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martedì 8 ottobre 2024

Abitudine ed altro: molto altro.


Sostanza. C6? 7C

Ossia, “te” (qua, così) parti sempre da/su/in una base distorta (ad hoc): 

la l’oro, appositamente studiata, concepita x “te” (qua, così). 


Yup, sempre il Comma 22. E lo è. Però, SPS costruisce roccaforti analoghe, con la “sola piccola in-significante” differenza che, “niente: corri il rischio, al massimo, di… accorgerti nella sostanza”. 

“Yuk. Yuk…”. 

Yup… vuole dire “sì”, mentre Yuk… è la risata... del montanaro…

Il “goffo” Pippo è il ciondolante “te” (qua, così). Anche se, essenzialmente, ogni personaggio del “Mondo Disney” de-scrive sempre “te” (qua, così), come se ognuno fosse una webcam che ti in-quadra da ogni dove ma “niente”. Anche Topolino è “te” (qua, così). Perché, “te” (qua, così), sei chiunque è in “sé”. Ok?


Comma 22:
“se ho fame me la fate passare; se non ho fame me la fate venire…”.

Dipendenza. Comunque sia (è). 

Era il 1981. E quelle “pizzette” sono state un boccone molto impegnativo: qualcosa che non hai mai “digerito”, sempre nella sostanza. O, come diceva Totò ne’ “I tartassati”, a proposito dell’ignoranza:

Lei è un ignorante.
In materia fiscale...”.

giovedì 18 gennaio 2024

Numeri a ca…saccio.


Primo.

So tante cose di te…”.
Trinity

Fuori i secondi...:

hai 1 gettone
perdi 1 gettone
trovi 1 gettone
perdi 1 gettone
trovi 1 carrello senza gettone
trovi 1 euro…

Morale? Il “carrello” può andare anche senza “gettone”. Magia? No:

 decisione.

Il film segue la storia di Lincoln Six Echo, confinato insieme ad altri suoi simili in una struttura altamente organizzata in clonazione umana a scopo di trapianto e di maternità surrogata…
Il “film” è The Island. Ed era il “2005”. Guarda l’anno “distopico” di ambientazione… e rabbrividisci, perché è già successo.

Anno 2019. Una contaminazione globale ha reso inabitabile quasi l'intera superficie terrestre e i pochi sopravvissuti vivono in una gigantesca struttura altamente tecnologica dove la vita è organizzata e controllata sin nei minimi dettagli, dalla dieta ai singoli contatti tra i vari membri della comunità. Una lotteria organizzata dai gestori della comunità seleziona a cadenza regolare alcuni sopravvissuti per destinarli a un'isola, considerata “l'ultimo ambiente naturale privo di patogeni”, dove l'umanità potrà ricominciare il proprio corso. Il protagonista, Lincoln-6-Echo, aspetta da tre anni di vincere la lotteria, ma, a differenza di tutti gli altri abitanti, mette costantemente in dubbio l'ambiente in cui vive

A differenza di tutti gli altri abitanti, mette costantemente in dubbio l'ambiente in cui vive… (ti ricorda qualcuno in particolare? Ehm…).
Il “protagonista” si chiama Lincoln 6 Echo. 

Un “bel nome”, che sa di… cane. 

Lincoln capisce così che non esiste nessun'isola e che i vincitori sono tutti destinati a una morte orrenda, anche se non ne comprende il motivo, e corre a salvare la sua amica Jordan-2-Delta, che ha appena vinto la lotteria

Ha appena vinto la “lotteria”: che s-fortuna.

Riescono a scappare dalla struttura… che scoprono trovarsi in realtà sottoterra: il paesaggio che vedono dagli edifici è solo un ologramma

Il “sopra” è sotto. L'inferno è in terra. Sottosopra. Come ne’ “I pirati dei caraibi”, ad un certo punto. Ricordi? Fanno girare la Perla Nera, di propria sponte. L'affondano... per passare dall'altra parte.

Perdersi è l'unico modo per trovare qualcosa che sia introvabile, altrimenti chiunque saprebbe dove trovarlo…”.
Capitan Barbossa    

lunedì 10 agosto 2020

Le ripercussioni.



Questo è l’anno zero... Niente è successo prima d’ora”.
Urla del silenzio
Contro il logorio della vita moderna…”; perché tale “logorio”? 
Lo “stress” è naturale? 
Non trovi che, di più, tutto ciò rassomigli alla cosiddetta obsolescenza programmata, di ben altra “natura”? 
Del resto, penserai (auto tendendovi) che tutti prima o poi muoiono. Vero? 
Per cui, tant’è che se qualcuno ti convince che, allora, è “normale” anche sopravvivere - “dentro” ad una infrastruttura che replichi in tutto e per tutto tale condizione “normale” – allora andrà da sé che tu diverrai “tu”, in una questione che sembra “temporale” ovvero in termini di auto adattamento abitudinario su base convenzionale (così fan tutti). 
Ecco la “moda”. Ecco la “democrazia”.