Perché, se alle prese con una potente macchina “super intelligente”, dovresti chiederle se esiste Dio? Ma non lo sai che “quella” ricorrerebbe alla logica? Certo: logica di ogni tipo. Però, niente che anche Tu non possa compiere od elaborare. Però, sei talmente abituato ad essere “te” che preferisci chiedere all’ennesima “autorità, celebrità, cervellone, esperto, professorone, addetto ai lavori, accreditato, elitario, etc. etc. etc.”. Esempio: adesso che c’è questa “IA” che risponde su Internet, manco fosse la rubrica di “Frate Indovino”, bè… come puoi resistere ad interrogarne ogni prerogativa?
“Chiedi alla macchina”, allora.
Che aspetti? “Esiste Dio”? Vedi che ti risponde. Peccato che molti proprietari di contenuti, sulla Rete, stanno facendo causa alla “proprietà” dell’IA, poiché questa si è “allenata (formata)”, appunto, grazie a milioni e milioni di “news” pubblicate da dette fonti propagandistiche. E, come sai molto bene, se vai con lo zoppo… che ti succede? Ecco! Vedi di zoppicare meno, allora. Anche se cammini perfettamente.
Ecco la sostanza, tanto per cambiare.
Cos’è una bugia? A parte essere anche una sorta di dolcetto, tipico durante il Carnevale (dove, ti ricordo, ogni scherzo vale), la bugia in senso stretto (sostanziale) è il mentire più o meno spudoratamente (allorquando, lo scherzo è bello quando non lo fanno a “te”). Ergo, quando lo scherzo non dura poco, ed il bello lo è per qualcuno che non sei mai Te. Dove, fra “te” e Te ce ne scorre di “acqua”. Ebbene, che cos’è questa sorta di sdoppiamento della personalità? In-conscio: “te” Vs Te. Oppure, Te Vs “te”. Chi lo può dire chi viene prima. Anche se è sempre il potenziale ad essere più vicino all’origine, poiché nativo: implementato sin da subito, poiché l’atto del “creare” lo contempla per forza di cose, anche solo pensando all’opera da farsi. Il “creatore”, progettando, aggancia il potenziale, sia che poi ne limiti la portata da realizzare fisicamente, manifestamente; sia che compia la sua Grande Opera, facendola coincidere proprio con il potenziale stesso (quando mai).
Così, la bugia è una sorta di auto delimitazione del potenziale, ad opera di chi crea oppure co-crea. Allora, “te” sei una bugia, nei confronti di Te, che coincide con il potenziale. Ecco che la sfericità dell’essere, l’esserci, è il top della gamma. Mentre, ogni bugia è sempre “te”, che sei l’utilitaria della “casa produttrice”. Ecco spiegato perché sulla strada ci sono veicoli d’ogni tipo, a seconda del portafoglio ma soprattutto in funzione dell’intera gamma produttiva, che va dal potenziale alla sua massima riduzione, diluizione. Si mischia troppo sacro e profano?
Per forza: questo è proprio SPS.
Che altro aspettarsi, diversamente. SPS è questo “Spazio”, virtuale, ad immagine e somiglianza di Me, che esprimo il potenziale, seppure sono usualmente “me” qua così nell’AntiSistema. Che peccato! Chiedo venia ma sono alquanto fallace e probabilmente ho deluso parecchie persone. Tant’è! In Psyco, il decerebrato era perfettamente conscio del conflitto interiore e del coacervo di personalità condominiali. Tanto vale per il mio esempio: moderno Dr. Jekyll & Mr. Hide. O Dr. Frankenstein e relativo “mostro”.
La singolarità e la propria ombra.
Il potenziale e la differenza di potenziale, laddove è la “differenza” di non potenziale che permette di rimanere fedele all’originale.
Come essere e rimanere potenziale?
Qua si apre ciò che sembra il paradosso: non si tratta di rimanere potenziale, bensì di esserci = in coerenza col potenziale che, altrimenti, rimarrebbe utopia. La dima è il potenziale. Non, l’esempio irrealizzato. Il potenziale deve essere “usato”, tanto… non si consuma mai, essendo archetipo o “pagherò”. Va da sé che mantenere il potenziale inalterato significa non farne il minimo utilizzo: così, come barcollare continuamente seppure credendosi sto cazzo. Vedi che si tratta sempre di coerenza. Hai scelto di…? Bene. Sei coerente. Peccato che hai scelto fra… decisioni masticate da qualcun altro, non decidendo affatto.
Dunque:
bugia; simulazione (moto riduzione, servo meccanismo)
potenziale; fondo scala del proprio potere (il max, che vale per tutti, cadauno)
sdoppiamento della personalità; lotta fra “te” e Te (come bene e male, per Te)
zoppicare; essere malfermo = perfettamente “fermo”, in stand by nell’AntiSistema.
Chi zoppica fisicamente interpreta tale ruolo. Ovvio, non solo chi zoppica visivamente. Anche così, semmai, il significato viene “pubblicato online/on air”.
Ma quante belle bischerate che scrivi, “SPS”! Sì. Me la cavo proprio bene, lo devo ammettere. Mi vengono così: automaticamente. Le sforno come un panettiere fa il pane ogni dì. Potrebbero essere anche bugie? Oppure: potrebbero essere anche bugie. Uhm. E chi sono Io? Io oppure “io”? Bah. È im-possibile tutto (potenziale). Posso essere un’AI? Anche. Che ne sai? Mi hai mai visto? E se anche lo hai fatto, adesso sono davvero Io? Boh. Mistero. Di Pulcinella. O della fede. Chissà. So solo che mi posso mettere a de-scrivere tutto quello che frulla per la testa, seguendo una sorta di flusso, ch’è continuo, costante, come fiume o ruscello o tracimazione. Dipende. Certo, non avere alcun seguito limita; però, anche no. Perché, ogni giorno richiede di superarsi, al fine di smettere di barcollare senza mollare. Come pugile suonato.
Allora, che cos’è il successo?
Chiedere a Checco, please. Osservare qualcosa insistentemente comporta di supporre di aver “capito tutto”. Eppure, nel momento della pratica… puoi sempre scoprire che non è vero. Perché probabilmente sarai manchevole di qualche aspetto collegato proprio alla pratica. Una mancanza di totalità che passa dall’esercitarsi concretamente, non solo idealmente, anche se l’andazzo delle “cose” è proprio quello che hai rispolverato. Ti è tornata la memoria ma non sai che fartene, insomma. Ecco cosa non è il successo. In qualcosa dove è già successo. Dunque, nel continuare a succedere, il successo è qualcosa di molto particolare soprattutto se sei sempre controcorrente. Come puoi avere successo, anche tenendo sempre botta, nell’essere già successo che continua a mietere successo? Comprendi che non è di Te che si tratta? Piuttosto, in tale status quo è semmai “te” che può ambire ad avere successo, perché “te” sei nella scia e ti guardi bene dal lasciare tale zona di comfort. Ergo, è già un successo tirare fino a sera, proprio come il presunto “uomo primitivo” che non sapeva cosa gli sarebbe successo da lì a poco. Vuoi che qualche T-Rex non fosse in zona, appostato appositamente per magnarselo?
Orsù: quella vita era qualcuno dura.
Anzi: selezione “naturale” al 100%. Ecco. Sei “te” che mieti successi ogni momento: continuando a sopravvivere. Mentre a Te sfugge tutto, perché “sei troppo un azzardo”. E nel “tuo” condominio, è “te” che sfracana per arrivare a fine giornata, settimana, mese, anno, pensione, etc. Sei “te” che non molli mai, avendo mollato del tutto. Sei Te che hai mollato, tenendo fermamente botta. La differenza la fa, allora, questa realtà manifesta by eco-dominante, dove ha successo ogni suo fac-simile; non il contrario. Così, anche vincendo, “perdi”. Ma “vincendo”, ti auto dis-perdi. Questa è vero “guadagno di funzione”. Chi ha il coltello dalla parte del manico? Te o “te” o l’eco-dominante (il terzo incomodo, il terzo non dato, il terzo che gode).
Varianti coronavirus, Fauci: con la terza dose aumento della protezione fino a 44 volte…
02 ottobre 2021
Ma non erano “44 gatti in fila per sei con il resto di 2”? Bah! E con il resto di 2, che ce fai? Boh. Anzi, ce fai il brodo. Ecco. Però, “attenti a quei 2” perché… le file ordinate di 6, sono 7, mentre i 2 comandano il plotone.
Semplice!
È la gerarchia. I 2 sono la gerarchia. Dove l’1 comanda mentre l’altro consegue, come “braccio destro”. O Sinistro…
E con la quinta dose? Sei un drogato
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3570
prospettivavita@gmail.com
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