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lunedì 7 febbraio 2011

Un mondo nel mondo: la dorsale oceanica.





Osservando il globo in Google Maps  mi sono reso conto di alcune “cose”, il cui sunto generale è che: il nostro punto prospettico fa la differenza tra quello che percepiamo e quello che pensiamo. Perché?

Iniziamo da questa osservazione, usando la visione satellitare offerta da Google. 

Tra la Terra del Fuoco, all’estremità meridionale dell’America del Sud, e l’Antartide appare molto evidente come il fluire dell’oceano Pacifico in quello Atlantico: è chiarissimo l’effetto della massa d’acqua che penetra in quel punto, libero da terre emerse

L’effetto è di trascinamento e di modellazione del fondale, proprio come succede osservando gli effetti dello scorrere di un fiume tra anse, gole, o stretti passaggi. La velocità di scorrimento aumenta perché la pressione della massa che spinge deve incanalarsi in uno spazio più piccolo. Si ha un effetto di erosione sotto e ai lati. Esattamente quello che possiamo osservare nel caso sopracitato. Perché la direzione è quella? Ossia perché proprio in quel senso avviene la miscelatura delle acque oceaniche? Perché la Terra gira in senso antiorario, da ovest verso est. Possiamo osservare come l’intero continente Americano, e non solo, sia proprio messo come di traverso proprio in quel verso.

In realtà tutto dipende da come osserviamo le cose, ossia dal nostro punto prospettico:
  • Per un Osservatore situato al Polo Nord, la Terra girerà guardando in basso in senso antiorario.
  • Per un Osservatore situato al Polo Sud, la Terra girerà guardando in basso in senso orario.
Dal punto in cui “si è” cambiano le prospettive. Tralasciando il discorso magnetico, non è possibile definirsi a nord o a sud di qualcosa senza dare un riferimento specifico. Questo vale anche in ambito di consapevolezza spirituale umana… Leggiamo, a tal proposito, il punto 13.

Possiamo affermare che la materia si comporta come una spugna immersa nell’acqua. Se facciamo qualcosa che disturba la struttura della spugna, come strizzarla, ruotarla o scuoterla, essa rilascerà parte dell’acqua raccolta nell’ambiente circostante. Negli anni, tutti i seguenti processi sono stati scoperti allo scopo di creare in laboratorio un “flusso di tempo” di onde torsionali, dovute allo scompiglio da esse creato nei confronti della materia in queste forme: 
  1. la deformazione di un oggetto fisico;
  2. l’incontro di un ostacolo da parte di un getto d’aria; 
  3. il riempimento con sabbia di una clessidra;
  4. l’assorbimento di luce;
  5. la frizione;
  6. il bruciamento;
  7. l’azione di un osservatore, come il movimento della testa;
  8. il riscaldamento o raffreddamento di un oggetto;
  9. transizioni di fase nelle sostanze (da ghiacciato a liquido, da liquido a vapore ecc.); 
  10. scioglimento e mescolamento di sostanze;
  11. la morte delle piante per appassimento;
  12. radiazioni non-luminose da oggetti astronomici; 
  13. improvvisi cambiamenti di coscienza nell’individuo.
Da www.mednat.org

Osserviamo questa immagine:

Togliendo l’acqua e visionando l’insieme terrestre, tutto cambia. Appare un’altra realtà “solida”.
 
Ci accorgeremo, in breve, di utilizzare una diversa modalità dell’osservazione, proprio come se fossimo dotati di un altro tipo di vista. Cosa vediamo?
Ciò che usualmente definiamo come pianura, montagna, collina, etc. è in realtà una porzione di terra emersa colonizzata dalla Vita di “superficie”, ovviamente rispetto al livello delle acque. Le piccole isole in mezzo agli oceani sono solo l’apice, la vetta, di montagne altissime

Quelle isole “piatte” sono il vertice di montagne. 

Le pianure sono altipiani. Le montagne sono “montagne”, o meglio la prosecuzione di altre montagne che hanno la base oltre l’evidenza. Le acque sono un velo illusorio che appiattisce e che confonde

È evidente che la massa delle acque è enorme e che, mossa dalla rotazione del globo, agisce sulle terre emerse, come una spinta costante e unidirezionale. È un gigante che aziona un meccanismo di forza pura sulle "alture" che trova davanti a sé. Le terre vengono plasmate, nel tempo, da questa titanica opera. L’acqua si infiltra dappertutto e agisce da contenuto per la spugna terrestre, ossia continua a modellare sia all’interno che all’esterno

La rotazione terrestre tiene incollata questa massa alla densità e questa massa elimina le imperfezioni estetiche della ritenuta sfera celeste. Ricordo che Sitchin, traducendo le tavolette Sumere, ha ritrovato la storia della creazione del Sistema Solare e della Terra stessa descritta nell’opera dell’Enuma Elish. La Terra è descritta come l’effetto della spaccatura di un antico pianeta chiamato Tiamat ad opera di un “corpo estraneo”. Una metà del pianeta “madre” avrebbe generato la Terra attuale, la quale non è una sfera ma una sorta di mezza sfera. Con il tempo e la rotazione le masse dense si saranno in parte ricompattate, tuttavia l’azione delle masse d’acqua contribuisce a velare la vera forma del pianeta Terra. L’acqua è un velo capace anche di illudere…

Leggiamo qua:

Tra il 1950 e il 1964, un'équipe di geologi e di geofisici oceanografi portò nuove prove alle argomentazioni di Wegener. Si scoprì che sul fondo degli oceani si estende un'unica, grande e continua catena montuosa lunga circa 64.000 chilometri dall'estremo nord fino a sud dell'Atlantico; essa aggira l'Africa, attraversa l'Oceano Indiano, passa tra l'Australia e Antartide fino alla sponda americana dell'Oceano Pacifico a sud della California.
E' chiamata "Dorsale Oceanica" e, cosa ancora più stupefacente, ai piedi di questa Dorsale è stata rilevata una valle, una spaccatura, una fessura aperta verso l'interno della terra. Vi sono poi delle fratture che si dislocano trasversalmente alla Dorsale e nominate faglie trasformi.
Da www.vialattea.net 

Dunque abbiamo una catena montuosa sottomarina universale, lunga 64000 chilometri; ossia un altro mondo. Ipotizziamo che quegli spazi possano contenere Vita, ossia che siano scavati ed ospitanti la Vita. Chi ci potremmo trovare? Ricordo il mito della Terra Cava, di Agharti:

“Agarthi (detto anche Aghartta o Agartha o Agharti, "l'inaccessibile") è un regno leggendario che si troverebbe all'interno della Terra, descritto nelle opere dello scrittore Willis George Emerson (1856 - 1918). La favolosa Agarthi è legata alla teoria della Terra cava ed è un soggetto popolare nell'esoterismo.
Agarthi è uno dei nomi più comuni usati per definire una civiltà nascosta all'interno dell'Asia centrale. Nel tantra Kalachakra del buddhismo tibetano viene descritto un regno simile, col nome di Shambhala. Nelle interpretazioni moderne, vi è una identificazione tra Shambhala e Agarthi”.
Da Wikipedia 
 
Cosa potrebbe essere stata Atlantide o Mu? Proprio l’estremità affiorante alla superficie di questa immane catena montuosa, come ad esempio le attuali isole Hawaii. Uno sconvolgimento potrebbe avere fatto collassare le terre emerse e cancellato dalla superficie questo antico regno, il quale tuttavia potrebbe ancora esistere sotto il livello delle acqueAll’interno delle montagne sottomarine.

Questa catena montuosa "invisibile" si estende per l’intero globo e collega ogni luogo. Il suo “utilizzo” potrebbe fungere da “mezzo di trasporto” e da sede per una civiltà "ombra", parallela, che potrebbe co esistere con le popolazioni di superficie. Un mondo nel mondo…

La nostra visione come cambia se prendiamo in considerazione questo aspetto? Quando si vocifera di basi aliene sotto i mari o sotto le montagne, in realtà, le potremmo ricollegare a questa antica “versione” del mondo divenuta apparentemente “inaccessibile”. Questa società potrebbe essere talmente evoluta da influenzare l’intera evoluzione della ritenuta società moderna. In pratica una leggenda che cammina ancora sotto le acque e sotto le terre. 

Una società in stretto connubio con forme aliene di Vita: l’anello di congiunzione tra umano e extraterrestre e tra le varie "ere" umane. 

Da questo punto di vista: cosa rappresenterebbe l’uomo “emerso”? Un esperimento alla Dark City?

A parte la più o meno ritenuta “fantasia”, i mezzi di esplorazione più avanzati che potrebbero rivelare “qualcosa” di simile, non sono sotto il diretto controllo del “popolo” ma sotto il controllo ferreo di chi? Il concetto di “popolo” non esiste nemmeno, perché in realtà abbiamo una massa enorme di Human Bit egoici. 

Ci si riunisce per formare organizzazioni diverse ma senza capacità specifica di “osservazione”… Ognuno vedendo il proprio mondo, seppur legati da un filo comune di percezione dettato dalla intensità di sopravvivenza...

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011 

giovedì 27 gennaio 2011

Il ritorno al 2, dal 3, verso l'Uno.





Mentre nella “rete” scorrono e ci bombardano “intelligentemente” news dal tenore angosciante, frutto della tendenza al cambiamento:

Iran, bomba possibile in meno di due anni.
Le sanzioni inflitte all'Iran non hanno impedito al programma nucleare del paese di proseguire e anche se non sta lavorando attualmente alla fabbricazione di un'arma nucleare, la Repubblica Islamica potrebbe disporre di una bomba in uno o due anni, se mai dovesse prendere una decisione in tal senso: lo ha affermato il generale Aviv Kochavi, responsabile dei servizi militari israeliani.
"La questione non riguarda sapere quando l'Iran potrà avere una bomba atomica, ma quanto tempo rimane prima che i suoi dirigenti decidano di arricchire l'uranio al 90%", ha spiegato Kochavi in un'audizione della Commissione Esteri e Difesa della Knesset, la camera israeliana.
Da Yahoo
 
Possiamo notare come il numero 2 appaia decisamente in questo ambito. Dopo l’Irak, ora l’Iran. Stessa tecnica di demonizzazione "occidentale". Se notate, c’è un ampio campionario di tecniche del “decalogo”  espresso da Noam Chomsky. Che altro? Beh, che le teorie di Sitchin su Nibiru iniziano a trovare qualche presa “diretta”. 

In un modo o nell’altro l’Antisistema ci fornisce dettagli del fatto che potremmo "presto" ritrovarci con ben 2 Soli:   

Avremo un secondo sole: gli effetti devastanti della stella rossa Betelgeuse.
Come scrive il quotidiano online australiano News.com.au, si prevede che Betelgeuse, stella rossa super-gigante nella nebulosa di Orione, stia per provocare una serie di effetti devastanti. Al punto che la supernova potrebbe raggiungere la Terra prima del 2012. La seconda stella più grande della costellazione di Orione starebbe infatti perdendo massa, una tipica indicazione del fatto che si sta per verificare un collasso gravitazionale.
Quando questo accadrà, sulla Terra comparirà un secondo sole. A sostenerlo è Brad Carter, ricercatore di Fisica all'University of Southern Queensland, in Australia. "Questa vecchia stella sta esaurendo il combustibile nel suo nucleo", ha dichiarato Carter. Provocherà un'esplosione gigante, decine di milioni di volte più luminosa del sole…
"Quando una stella esplode, la prima cosa che osserviamo è una pioggia di minuscole particelle chiamate neutrini - afferma il ricercatore -. Questi ultimi attraverseranno l'atmosfera terrestre, illuminando il cielo notturno in modo evidente. Ma l'effetto più strano è che il 99% dell'energia della supernova attraverserà i nostri corpi e la Terra senza provocare nessun danno di alcun tipo".
Da Yahoo

Nel film “2012” sono proprio i Neutrini gli “imputati” di un effetto riscaldante sul nucleo della Terra. Fantasia? Può essere. Il segnale che colgo è che sarà il loro numero a fare una, anche minima, "differenza". 

Ecco che, comunque, il numero due sembra ripresentarsi attraverso un articolo di economia. Non solo. Il numero due esprime un frattale di una verità più elevata, di cui il concetto di Sole è il diretto interessato.

Yuan, una moneta internazionale.
Nell'arco di cinque anni lo yuan, la valuta cinese, sarà una moneta internazionale. A sostenerlo è l'economista Antoine Brunet, presidente della società AB Marchés.
In un'intervista pubblicata sul quotidiano La Tribune, Brunet dice che ciò avverrà per due motivi:
  1. Innanzitutto perché Pechino lascia che le sue banche sviluppino le loro attività di deposito in ambito internazionale.
  2. Poi per il fatto che la politica monetaria troppo espansionista degli Stati Uniti ha finito per screditare il dollaro agli occhi dei paesi emergenti.
Per evitare contraccolpi, Brunet suggerisce che i responsabili politici e le imprese multinazionali che lavorano con la Cina prendano coscienza della violenza della sua guerra economica. Occorre ridare fiato all'alleanza tra i membri del mondo libero e democratico per difendersi vigorosamente dallo sviluppo dell'imperialismo cinese.
A proposito della visita del premier Hu a Washington, l'economista sottolinea che per la prima volta un dirigente del paese asiatico mostra una simile fermezza nel suo messaggio: spazio allo yuan come moneta globale, poiché è finita la supremazia del dollaro come riserva valutaria. I cinesi ricordano che l'imporsi del biglietto verde come riserva aveva largamente contribuito alla caduta dell'Unione Sovietica. Per questo destituire il dollaro è oggi la maniera più efficace per mettere in ginocchio gli Stati Uniti.
Le spese militari dell'ex Celeste impero aumentano a un ritmo del 17% all'anno.
Per quanto riguarda la richiesta cinese di rifondare il sistema monetario internazionale, Brunet ritiene che si tratti di una follia: se il dollaro perdesse il suo statuto di riserva, i paesi occidentali faticherebbero a finanziare i propri investimenti militari. L'economista francese lancia l'allarme: la classe dirigente dell'Occidente non può continuare a sottovalutare il pericolo proveniente dalla crescita senza sosta del regime autoritario di Pechino.
Da Yahoo
 
Notiamo come la polarità dell'ambito "militare" influenzi le dinamiche omnicomprensive planetarie e come l'Euro sia completamente tagliato fuori da un ruolo prioritario che evidentemente non potrà mai avere. 

Lo Yuan come il Dollaro: un altro “Sole” tenta di sorgere e risplendere nei cieli unificati della Terra. I due Soli rispecchiano l’unione dei due emisferi. Concetto che ricorda come furono appellati taluni Imperi, talmente grandi da conoscere mai per intero il buio della notte.

Il frattale celeste del cambiamento è espresso dall’apparizione e successiva unificazione del 2. È evidente che il processo si sia già invertito: dal 3 stiamo passando al 2, così come, in altri tempi, dal 2 si era passati al 3. La "spinta" è già invertita...

Il numero 2 è maschile, attivo, caratterizzato da instabilità ma che tende per Natura alla omeostasi in "equilibrio stabile", espresso da un numero dispari, femminile.

“L'omeostasi è la condizione di stabilità interna degli organismi che deve mantenersi anche al variare delle condizioni esterne attraverso meccanismi autoregolatori. È il mantenimento della costanza di composizione chimica ottimale del plasma, del liquido interstiziale e del liquido intracellulare”.
Da Wikipedia

Ci sono tanti modi di essere in equilibrio e, molto probabilmente, lo siamo in ogni circostanza. Quello a cui si tende è, però, un equilibrio stabile. È nella definizione di omeostasi il concetto sovraesposto. L’esterno costringe l’interno ad autoregolarsi per rimanere in equilibrio. Ma questo equilibrio interno se non è “sostenibile”, se non è in risonanza con la massa critica dei partecipanti e con la Natura e lo scopo dei partecipanti, ebbene, dovrà cambiare nel tempo perché non ha raggiunto un punto di equilibrio stabile.

È come dire che l’equilibrio esiste sempre, ma è la sua sostenibilità nell’economia superiore celeste che lo trattiene in quella forma e sostanza, oppure che lo obbliga a cercare un’altra combinazione di fattori.  

È il perfezionamento dell’equazione ad opera dell’Architetto di Matrix, ad esempio.

Altro fattore importante è che, alla ricerca di un nuovo punto di equilibrio stabile, l’interno influisce sull’esterno. Tale ricerca è statisticamente dannosa per l’esterno nel “breve” periodo. Infatti il moto espresso sul sentiero della ricerca, dal punto di osservazione attivo ed instabile tipico di un mondo “maschile centrico” è una dimostrazione di forza inadatta allo scopo, riversata sull’esterno come, ad esempio, lo scempio della Natura ad opera dell’umanità

È il rischio che corre un Mondo dominato dal maschile, come un Vulcano attivo che erutta lava, lapilli e cenere, perché non è in “pace con se stesso” – brontola in continuazione.

La coppia che bilancia non è espressa dal Sole e dalla Luna, portatori di ciclicità, bensì dai due Soli. Il secondo Sole chiarifica la notte e mantiene la Luna sempre dello stesso “colore”.

Io leggo, in questi segni dal cielo, un grande presagio di positività per l’intero genere umano.

A questo punto, segnalo un link molto utile per il nostro benessere tendente alla ricerca di un equilibrio stabile. Sono presenti in Youtube delle composizioni, liberamente usufruibili, basate sulle frequenze naturali del benessere. Potete partire da questo link e seguire a ruota il resto del percorso. Un grazie di Cuore all'autore.

Utilizzando determinate frequenze in un ambiente silenzioso si possono effettuare sedute di meditazione, training autogeno, E.F.T, pranoterapia e altre tecniche di ricerca interiore. Queste frequenze, che hanno un potere straordinario e benefico sulla fisiologia umana, vengono indicate come vitali.

Queste sono:
  • 174 HZ - Fondamenta, effetti spirituali individuali
  • 285 HZ - Cognizione quantica
  • 396 HZ - Liberi dal senso di colpa e ansia
  • 417 HZ - Cambiamento, lasciare andare il passato
  • 528 HZ - Riparazione e armonizzazione DNA
  • 639 HZ - Apertura e connessione nei rapporti umani
  • 741 HZ - Stimolare il risveglio interiore
  • 852 HZ - Ritorno all'ordine spirituale
  • 936 HZ - Attivazione della ghiandola pineale
  • 963 HZ - Effetti spirituali individuali

Per maggiori informazioni sull'argomento: 
www.segnidalcielo.it

* La foto d'apertura d'articolo è tratta da http://flickr2.netbits.co.uk/large/photo/4742623217/b3512674dc. Grazie.
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

lunedì 24 gennaio 2011

I "dolori" del giovane Shrek.






In Shrek 4 - E vissero felici e contenti possiamo osservare come la “crisi esistenziale” del simpatico Orco verde, estenuato dal ciclare dell’abitudine domestica, lo porti a cercare ciò che aveva nel passato: la sua privacy e libertà determinata dal suo essere “Orco” apparente.

È voglia di tranquillità, di serenità… Anche di stare un pochino da solo. È… Normale, insomma. Lo possiamo capire tutti, no? È un po’ parte anche delle nostre “storie”. È il ritmo della “modernità” e dell’annidamento della ripetitività, la quale alla lunga può stroncare persino un rapporto “sano” come quello familiare, quello dei principi di responsabilità nei confronti dei figli, del/la proprio/a consorte.

Ma come la mettiamo quando prendiamo in considerazione la responsabilità verso noi stessi? È sensato cadere giorno dopo giorno in un lento ed inesorabile “lasciarsi andare”? È responsabile l’annichilimento della propria sfera individuale in funzione esclusiva della famiglia e delle cosiddette funzioni genitoriali e matrimoniali? Persino le amicizie, in una modalità simile, si intrecciano nell’abitudine di festeggiare un compleanno, una festività comandata, una nascita, etc. e diventano una... Noia "mortale".

A quel punto si inizia a “cercare” qualcosa al di fuori della "cerchia", del muro asfissiante che ci si è costruiti attorno. A quel punto, secondo la concezione civile e religiosa del matrimonio, iniziamo ad evadere in maniera poco lecita.  

Cosa stiamo facendo in realtà?

Stiamo cercando di essere quello che siamo sempre stati. Dove ritroviamo quell’ambito a cui mi sto riferendo? Solo nel passato, perché il futuro non  è dato da sapersi. Ricordiamo il passato come un qualcosa di “perduto” e da ricercare. Entra in funzione la capacità di mitizzazione del tempo trascorso. Non importa se quel tempo non fu proprio interamente come volevamo: importa che quel tempo avesse in sé quella caratteristica di “libertà” a cui, adesso, ambiamo

Nel processo di levigazione e raddrizzamento del passato, evitiamo di osservare tutto quello che “non andava”.  Entriamo dunque in una funzione "positiva" del ricordo del passato. Lo si rimpiange non accettando pienamente il presente. Il tempo presente è quasi sempre non accettato, perché solitamente viene più facile e naturale lamentarsi di quello che si ha. Viene più facile e naturale ambire a quello che si è perso o ambire a qualcosa d’altro che ancora non possediamo o non siamo. Nascono le invidie nei confronti degli altri. Nascono le gelosie e ci si rinchiude progressivamente in se stessi, continuando a costruire il “muro” attorno a sé.

Cosa fa Shrek? Rimpiange il passato. Ciò che era e che aveva. Ciò che è “andato” e che ha contribuito a forgiarlo come “adesso è”. Chi è Tremotino? È la tentazione, prima, e il senso di colpa e la rabbia, poi, e una grande opportunità, tra le righe, sempre.

Costui, in possesso di doti magiche, se in possesso di un brandello di tempo di una Vita altrui, si può inserire nella catena sequenziale degli eventi e mutarne il corso. Se gli si conferisce potere, costui cresce in vigore togliendolo, di conseguenza, al diretto interlocutore.
 
Tremotino è una forma pensiero avvilente, una eggregora, è l’Antisistema. La sua funzione, se non capita e vinta, porta all’emorragia energetica ed alla perdita del proprio sé. Nel relativo smarrimento, non riconosciamo più nemmeno la nostra Vita, le nostre gioie mascherate dall’abitudine in lugubri spaventapasseri. 

Il tempo perduto, abilmente manipolato con il nostro consenso, diventa la nostra Vita secondaria e parallela a quella “nuova” appena acquisita. Questa nuova esistenza è vuota perché gran parte dell’energia viene usata per mantenere in piedi il nuovo mondo creato, nel quale noi diventiamo dei ramoscelli portati dalla corrente d’acqua che, paradossalmente, sorge dalle nostre profondità.

Ecco il processo:
  • Fiona: “Magari non sei più l’orco di una volta. Ma magari non è una brutta cosa”.
  • Shrek: “Io voglio soltanto che le cose tornino come erano prima… Quando potevo fare quello che volevo quando avevo voglia di farlo. Prima! Quando il mondo aveva… Senso”.
  • Fiona: “Tu hai ogni cosa. Com’è che l’unica Persona che non riesce a capirlo sei tu?”.
  • Tremotino: “Questo è quel Tale che ha reso tutto questo possibile”.
  • Tremotino: “Non è quello che ho fatto io. È quello che tu hai fatto”.
Questo film non è per bambini. Ricordo che in sala, al cinema, non ci furono molti cori di risate. Non c’erano le situazioni tipiche. Il film induceva a pensare persino i bambini che non coglievano spunti per lasciarsi andare alle risate sfrenate, magari, del primo Shrek.
Tremotino incute timore, dipinto com’è tra luci tenebrose e parrucche d’altri tempi. Anche le Streghe, seppur quasi sensuali, addossano brividi diversi da quelli della Strega “classica”. Tremotino è piccolo e sembra essere quasi insignificante. Infatti lo è se lasciato nel proprio “brodo”. Ma diventa un Gigante quando trova degli esseri insoddisfatti che barattano con lui la propria essenza energetica ed il proprio tempo.

Eppure una via d’uscita c’è sempre. Il contratto ha una clausola rescissoria “legale”. Trovare il vero Amore. Ossia quell’energia unica capace di sciogliere ogni tipo di tenebra e di ignoranza della Luce.


Il tutto sempre nel reame del tempo.

Il parallelo con quello che scrive Josè Arguelles in merito all’accordo perduto, al tempo perduto, è notevole. Così come il concetto di famiglia Karmica di Rudolf Steiner.
 
Tutto vive nell’analogia: il piccolo rispecchia il grande che, a sua volta, riflette il piccolo. In questo gioco di specchi è facile smarrirsi come, infatti, è successo. Nello scenario 3D, duale, magnetizzato e polarizzato del mondo costruito con la nostra energia, ma sognato da "altri", siamo messi con le spalle al muro.

Non ci resta solo che “capire”. Nessun giudizio. Questa è la vera responsabilità scaturente dal fatto di “essere qua”, di “essere vivi e senzienti”. Ringraziamo Tremotino che di una nostra pena mascherata di romanticismo ne fa un’opera d’arte molto… Evidente.

Mi fermo qua perché dovrei allargare il discorso chiamando in causa l’Enuma Elish ad opera di Sitchin, Marduk o Maldek, il pianeta scomparso e frantumato che oggi crea la fascia asteroidea  tra Giove e Marte. Questo discorso si è aperto e reso a me comprensibile grazie agli studi di Arguelles e Sitchin e la visione collante di Shrek 4. 

Ormai vivo di questi sentimenti che devo sviscerare fuori di me, in questo Blog. È il mio modo di ringraziare l’Universo, e di rendermi utile, alla sua magnifica opportunità concessa

Il suo “ispirare” è il frutto delle mie migliori intenzioni.

“Vivere nel mondo senza avere consapevolezza del suo significato è come vagabondare in una immensa biblioteca senza neppure toccare un libro”.
The Secret Teachings of All Ages – citato ne' “Il simbolo perduto” di Dan Brown

Nebuloni Davide / SacroProfanoSacro 2011

lunedì 8 novembre 2010

Una diversa visione delle umane cose.






Ecco un “pezzo” di storia frattale dimenticata. Un pezzo della storia dell’umanità lontana e logora. Probabilmente vicina alle “origini”. Dove è scritta? In un antico libro rinvenuto sotto al deserto? In un rotolo smangiato dal tempo e dalla corrosione della dimenticanza? No… Nelle parole di un film. Un film molto recente. Un film dell’industria consumistica americana e, dunque, globale. Mi riferisco a “Scontro fra Titani”. Comprendo l’ilarità che può scatenare questa mia affermazione. Non la giudico e passo oltre.

La verità frattale è contenuta dappertutto e si ripropone in continuazione. Basta essere ricettivi! Per cui non occorre fare costose campagne di scavi in pieno deserto e non bisogna disperare perché la “conoscenza” è stata quasi interamente trafugata, manipolata, nuovamente nascosta. No. Perché la “verità”, ciò che si è compiuto sulla Terra in un bacino molto dilatato di tempo, e non solo negli ultimi 5000 anni, è sempre tra di noi; la verità si riforma nelle nostre strutture sociali, individuali, nei nostri edifici, nelle forme delle città e del territorio, in ciò che scriviamo, pensiamo, diciamo, in ciò che compiamo e non compiamo.

È frattale proprio come le trame, i disegni naturali che si ripetono all’infinito se li si osserva attentamente. Olografica e frattale. Ogni “granello” di Creazione la comprende per intero. Indagando nei frattali possiamo comprendere ciò che è successo e che, oggi, ancora ci “plasma” come un sogno di materia eterica solidificata, come un incantesimo

Riporto solo alcuni dialoghi della pellicola in questione.

“Le storie più antiche del mondo sono scritte nelle stelle. Storie di un era che precede uomini e Dei… Fu Zeus a creare l’uomo e l’uomo alimentava con le sue preghiere l’immortalità degli Dei. Ma con il tempo il popolo dei mortali divenne insoddisfatto, cominciò a dubitare degli Dei e alla fine si sollevò contro di loro”.

Tra l’altro approfitto di questa citazione per rendere omaggio all’illustre Zecharia Sitchin che è scomparso il 9 ottobre 2010. Devo molto a questo uomo e lo ringrazio per quello che ha compiuto nel corso della sua intera Vita. Riporto una breve descrizione di questo uomo, scritta dal fondatore del Gruppo Macro, Giorgio Gustavo Rosso:

“Sitchin è un grande scienziato e ricercatore, che ha avuto il coraggio di sfidare il conformismo degli archeologi con tante prove che mettono in discussione la versione ufficiale. La sua speranza era che venissero esaminati i resti di un ritrovamento e che si potesse confermare che il DNA di questa entità non era di provenienza terrestre, e così aggiungere una prova scientifica inconfutabile e decisiva a tutte le altre che aveva raccolto in appoggio alla sua convinzione che la razza umana, di cui facciamo parte, è l’effetto, il risultato di un incrocio genetico tra abitanti della Terra e di un altro pianeta, Nibiru”.

Andiamo avanti. Abbiamo il padre adottivo di Perseo che solleva le reti da pesca, da cui dipendeva la sopravvivenza della sua intera famiglia, e amaramente si accorge che sono vuote e lacerate dagli scogli. 

A chi devo rivolgere la nostra gratitudine per questa gloriosa munificenza? A Poseidone? A Zeus? Chi devo ringraziare?
Ringrazia gli uomini che li provocano! Afferma premurosamente la propria moglie Barbara.
Hanno distrutto la mia isola, mandato la peste sulla tua. Si prendono tutto quello che vogliono! Siamo solo schiavi.
Gli Dei ci hanno dato la Vita; di questo dovremmo essere grati. Incalza ancora Barbara.
Sono stanco di dover ringraziare per gli avanzi… Sono un pescatore. Perseo è un pescatore. Persino questo ci hanno rubato: ciò che siamo!   Eppure vogliono il nostro Amore.
Un giorno qualcuno si dovrà ribellare. Un giorno qualcuno dovrà dire: Basta!

Accidenti! Ma queste sono parole e concetti importanti. Che ci fanno in un film di produzione tipica dell’Antisistema? Come  è possibile? Perché offrire questa prospettiva al “grande” pubblico? Non sarà pericoloso per l’energia di Controllo? Non sta esagerando nella propria spavalderia?

No. Perché la verità è frattale e non ci si può fare nulla! 

Nemmeno l’Antisistema può opporsi alle leggi celesti. E di questo dobbiamo farci forti. Dobbiamo comprendere che la sacra fiamma della verità non si può spegnere. Può essere coperta o quasi soffocata, ma non spenta. E non mi riferisco alla speranza, la cui esistenza è proprio un frattale della “fiamma” che alimenta l’uomo infinitamente. Di sola speranza non si può vivere, come non si può vivere di sola forza di volontà. Occorre immaginare qualcosa di nuovo. Elevare il personale punto prospettico. Guardare da un’altra prospettiva, proprio come fa fare ai propri allievi il professore John Keating nell’Attimo fuggente

Andiamo avanti. Siamo nell’Olimpo e gli Dei sono riuniti in cerchio, preoccupati per il comportamento degli uomini, sempre più spavaldi e rivoluzionari nei loro confronti. Parla Zeus e poi interviene suo “fratello” Ade, il sovrano degli Inferi.

Io ho creato gli uomini! E loro ricompensano il mio Amore con la sfida?
Tu li hai creati per una sola ragione. Perché le loro preghiere alimentassero la nostra immortalità. Ma il tuo Amore è sin troppo grande. Sono diventati forti e questo mi costringe a riemergere perché ora siamo tutti minacciati. … Lascia che scateni la mia forza. Gli uomini torneranno a pregare. Tu potrai crogiolarti nel loro timore e noi torneremo ad essere potenti.
Tu affermi che è l’Amore ad alimentarci, ma tu dipendi dal loro Amore. Io ho imparato a vivere del loro dolore e della paura.

Caspita! Parole ancora più forti di prima. È più facile ottenere energia dalla paura piuttosto che dall’Amore, perché quest’ultima non sappiamo nemmeno cosa sia, proprio come afferma "tra le righe" Benigni quando “canta” il Paradiso di Dante

La luce dell’Amore di Dio ci può distruggere tanto è potente e tanto noi siamo impreparati a riceverla. 

Ricordo anche un discorso di Roy Martina in questo senso.
Fratelli e sorelle: è questa la verità! Per adesso la verità è questa! Ci rappresenta ancora. Con le nostre preghiere alimentiamo ancora “qualcosa” che necessita di questa vera e propria forma d’energia che possiamo evocare. Noi siamo i loro “figli”, le loro batterie come rappresentato benissimo in Matrix. Non è una questione di denaro. Riguarda una forma di potere ben diversa. E riguarda anche una questione di sopravvivenza a 360 gradi, innestata in un piano evolutivo, educativo, molto ben celato.

Questo è l’Antisistema. 

La forma d’onda, il velo costruito sul mondo, l’incantesimo, il sogno altrui, il paradigma, l’eggregora, la consuetudine e l’abitudine in uso nel mondo intero è un qualcosa che richiede di soffrire per alimentare un qualcosa d’altro: un principio potente che si nutre di noi e che è nato da noi

Noi che siamo suoi figli. Come è possibile? È possibilissimo se ci pensate bene. Uscire dal “rompicapo” equivale a comprendere che ci siamo auto rinchiusi in circoli viziosi, in loop senza fine e senza uscita. Un esempio? È nato prima l’uovo o la gallina? Ma chi se ne frega! Questa domanda è una trappola da cui non se ne esce con la logica. Per comprendere le fattezze della trappola energetica, dobbiamo elevare il nostro punto prospettico. Vedere da un’altra altezza o almeno angolazione. Solo in quel modo ci accorgeremo che sono nati contemporaneamente, l’uovo e la gallina, e la domanda ha il solo scopo di incatenare coloro che se lo sono chiesto almeno una volta in Vita propria: tutti. Tutti! perché questa domanda è frattale anch’essa: è dappertutto sotto varie forme e “salse”. È come dire che “la palla è rotonda”…

Se cercate “preghiera” all’interno di questo Blog, troverete altri articoli sviluppati proprio evidenziando questa potente modalità di invio di energia. 

Attenzione a chi eleviamo le nostre preghiere, fossero santi o divinità, umani o oggetti.

Cerchiamo di rimanere nel nostro “centro”: in quella frequenza c’è tutto quello che ci serve per proseguire nel cammino.

Sintonizziamoci sulla radio del nostro CuoRe.
 
 

martedì 28 settembre 2010

Illusioni pirotecniche.




Saccheggiato il museo di Bagdad
.
Sono un po' distratti i funzionari dei musei e dei siti archeologici in Iraq. A sette anni dall'invasione americana del paese, che provocò anche il saccheggio a più riprese dei tesori artistici, circa un terzo del patrimonio è stato ritrovato.

Dal museo nazionale di Bagdad erano spariti 15 mila pezzi di archeologia, vasi e collane babilonesi, bronzi di popoli mediorientali, ceramiche dell'antica Persia, tavolette d'argilla Sumere costellate di testi cuneiformi che corrispondevano alla più vecchia scrittura umana conosciuta.

Tra essi 638 oggetti, alcuni dei quali risalivano al terzo millennio avanti Cristo, che vennero rispediti nella primavera 2008 in Iraq dall'esercito americano che li aveva messi in sicurezza negli Stati Uniti. Fotografati, datati, classificati e impacchettati da un gruppo di esperti a New York, i pezzi vennero consegnati all'ufficio del primo ministro iracheno Al-Maliki
Fonte: Yahoo


Leggendo i libri di Sitchin e avendo delle nozioni di base storico geografiche, notizie inerenti a questa zona del pianeta dovrebbero essere sempre valutate attentamente
. Infatti stiamo parlando della cosiddetta “culla della civiltà”, ossia di quelle terre in mezzo ai due fiumi portatori della Vita in zone desertiche o semidesertiche: il Tigri e l’Eufrate. La terra dei Sumeri:


I Sumeri (abitanti di Šumer, egiziano Sangar, biblico Shinar, nativo ki-en-gir, da ki = terra, en = titolo usualmente tradotto come Signore, gir = colto, civilizzato, quindi "luogo dei signori civilizzati") sono la prima popolazione sedentaria al mondo che possa essere considerata "civilizzata". Erano rappresentati da una etnia della Mesopotamia meridionale (odierno Iraq sud-orientale), autoctona o stanziatasi in quella regione dal tempo in cui vi migrò (attorno al 4000 a.C.) fino all'ascesa di Babilonia (attorno al 1500 a.C.).

La loro scrittura cuneiforme sembra aver preceduto ogni altra forma di scrittura e compare attorno alla fine del IV millennio a.C”.

Fonte: Wikipedia

Il “luogo dei Signori civilizzati” è il punto di start dell’attuale ciclo di Creazione. Tra una glaciazione e l’altra, che costituiscono delle vere e proprie paratie stagne del “ricordo”, l’umanità ha probabilmente vissuto dei cicli che l’hanno portata, ogni volta, ad una grande evoluzione.

Questi cicli si sono sempre conclusi con l’arrivo di un’era glaciale planetaria.

Come invece siano andate le cose alle elite sociali non è dato da sapersi. Penso che un fenomeno tanto evidente come una glaciazione, possa essere evitato da un gruppo o da una minoranza che possedesse almeno questi requisiti:

  • conoscenza
  • tecnologia
  • denaro
  • potere
Ovvio che questa distinzione è un retaggio del modo di pensare e di essere attuale; credo che in quel tempo potesse bastare la conoscenza ed il potere.

Ricordo che una parte della scienza si esprime nei confronti di questi tempi, come preparatori ad una nuova fase di glaciazione, di cui l'innalzamento delle temperature è solo una paradossale anticipazione.

Nelle Cronache dell’Akasha di Rudolf Steiner si narra di questi cicli, connessi al "respiro" dei pianeti e dunque al Cosmo intero.

Si citano il Sole, Saturno, la Terra, la Luna e le grandi civiltà scomparse come Atlantide, Lemuria, Mu
.

Fantasie? Quando Steiner ci informa che tra un ciclo e l’altro si torna ad una fase di potenziale, di “sonno”, in cui i “semi” di ciò che è stata l’umanità del ciclo precedente si radicano nel “terreno” e si preparano ad una nuova “nascita”, posso pensare che si passi attraverso una fase di reset basata su di un “inverno” lunghissimo: un’era glaciale!

Osserviamo in tal senso la Natura; nei mesi invernali si ferma apparentemente, “lavora” ad altri livelli meno evidenti. Si prende una “pausa” al fine di migliorare le proprie potenzialità, per “riflettere” entro se stessa, per aumentare la massa radicale, per ancorarsi alla Terra in attesa della Primavera e del “Cielo”. È un vero e proprio respiro di saggezza!
Solo l’uomo esula da questa estrema ciclicità. L’uomo che deve produrre in serie. L’uomo che non può mai fermarsi perché le sue “città” necessitano di “lubrificazione” continua.

La progettazione del tessuto urbano e sociale umano si basa sul presupposto che ci sia in continuazione “Vita” consumistica. Traffico, commerci, socialità. Non ci si deve mai fermare per nessun motivo…


Perché?

L’uomo produce e consuma sempre di più. Il consumo è però sempre più “estremo” e la società moderna, si può dire, che produca rifiuti. Il tempo generazionale umano è sempre più veloce ed il frattale è dimostrato dal tempo di Vita di un prodotto come il cellulare o il computer.

L’epoca dell’usa e getta è un vero e proprio insulto alla "logica" di economia di scala naturale.
Cosa è successo? Una stretta elite di persone ha deciso che l’umanità si dovesse sviluppare in questa maniera. Siamo stati distorti, strappati via dai ritmi nativi della Creazione. In che modo? In infiniti modi di cui:
  • l’alterazione del tempo cronologico (calendario)
  • l’estrazione dai cicli di “letargo” naturali
Evidenziano due dei più significativi movimenti. Condotti o meglio trascinati su un binario parallelo alla normale fruizione della Vita, è stato possibile progettare e “coltivare” generazioni intere di “cloni” senza memoria per il potere ed il sollazzo dell’Antisistema nelle vesti del Controllo.

L’area geografica di Bagdad è molto importante per tornare a comprendere le nostre origini sul pianeta Terra.

Per questo l’esercito USA ha messo in scena una guerra senza senso, di cui la faccenda petrolio è solo la punta di un iceberg sproporzionato. In quei luoghi esiste ancora la possibilità di comprendere il nostro passato e Sitchin lo ha ampiamente dimostrato. Nelle tavolette d’argilla è stata tramandata la storia dell’incesto genetico che ci ha creati.

Nei reperti che appartenevano al Museo di Bagdad c’era probabilmente qualcosa che valeva la pena di inscenare una invasione per “vedere da vicino”
.

“… vennero rispediti nella primavera 2008 in Iraq dall'esercito americano che li aveva messi in sicurezza negli Stati Uniti. Fotografati, datati, classificati e impacchettati da un gruppo di esperti a New York…”.

Facciamo questa considerazione: quando a terra una bomba colpisce il proprio obiettivo, c’è una forte esplosione che uccide e fa danni: attira l’attenzione. Nessuno si preoccupa di connettere quell’ordigno alla sua origine… all’aereo che l’ha lanciato. Perché? Perché in quel momento non c’è tempo; c’è altro di più prioritario da fare. Chi guardasse il cielo non vedrebbe nulla, perché parliamo di aerei di alta quota coperti dalle nubi. Chi vedesse qualcosa vedrebbe solo una macchina che vola e udirebbe solo il rumore sciacquato dei motori. È forse quella la causa della devastazione? È solo il braccio armato. Dove si trova il vero responsabile dell’idea di eseguire il bombardamento? Non di certo sull’aereo. Non di certo alla luce del Sole.

Ecco cosa facciamo e come ragioniamo usualmente a livello di massa… seguiamo l’evidenza di un “fatto” concreto che ci ha coinvolti, perdendo ogni traccia del mandante, del perchè.

Se il mandante sa che funzioniamo così, è facile provocare ad arte un effetto pirotecnico per catalizzare l’attenzione, quando in realtà le proprie mire puntano ad altro.

La pressoché totalità dell’informazione moderna ha questa funzione ingannatoria.


venerdì 17 settembre 2010

L'Africa del Cuore.





Che succede nel mondo? Nell’ambito di ciò che vale la pena di segnalare, nella pagina della finanza di Yahoo di questa mattina, troviamo queste news:
  • i fumatori giapponesi danno l’assalto ai tabaccai perché fra poco scatterà un aumento delle sigarette del 38%
  • i treni Frecciarossa hanno portato in attivo il bilancio delle Ferrovie.
  • i cinesi e l’expo di Shanghai sulle tematiche “verdi”
  • una tecnologia basata sul cellulare per trovare posti di parcheggio in maniera “intelligente”
  • mercato delle auto senza incentivi che “cade”
  • l’Europa “minacciata” dalla crescita smodata dei cinghiali
  • i Cubani che presto conosceranno la scure dei tagli statali
  • il Pil della Turchia che avanza a velocità maggiore di quello della Cina
  • il “risveglio” economico dell’Africa

Una variegata e breve tematica dei temi giornalieri più “meritevoli”, di cui quello relativo all’Africa è certamente molto significativo. Tempo fa lessi una canalizzazione di Kryon, nella quale si metteva in evidenza come il continente Africano sarebbe divenuto entro 60-100 anni il polo di maggiore espansione planetario. Si narrava dello spostamento dei grandi capitali dei grandi investitori che, dopo il boom della Cina, del Brasile, della Russia, avrebbero preso di “mira” le coordinate geografiche dell’Africa. Anche in questo ambito non esiste il caso. Senza l’humus lasciato dalla piena di denaro non è possibile risvegliare i potenziali assopiti di una regione. E ciò sembra che sia già in corso da qualche anno.

L’Africa, dalla forma di cuore, è stata volontariamente “lasciata indietro” come se fosse una sorta di bacino di riserva, di contenimento delle crisi, di laboratorio per fare esperimenti di ogni tipo. Il suo sacrificio nel tempo ha dettato ritmi e processi di industrializzazione nel resto del mondo. La sua “impronta” è stata infatti sempre presente sin dagli albori del tempo, tramite l’estrazione delle materie prime come oro e diamanti. Gli Anunnaki discesero in Terra per estrarre oro e lo trovarono in gran quantità soprattutto in due regioni del globo:
  • Africa
  • Centro e Sud America
Le miniere Africane sono state le prime; profondi “buchi” che si spingono nel ventre della Terra. Gli annali relativi alla memoria storica di ciò, sono contenuti ad esempio, nell’opera di Sitchin “Il libro perduto del Dio Enki”. Questo “trattato” è ricco di dettagli e osservazioni, mettendo in evidenza le mire dei visitatori cosmici proprio nei confronti delle regioni Africane identificate con il nome “Abzu”. A questo link  è possibile trovare uno splendido articolo a supporto di questa linea di pensiero. L’articolo è molto approfondito e permette di vedere le rovine di una antica enorme città del Sud Africa, dal punto di vista dei cieli attraverso l’occhio di Google Heart

Ciò che emerge è un “qualcosa” che viene datato a circa 200000 anni fa!

Ma oggi non intendo approfondire argomenti “esotici”. Lascio alla vostra curiosità l’opera di lettura suggerita.
Ciò che intendo evidenziare è come il continente Africano sia destinato ad emergere nel tempo, a causa di un crocevia indescrivibile di varianti che giocano a suo favore (finalmente), non da ultima la legge dell’equilibrio che, prima o poi, porterà il livello delle energie scaricate in quei luoghi dal pensiero occidentale di sfruttamento, a parificare il potenziale inespresso. È curioso che nel film “2012”, alla fine le uniche terre emerse siano quelle di una parte dell’Africa che si è sollevata di 2000 metri dall’altezza del mare. Sarà un caso che i produttori hanno pensato a questa ipotesi?

L’Africa è una terra ricca di Vita; Vita schiacciata in ogni maniera. Ai bimbi e a quelle popolazioni, in generale, occorrerebbe portare un modello di pensiero “nuovo”, diverso dal solito finto grado di compassione che si esaurisce nell’inviare qualche scatola di cibo prossimo alla scadenza. Inoltre, tra di loro, come dappertutto, esiste una grande corruzione a livello politico e amministrativo. Essi stessi si rubano il cibo dal piatto comune in cui mangiano. E le responsabilità di ciò non possono essere imputate a nessuno se non a se stessi, anche se il loro comportamento è frutto, in parte, di un paradigma ereditato da tutti coloro che sono giunti in loco esclusivamente per sfruttare.  

Il Karma Africano è “importante”

Hanno come "pagato" qualcosa che li ha riguardati molto da vicino in un lontanissimo passato, magari tra le ere glaciali. La schiavitù è stata un frattale molto chiaro di un’azione che probabilmente, le antiche popolazioni di quelle terre avevano a loto volta imposto ad altre genti.

Nulla è per caso.

Esiste un livello di “Giustizia Celeste” che nel tempo tende a manifestarsi, il cui frattale più cruento e paradossale è proprio l’antica legge del taglione o ciò che ricorda Dante nella sua “Commedia” con il nome di legge del Contrappasso:

“La legge del contrappasso (dal latino contra e patior, "soffrire il contrario") è un principio che regola la pena che colpisce i rei mediante il contrario della loro colpa o per analogia ad essa. È presente in numerosi contesti storici e letterari d'influenza religiosa, come ad esempio l'Inferno islamico o la Divina Commedia”.
Fonte: Wikipedia

In ambito spirituale le “cose” funzionano in maniera apparentemente strana per il nostro modo di “comprendere”; a volte ad esempio, un sano egoismo è da preferire all’altruismo, quando questa forma di interessamento verso gli altri parte da una “sede” non in equilibrio con se stessa. Colui che è “egoista” in realtà ama se stesso, si vuole bene. Ma anche questo aspetto è da percorrere con una buona dose di equilibrio personale che è il “sale” stesso dell’arte del destreggiamento nelle proprie energie. 

Scrivevo ieri di Vadim Zeland e del concetto di “campo morfologico” che influisce sui processi mentali dell’uomo, ebbene ho trovato nel libro di Gerard Athias “Le radici familiari della malattia” un passo inerente a questo concetto, ma spiegato fugacemente attraverso una splendida “riflessione” di Jung. Si parla di una pecora che si è smarrita allontanandosi dal gregge:

“È consapevole di essersi persa? La risposta del suo cervello non è personale, deve essere sovrapersonale, esterna alla sua personalità. A quel punto Joseph introdusse la nozione di Inconscio Collettivo, cara a Jung. È il cervello collettivo del gregge che invia l’ordine della malattia, affinché l’animale non si allontani e, andando in aiuto della pecora smarrita, si dirige verso di lei per assisterla. Una volta ritrovato il contatto visivo, uditivo, olfattivo, il cervello collettivo manda l’ordine di riparazione. Conta soprattutto la specie: l’individuo ha poca importanza. Se ogni pecora si allontanasse per la propria direzione, il gregge si dissolverebbe rapidamente e la specie sarebbe in pericolo. Questo sovrainconscio è il cane-pastore del gruppo; gli stessi meccanismi esistono in noi esseri umani… La Natura intera ha integrato questo modo di comunicare, ma l’uomo col tempo l’ha perso, trasformando il suo istinto animale in una tecnologia equivalente: il cellulare. Basterebbe saper sviluppare questa comunicazione sovrasensoriale per farne comodamente a meno”.

Anima. Essere umano. Cervello biologico. Campo morfologico di Zeland. Campi morfogenetici di Sheldrake.  Inconscio Collettivo di Jung. Aura spirituale. Etere. Prana. Energia. Amore. Creatore.

Stiamo parlando di un qualcosa di enorme, di vasto quanto l’Universo stesso; stiamo parlando del progetto e del senso della Creazione. Di una intelligenza che è sempre all’opera e sempre con noi. Noi che ci riteniamo soli, separati, isolati, abbandonati…

L’Africa è la più bella storia di questo secolo nascente. La vedremo fiorire, sbocciare come un Fior di Loto. Intanto iniziamo a prendere atto di questa meravigliosa vicenda.

Spero tanto che la sua “riscoperta” non sia solo dettata da dinamiche economiche arraffatici, ma sono conscio che il suo mutamento di polarità debba essere innescato nel modo ancora più consono per coloro che detengono i grandi capitali da mettere a disposizione dello “sviluppo”:

Gli investitori e gli uffici studi lo hanno capito, l'uno dopo l'altro: l'Africa è diventato un continente dalle opportunità in rapida crescita.
Le statistiche del Fondo monetario internazionale parlano chiaro: dal 2000 al 2009 il suo tasso di crescita annuale ha raggiunto in media il 5,1%, nonostante un 2009 mediocre (+2,5%).
E il pil del continente ha ormai raggiunto i 1.600 miliardi di dollari (1.220 miliardi di euro), come il Brasile o la Russia.
In un articolo pubblicato sul Financial Times lo scorso agosto Jim O'Neill, capo economista di Goldman Sachs, nonché inventore dell'acronimo Bric per indicare i campioni emergenti (Brasile, Russia, India e Cina) si dice convinto che questi entro i prossimi quarant'anni saranno raggiunti da qualcuno dei grandi paesi africani. «Se non faranno qualche stupidaggine», ha scritto O'Neill, «la Nigeria e i suoi 180 milioni di abitanti nel 2050 potrebbero pesare più di Canada, Italia e Corea del Sud».
Fonte: Yahoo 
 
Sono certo che la grande spiritualità ancora presente in Africa, riuscirà a bilanciare le spinte monodirezionali legate all’arrivo del denaro. La “magia” di quelle terre è grande ed è sempre sopravissuta ad ogni tentativo di annichilimento a carico del passato. 

Quei bimbi dai grandi occhioni meritano un mondo migliore.  

 

domenica 12 settembre 2010

A cascata...






Riflessione domenicale:

Enlil convocò i suoi tre figli in consiglio.
Preoccupato per quanto stava succedendo, disse loro:
All’inizio creammo i Terrestri a nostra immagine e somiglianza.
Ora, invece, i discendenti degli Anunnaki sono diventati a immagine e somiglianza dei Terrestri!
Prima Caino uccise suo fratello,
ora un figlio di Marduk è l’assassino del proprio fratello!
Per la prima volta un discendente degli Anunnaki,
dai Terrestri ha formato un esercito.
Nelle loro mani ha posto armi di un metallo particolare,
un segreto degli Anunnaki!

Fonte: Undicesima tavoletta - Pag. 258 - “Il libro perduto del Dio Enki” di Z.Sitchin
 
 

martedì 7 settembre 2010

La seconda creazione del genere umano.




“…Ogni atomo è un perfetto ologramma della Sfera Universale, che ci mostra che l'Universo è strutturato su un principio di frattale completo…”. Il Battito Universale – The Divine Cosmos di David Wilcock

La Creazione si “distribuisce”, si espande in ogni direzione come tirando una manciata di sassi in una pozza d’acqua, solo che in questo caso si parla di Etere. Non esiste dunque un centro, ma infiniti centri attorno ai quali sorgono, crescono, si muovono formazioni “organizzate” d’energia. La spinta che muove tutto questo enorme meccanismo celeste trova spiegazione nel significato stesso di “evoluzione”, cioè “muoversi”. Non è importante in quale direzione perché in realtà non c’è una direzione, c’è libero arbitrio. È l’uomo che attraverso la sua opera di “classificazione” imprime una direzione a ciò che pensa di comprendere solo osservando. Non occorre cercare di comprendere perché è tutto già dentro di noi, dobbiamo semmai sciogliere le “calcificazioni” che ci tengono lontani da un certo “sentire” libero, fluido, naturale.

La scienza è sempre alla ricerca della fonte di una certa energia "percepita". Per questo deve negare che esista, ad esempio, l’Etere, il Prana, l’Orgone, l’energia vitale, la “libera energia”: perché non ha una risposta e perché l’Antisistema lo impone.

Per farla molto semplice riporto una espressione che potrebbe interessare la scienza, qualora essa fosse libera di spaziare:

“…Questa irruzione costituisce una specie di donazione di materia ed energia fatta dallo spazio interplanetario al nostro Sistema Solare…”.

È una frase estratta dal meraviglioso “lavoro” di David Wilcock in “The Divine Cosmos” – La trasformazione del Sistema Solare.

Per chi volesse approfondire l’uso che ho fatto di questa frase, può seguire il seguente link:  Io non lo faccio perché ci vorrebbe troppo tempo e perché può non interessare nel contesto di questo articolo; mi premeva tuttavia fornire almeno una traccia per intuire come certi macrofenomeni determinino ciò che succede all’interno dei loro “campi”, nei quali la Vita intelligente si pone delle domande elaborando delle risposte in virtù del proprio livello evolutivo e di manipolazione.

L’evoluzione è un’onda che si propaga a partire da ogni singola particella vivente, per cui non ha un centro effettivo, eppure la quantistica ci insegna che esiste uno stato in cui si verifica l’unione di altri due stati “antagonisti” o “ legge del tre”:
  1. ON
  2. OFF
  3. ON/OFF
Cosa significa? Che non esiste un centro ma esistono infiniti centri ed allo stesso tempo esiste un centro degli infiniti centri. Ciò descrive il motivo per il quale la Creazione compenetra se stessa, compenetrando ogni singola particella vivente, il perché questa “intelligenza” è dappertutto, è ubiqua, sparsa ad arte come una manciata di semi sul terreno.

L’uomo si è già spinto o è tornato a spingersi verso ambiziosi confini della conoscenza nel campo della creazione di energia:
 
"Come abbiamo riferito in Convergence III, è interessante notare qui che un duplicato quasi esatto di questo fenomeno dell' "oscillatore centrale" è stato dimostrato in laboratorio dal fenomeno poco compreso della "Sonoluminescenza", osservato per la prima volta nel 1934 da H. Frenzel e H. Schultes e sottoposto alla moderna attenzione da D. F. Gaitan nel 1988 e S. Putterman e collaboratori nel 1995. La natura generale di questo esperimento ripete abbastanza da vicino le condizioni della Sfera Universale e dell'oscillatore centrale di plasma luminoso successivamente formato.
In questo esperimento una fiasca di vetro sferica è riempita d'acqua e fatta vibrare da ogni lato con onde sonore ad alta densità, che sono dirette verso il centro della sfera. Poi, con una sottile cannula di vetro, viene introdotta nell'area centrale una minuscola bolla d'aria. La bolla è in grado di rimanere sospesa nel centro esatto del vaso per via delle pressioni delle onde sonore che si urtano, il che, di per sé, è un fatto interessante delle armoniche. Poi, la bolla inizia a collassare e ad espandersi con ritmo uniforme. Ogni volta che la bolla collassa, essa emette una luce visibile, formando un plasma luminoso e la pulsazione è così rapida che la luce sembra costante.
Sorprendentemente, Putterman e collaboratori, determinarono che la bolla interna si comprime ogni volta fino a 1/100.000° della sua dimensione originale e vibra con estrema regolarità ogni 100 milionesimi di secondo, emettendo mille miliardi di volte più energia di quanto qualsiasi singolo atomo avrebbe potuto guadagnare dalle onde sonore.
La sonoluminescenza rimane un mistero inspiegabile per la scienza ufficiale. Prima di tutto, dovremmo notare che la pulsazione della bolla è ad intervalli esatti di 100 milionesimi di un secondo, dimostrando la sua precisa connessione armonica al secondo come unità di tempo. Secondo, nessuno è stato in grado di capire come mai la semplice compressione di una bolla d'aria crei luce visibile con un'intensità energetica così elevata - non esiste nessuna energia appena sufficiente per qualsiasi processo di fusione che noi sappiamo verificarsi. Nel nostro nuovo modello, potremmo dire che la combinazione forzata di A1 e A2 dentro la bolla d'aria produce la luce visibile che si vede ogni volta che la bolla collassa. Perciò un generatore di materia in miniatura si forma duplicando le medesime condizioni che esistevano al momento della formazione del nostro Universo”.
Fonte: The Divine Cosmos – Il battito universale di David Wilcock

Focalizziamoci sulla porzione di frase precedente: Perciò un generatore di materia in miniatura si forma duplicando le medesime condizioni che esistevano al momento della formazione del nostro Universo.

Un generatore di materia? Cosa viene subito in mente? L’atto di una nascita. Il parto di una donna che “genera materia”; materia che è abitata, fecondata, dalla presenza dello Spirito. Veniamo dunque a noi.

Attraverso l’opera di traduzione delle tavolette Sumere ad opera di Sitchin, abbiamo appreso che la creazione del genere umano, come lo conosciamo oggi, sia stata un’opera di alta ingegneria genetica ad opera di una razza extraterrestre, gli Anunnaki.
 
Perché? Perché avevano necessità di "operai" “ubbidienti” da far lavorare nelle miniere d’oro situate in Africa. Perché? Per togliere i loro stessi compagni dalle medesime condizioni di lavoro forzato. Dunque? Noi siamo stati creati per fare cosa? Per lavorare come schiavi! Oggi come è la nostra Vita? Cosa facciamo maggiormente? Lavoriamo per la pressoché interezza della nostra Vita per almeno otto ore al giorno, per almeno cinque giorni alla settimana. 

Ricordate il discorso, la verità espressa dai frattali? 

Nulla sembra essere cambiato da quella ipotesi sull'origine della nostra "Creazione". Tanto è vero che l’umanità ha dato luogo, nel tempo, alla ripetizione, alla simulazione, al frattale della schiavitù, praticamente in ogni ambito geografico e temporale del globo terrestre. E nulla è per caso.

Le Sacre Scritture che oggi possiamo acquistare nelle librerie, sono "artificiali" quanto lo possiamo essere noi; sono state ammorbate dall’opera dell’Antisistema. Eppure racchiudono ancora porzioni di verità; ricordate come sia sempre all’opera “centralmente” l’intelligenza Creativa? Sparsa per ogni dove…

Di cosa narra la Bibbia, ad esempio? Dei “Giganti”, dei “Nefilim”, di “Coloro che scesero dal cielo”… ma cosa vuole dire? Se non quello che comprendiamo con l’intuito del cuore? La manipolazione è talmente evidente già dalle sue prime avvisaglie.

Leggiamo cosa riporta, a tal esempio, “La Bibbia – Antico Testamento – Genesi – 2 Samuele” della Mondadori per la serie “I grandi libri della religione”:

Pagina 33 – Genesi
Il fallimento nella ricerca della Vita – 6”.
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla Terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: “Il mio Spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua Vita sarà di centoventi anni”. C’erano sulla Terra i Giganti a quei tempi – anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.
 
Non è pazzescamente chiaro? O è anche questa la trama fantasy di un romanzo o di un moderno film? Perché non accettiamo di comprendere ciò che esprimono queste poche righe? Che dichiarano in maniera tanto esplicita la presenza di entità aliene sulla Terra con autorità di comando e di… “razzia”. Da notare la visione del mondo dal punto di vista  assolutamente maschile…
 
Poi cosa possiamo leggere sempre nello stesso “testo”?

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla Terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. E il Signore si pentì di avere fatto l’uomo sulla Terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: “Sterminerò dalla Terra l’uomo che ho creato…”.
 
Dunque il Principio Divino procede per tentativi? La verità dovrebbe essere una qualità di ogni particella vivente, ad “immagine e somiglianza” del Creatore. Da questa lettura non si giunge ad un simile risultato, in quanto addirittura ci si illude di raccontare l’opera del Creatore, del massimo Principio Divino. No? No!  E come si spiega allora questo "errore"? Solo in questo modo:
questo “Signore” raccontato è un alieno, un essere solo più evoluto dell’uomo, ma ancora sulla via dell’illuminazione, passibile di sbagliare.
 
E ancora: “… Scendiamo dunque, e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro”. Cosa è successo nel mondo? Proprio questo fatto. Ma perché l’uso di termini al plurale? E perché il verbo “scendere”? Perché Dio è nell’alto dei cieli? Ma non si afferma che è ubiquo! Che sa persino quanti capelli abbiamo sulla testa?  E dunque per fare questo, per confondere l'uomo, deve scendere dal cielo?

Ma andiamo! Esploriamo lo spazio e poi rimaniamo agganciati ad un libro talmente manipolato da risultare persino sgradevole: ma forse è proprio questo l’effetto voluto, no? L’Antisistema ha “pensato” a tutto!
 
“… Quelli che vi hanno portato fino a questo punto conoscono così bene la Natura umana che ogni possibilità che ti possa venire in mente è già stata bloccata. Ogni cellula di resistenza è ben nota a loro ed a queste cellule è concesso di esistere solo perché esse hanno uno scopo nel loro progetto. Queste verranno usate da loro come esempi grafici di quello che loro, appunto, non permetteranno.
Ora dovete capire che per l’umanità esiste una via di “passaggio” che consente di attraversare, trascendere, questa esperienza, ma dovete assumere un atteggiamento creativo, non una postura di resistenza. Questo è quanto loro non si aspetterebbero da voi, sulla base dei vostri modelli di esperienza del passato…”.
Fonte: Guida pratica al nuovo paradigma di George Green

Cosa si intende per “esiste una via di passaggio che consente di attraversare”? Secondo me l’allusione è a quella zona del Cosmo che il Sistema Solare sta attraversando, disegnando il proprio “circuito”, caratterizzata da una energia di tipo diverso da quello che ha contraddistinto il genere umano nel passato.  
Che sia la “Cintura Fotonica” o quanto spiegato da David Wilcock in “The Divine Cosmos”, so in cuor mio che segnerà la fine di un’era e l’inizio di un’altra. 
Che sia l’energia del Gomitolo Blu o ciò che le Scritture antiche definiscono il “respiro del Creatore”, so in cuor mio che abbiamo raggiunto un punto di focus e cambiamento!
 
Come vorrei terminare questo articolo? Proponendo ciò che è direttamente tradotto dalle tavole Sumere da Sitchin, e che è stato donato al genere umano per illuminare il suo cammino anche nella comprensione del proprio passato; mi riferisco a dei passi tratti da “Il libro perduto del Dio Enki” di Sitchin. Enki era/è uno dei due figli di Anu, il figlio primogenito nato da una concubina e dunque non designato come diretto successore al trono di Nibiru.

Enki è il “padre” dell’umanità, colui che ha creato il genere umano moderno o “civilizzato”. Enki è il Signore di cui narra la Bibbia!
 
Il punto in questione viene dopo la “creazione” di Adamo ed Eva.

“Qual era l’errore nella combinazione ottenuta dall’essenza vitale?
Osservò (Enki) i discendenti dei Terrestri, notò una situazione inquietante:
per colpa dei loro ripetuti accoppiamenti stavano regredendo al livello dei loro incivili progenitori!"
 
La narrazione passa a raccontare come il Dio Enki, si unì a due giovani donne “di una bellezza sconvolgente”, ingravidandole. Poi...

“Al decimo conto, completato il nono, la prima sia accovacciò e partorì; da lei nacque un figlio maschio.
Anche la seconda sia accovacciò e partorì; da lei nacque una figlia femmina”.
 
Abbiamo dunque una nuova “Creazione”, ma questa volta di tipo “Naturale”: un incrocio tra razze diverse!
 
“Delle nascite Enki era estasiato:
Chi ha mai visto una cosa simile!
Il concepimento fra Anunnaki e Terrestri è stato così realizzato.
Ho creato l’Uomo Civilizzato!”.
 
Egli è tanto sicuro di sé che il “risultato” è praticamente certo: la sua immagine è stata applicata all’Uomo.
 
“I due erano diversi da tutti gli altri Terrestri.
Crescevano più lentamente dei Terrestri, erano più svelti nel comprendere.
Erano dotati di intelligenza, erano in grado di parlare con le parole”.
 
È a tutti gli effetti la “registrazione” della nascita di una nuova specie intelligente sul pianeta Terra.
 
“Dal mio seme è stata creata una nuova specie di Terrestri, una specie a mia immagine e somiglianza!
Dalle sementi faranno crescere cibo, dalle pecore avranno greggi da pascolare.
D’ora in poi Anunnaki e Terrestri saranno saziati!”.
 
Ecco dunque l’altra “campana”; ciò che la Bibbia artefatta ha cancellato dalla storia umana. Si narra di una Creazione genetica ottenuta incrociando delle forme antropomorfe già presenti in loco, con l’essenza degli Anunnaki, che diede origine ad Adamo ed Eva. Poi di una seconda “intromissione” attraverso l’accoppiamento diretto di un”Dio” con due Terrestri.  

Dunque, abbiamo vari “rami” della genealogia del genere umano:
  • coloro che discesero da Adamo ed Eva
  • coloro che discesero dalla seconda “Creazione”
E stiamo parlando “solo” di ciò che successe dopo l’ultima grande glaciazione, ossia il ciclo attuale.

Alla luce dei fatti, oggi, come vivranno e dove saranno presenti sulla Terra i discendenti della seconda “Creazione”? Chi sono i discendenti di questa seconda “Creazione”? 

Chi sono i discendenti della prima “Creazione”?  Se qualcuno è scampato alla involuzione che era all'opera, non so proprio come abbia potutto giungere sino ad oggi, dal momento in cui, in "mezzo", c'è anche il Diluvio e l'olocausto nucleare che scoppiò sulla Terra fra i figli degli Anunnaki e la popolazione  Terrestre opportunamente ripartita tra di loro. 

Penso che la prima Creazione dei Terrestri si sia estinta!

Dalla seconda "Creazione" nacquero poi Caino e Abele e quando Caino uccise Abele, lui, sua moglie e la sua discendenza furono meledetti e mandati in esilio; il "segno" che li contraddistinse fu che sul loro volto non crescesse più la barba
Anche questa maledizione è prettamente maschile!

Ho una domanda che si fa largo con forza dentro di me:

Chi sono gli Ebrei? Perché sono definiti come “il popolo di Dio”? Una domanda a cui seguiranno le opportune risposte.

Ricordiamo che il termine “Dio” è diametralmente opposto a quello di “Creatore” e solitamente descrive l’inversione polare: l’Antisistema.