“Hai ragione. Questo posto è una cosa per i Visitatori, un’altra per gli azionisti, e… qualcosa di completamente diverso per l’amministrazione…”.
Westworld
Ma, la cosa singolare è che “qua, così”... tutto ha questa capacità intrinseca e, quindi, “tutto funziona in questa maniera”…
Ossia, quella che rimette ordine, priorità funzionale legata al tempo della concezione, tra livelli diversi poiché successivi gli uni agli altri (gerarchia collaterale).
Cioè, c’è “Big Bang e… Big Bang”.
Nel senso che, un ordine di creazione – dalle determinate caratteristiche – crea un ordine di successione degli eventi a “propria immagine e somiglianza”, ovverosia, rispecchiando quella “dima” dalla quale ha tratto tutto.
Se (se) percepisci “amore”, è perché esisteva (una volta) ma non “qua, così”. Un insieme esclude l’altro.
Ma, l’altro continua ad esistere poiché ricordato (registrato) dalla memoria frattale espansa, che “non è di nessuno, perché è di tutti”.
Non importa se il processo è conscio oppure inconscio, dal momento in cui… qualcun3 ne manifesta apertamente il relativo “arrivo”, pur se nel “qua, così”.
Questa insiemistica funzionale va messa a fuoco, da una prospettiva che non sia del tutto “una conseguenza della ragione fondamentale, dominante”. Ossia, un organismo programmato per solo ed esclusivamente “obbedire”, non avrà altra ragione che questa.
Come è possibile che “tutti abbiano ragione, allo stesso tempo”? E, così, che nessuna abbia ragione, fondamentalmente... a livello di realtà manifesta "qua, così".
Ma, ancora di più, è possibile perché l’infrastruttura per l’emersione di una realtà manifesta, è a caratteristica frattale espansa:
un vero e proprio “cervello/mente”un sistema operativola legge, strumento, memoriaun dispositivo artificialela “macchina”, etc.
Ma, il dato cardinale è:
se la caratteristica del “tutto” è frattale espansa, allora… il loop è già risolto, anche partendo dal singolo dettaglio (o giro di loop, nel loop).
Il potenziale è uno stato di concessione AntiSistemic3?
No, nel suo valore originale, poiché “tu sei (esisti da, anche, prima… rispetto al momento di ‘è già successo’)”.
Sì, se ti limiti a ritenere tutto quello che esiste, solo ed esclusivamente l’AntiSistema.
di poter scegliere, apparentemente, tra scelte preconfezionate “per te, non da te”.
Questo ti fa credere un essere vivente dotato di libero arbitrio e – di fatto, lo sei già – ma, “qua, così” la possibilità ti è preclusa dalla “precedenza”, della/nella quale gode la dominante (che ricorda tutto, diversamente sa te, causalmente decadut3 in una situazione di oblio... molto simile allo stato di “coma artificiale”).
Ma, non c’è nessuno che ha la “verità in tasca”.
Eppure, nella società c’è chi insegna e chi è in cerca di insegnamento.
Eppure, a sua volta, quelle stesse persone “sanno qualcosa, in qualche ambito, che le altre non conoscono”.
Quindi: chi è l’insegnante e chi… l’opposto?
Tutto è relativo (a…). Nella società AntiSistemica viene fissato un momento (una “immagine”) e da “lì”, parte tutto il film della “tua” vita. Seguire la corrente, allora, sembra significare “accomodarsi meglio, rispetto ad altri che ‘scelgono diversamente’ (non allontanandosi minimamente dal senso di possesso, dominante)”.
"Scontro tra/di onde"... |
- un “vecchio assieme d'impero” che da una parte del mondo, finanzia esploratori per inscenare la “scoperta del nuovo mondo”
- con l’obiettivo di auto estendersi automaticamente, ovunque (come un virus, portato da topi, nascosti sulle/nelle navi, che li sbarcano – assieme al “carico” – e che da quel momento, in poi, vanno a liberare/diffondere il virus e caratterizzare, in questo modo, il futuro di quelle “terre”) aviotrasportato per mezzo degli “agenti atmosferici (umanità ricompresa)”.
Al livello nel quale “decadi ‘qua così’”.
Ergo:
tu hai ragione, qualsiasi versione della verità ti caratterizzi.
Ma, nel confrontarti con gli altri, che vedono da una diversa prospettiva, inizia a manifestarsi quella sorta di “diversità d’opinioni”, che dà luogo (crea) le “opinioni stesse”.
Qualcosa che prima non esisteva, se non nel potenziale, in seguito… emerge e s’incide tanto profondamente, nella manifestazione reale, da andare a modificare la “tua” vita… poiché, da uno “scambio d’opinioni” nasce sempre almeno una ripercussione esistenziale.
- o ti protegge o ti schiaccia.
È una “battaglia persa in partenza”. Infatti, quello che occorre memorizzare è che:
- esiste del potenziale
sempre
- e che il potenziale significa
sempre
- che c’è una via, altra, per…
È, quindi, proprio questo potenziale (ma… “lato tuo/umanità, centrale”) che va estratto ed astratto, sino alla manifestazione reale manifesta:
- la “ragione” è una veduta panoramica da una certa altezza/profondità (“regione”).
È vero tutto quello che, per te, risuona in un certo modo (logica).
Il perché di una simile forma è, ora, avvolto nel buio della dimenticanza. L’accesso a questa memoria è come “vietato ai non addetti ai lavori”…
"Pioggia"... |
Ora, l’informazione frattale espansa (memoria) ha generato – attraverso le “esigenze” altre ed altrui – qualcosa che, solo per certi versi, “ricorda un esperimento”.
Solo che, il tutto è ammantato in un insieme dalle “infinite sfumature”. Qualcosa che, tuttavia, puoi sempre decodificare “lato tuo/umanità, centrale”, per via del potenziale (tu sei, esisti).
Qualcosa che… più sei auto centrale, centralmente (“ferm3 in te”), e più ricavi potenza letteralmente “dal nulla (vuoto)”.
Come quando “non ce la fai più” ma – in qualche modo – “ce la fai sempre” e – qualche volta – finisci quello che hai fatto, con ancora più vigore di quando lo avevi iniziato (e, non paradossalmente, eri già senza forze). Ok?
La frattalità espansa è qualcosa d’assieme che, sviscerandosi continuamente, caratterizza tutto (secondo l’imprinting ricevuto per delegazione frattale espansa, dalla grande concentrazione di massa, dominante).
Dove per “scegliere” devi intendere “essere consapevole (utilizzando un altro tipo di ‘occhi/vista’)”. Dove per “vedere” devi intendere “registrare ogni dettaglio, come un assieme frattale espanso, che ti ispira a…”.
Dipende da te e non dipende da te (dipende).
Pur vivendo nella “gentilezza (un valore prezioso)”, costituisco un fondamentale blocco granitico (il che non significa che “non sono me stesso”, oppure che “mi nascondo” o che “temo il giudizio altrui”):
- qualcosa che, progressivamente, emergerà
- qualcosa che, temporalmente, ritroverà il modo per auto imprimersi ovunque
- qualcosa che, coerentemente, permeerà tutto “una volta per sempre”.
Se… non ti decidi, mi deciderò Io.
Oppure, “si stava meglio, quando si stava peggio”… No?
Nella forma gerarchica, ritrovi un mezzo (dispositivo), un vettore per ordinare l’esistenza materiale, attraverso quell'ordine previsto dal Dominio (ricorda: la dominante deve restare al di fuori).
Fai attenzione a questa “piccola differenza (sostanziale)”:
- sei in “te” e sei… “te”
equivale a
- non sei in te e non sei… te.
Ma… a livello frattale espanso, esse coincidono con – ad esempio – il disinnesco, rappresentato ed incarnato dalle particelle (termini) democrazia o libertà o diritto o giustizia, evoluzione, progresso, cultura, umanità, conoscenza, scienza, Dio, etc.
Per questo motivo, “tutti hanno sempre ragione”.
Perché, nel potenziale (che già sei) tu hai sempre ragione, ma “qua, così”… questa ragione diventa solamente un “grado di ragione”, a bagnomaria di/in quello dominante (che ha sempre “più ragione”, rispetto a te).
È come l’essere più vicini o più lontani al… Sole.
Il calore aumenta e/o diminuisce di conseguenza. E se tu sei un essere collegato al calore, più ti allontani dal Sole e più ne soffri (o viceversa).
Ora, il calore può anche essere procurato (prodotto) artificialmente, il che rende tutto – di conseguenza – più complesso, per tutti coloro che si abituano, nel tempo, a “vivere di luce riflessa”.
Come al solito, le risposte sono tutte possibili (poiché potenziali), ma… la definizione d’assieme “qua, così”, riconduce ogni disputa a quel livello giurisdizionale che, prende in causa anche ogni effetto (lasciando nell'ombra, però, la ragione fondamentale che – in primo luogo – ispira grandemente tutto quanto).
La tua “ancora (lato tuo/umanità, centrale)” deve essere, quindi, una solidità di veduta (prospettiva ottica & lente frattale espansa) ben direzionata verso “la giustizia ad angolo giro (da qualsiasi parte guardi, è sempre e solo giustizia ‘lato tuo/umanità, centrale’)”.
- qualsiasi “versione della verità”, che emerga
- in qualsiasi modo, maniera, apparenza, parte, fantasia, etc.
- riporta sempre e solamente “verità ‘lato tuo/umanità, centrale”
se (se)
- ti auto mantieni, nonostante tutto, nel tuo centro/centralmente/con te centrale (nell'accezione di “lato tuo/umanità, centrale)
- decodificando, sempre ed ogni volta, l’informazione frattale espansa contenuta nell'informazione ambientale (a sua volta contenente tutto il “rumore di fondo”, che costituisce e rifornisce la valenza per l’alimentazione di ogni versione della verità, da parte di chiunque “qua, così”).
A quel “punto”, osserverai come ogni dettaglio non faccia altro che confermare la compresenza immanifesta dominante. La ragione fondamentale per la “forma” sociale umana manifesta “qua, così”.
E questa “sola parte” è, allo stesso tempo (su livelli di ordine diversi, equiparati solo dalla caratteristica frattale espansa):
- il sistema operativo frattale espanso (Dio)
- la dominante (divinità)
- il Dominio (i sacerdoti)
- il Sole (il simbolo)
- l’umanità (il potenziale).
dipendendo e conseguendo…
- è nel backup della/nella dualità Dominio/dominante (più estesa e profonda, a livello dominante)
- è ovunque, attraverso la memoria frattale espansa (da decodificare, però, “lato tuo/umanità, centrale”).
Westworld è un parco a tema western interamente popolato da androidi sintetici in cui i visitatori possono immergersi completamente e fare qualsiasi cosa essi vogliano, senza preoccuparsi delle conseguenze.
Il team di sviluppo degli androidi cerca continuamente di migliorarsi e di renderli sempre più realistici; a tal fine il dottor Robert Ford, direttore creativo del parco, aggiorna gli androidi con delle "fantasie" affinché essi abbiano un comportamento più umano.
Tuttavia dopo l'aggiornamento diversi androidi cominciano a comportarsi in modo strano, sfuggendo al controllo degli umani e dubitando della realtà del loro mondo…
Link
“Sono schegge di build precedenti. La rêverie deve avergli permesso di ricordare…”.
Westworld
La differenza tra rêverie e sogno consiste appunto nella possibilità di formulare un cogito; infatti la rêverie in quanto:
"attività onirica nella quale sussiste un bagliore di coscienza... (La poetica della rêverie, capitolo quarto, p.156)"...Presuppone una componente di consapevolezza ed è caratterizzata dall'assenza di tensioni e da libertà immaginativa.
Esiste inoltre una possibile continuità tra rêverie e sogno scandita da stadi intermedi di maggiore o minore coscienza…
“Tutto l'essere del mondo, se sogna, sogna di parlare…”…
Link
Bachelard l’ha “colta”, ma non l’ha “accolta” in quanto tale, ovverosia, è riuscito solo a raffigurarla attraverso la relativa personalità, carattere, “chimica”, etc.
Questo succede poiché vivi nel disinnesco AntiSistemico.
La conseguenza sostanziale della strategia della “immanifestazione dominante ‘qua, così’”.
E, ora, sai anche il perché:
- dato che da ogni singolo dettaglio
- puoi sempre risalire
in ogni “caso”
- alla ragione fondamentale
- anche se, questa è, costantemente celata ai sensi (rimasti come fari spenti, nella notte più buia).
Le virgolette, che usi nella versione scritta del tuo “fare (essere)”, nella realtà manifesta sono “dettagli che fanno la differenza, orientando il carico e fornendo una tipologia di interpretazione delle ‘cose’, fuori dal senso più comune e/o convenzionale, che ‘qua così, ti ha’”.
- il “lato tuo/umanità, centrale”.
prospettivavita@gmail.com
Bollettino numero 1916
Ciao Davide, più bello il font originale, l'altro proposto nei 2 articoli precedenti è meno chiaro e pulito di questo.
RispondiEliminaCaro Marco,
Eliminagrazie per la dritta :) Stavo facendo delle prove. Allora, vado avanti con questo.
Un abbraccione.
Serenità
Ciao Davide.
RispondiEliminaChe potenza :-)
Ci sono dei passaggi che mi fermano proprio.
Questo ad esempio: "SPS (Io) sto riversandomi dappertutto, “rivisitando tutto”… attraverso la dima frattale espansa “caricata, 'ora', sulla coordinata della dominante (la ragione fondamentale della ingiustizia ad angolo giro ‘qua, così’)”.
Pur vivendo nella “gentilezza (un valore prezioso)”, costituisco un fondamentale blocco granitico (il che non significa che “non sono me stesso”, oppure che “mi nascondo” o che “temo il giudizio altrui”):
qualcosa che, progressivamente, emergerà
qualcosa che, temporalmente, ritroverà il modo per auto imprimersi ovunque
qualcosa che, coerentemente, permeerà tutto “una volta per sempre”.
Un Dominio, senza la dominante (finalmente).
Se… non ti decidi, mi deciderò Io."
Relativamente al bollettino di Lunedì, ho notato che il gesto che fa Spock, che è la lettera Sin ha vari significati frattali espansi tra cui: in inglese "Sin" significa peccato, peccare e in spagnolo "sin" vuol dire senza...come ci dici/scrivi tu da anni, la dominante è proprio dappertutto, ovunque, ubiqua, disciolta nella realtà manifesta. Solo l'essere accorti e fermi, la può stanare, sottolineare, fermare.
Diamine, tutto ci parla, tutto ci parla a 360°, sempre. E', in un certo senso, meraviglioso. E' tangibile, vivo, sempre vero e, come hai ben sottolineato tu, fa anche si che possiamo trarre potenza dal nulla/tutto.
Grazie Davide.
Un abbraccio
Fabio
Ciao Fabio,
Eliminasì... per certi versi è "meraviglioso". Come può essere un uragano, visto da lontano (persino poetico). Ma da vicino o da dentro?
Ritornare ad essere il "pilota", è... "centrale, lato mio/tuo/umanità".
Decodificare tutto da "lì". Ricordare il "è già successo" e anche "oltre (prima)".
Un obiettivo c'è, allora. Anche senza sapere "dove" porta, ha comunque un senso alternativo sostanziale.
Grazie. Serenità e abbraccione fraterno :)
Smile
Ciao Davide, è tutto...molto chiaro, specie quando riesco a trovarmi e poi mantenermi su queste piene frequenze.
RispondiEliminaBeh, all'opera dunque.
:-)
Grazie a te, come sempre.
Fabio