“Tutti quelli, nessuno escluso, che chiamano ‘casa’ il grande Stato del Nevada, sono arrivati qui con un sogno. È stato il mio bisnonno che è venuto qui su un carro. Aveva soltanto un cavallo e due muli. Alla fine smise di girare e disse ‘è questo il posto’…”.
Gold
Se non conta a livello di "violenza e potere" sottodominante (che ha sempre la meglio su coloro che erano "lì", da sempre), conta - eccome - a livello di dominante (che matura quel "pieno vantaggio", quando diventa compresente ma immanifesto, in grado di fare sempre la differenza in termini di controllo, sfruttamento e padronanza).
Ci sono, da sempre, stati “qua, così”.
Inutile elencare e motivare una simile affermazione.
Qualcosa che non è una considerazione per sol3 “addett3 ai lavori”.
E se (se) la particella temporale “sempre”, non ti aggrada, allora non ti complicare la vita e/o “non gettare il bambino insieme all'acqua sporca”, ma… fai iniziare questo indubitabile processo, dal momento storico che ritieni più “digeribile” per te.
Non cambia nulla, nella sostanza.
Anzi, cambia per quanto riguarda quella “sottile linea in-verosimile”, che anche da sola è in grado di “riempire interamente un vuoto, oppure, l’esatto contrario”.
A livello di motivazione interiore, che si espande alfine anche e soprattutto verso l’esterno, fondando i più importanti “sommovimenti” che possono persino ambire a raggiungere e congiungere la Massa intera… Sì.
Alla “luce” di quale sorta di “verità”?
Ancora, qualcosa, che fa la differenza.
Una prospettiva. Una motivazione.
L’interno che si riempie, riempiendo poi anche l’esterno, in virtù di un convincimento che è come un vessillo esposto nell’aria, al vento, alle correnti che lo rendono simbolico e simbolo nel simbolismo caratteristico ambientale.
Qualcosa che smuove gli animi altrui, arroccati a difendere “pezzi” sporgenti di territorio “qualche metro sopra all'altezza del mare (e, qualche volta, anche al di sotto)”…
Del tutt3, che rassomiglia al nulla.Con l’inter3 nel mezzo, essendo le polarità apparentemente irraggiungibili e, dunque, nemmeno esistenti.
Essendo il troppo grande... infinito, e dunque… una “misura” persino inconcepibile e, così, incalpestabile.
Allora, se trai un buon auto insegnamento, giungi veramente ad assumere la “tua” esistenza “qua, così”, come qualcosa che è veramente “nel mezzo”, laddove questa “medianità” diventa, nel tempo abitudinario, tutt3 ciò che conta e, dunque, che esiste per “te”.
Auto isolandoti. Filtrando l’alternativa sostanziale, bollandola attraverso termini quali impossibile, inutile, al di là, fantasia, etc.
Non importa se “ora” si tratta di sopravvivere “qua, così”.
Non importa proprio. Ma… se dimentichi tutto ciò, allora, “è già successo” qualcosa. Infatti, sei nel “qua, così”, dopo che una “immane mano” ha già provveduto a “creare” una simile forma…
Hai già dimenticato tutt3 quest3, anzi, di più.
Che “cosa” c’è ancora “di più”?
Quanta auto dispersione. Quale “spreco”, allora?
Quanta astrazione. Come comprenderla?
Perché comprenderla, se è volutamente astratta?
Cosa (chi) te lo fa fare?
Perché… ritieni, un simile “esercizio (fare)” come qualcosa che equivale, davvero, al “perdere tempo”.
Non visto che “non c’è nessun esame, apparente, davanti a te, che ti aspetta come quando andavi a scuola”…
Ne stai ancora pagando le conseguenze, molto probabilmente.Anche se questo è un discorso che per la sua maggiore, dipende dalla fascia di età che stai “scalando”. Più invecchi “qua, così” e, infatti, più certi ricordi da sgradevoli assumono i contorni e la sostanza dell’esatto contrario.
Non tanto perché, rifaresti la scuola, quanto – di più – perché “eri giovane, a quel tempo”.
Ed è un attimo “darti dell3 stupid3”.
Ad un certo punto, ti diventa tutto chiaro. Comprendi in quale “risacca” eri andat3 a finire. Dove eri “dentro”.
Come eri schiacciat3 da circostanze ambientali e sociali che, “oggi”, risolveresti molto molto facilmente. Eppure, tant'è.
È tutt3 già passato ed “ora” è lì a pesare come un macigno.
Senza che tu puoi apparentemente più fare niente per…
Detto fatto.Questa sorta di preparazione sottile, rende il “terreno” estremamente fertile, per quanto riguarda l’esaudire il “tuo ‘sogno’”.
Ossia, se 1) ti sembra assurdo il poter “fare” qualcosa di positivo per te, al contrario, 2) il fatto di, allora, preferire addirittura di dimenticare tutt3… nel tempo (laddove non ti ricordi più, nemmeno, di avere “commissionato” un simile “ambire), il “tuo” desiderio si avvera.
Quindi, (auto) dimentichi.
Lasci “indietro (lì, dove stanno)” certi episodi cardine del tuo passato “qua, così”, ricavando conseguentemente un vuoto, che l’AntiSistema provvede a riempire, per colmarlo (dato che con un vuoto dentro, non puoi assolutamente nemmeno sopravvivere).
Il “vuoto” è una caduta di potere singolare.
L’assoluto che si relativizza a… qualcosa (qualcun3), che poi sembra una assolutezza, poiché prende a brillare in detta maniera.
Sì, perché… si avverano (sopra a tutto se "qua, così", esattamente, al contrario. Che, per la verità, non è proprio "il contrario", se inquadri a pieno la situazione).
Tempo che, guarda non caso, isola (distacca) l’emissione dall'immissione (la causa dall'effetto), “distraendo” e facendo perdere la “bussola”…
Qualcosa che si rivela sempre e che la simbologia sostanziale frattale espansa, tuttavia, rileva sempre... con te, in quanto “antenna ricevente” ed apparato per la decodifica del segnale portante ambientale.
Che... sei nel “qua, così”, innanzitutto.
E come ci sei arrivat3?
In qualcosa che persino ogni singolo termine dell’interfaccia del linguaggio, rivela e rileva allo stesso tempo:
dipende da te.
Dimenticando, non riesci a ricordare.
Ovvio. Ricordare cosa (chi)?
Tempo, che è come un sedativo. Ambiente, che è come una dipendenza. Forma sociale, che è come una conseguenza…
“Non ci siamo cascati. Non abbiamo usato gli occhi…
Quando l’uomo che gestisce la sicurezza è un truffatore, l’intero sistema crolla a picco…”.
Gold
che se prendi la realtà potenziale
e la interfacci “a monte” della realtà manifesta
hai ricavato un “collo di bottiglia”
ossia
hai “piegato lo spazio tempo”.
Mentre la Massa attende le loro “scoperte” che, di più, rassomigliano a fantasie solo più accreditate, in quanto esiste una comunità scientifica che si auto incensa, oppure, il contrario… rendendo tutto ciò che viene “partorito internamente, verso l’esterno”, ufficiale e – dunque – valido, autentico, reale manifestabile globalmente, etc.
Ma non ci credi, poiché, non ricordi quale sia la “parte dominante”. Dato che, prima, sei stat3 opportunamente “lavorat3 ai fianchi” e, così, preparat3 per accogliere sempre “meglio” le nozioni pensate per te non da te “qua, così”.
La pubblicità che cosa ti “vende”?Usa quella televisiva (Media) per scorgerne il potenziale, soprattutto, espandibile a livello massivo planetario.
E, poi, pensa che detta pubblicità ha dovuto attendere millenni prima di manifestarsi fuoriuscendo da quello che era un/il tubo catodico, seppure incarni un valore simbolico sostanziale frattale espanso, quindi, inerente a qualcosa (qualcun3) che era ed “è” già compresente, seppure non identificat3 più da grande tempo.
Il “ritardo” attraverso il quale l’impianto tecnologico 1) si è manifestato nel mondo e 2) ha iniziato a trasmettere significato sostanziale, dimostra quanto sia – più che distante – estremamente camuffata, la compresenza immanifesta dominante.
Ancora una volta, eccoti riconfigurat3 nel “mondo di mezzo”, che simboleggia ciò che ti rimane dell’impianto piramidale completo (del potere dominante):
Il tronco di piramide è la “Terra di mezzo (l’anello aperto e chiuso solo artificialmente, in/di parte)”…
una gerarchia
una piramide
un ordinamento
un livellamento, etc.
Il tronco di piramide (forma sociale) permette il ricavo dell’ordinamento democratico:
ancora una dittatura (monarchia)
travestita più modernamente…
“Ogni mattina mi sveglio e mi dico che non sono costretto a farlo. Ho il privilegio di farlo…
Questa è la verità. Ed è una storia che va avanti così, da secoli…”.
Gold
Se potessi scegliere, cosa “sogneresti” per te?
Ancora la “tua” vita “qua, così”? Se “sì”, allora, sei sempre sotto ad incanto, in quanto che:
non ti rendi ancora conto di quello che hai già dimenticato.
“Lì è successo qualcosa. Qualcosa di grosso. Di violento…
Hai mai letto i diari di Cristoforo Colombo?... Nella sua richiesta alla regina di Spagna, le promise di convertire alla fede cattolica, una quantità impressionante di persone. Nel testo che scrisse citò Dio per ventisei volte. L’oro, invece, lo citò per centoquattordici volte…”.
Gold
C’è come una sorta di “ritornello”. Lo “senti”?
È l’anello aperto. Il vuoto rivestito d’altro. L’estetica di qualcosa che non sei pienamente tu…
“La Brown Thomas è fiera di annunciare l’offerta pubblica di ventisette milioni di azioni ordinarie di classe A, e l’avvio delle quotazioni della Washoe… alla Borsa di New York… Faremo tutti una montagna di soldi…”.
Gold
Basta trovare (o inscenare, intortare) un indizio di ricchezza e sulla leva del potenziale (degli esami e delle proiezioni) una azienda (delle persone) spicca il volo.
Il meccanismo speculativo, finanziario, farà il resto.
Come?
Offrendo “parte di quel fantastico volo (impresa)” sul Mercato. Prima, facendo entrare gli investitori privilegiati che, per la verità, nella parte che conta, saranno già dentro (essendo gli organizzatori dell’offerta stessa e dell'azionariato, spesso, a livello di "soci" o di "partner strategici", etc.).
Poi, attirando la Massa, di/ad ogni livello.
Facendo partecipe l’intero interesse, che la “pubblicità ufficiale (studi, esami, proiezioni, referenze, etc.)” avrà anticipatamente contribuito a lavorare ai fianchi la “capacità ‘a valle’ degli investitori”.
Le truffe che sono state classificate e perseguite come tali, lo sono nella stessa percentuale attraverso la quale, ad esempio, in un grande porto viene sequestrato un carico di droga, per farne passare cento volte tanto…
Il tenore di vita degli arricchiti, lo puoi meglio inquadrare alla luce degli effetti collaterali provocati nel mondo:
nel grado di giustizia (di parte) imperante ovunque “qua, così”.
a miliardi di persone (che, all'opposto, venerano la "modernità", perché sembra averle tolte dalle "caverne").
proprio da non crederci. Tanto da non crederci...
In che modo? Ignorando il fatto.
Non riconoscendolo affatto. Non riscontrandone traccia, secondo quella maniera in grado di “andare al sodo” della questione.
“Se vendi il tuo sogno, che cos'altro ti resta?…”.
Gold
Perché la truffa sarebbe stata, immediatamente, scoperta… allorquando le analisi private, avrebbero senza ombra di dubbio messo in luce che “non c’era nessun oro”.
Lasciando uno dei soci a recitare la parte del grande truffato, uscendone alla fine, completamente pulito.
Mentre, l’altro socio, scompariva letteralmente nel “nulla”, con un ricavo di oltre centosessanta milioni di dollari (e “danni” agli investitori per diciassette miliardi di dollari).
Per questo esiste la Borsa. Quale altro motivo intuisci?
Solo quelli che “devi” sapere “qua, così”.
se la truffa consiste nei centosessanta milioni di dollari (che l’assegno finale del protagonista, dimostra)
che cosa sono i diciassette miliardi di dollari, "scomparsi"?
E, sopra a tutto, dove sono andati a finire?
Inoltre, pensi che gli intermediari bancari abbiano realmente perso?
Le attività di speculazione (trading) e quelle che offrono il “campo da gioco (per la finanza speculativa)”, non perdono sostanzialmente, mai.
Se la truffa è ben organizzata e non passa anche da loro, loro – in ogni caso – ne escono sempre “puliti ed in piedi”, avendo più “vite di un gatto (che, semmai, ne incarna il simbolismo a livello animale)”…
Una invenzione, un ritrovamento importante, qualsiasi “cosa” in grado di avere appeal a livello speculativo (richiamo finale) sulla Massa, etc. viene per forza di cose “qua, così”, a dover “trattare” sempre con dette compresenze ambientali, tentacolari.
Che hanno il compito, da un lato, di approfittarsi della situazione e, dall'altro, di disinnescare ogni tipo di “spinta altra”, proveniente ed auto generantesi a livello massimo, in virtù del potenziale ivi caratterizzante ogni singolarità umana.
Sempre per soldi, “vendi il tuo sogno”.
Hai “già” s-venduto il tuo sogno.
Per qualcosa che è una invenzione (denaro), concepita proprio per comprare (di) tutt3 “qua, così”.
Perché ti riguarda anche se tu non ne sei consci3.
“È questo il posto…”.
Nessun commento:
Posta un commento
"Fai..." un po' Te.