
Le persone “scompaiono” dalla loro posizione cittadina e vanno a finire tutte “lì”, sotto alla terra che, nel frattempo, è diventata cemento e una bara completamente sigillata, stagna, prigione, etc. come se (come se) “ci fosse il pericolo che qualcosa venisse fuori dal sigillato”.
La realtà manifesta ne è letteralmente ricolma, poiché, caratterizzata da questa verità.
Ogni s-oggetto ne è la summa (valenza) e contiene tale valore aggiunto.
Ciò che “è già successo”, ammanta tutt3 ciò che “succede e deve ancora succedere”. Così come l’inquinamento non se ne va mai via, sino a quando non “cambia” la situazione industriale “qua, così”.
Gli inquinanti si depositano, caratterizzano, obbligano a “funzionare” diversamente, circostanziano e creano indotti prima o poi da affrontare collettivamente.
Quindi, puoi giungere a pensare (immaginare) che:
se tutt3 ha una valenza universale, simbolica sostanziale frattale espansa (essendo memoria)
allora
risolvendo definitivamente anche un solo ambito derivato (apparentemente secondario) come, ad esempio, l’inquinamento a livello globale (globale... perché non esiste una risoluzione locale, essendo – gli inquinanti – volatili e trasportati ambientalmente ovunque, comunque e quantunque)
puoi andare ad incidere, anche, sulla componente, fondamentale, dominante.
Ergo:
la caratteristica “mondo inquinato”, che è valore simbolico sostanziale frattale espanso (relativo all’assoluto dominante: alla sua piena esistenza, in quanto… deviazione umana)
deve per forza di cose, continuare a sussistere (anche ad un simile livello della memoria/riflesso ambientale)
pena il rilevare, significativo, di qualche possibilità di “crepa nel muro (dominante)”.
Fai, allora, sì che:
il cogliere i “segni” sia sempre interattivo, bidirezionale, valente, significativo, determinante, identificante, trasmissibile e desumibile valore aggiunto, input, ordine, intenzione, comando, etc.
E, siccome sempre (sempre) potenziale, allora, detto potenziale “deve” essere sempre (sempre) compresente, anche e soprattutto, quando non sembra nemmeno immaginabile, possibile, ricavabile, calcolabile, misurabile, etc.
superiore allo “stato di cose”, nel quale sei “qua, così”.
l’araba fenice che risorge sempre
e
l’araba fenice che muore sempre.
La dualità. Il “senso” della dualità…
Qualcosa che, anche se raccogli, “tanto non viene a mancare mai (poiché, potenziale)”. E, di più, poiché “al di là (Oltre Ogni Orizzonte)”, rispetto alla convenzione “a natura ristretta, scarsa, delimitata, etc.”.
Qualcosa che è “economico” così come il caldo del deserto e/o il freddo dei poli, oppure, come l’acqua del Pianeta e l’aria, la terra, la sabbia, le montagne, gli atomi, le idee, la speranza, etc.
Ma, qualcun3 che, all'opposto, ha “già” reso tutto questo – “esattamente” – misurabile, quantificabile, commerciabile, etc.
Risorse che si trasformano in merci, denaro, debito, violenza, sopraffazione, guerra, potere, controllo, Dominio, dominante, “qua, così”…
la scuola (un riflesso dello “stimolo” al quale sei sottopost3 ambientalmente e “non solo scolasticamente” nell’AntiSistema).
Ovvio, un concorso di cause e non di caso. Una strategia perfetta ed insospettabile, che usa tutt3 esclusivamente per la propria “causa (ragione fondamentale)”.
Nota bene, 1) il linguaggio utilizzato, 2) le “verità” che passano tra le righe, 3) la totale mancanza di consapevolezza e, dunque, di abitudine contenuta e 4) trasmessa alla platea studentesca in “formazione”.
Qualcosa che, a sua volta, devia.
Anzi, auto devia.
Come quel famoso “delitto perfetto”, senza mandante né assassin3, che rimane completamente impunito per “manifesta inferiorità della classe investigativa (che è sempre in ‘ritardo’, rispetto al ‘vantaggio’ esclusivo per mezzo del quale le “cose” continuano ad auto avverarsi apparentemente da sé e, quindi, ‘naturalmente’, togliendo il fiato e lasciando persino senza speranza di… se non a livello cinematografico, ossia, romanzato e corrispondente, finalmente, al desiderio comune di “giustizia è fatta” e “vissero per sempre felici e contenti”).
Lezione 4
Altre potenze coloniali: Inghilterra, Francia e Russia.
L'impero navale inglese nasce con i corsari.
L'Inghilterra, favorita dalla posizione geografica, scelse la via del mare per imporre la propria potenza nel mondo evitando di impegnarsi nelle lunghe e durissime guerre che esaurirono le risorse di Francia e Spagna.
La fortuna dell'Inghilterra sui mari iniziò con la pirateria.
Fu soprattutto sotto il regno di Elisabetta I (1558- 1603) che lo Stato inglese protesse e favori i corsari*.
Questi con le loro navi veloci e bene armate, assalivano e depredavano i galeoni* spagnoli, carichi di merci, oro e argento.
II più famoso di questi corsari fu Francis Drake, che la regina onorò conferendogli il titolo di sir (baronetto).
L'importanza economica dell'attività dei corsari fu davvero notevole:
nel Cinquecento il 15% dei guadagni del commercio inglese proveniva dalla vendita di merci frutto delle loro razzie.
* Corsaro: pirata riconosciuto da uno Stato, che gli dava una "lettera di corsa" (da cui il nome), con la quale egli otteneva ufficialmente il permesso e l'incarico d' attaccare e saccheggiare le navi dei Paesi avversari.
* Galeone: grande veliero mercantile e da guerra. Veloce e robusto, nato nel XVI secolo come evoluzione della caravella e destinato alla navigazione oceanica. Dotato di diversi ordini di ponti, era lungo circa 40 metri e largo una decina: richiedeva un equipaggio di 300 uomini.
La regina tiene tra le mani un setaccio, che è simbolo di purezza e allude all'integrità morale della sovrana.
che cosa significa
di cosa (chi) si tratta…
Dunque, quali sono le fondamenta del mondo che supponi di riconoscere “qua, così”?
Mentre intere platee di scolar3, generazioni, si “nutrono” di ciò, assorbendo – anche malavoglia, controvoglia – detti “insegnamenti”.
Un certo “rifiuto” per/nella scuola, allora, sembra come una risposta del "sistema immunitario", allorquando un virus vi penetra a livello giurisdizionale:
una risposta sensata e sensibile
verso qualcosa dalle fattezze esattamente opposte
alias
sensibile ma di parte, secondo un’assunzione di giustizia parziale (se non “giusta” solamente dalla stessa inclinazione. Un piano di-pendente, che non riesci mai “qua, così” a capire il perché di detta “di-pendenza”, dato che la compresenza dominante è immanifesta, ma la sua intenzione è perfettamente avio diffusa a livello ambientale, per auto ispirazione nonché per auto educazione obbligatoria, “sensibile” ed assolutamente inevitabile, così come la necessità polmonare di aria per continuare a…).
L'Inghilterra, favorita dalla posizione geografica, scelse la via del mare per imporre la propria potenza nel mondo evitando di impegnarsi nelle lunghe e durissime guerre che esaurirono le risorse di Francia e Spagna (la “guerra” è lo strumento principe per “imporre la propria potenza nel mondo”).
Fu soprattutto sotto il regno di Elisabetta I (1558- 1603) che lo Stato inglese protesse e favori i corsari*. Questi con le loro navi veloci e bene armate, assalivano e depredavano i galeoni* spagnoli, carichi di merci, oro e argento (uno Stato che protegge i “predoni, autorizzati ad… assalire e depredare. Alias: uccidere, prevaricare, etc.).
L'importanza economica dell'attività dei corsari fu davvero notevole: nel Cinquecento il 15% dei guadagni del commercio inglese proveniva dalla vendita di merci frutto delle loro razzie (le “loro razzie” erano: uccisione, violenza, saccheggio, depravazione, etc.)
Galeone: grande veliero mercantile e da guerra. Veloce e robusto, nato nel XVI secolo come evoluzione della caravella e destinato alla navigazione oceanica. Dotato di diversi ordini di ponti, era lungo circa 40 metri e largo una decina: richiedeva un equipaggio di 300 uomini (Se pensi che Cortes, con il doppio di questi uomini riuscì nell'impresa di dominare ed estinguere l’impero Azteco…).
Questo è, davvero, troppo:
dopo tutta la premessa, poco sopra riportata
questa “descrizione” è tremenda
dalla prospettiva umana
della scolaresca che “studia (o, perlomeno, è costretta a sentire e leggere)”.
È simbolo di purezza e allude all'integrità morale della sovrana:
ma
quale
integrità morale della sovrana?
E “se non puoi batterli, allora, unisciti a loro…”. Vero?
È sempre la stessa “morale”:
ognuno è indebitat3 con qualcun3
e tutt3 sono indebitat3 tra loro…
a “giustizia ad angolo giro”.
Che, del resto, è proprio quello che “ti rimane da fare ‘qua così’”, ben intuendo tutt3... ma senza la possibilità di comprovarlo.
Anche, se ci pensi bene, la tua conclusione è una assurdità, dato che persino in un qualsiasi testo scolastico di storia deviata, puoi ritrovare le tracce di tanta insensibilità, indifferenza ed ingiustizia.
Credi che un “libro di storia morale”, ti possa servire. E che possa fare la differenza?
Allora, probabilmente, è il tempo di ricorrere al “libro di storia morale”.
Uno su tutt3:
la giustizia ad angolo giro (sempre e solo giust3, da ogni gradazione della prospettiva, osservante).
E, così come sei andat3 tu, a scuola, allo stesso modo… ci spedirai anche tu3 figli3.
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro…”.
Articolo 1 della Costituzione Italiana
E, cosa ancora più portante:
“perché hai così tanta necessità di lavorare”?
Se “non lo trovi”, oppure, “se ce l’hai, ma ti fa schifo (ogni mattina, al risveglio, maledici la ‘tua’ vita”… un significato simbolico sostanziale frattale espanso, ce l’ha.
Che, ancora una volta, è il tuo “sistema immunitario” a manifestare sintomatologia, per te (inconsciamente).
senso di giustizia ad angolo giro
che non viene mai meno, neanche “qua, così”.
per stress, puoi giungere sino ad ammalarti?
Allora, utilizza tutto quello che ti “offre” l’AntiSistema, ribaltando ogni orizzonte, cardine, concetto, prospettiva, valenza, etc.
Trasformandol3 in una “leva formidabile (alias: ‘formulare’)”.
Suggerimenti per individuare le notizie false.
Vogliamo fermare la diffusione di notizie false… Ci stiamo impegnando per limitarne la diffusione e ti vogliamo fornire alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a capire a cosa fare attenzione:
1. Non ti fidare dei titoli: le notizie false spesso hanno titoli altisonanti scritti tutti in maiuscolo e con ampio uso di punti esclamativi. Se le affermazioni contenute in un titolo ti sembrano esagerate, probabilmente sono false.
2. Guarda bene l'Url: un Url fasullo o molto simile a quello di una fonte attendibile potrebbe indicare che la notizia è falsa. Molti siti di notizie false si fingono siti autentici effettuando cambiamenti minimi agli Url di questi siti. Puoi accedere al sito per confrontare l'Url con quello della fonte attendibile.
3. Fai ricerche sulla fonte: assicurati che la notizia sia scritta da una fonte di cui ti fidi e che ha la reputazione di essere attendibile. Se la notizia proviene da un'organizzazione che non conosci, controlla la sezione "Informazioni" della sua Pagina per scoprire di più.
4. Fai attenzione alla formattazione: su molti siti di notizie false, l'impaginazione è strana o il testo contiene errori di battitura. Se vedi che ha queste caratteristiche, leggi la notizia con prudenza.
5. Fai attenzione alle foto: le notizie false spesso contengono immagini e video ritoccati. A volte, le immagini potrebbero essere autentiche, ma prese fuori contesto. Puoi fare una ricerca dell'immagine o della foto per verificarne l'origine.
6. Controlla le date: le date degli avvenimenti contenuti nelle notizie false potrebbero essere errate e la loro cronologia potrebbe non avere senso.
7. Verifica le testimonianze: controlla le fonti dell'autore per assicurarti che siano attendibili. La mancanza di prove o il riferimento a esperti di cui non viene fatto il nome potrebbe indicare che la notizia è falsa.
8. Controlla se altre fonti hanno riportato la stessa notizia: se gli stessi avvenimenti non vengono riportati da nessun'altra fonte, la notizia potrebbe essere falsa. Se la notizia viene proposta da fonti che ritieni attendibili, è più probabile che sia vera.
9. La notizia potrebbe essere uno scherzo: a volte può essere difficile distinguere le notizie false da quelle satiriche o scritte per divertire. Controlla se la fonte è nota per le sue parodie e se i dettagli e il tono della notizia ne rivelano lo scopo umoristico.
10. Alcune notizie sono intenzionalmente false: usa le tue capacità critiche quando leggi le notizie online e condividile solo se non hai dubbi sulla loro veridicità…
Link
Sì. No. Boh. Forse. Ma… Se…
Tenderai, nel tempo, conseguentemente, a “cogliere l’elemento mancante ‘qua così’”.
Del resto, probabilmente, ti piace “giocare con l’enigmistica”. Vero?
Ciao Davide :-)
RispondiEliminaSettimana davvero espansiva, almeno questo è quel che percepisco io. Un bollettino, ad esempio, come questo qua sopra, dovrebbe "esplodere" ovunque. Cavoli! E invece il nulla. O meglio, nessun feedback fa un grosso feedback (non) paradossalMente ;-)
Hai ragione, sai? E' proprio magnifico cominciare a ri-vedere le cose da questo punto di vista "superiore": sopra-elevato. Ed è incredibile come questa visione rovesci tutt3. A differenza di tutte le altre menzogne depistanti e disinnescanti (causalmente) antisistemiche. L'incantesimo che vediamo è proprio-esclusivamente annichilente, rimpicciolisce, rende "stupidi". Cancella, toglie, ruba. Iniziando a fermarsi (almeno un pò) un3 vede che cosa e' (Se Stesso e là fuori). E si accorge di quale ricchezza giusta sta perdendosi. Si accorge che la normalità è Se stesso nella piena "potenza" e non questa brodaglia qua, così. Si accorge che la spiritualità con i suoi obiettivi da raggiungere è un altro bello "scherzetto" dominante. Si accorge...
Ogni relazione è una lotta di potere… Ecco questa è una di quelle cose che noto da un bel tot di "tempo".
Ho appena finito di leggere "Un oscuro scrutare" (io non riesco più a vedere dentro di me. Io vedo solo tenebre) di Philip K. Dick, e sto iniziando "Ubik". Nel primo, ci sono dei passaggi che risuonano molto con Sps, fortemente. Inoltre denunciava già come tutte le droghe fossero "segretamente" prodotte dagli stessi che avevano poi le comunità per i tossicodipendenti e, in ultima analisi, dallo stato stesso. Un loop enorme. Che fa proprio "male" vedere, ricollegandomi al "tuo" sacrosanto occhio non vede, cuore non duole. Un loop che, a livello di simbologia sostanziale frattale espansa dice già tutt3.
L'altra settimana c'era un'immagine di tutte le multinazionali con le loro varie "comandate". Ho notato che guardandola come dall'alto in 3d, diventa proprio una piramide senza punta. Con la testa immanifesta. FrattalMente. CausalMente.
La forza di gravità è (come) un magnete, una calamita che tratt-tiene a sè. CuriosaMente, se si mette una calamita vicino ad apparecchi elettronici come pc, smartphone, orologi, tv ecc. questi vanno in tilt. Di nuovo un bel simbolo, insegnamento, lezione frattale espansa su, ça va sans dire, Noi.
Un abbraccio
A presto
Fabio :-)
Ciao Fabio, esatto. Questa indifferenza è pur sempre un feedback, che tradotto - secondo frattalità espansa - significa che la "famosa" misura è colma: 99% (almeno). Alias: et voilà il segnale portante by compresenza immanifesta dominante. Che altro!
RispondiEliminaIl "libro di storia morale" manca e, davvero, tanto. Lo potrei de-scrivere, ma... poi, hai sempre lo stesso "problema": l'indifferenza ad ogni livello. Del resto, se ancora nessuno lo ha scritto, è perché "non tira", dato che tutt3 fanno tutto per motivi di interesse (e, poi, sarebbe solo "populismo")...
Sono i "valori universali" a mancare. L'eroismo di... L'osare. L'essere senza paura (sostanzialmente, però). In giro ci sono persone "possedute", senza nemmeno arrivare ad intuirlo. Non si "comunica" più e - questo - in piena "era" dello sviluppo della comunicazione. Una situazione talmente "perfetta", da non risultare nemmeno...
Grazie, Fabio, per le considerazioni condivise.
Fa sempre piacere :) Un caro abbraccio.
Serenità