Continuiamo anche oggi a riflettere attorno alle notizie del Mondo intessuto ‘tutto intorno a te’, come recitava Megan di Vodafone, alcuni anni fa, o 'costruita(o) intorno a te' come recita Ennio Doris, quando ci propone il suo modello di banca globale e domestica.
La figura, che emerge da questa struttura nidificata, è molto simile ad una serie di cerchi concentrici, ad un sistema di Matrioske o di scatole cinesi, al modello Copernicano di riferimento per il Sistema Solare, oppure, ad una spirale.
Che differenza c’è tra una serie di cerchi concentrici e una spirale?
Che nella spirale, i cerchi concentrici sono in realtà connessi e di raggio diverso. È, cioè, solo una questione di prospettiva l’accorgersi o meno, di essere in una struttura complessa, piuttosto che in un ramo della stessa, ritenuto ‘tutto quello che esiste’.
I loop che ci contengono sono simili a camere o a piani di un edificio:
essi non rappresentano l’intero complesso, ma ne fanno parte. Vedremo più avanti questo discorso riferito al Dna.
Ogni azione ripetuta nel Tempo forma un loop. Ogni abitudine veicola loop comportamentali. Se ci fosse un Pastore, costui potrebbe amministrare il ‘gregge umano’, facendolo cadere in abitudini premeditate dal Pastore stesso. Ok?
Non importa quanto un individuo sia ricco, intelligente od acculturato, né importa che lavoro esso svolga, perché in realtà ognuno di noi è segnato da questa legge 3d, tanto evidente quanto l’esistenza della gravità. In questo caso, tuttavia, l’evidenza non corrisponde alla consapevolezza del 'peso', in termini di conseguenze derivanti dal tracciamento, prima, e dall’appartenenza, poi, ad un loop.
L’equivalente proverbio potrebbe essere:
dai un dito e ti prendono il braccio.
Il frattale di superficie è la dipendenza in ogni sua manifestazione.
Allora, agganciamo la ‘Visione Frattale/Indiretta’ e andiamo a caccia di indizi, che ci permettano di maturare anche consapevolezza del loop:
Irpef, con il taglio sconto fino a 280 euro l’anno. Ma qualcuno ci rimetterà.
Il tetto alle detrazioni può diventare penalizzante.
Un beneficio massimo di 280 euro l’anno, che però potrebbe essere azzerato o addirittura ribaltato in una perdita secca, per i contribuenti che godono di abbondanti detrazioni fiscali. È questo l’effetto di massima delle novità annunciate in materia di Irpef, la cui esatta portata potrà essere chiara solo quando il ministero dell’Economia renderà noti i dettagli dell’intervento:
un intervento per la verità abbozzato piuttosto in fretta nelle ore precedenti il Consiglio dei Ministri.
Resta da chiarire anche la dimensione finanziaria complessiva dei ritocchi. Secondo le prime stime, l’intervento sulle due aliquote Irpef vale circa 5-6 miliardi, a fronte di 3,3 di gettito garantito dall’aumento di un punto dell’Iva per il secondo semestre del prossimo anno. Dal 2014 in poi, invece, lo stesso incremento dell’imposta sul valore aggiunto - su tutto l’anno - darà 6,6 miliardi cioè un importo sulla carta sufficiente a finanziare il calo delle aliquote sul reddito. Ma è chiaro che una parte della copertura sarà interna all’Irpef, verrà cioè dall’effetto di aumento dell’imposta derivante dalla riduzione di detrazioni e deduzioni…
È un po’ più complicato capire cosa succede se entrano in ballo detrazioni e deduzioni… Si tratta di agevolazioni che riguardano i contributi ai fondi pensionistici e sanitari, gli assegni al coniuge in caso di separazione, gli interessi sui mutui, le spese veterinarie, quelle funebri, scolastiche e alcune erogazioni liberali, più altre voci ancora. Saranno risparmiate le spese sanitarie. L’effetto della franchigia sarà sostanzialmente di eliminare i piccoli sconti.
È poi previsto un tetto massimo di 3.000 euro per le spese detraibili al 19 per cento, sempre dell’articolo 15. Questo vuol dire che chi oggi porta in detrazione - ad esempio - 4.000 euro di interessi passivi del mutuo e 1.000 di erogazioni liberali, dovrà rinunciare a 2.000 euro di spesa, cioè ad una detrazione di 380 euro. Per questo ipotetico contribuente ci sarebbe una perdita perché la maggiore imposta supera di 100 euro lo sconto per tutti pari a 280…
Il calo delle aliquote si applicherà sull’anno fiscale 2013, dunque lavoratori e dipendenti potranno iniziare ad accorgersene dal prossimo gennaio. Invece le nuove regole su detrazioni e deduzioni entreranno in vigore dalla prossima dichiarazione dei redditi, con effetto retroattivo sulle scelte fatte dai contribuenti nel 2012.
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Veramente diabolico:
- Dal 2014 in poi, invece, lo stesso incremento dell’imposta sul valore aggiunto - su tutto l’anno - darà 6,6 miliardi cioè un importo sulla carta sufficiente a finanziare il calo delle aliquote sul reddito. Ma è chiaro che una parte della copertura sarà interna all’Irpef, verrà cioè dall’effetto di aumento dell’imposta derivante dalla riduzione di detrazioni e deduzioni
- Il calo delle aliquote si applicherà sull’anno fiscale 2013, dunque lavoratori e dipendenti potranno iniziare ad accorgersene dal prossimo gennaio. Invece le nuove regole su detrazioni e deduzioni entreranno in vigore dalla prossima dichiarazione dei redditi, con effetto retroattivo sulle scelte fatte dai contribuenti nel 2012.
Come già fatto notare anche ieri, perché hanno abbassato le aliquote Irpef, se il calo verrà compensato o superato dalla relativa stretta su Iva, detrazioni e deduzioni?
È una questione legata all’apparenza e, quindi, di un volere del Pastore nei confronti del ‘gregge’.
Lo zampino ha sempre la stessa matrice:
- apparenza
- pseudo beneficio posteriore
- aggravio immediato, anzi, retroattivo.
Non è una questione politica, nel senso di appartenenza ad un Partito piuttosto che ad un altro, perché ogni Governo, di ogni estrazione, si è sempre comportato allo stesso modo.
Per favore ripensateci.
Più fastidioso di un ulteriore aumento del peso del fisco, c'è verosimilmente solo un aumento retroattivo del prelievo. Se la bozza del disegno di legge di stabilità sarà confermata nel testo definitivo che il Governo si appresta a presentare in Parlamento ci troveremo di fronte a un ennesimo, spiacevole caso di arroganza fiscale.
Il motivo è presto detto:
spulciando tra articoli e commi del disegno di legge, si scopre che l'annunciata stretta su spese detraibili e oneri deducibili per chi ha redditi oltre 15mila euro, non solo è più pesante di quanto si poteva fino a ieri immaginare, almeno leggendo il comunicato di Palazzo Chigi dopo la lunga seduta del Consiglio dei ministri per varare la legge di stabilità.
Ma, addirittura, che le limitazioni introdotte su molti sconti fiscali - dagli interessi sui mutui agli assegni al coniuge - scattano già nella dichiarazione dei redditi di quest'anno, il 2012. Ridurre i vantaggi di deduzioni e detrazioni equivale, ovviamente, ad aumentare il livello del prelievo.
In un contesto generale - fatto di un incrocio inverosimile di aumenti e tagli di imposte - che, a questo punto, diventa quanto mai articolato e complesso…
Nella bozza del Ddl di stabilità, la retroattività della norma su deduzioni e detrazioni fiscali è 'tutelata', almeno nella forma, da una specifica deroga allo Statuto del contribuente. Il quale, ricordiamolo, non consentirebbe al legislatore di modificare per il passato le norme fiscali, specie se ciò comporta un aggravio per i contribuenti.
Sappiamo che si tratta di una delle norme più 'violate' dello Statuto.
Ma sappiamo anche che questo modo di agire non si concilia affatto con l'esigenza sempre più urgente di migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti, primo passo (anche se non unico) per una solida strategia di contrasto all'evasione fiscale impostata sulla tax compliance…
Per ora resta la spiacevole percezione di uno Stato che con una mano dà e con l'altra riprende.
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Misuriamo il potere/volere/intenzione della Massa, nella differenza tra quello che auspica e quello che accade/subisce. Un potere prossimo allo zero ma, in realtà, perfettamente funzionante in quanto la Massa stessa viene utilizzata inconsciamente/indirettamente al fine di poter manifestare questo livello di realtà.
È la Massa il vero strumento di potere del 'Pastore'.
Leggiamo, ora, quest’altra notizia:
Lascia l'albergo senza pagare, incastrato dal DNA sullo spazzolino.
Stephen Evans, imbianchino di 29 anni, ha prenotato un soggiorno di tre notti presso una pensione di Llandudno, località marittima del Galles, peraltro sua città natale, dichiarando nome e indirizzo falsi (sul registro compare la firma di un certo Paul Jones of Chester).
Dopo soli due giorni, però, l’uomo si è volatilizzato, ovviamente senza saldare il conto della stanza (di circa un centinaio di sterline). Pensava di averla fatta franca, eppure non molto dopo è stato scoperto:
gli agenti di polizia chiamati a investigare sul caso hanno infatti notato che il ‘furbetto’ aveva dimenticato nella stanza incriminata il proprio spazzolino da denti. Estratto il Dna dalle setole e dopo una veloce ricerca all’interno del database, ecco spuntare il nome dell’imbianchino gallese…
Dopo aver ammesso le proprie colpe, Evans è stato costretto a saldare l’intero importo della stanza non pagata e, come se non bastasse, è stato anche riconosciuto colpevole di aver rubato un cellulare, dal valore di circa 500 sterline, da un bar vicino Prestatyn.
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Allora; non è strano che un caso simile venga ‘onorato’ addirittura da una indagine a livello di Dna? O è ormai la prassi nel Galles?
E, ancora:
estratto il Dna dalle setole e dopo una veloce ricerca all’interno del database, ecco spuntare il nome dell’imbianchino gallese.
Di quale database stiamo parlando? Non stiamo forse ammettendo che siamo tutti stati mappati e classificati in un fantomatico registro delle identità genetiche?
Questo individuo è un imbianchino, non un serial killer. Come può fare parte di un simile archivio? La sua presenza è indice che l’intera popolazione ne fa parte, altrimenti come potrebbero aver svolto l’indagine, se gli inquirenti avessero avuto a disposizione un elenco sommario di poche migliaia di nomi di persone già segnalate per crimini precedenti?
Presumo che una indagine di questo tipo possa avere anche un costo, per il titolare della pensione, costo che presumibilmente sia ribaltato sull’imbianchino. Ma nella notizia non viene riportata nessuna cifra, quando invece si fa prontamente notare che lo stesso abbia anche rubato un cellulare da 500 sterline.
Attenzione:
sembra esistere un corpo di polizia che utilizza l’indagine con il Dna e sembra che esista un database contenente la traccia genetica di ogni persona. In fondo che ci vuole? Basta un capello.
Si parla di ‘Dna compatibile’, poi. Cioè?
- che non contrasta con altre cose
- (tecnologia) dispositivo o software che può adattarsi ad un altro di diversa marca o concezione…
S’intende ‘che si adatta, che assomiglia’ al Dna della tal persone classificata nel database.
La parola ‘compatibile’ mi mette molto in allarme. Si rischia di sbagliare persona…
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Il Dna da solo serve a poco, senza una struttura che lo fa parlare, di cui conosciamo ancora poco e che mostra che il dogma che ‘tutto è scritto nel Dna’ è semplicemente falso…
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Uniamo i puntini, per favore. SPS non sta saltando di palo in frasca, ma sta tentando di veicolare luce dove ne arriva poca, ossia di leggere tra le righe.
Come gli Egizi, che erano in grado di veicolare la luce del Sole, attraverso strutture di riflesso, anche sottoterra come, ad esempio, nelle tombe scavate nella roccia della Valle dei Re.
Proseguiamo; osserviamo cosa è successo al ‘principio attivo’ della Stevia, da quando è stata legalizzata anche in Italia. Immediatamente le aziende l’hanno messa in vendita. Ma, in che modo?
Non distribuendo le foglie macerate, bensì, introducendo una percentuale di Stevia nei soliti polpettoni artificial-chimici. vediamo, a tal esempio, cosa riporta il sito dei relativi prodotti della 'Misura'.
Ingredienti:
lattosio (proviene dal latte), edulcorante: glucosidi dello steviolo (estratti dalla stevia), coadiuvante E468, stabilizzanti sali di calcio degli acidi grassi e biossido di silicio, aromi naturali. ..
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Gli estratti di Stevia vengono lavorati e resi artificialmente morti, come accade allo zucchero. Inoltre, la presenza della famiglia degli ‘aromi naturali’ conferisce un’aria sinistra alla formula di confezionamento della Stevia, perchè non si sa 'da cosa siano composti'.
Come al solito, il ‘principio attivo’ è passivato dall’industria alimentare Antisistemica, attraverso l’ausilio della legge e dell’industria medica.
Tutto quello che si va a comprare è prepotentemente devitalizzato. Coltivare Stevia da sé, è la cartina di tornasole necessaria al fine di meglio ricomprendere quello che ci accade. In definitiva è sempre quel ‘Conoscere Se Stessi’ di antica ispirazione…
Passiamo adesso al Magnesio ed al discorso del latte non umano dato ad umani.
In seguito alla mancanza di Magnesio, anche la muscolatura del cuore sviluppa uno spasmo o un crampo e puo’ smettere di battere. Questo accade perché il magnesio per rilassare il cuore e per renderlo pronto per la contrazione seguente è insufficiente. Il magnesio è così determinante che è necessario per ogni importante processo biochimico quale per esempio la digestione, la sintesi proteica, la produzione di energia cellulare e il metabolismo del glucosio.
Come già sappiamo, il magnesio è la chiave per il giusto utilizzo del calcio e del potassio e di molti altri nutrienti.
Così, la grande domanda che ora ci si pone è: che cosa causa la carenza di magnesio?
Ecco i ‘nemici’:
- caffè
- zucchero
- diuretici
- vaccini
- droghe di tutti i tipi
- bassa funzionalità tiroidea
- stress
- dieta ad alto contenuto di calcio.
Questo significa che il calcio vi fa male? No, non del tutto.
Se esaurite più magnesio che calcio (cosa che spesso accade con diete al alto tenore di calcio, come es. formaggi, latte), sarà meglio assumere magnesio per evitare i problemi derivanti dall'eccesso di calcio, tra cui:
depositi di calcio nelle giunture, calcoli biliari, calcoli renali ed in casi estremi, calcificazione del cervello e di altri organi e parti del corpo, causando malattie cardiache, artriti, indurimento delle arterie, senilità, osteoporosi e calcificazione degli organi e dei tessuti che così possono degenerare, irrequietezza, problemi di insonnia, tensione, maggiore stress, sindrome premestruale e molto di più.
In altre parole, l'eccesso di calcio può essere un reale problema, mentre l'eccesso di magnesio non lo è. Le conseguenze possono anche essere la perdita di memoria ed eventualmente una riduzione delle prospettive di vita.
Il magnesio e il calcio devono quindi essere presenti nelle corrette proporzioni in base alle vostre necessità.
Ecco un esempio:
Qual è la nazione che presenta il più alto consumo di latte?
Risposta : gli Stati Uniti.
Ora un'altra domanda: quale nazione si distingue per il più alto consumo di integratori di calcio?
Sempre gli Stati Uniti.
La popolazione americana ha il più alto tasso di osteoporosi di tutto il globo. Perché?
Eccesso di calcio associato a poco magnesio. Assumere più calcio non ne colmerà la carenza, e questo è già abbastanza evidente dalle statistiche, mentre integrare con magnesio ristabilirà sia la carenza di calcio sia del magnesio stesso.
Il Magnesio risolve l'eccesso di calcio nel corpo e gradualmente dissolve i depositi di calcio e le calcificazioni dell'organismo dando una nuova prospettiva di vita.
Il peggio che può capitarvi sarà, come già detto, un fenomeno di diarrea; non preoccupatevi. Ripulirà il vostro organismo dandovi un gran beneficio duraturo.
In questo caso riducete solo la somministrazione fino al livello con il quale la diarrea cesserà, ma continuate ad assumere il magnesio…
In Medicina Naturale consigliamo di usare il Magnesio Supremo (Carbonato di magnesio = 1 cucchiaino in acqua calda al mattino prima della 1° colazione) e/o il Bicarbonato e/o il Cloruro di Magnesio (questi ultimi vanno utilizzati cosi:
una punta di cucchiaino da caffè a digiuno al mattino e nel tardo pomeriggio (meglio a stomaco vuoto), non alla sera dopo cena.
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Intolleranza al lattosio.
Utilizziamo questo spazio per rispondere ad alcune domande frequenti relative all'intolleranza al lattosio (sito web della Granarolo):
1) Cosa significa essere intollerante al lattosio?
Molte persone sono intolleranti al latte, cioè non possiedono l’enzima necessario alla digestione del lattosio, lo zucchero del latte. Infatti il lattosio che non viene digerito nello stomaco, arriva all’intestino crasso dove viene attaccato dai batteri intestinali, producendo sintomi quali gas, flatulenze e provocando diarrea e crampi. L’enzima del nostro organismo catalizza la scomposizione del lattosio, la lattasi, viene prodotta solitamente dai mammiferi nei primi stadi di vita e una volta adulti smettono di produrla. Le persone intolleranti devono limitarsi al consumo di yogurt e latte fermentato, nei quali la maggior parte del lattosio è stato in parte pre-digerito dai batteri lattici.
2) Che cos’è l’intolleranza al lattosio?
È l’incapacità dell’intestino a dividere lo zucchero 'lattosio' nei due zuccheri semplici: glucosio e galattosio che sono assorbibili dall’intestino.
Tale incapacità è data dalla mancanza totale o parziale di un enzima (lattasi) che si trova sulla superficie delle cellule che rivestono l’intestino.
Se non viene digerito, il lattosio che rimane nel lume intestinale viene fatto fermentare dalla flora batterica presente nell’intestino stesso con produzione di sintomi fastidiosi.
3) Come si manifesta?
I sintomi più comuni dell’intolleranza al lattosio sono:
• dolori addominali di tipo crampiforme
• meteorismo intestinale
• diarrea.
La gravità della sintomatologia dipende dalla quantità di lattosio che ogni individuo riesce a tollerare. Molto spesso i sintomi, soprattutto i dolori addominali e la diarrea, compaiono poco dopo l’assunzione di alimenti contenenti lattosio.
4) Come si diagnostica?
Molto spesso una storia clinica accurata che mette in evidenza un rapporto di causa-effetto tra assunzione di lattosio e comparsa dei sintomi è già sufficiente per porre diagnosi di intolleranza al lattosio.
Nei casi dubbi il test che ci permette di fare diagnosi di certezza è il breath test. È un test di semplice esecuzione che si può effettuare in regime di day hospital. Consiste nel far soffiare il paziente (deve essere a digiuno) dentro uno speciale boccaglio.
Si fa bere poi al paziente una quantità definita di lattosio (calcolata in rapporto al peso). Quindi il paziente dovrà soffiare, sempre dentro lo speciale boccaglio ad intervalli regolari di 30 minuti per le tre ore successive.
Il respiro così raccolto viene esaminato da una macchina che valuta nel respiro il contenuto di idrogeno proveniente dalla fermentazione del lattosio non digerito che rimane nel lume intestinale.
Se nel respiro raccolto dopo l’assunzione di lattosio, il contenuto di idrogeno è superiore a quello presente nel respiro raccolto prima di aver bevuto il lattosio, vuol dire che il paziente è intollerante al lattosio.
5) Come si cura?
Il trattamento consiste in una dieta che escluda cibi contenenti lattosio e quindi principalmente latte vaccino, latte di capra, latticini freschi, gelati, panna e molti dolci e biscotti contenenti latte.
Bisogna stare molto attenti alle fonti 'nascoste' di lattosio in quanto tale sostanza è usata frequentemente come additivo soprattutto nel prosciutto cotto, nelle salsicce e negli insaccati in genere. Anche molti cibi precotti e alcuni tipi di pane in cassetta possono contener lattosio. Si consiglia di legger sempre bene le etichette.
6) Essere intollerante al lattosio significa che non potrò mai più bere latte?
È consigliabile sospendere il consumo di latte vaccino per 3-4 settimane finché la situazione si stabilizza e successivamente reinserirlo gradualmente nella propria dieta, finché non si registra un peggioramento: bisogna trovare il giusto equilibrio tra quantità consumate e manifestazione dei sintomi.
Se la cosa persiste si consiglia di assumere un latte delattosato , cioè il cui lattosio è stato quasi completamente scomposto nei 2 zuccheri più digeribili.
7) Devo evitare tutti i latticini e anche gli yogurt?
Nel periodo di sospensione, non solo vanno eliminati i latticini ma anche tutti gli alimenti – prevalentemente cibi preparati - che hanno nella loro composizione del lattosio. I prodotti alimentari che potrebbero contenerne anche una piccola quantità sono:
• Pane ed altri prodotti da forno
• Corn flakes per prima colazione
• Patate precotte, minestre, bevande per prima colazione
• Margarina
• Carne
• Condimenti per insalate
• Caramelle ed altri snack
• Preparati frittelle, biscotti e dolci
• Carne tritata-integratori
8) Anche i bambini appena nati possono essere intolleranti al lattosio?
Si, è possibile una intolleranza genetica. È comunque necessario il confronto con il pediatra di fiducia.
9) Il latte materno può creare problemi ai lattanti dovuti all’intolleranza al lattosio?
Su questo tema si consiglia il consulto del pediatra di fiducia.
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Il latte non umano è diverso nella sua composizione biologica. All’umano mancano degli enzimi per digerirlo. Perché allora si è così diffuso nel Mondo?
La parola ‘Antisistema’, vi dice qualcosa? A distanza di tre anni, dovrebbe.
2) Che cos’è l’intolleranza al lattosio?
È l’incapacità dell’intestino a dividere lo zucchero 'lattosio' nei due zuccheri semplici: glucosio e galattosio che sono assorbibili dall’intestino.
Tale incapacità è data dalla mancanza totale o parziale di un enzima (lattasi) che si trova sulla superficie delle cellule che rivestono l’intestino.
Se non viene digerito, il lattosio che rimane nel lume intestinale viene fatto fermentare dalla flora batterica presente nell’intestino stesso con produzione di sintomi fastidiosi.
Ecco spiegate, in semplicità, le coliche o le allergie o le intolleranze.
Questi tipi di latte non sono fatti per noi; tutto qua.
Leggete il ‘come si cura’:
una dieta che escluda cibi contenenti lattosio.
Ma, anche:
bisogna stare molto attenti alle fonti 'nascoste' di lattosio…
Terminiamo per oggi con la riproposizione dei punti 8 e 9:
8) Anche i bambini appena nati possono essere intolleranti al lattosio?
Si, è possibile una intolleranza genetica. È comunque necessario il confronto con il pediatra di fiducia.
9) Il latte materno può creare problemi ai lattanti dovuti all’intolleranza al lattosio?
Su questo tema si consiglia il consulto del pediatra di fiducia.
È intolleranza genetica. Bingo:
significa che quell’alimento non va bene per gli umani.
La 'non risposta' al punto 9 è imbarazzante. Davvero imbarazzante, visto anche il titolo della sezione (Sviluppo sostenibile) presente nella pagina web di un’azienda che ha il proprio core business incentrato proprio sulla vendita di latte ‘alieno’, ossia della Granarolo.
Questa 'non risposta' è l’equivalente del detto ‘Non sento, non vedo, non parlo’.
E, cosa mai potrà aggiungere il cosiddetto ‘pediatra di fiducia’?
b) Le caratteristiche della domanda.
27. Le imprese produttrici hanno sostenuto che il mercato del latte per l’infanzia non presenta una domanda guidata dal prezzo. La domanda finale dei consumatori risulterebbe infatti essenzialmente guidata dalle prescrizioni dei pediatri, i quali sarebbero influenzati dall’attività di propaganda degli informatori del prodotto delle singole imprese e non orientano quindi i loro suggerimenti alle famiglie sulla base del prezzo finale di vendita del latte formulato.
Ne conseguirebbe, che i consumatori tendono ad accettare l’indicazione del pediatra, anche per le prescrizioni che non riguardano i latti speciali, che sono finalizzati alla cura di una patologia alimentare.
La domanda finale, secondo questa tesi, sarebbe perciò pressoché anelastica, poiché i consumatori non considererebbero il prezzo di vendita come un criterio di scelta della marca, adeguandosi invece alle indicazioni dei pediatri e rimanendo fedeli alla marca che viene consigliata dal pediatra…
Università degli Studi della Tuscia
Indirettamente si può indagare molto bene in ogni ambito, perché la luce caratterizza ogni ombra. Frattalmente si lasciano tracce di tutto quello che si ‘fa’.
L’analogia con l’investigazione che ricorre alle impronte digitali o al Dna, è l’esempio più lampante, in tal senso.
Dipende da noi consapevolizzarci.
11102012 V 21,2 - 285 Beato Giovanni XXIII (Famoso anche per le Profezie?) ++