Sopravvivi ancora al “tempo” del cosiddetto medioevo; il termine scelto (come il soldato perfetto, dal punto di vista di chi lo ha concepito, permesso, creato) per designare qualcosa di oscuro, forsanche non visto ch’è rivelazione (segreto, mistero, copertura, etc.). Laddove tale oscurantismo si sposa perfettamente con il grado di auto impotenza che ti manutiene regolarmente sconnesso, insicuro, alla mercé della “tua libertà”, al di là o “dentro” a tale modello sempre in auge di… “democrazia, giustizia e diritto”.
Qualcosa che non lesina mai le giuste parole per intortarti e per alfine auto convincerti, di modo che la “rivoluzione” sia uno strumento antidiluviano che effettivamente s’è sempre dimostrato essere. E di rivoluzioni n’è cosparsa l’intera storia (deviata) ed il mondo conseguente, non importa a quale latitudine, essendo un unicum o AntiSistema.
Non credi di essere ancora nel “medioevo”, con tutto quello che pensi e credi essere il medioevo? Eccotene qualche prova.
Eric Clapton si schiera con i no vax: “Esperienza disastrosa con AstraZeneca…”.
Il celebre chitarrista ha suscitato scalpore per aver appoggiato le posizioni del complottista Van Morrison, specialmente dopo la “disastrosa” esperienza con il vaccino di AstraZeneca, a cui si è sottoposto in doppia dose su richiesta esplicita dei figli.
“A febbraio ho fatto la prima dose di AstraZeneca e subito ho iniziato ad avere molte reazioni che sono durate per dieci giorni. Dopo circa sei settimane sono stato contattato per il richiamo e gli effetti, inutile sottolinearlo, sono stati disastrosi… Sia le mani che i piedi erano diventati gelati, insensibili, e abbastanza inutili per un paio di settimane. Ho temuto di non suonare mai più la chitarra. Soffro di neuropatia periferica e non avrei mai dovuto farmi quel vaccino. La propaganda aveva detto che i vaccini sarebbero stati sicuri per tutti, e invece…”.
Per via delle sue posizioni, Eric è stato isolato da molti colleghi musicisti.
“Ho cercato di mettermi in contatto con altri amici musicisti, ma non ho più notizie di nessuno. Il mio telefono non squilla più molto spesso, non ricevo più tanti messaggi o email. È abbastanza impressionante…”.
Cover Media 17 giugno 2021 Link
È abbastanza impressionante…; certo.
Renditi conto della discriminazione nei confronti delle “minoranze”, che - ti dicono e allora “pensi” - sono tutelate:
come gli stambecchi nel Parco del Gran Paradiso, oppure i nativi conservati nelle “riserve”...
il celebre chitarrista ha suscitato scalpore per aver appoggiato le posizioni del complottista Van Morrison… (complottista? I Media utilizzano questo termine, normalmente).
Non ti rendi conto che è attiva una “campagna (seppure ridicola)” per verificare se il “virus” sia artificiale o meno?
E se fosse mai dimostrato che è un artefatto?
Rimane assodato comunque che il “vaccino” sia il meno peggio di cui disponi? In nome di quale “salute” si può crocifiggere chi la pensa diversamente, se la fonte della “malattia” è un’arma universale o una ferma strategia? È inutile:
sei ancora (nel) medioevo.
Sei “tu” ad esserlo, prima ancora di esserci. In effetti, trovare “colpe” altrui sembra un modo per difenderti ad ogni costo, come se “tu” fossi sempre la vittima sacrificale. Come se non contassi niente.
È davvero così?
La formula non recita, forse:
sia nella buona che nella cattiva sorte...
Come mai allora ti fanno ammalare e poi ti vaccinano? Perché, sostanzialmente. Per vendere miliardi di dosi? Per il guadagno di qualche multinazionale? Perché il “progresso” possa accelerare secondo delle “leggi” che lo prevedono costantemente:
leggi che sono dei “pagherò”, degli ossequi, un programma, etc.?
Come si può arrivare a definire una persona, “complottista”; dopo averne caricato connotati assolutamente negativi, per altro. L’essere “a Massa” pende dalle labbra di chi diffonde (crea) le “notizie”, motivo per cui ristagna sempre ad “a valle”. Pensando secondo prassi, che nell’AntiSistema è AntiSistemica.
Che altro.
Per via delle sue posizioni, Eric è stato isolato da molti colleghi musicisti… (ma quale “colleghi e colleghi”. Quale amicizia? Quale “umanità”?).
Divide et impera.
Clapton si è vaccinato. Allora? Sta condividendo la propria esperienza post vaccinale:
quale tipo di conseguenze ha ereditato?
Quelle che ti ha comunicato. Stop. Non ci credi? Sono problemi tuoi. O no? Al solito, te ne freghi quando puoi scegliere. Mentre ti sta a cuore quando provi qualcosa di molto prossimo al feeling che per qualche motivo ti ha e ti prende. Allora senti affetto anche per individui che con te non hanno nulla a che vedere. Forse che forse, perché “da piccolo” sei diventato “grande”?
Perché quell’artista si era trovato con la propria “opera” al posto giusto nel momento giusto, per te? Una coincidenza, dunque? Anche se non credi al destino ed allora che cos’è stato? Non lo sai e dunque t’inventi di sana pianta la versione più epica, drammatica, romantica, etc. possibile.
Perché si vive una volta sola. No?
E devi sempre conservare almeno una grande storia da raccontare agli amici, fra un barbecue e l’altro o tra un simposio e l’altro o tra una partita e l’altra, etc. etc. etc.
“Tu” sei… medioevo.
Il medioevo discende da “te”. È insomma “colpa tua” e tua responsabilità. Perché girarci sempre attorno. Come se non ci fossi ma comunque esistessi sempre perlomeno nei panni del “consumatore” di turno. Infatti, senza “figure” simili come, qualcuno, potrebbe farsi i cavoli propri e dirti “lei non sa chi sono io”.
Oppure, “se ti metti contro di me è finita per te”. No?
È proprio questo che stai continuamente permettendo.
E con ammirazione, per altro. Infatti, nei “film” prendi le p-arti di chi “si fa largo con le proprie forze”, non importa se ammazzando “simili”.
Lo Scarface de noantri è un modello per “te”.
Una pista che permette di seguirne le orme e di prestarsi al medesimo giogo; sì, perché nella realtà manifesta ad hoc, la trama descrive un finale diverso:
“lasciate ogni speranza” è molto meglio, volendo fedelmente aderire al verso di scorrimento della corrente AntiSistemica.
Eric Clapton si schiera con i no vax… Inoltre, ha appoggiato le posizioni del complottista Van Morrison… E, per via delle sue posizioni, Eric è stato isolato da molti colleghi musicisti…: non ho più notizie di nessuno…
Perché tanto scetticismo? Per diretta e viva esperienza:
sia le mani che i piedi erano diventati gelati, insensibili, e abbastanza inutili per un paio di settimane. Ho temuto di non suonare mai più la chitarra. Soffro di neuropatia periferica e non avrei mai dovuto farmi quel vaccino… (paura)
La propaganda aveva detto che i vaccini sarebbero stati sicuri per tutti, e invece… (la paura fa sempre novanta).
E se fosse capitato a te?
Due settimane sono “tanto”:
se stai male, il “tempo” si dilata e sembra non passare mai, mentre la mente (ti) lavora continuamente “dentro”.
Una vera dannazione che, quando e se ne riesci, cambia tutto o meglio “tutto si trasforma” in altro. Ergo:
Clapton attraverso la propaganda, prima, e la paura, poi… ha mutato il proprio punto di vista
come quello straccio, però.
Come quel cencio usato, trito e ritrito che alfine non sa più dove deve andare né cosa deve fare, perché ignora chi è e quale funziona ha.
Dunque, che rimane se non… sopravvivere.
Ovvero, lasciarsi andare nella corrente che è AntiSistemica. No? Per propaganda (illusione) e paura (disillusione) chiunque si trasformerebbe. Se poi espandi lo scenario, puoi persino “vedere” che la paura era già presente, poiché l’arrivo del “virus” ne ha dato la semina, ha decretato il ritmo, la danza, etc.
E Clapton, da buon musicista o risuonatore, non ne è stato certamente esentato dall’assaporarne la consistenza. Ma va così nell’AntiSistema:
è “normale”.
Tu sei “tu”, del resto.
Dunque, che cosa vuoi “capire” sostanzialmente.
Niente.
Però sei sempre disposto a giudicare, perché presupponi di sapere tutto o tutto quello che devi sapere e dunque “servi”. Un mondo rovesciato essenzialmente rispetto al come dovrebbe essere che, infatti, diventa utopia:
come un bel blocco di ghiaccio da esporre come soprammobile nel “tuo” igloo.
Il “Morisoli Welfare Index” è arrivato al decimo anno.
Paradossale: nel 2020 del Coronavirus siamo stati meglio…
Con la presente pubblicazione del welfare index, siamo giunti al decimo anno di misurazioni consecutive per ciò che riguarda il benessere e il malessere sociale…
Il valore del welfare index per il 2020 è di 115.37 punti, il suo valore nel 2011 era di 100 punti. Più l’indice sale e più il malessere sociale cresce, se scende vale il contrario e il malessere sociale decresce.
Sotto la soglia dei 100 punti ci si trova invece in una posizione di relativo benessere generale (si starebbe meglio).
Nel 2019, l’ultimo anno di misurazione prima del Covid, il welfare index misurava 122.11 punti; nel 2020 misura 115.37 punti, quindi, presenta una diminuzione aritmetica di 6.74 punti; il che farebbe dire che il malessere sociale è diminuito.
Ma è davvero così? No.
Sembrerebbe un paradosso: l’indice di malessere scende ma si sta peggio. C’è una spiegazione. Prima di tutto occorre dire che il welfare index ci dice che stiamo del 15.4 % peggio di dieci anni fa quindi non meglio, ma peggio…
L’indice globale con 115.37 punti rimane superiore a quello del 2018 che era di 113.16 punti e conferma la crescita del malessere tra il 15% – 20% costante sul decennio in esame; come dire che nemmeno il massiccio intervento dello Stato (insostenibile in tempi normali) è riuscito a cambiarne la negatività di tendenza.
Negli ultimi dieci anni, fino a prima del Covid, le cose non sono andate come avremmo voluto (o pianificato), inutile truccare la realtà. Il Pil è cresciuto del 15%, la spesa funzionale del 13%. Nonostante queste cifre importanti il malessere sociale complessivo è cresciuto enormemente (+22%).
Lì sta il punto.
Ci sono due grossi dilemmi, evidenziati dalla crescita negativa marcata e continua del welfare index sull’arco dell’ultimo decennio.
Il primo, è quello di capire perché la vecchia equazione: crescita economica più aumento della spesa statale uguale a benessere e prosperità per tutti, non quadra più. E poi come la si può correggere ed eventualmente sostituire.
Il secondo, è quello forse più difficile:
riparare il mercato del lavoro locale ormai saccheggiato. Sappiamo che la miglior socialità non sono le casse statali piene di soldi da ridistribuire; bensì un mercato del lavoro sano con occasioni di lavoro adeguatamente retribuito per tutti. Nemmeno il massiccio intervento dello Stato (insostenibile in tempi normali) è riuscito a cambiarne la negatività di tendenza.
17 giugno 2021 Paolo Pamini Link
La tendenza è impostata o registra un “malessere sociale” di fondo = “destino”.
E lì dentro ci sono tutti i luoghi comuni che così tanto “ami” e che dunque sembra proprio che non puoi farne a meno.
Il “lavoro” è da “riparare”?
Davvero sei così stolto? Per passione faresti quello che ami e cha mai allora chiameresti lavoro. Se non che ti occorrono i soldi per continuare a sopravvivere e allora devi lavorare.
E la tua passione diventa un lusso, ritorcendosi contro di te che devi accettare quello che passa il convento o dal consentito. Or dunque, la società è formata da zombie distratti e distanti da sé, da quello che erano e che rimangono potenzialmente.
Tutti Mozart.
Qualcosa di straziante, che fa a pezzi il cuore e lascia intatta la struttura portante = tiri a fine sera, a fine settimana, a fine mese, a fine anno, alla pensione e poi… muori, immancabilmente.
Tutto molto bello. Non c’è che dire.
I complimenti:
proprio quello che ti auguravi da “piccolo”.
Pensa positivo, allora?
Nemmeno il massiccio intervento dello Stato (insostenibile in tempi normali) è riuscito a cambiarne la negatività di tendenza… (hai voglia, allora).
Allora?
Non discrimina, tale società morta dentro o in piedi?
“Tu” sei divenuto medioevo.
“La sposa del Daesh” è pentita: ero solo una stupida ragazzina…
Lei ha più volte lanciato appelli tramite i Media per un suo ritorno a casa, ma sia il Governo May che quello Johnson la ritengono un rischio troppo alto per la sicurezza nazionale.
16 giugno 2021 Link
Certamente:
la “sicurezza nazionale” viene prima di tutto.
Hai voglia, allora.
“Con la vostra presenza e il vostro voto, avrete nelle vostre mani il destino del Paese per quanto riguarda tutte le questioni principali…”.
Ayatollah Khamenei
17 giugno 2021 Link
Non si discrimina nessun Paese, quando è così ovunque, a prescindere ed anzitempo. No?
Il “suffragio universale” è stata una bella pensata, essendo tu, “tu”, nell’AntiSistema.
Ad esempio, il popolo ha votato per la Brexit?
Come no.
E anche se fosse andata così, l’AntiSistema non teme nessuna decisione, perché “tutto si trasforma” secondo “squadra che vince e allora non si cambia”.
Il tutto sostanzialmente, dunque.
Mentre le “cronache” continuano a riportare le solite notizie prefabbricate, come quei capannoni industriali che ti trovi in piedi dalla sera alla mattina e manco te ne sei accorto.
Ergo: sei ancora medioevo.
Dall'Inghilterra: l'Uefa minaccia di spostare la finale di Euro 2020 se non verranno tolte le restrizioni anti Covid…
18 giugno 2021 Link
Ma come?
Non si tratta di “sicurezza nazionale”? Di “salute pubblica”? E di… “la salute di tutti viene sempre prima di tutto”?
Allora, per una partita di Calcio deve cambiare la regola ferrea?
E un bel “chissenefrega” lo vogliamo dire oppure no. Sei inserito di diritto nella Hall of Fame mondiale = hai sempre “Fame”. Perché?
Perché sopravvivi e dunque nutri solo l’abbondanza della fame, mentre l’AntiSistema si pappa tutto e a te non rimane che qualche briciola, ogni volta.
E quando sei affamato, sei alla fame; allora sei sempre predisposto a tutto. Sei un killer sempre sul mercato, potenzialmente. Poi, puoi anche non essere capace:
allora, sei un kamikaze.
Ti droghi e ti getti via, non importa quanti te ne porterai dietro. È la lotta tra impoveriti dentro, che ignorano tutto e soprattutto, di più.
Se va bene sei rovinato. Al peggio non c’è speranza.
Chi fa da sé, “Fa…” per tre:
padre, figlio e spirito santo.
Tutto quello che dici sarà usato contro di te. Ma hai il diritto di…
Inoltre, puoi sempre comprare un’arma:
basta avere regolare documentazione che rende pacifico tale connubio fra te e “te”.
E ti basta avere il denaro per pagare tutto. Il che ti espone al consueto “vento”, che spazza la società di non importa dove, nell’AntiSistema.
E il settimo giorno si riposò:
ma sarà regolare questa cosa?
Senti un po’ cosa ne pensa il sindacato…
“Mi è mancata tanto la famiglia... Era così forte la mancanza, che infattamente in questi anni me ne sono fatto un'altra…
Guarda, qui sono arrivati ad arrestare un gentiluomo, un galantuomo, solo perché ha sparato a un vicino. E non è che si chiedono se questo vicino è un infame, è un caino...
Qui sai che c'era? Solo pietre vecchie, tombe, anfore, elmi, scudi, pezzi di colonne: insommamente macerie. Io l'ho bonificato: è tutta roba mia…
Schierarsi dalla parte della legge... dico: ma è legale questa cosa?...
Ragioniere, quante volte te lo devo dire che le tasse sono come la droga, se le paghi una volta, anche solo per provare, finisci che ti prende la voglia…”.
Cetto La Qualunque
In alto i nostri cuori:
sono rivolti al Signore… = sei sempre medioevo.
“Fai…”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-437
prospettivavita@gmail.com