“La cultura è definita al vertice...
Sono educato. Non gentile…”.
Billions
Allora, quale tipo di “cultura, è definita al vertice”?
Quale se (se) non sai a cosa (chi) corrisponde il “vertice”…
Il “tipo” di cultura l3 puoi decodificare anche da te, osservando il comportamento generale d’assieme umano, in società – anche – per mezzo della domanda (auto osservazione):
come vanno le cose?
quale tipo di vita conduc3?
sono felice? C’è giustizia?...
Non è poi così complesso, rispondere.
Tuttavia, esiste un nesso causale che non rientra nella condizione di complessità, quanto in quella di “delegazione, leva, controllo non locale, tendenza, moda, pressione, possessione, etc.”.
Per opera di una compresenza immanifesta dominante, che ha scelto di rimanere come nell'ombra (ombra = dimenticanza di coloro che non la ricordano più. Ergo: la dominante è tanto compresente, quanto immanifesta, ossia, è libera di esistere anche tra la Massa, non visto che… nessun3 è in grado di riconoscerla, accusarla di nulla, metterla in relazione con ciò che continua a succedere “qua, così”, etc.) per motivi, ovviamente, strategici e di “vantaggio competitivo”.
Agendo da siffatta posizione (condizione), la questione temporale prende ad essere un velo che, mentre si estende e si applica, cancella progressivamente la memoria della Massa:
nell'intercorrere generazionale, infatti, la “tradizione (diretta)” viene sempre meno a coincidere con il livello “attuale” della conoscenza, che rimane “orfan3” di quella esperienza pregressa, completamente distaccata dalla ragione fondamentale dominante.
Quella che, a partire da un dato momento (“è già successo”), inizia ad agire in leva su tutt3 ciò che prende a sopravvivere, di conseguenza. “Ora”, senza ricordare questo “momento”, lo stesso continua a generare onde d’urto (impulsi) frattali espanse.
Ossia:
conseguenz3... ad “immagine e somiglianza”…
Se (se) per te ha senso tutto ciò, ecco il motivo fondamentale attraverso il quale la realtà manifesta è sorretta da una giustizia parziale (di parte, dominante).
Questo è il motivo, il nesso causale, la ragione fondamentale, il “a monte”, il vertice, etc.
Qualcosa che, comunque, ti permette di ancorare la “tua”, o la tua, attenzione e coerenza.
Sei, “qua, così”, come in un incanto. Lo sai, ormai. Ma… non ci credi.
“Piove ma non ci credo…”.
Paradosso di Moore
Ancora una volta, c’è ampia differenza. Che si riversa, traduce e codifica in:
realtà manifesta conseguente.
pena il coincidere con il “sogno” dominante
come, puntualmente, “è già successo”.
Ergo:
la stessa via conduce a… e si apre in… “infinite gradazioni di realtà manifestabile” che, essendoci una sola versione comune di realtà manifesta (a livello planetario), sfocia in 1) qualcosa che esiste poiché “già successa” e dimenticata, sopravvivendo nella conseguenza, 2) qualcosa che consegue e dipende, in quanto “carne da cannone” e 3) qualcosa che ha sempre il potenziale per ritornare a/in sé.
La “via” è comune ma, il risultato può essere diverso.
Il vertice è un luogo comune caratterizzato dal “timbro (dima)” che porta con/in sé la grande concentrazione di massa, che “lì” giunge. Quindi, il vertice non ha una proprietà propria ma, bensì, assume, riveste ed amplifica… quella che risiede nel vertice, in quanto a giurisdizione (“carica”) espansa.
Sì. Ma di cosa (chi)?
Se (se) la percorri e giungi a “destinazione”… da “lì” puoi governare tutt3. La differenza consiste, quindi, nell'incarnare valori universali, piuttosto che “altro”. Ed è davvero un “attimo” disperdersi in una simile forma di potere (che percepisci sempre più nitidamente, man mano che ti avvicini al vertice).
Tanto “facile” poiché:
“tu” non sei più… tu
venendo da una situazione “qua, così”, che ti lascia il “segno”, preventivamente…
Dominante che è, di più, una compresenza virale, nonché il principio della “malattia”. Qualcosa che viene “ospitat3” dal/nel Dominio, senza che quest3 ne sia in nessun modo cosciente, tanto è il potere che ad un certo punto lo assale, in termini di… auto possessione.
Qualcosa (dominante) parla al Dominio, internamente, nella “sua” mente… rendendolo presto o tardi, l’ennesima sede della compresenza immanifesta dominante.
È a questo livello che s’annida l’origine della forma reale manifesta “qua, così”.
Non la "creazione", bensì, la "generazione"...
Qualsiasi altro tipo di “dibattito (sotto ad ogni altra forma e/o consistenza)” è sempre (sempre) “a valle” e, quindi, conduce una vita inerente ed appropriata (sopravvivenza, dipendenza, impotenza di fatto, etc.).
Accorgerti di questo livello equivale ad iniziare a ricordare il “è già successo”…
Per cui, si può tranquillamente affermare e scrivere che:
“la legge è uguale per tutti”.
Quella “espressione” è, quindi, “vera poiché generica”.
E sai cosa significa?
“qua, così”
l’umanità intera (“tutti”)
è (“uguale”)
amministrata (“legge”)
allo stesso modo (qualcosa che non entra nello specifico, secondo l’osservazione “quale modo?”).
giusto parzialmente (dalla prospettiva dominante, che è immanifesta, alias, che non la ricordi).
in maniera tale da continuare a farti brancolare nel buio, del dubbio
che, nel tempo
diventa una serie di certezze che si fondano, come dato iniziale di partenza, proprio su quel “dubbio”.
Passivando, nel tempo, l’intero genere umano, la dominante ne ha “spento” – sino ad “ora” – anche l’aggancio al proprio potenziale, che rimane esattamente integro seppure dimenticato…
Cioè, si tratta di “esserci”.
È, piuttosto, una facoltà del ricordare.
Qualcosa che ti fa prendere le misure a qualsiasi convinzione “qua, così”…
La mente persegue “piste cicliche convenzionali”, poiché così abituata. Perché teme, ha paura, vacilla, dubita, etc. della “novità”.
Allora, trova il modo di auto convincerti che non si tratta di nessuna novità, quanto – semmai – della condizione più antica esistente al mondo:
Perché… in questa maniera, avranno radici (vincoli, ricatti, dipendenze) sufficientemente forti per “opporsi a qualsiasi forma di alternativa sostanziale”, anche se la realtà manifesta “coabitata” è ingiusta, umanamente intendendo una simile questione.
Ti sembra sempre che i tempi stiano migliorando. Che le cose siano sempre più giuste. Che la direzione sia quella giusta…
La sotto-dominante (“qua, così”) è, appunto:
sotto alla dominante.
Chi è in una simile “posizione”?
Tutt3, ad eccezione della dominante (Dominio compreso).
Purtroppo la cronaca ci costringe ad aggiungere una nuova dipendenza a quelle tristemente note legate all'alcolismo, al fumo, al gioco, al cibo, al sesso.
Arriva dagli Stati Uniti la triste storia di una ragazzina di 13 anni ricoverata per una forte dipendenza da YouTube…
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Finlandia, nasce la scuola senza materie. In classe solo i più bravi…
La scuola finlandese è la migliore del mondo. Lo dice l’Ocse che secondo i suoi criteri di valutazione la posiziona tra i migliori sistemi educativi al mondo.
Il segreto? In classe non si insegnano le materie ma si affiancano le “competenze”. A fare il punto sul sistema scolastico finlandese è stata la Bbc, che ipotizza un prossimo tramonto delle tradizionali divisioni del sapere…
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In questo ambito, anche un errore nella traduzione, nella digitazione sulla tastiera, nella comprensione della situazione originale, nel “passaparola”, etc. non comporta alcuna interferenza (errore, falsità) se…
la decodifica dell’informazione la fai sempre e solo tu, dalla tua condizione di centralità globale applicando la “formula (valore universale)” e ricordando sempre (sempre) la caratteristica ambientale di memoria e ridondanza frattale espansa.
Se “non è chiaro”… batti un colpo. Perché, questo, è l’ambito centrale della situazione umana globale “qua, così”.
Ovvio, già molto è stato “portato fuori/avanti”. Ma sembra sempre che non ti basti mai, che non sia mai sufficiente per prenderl3 in attenta valutazione.
“Fai…”.N.B. Per qualche motivo "in linea con il tempo attuale", sembra essere andata a pallino l'indentazione consueta, attraverso la quale automaticamente Blogger impagina il Bollettino.
Proverbio giapponeseALCUNE VOLTE VINCI,TUTTE LE ALTRE IMPARI. Puo tornarci utile,che dici? Bentornato Davide. gloria
RispondiEliminaCiao (non so chi tu sia),
RispondiEliminasì... hai ragione. Torna certamente "utile".
Non sono mai andato via. E' solo che dipendiamo (anche) dalle compagnie telefoniche.
Grazie. Un caro abbraccione.
Serenità