SPS decide cosa scrivere ogni giorno, scegliendo tra le notizie riportate sul sito Yahoo. Quindi? Si può dire che SPS sia controllato indirettamente, perlomeno nella scelta del ‘parco notizie’, da quello che Yahoo decide di evidenziare giorno dopo giorno. In realtà, SPS utilizza l’Analogia Frattale come ‘testa di ponte’ per approfondire l’argomento del giorno, per cui il cosiddetto ‘parco notizie’ diventa secondario rispetto alla verità frattale che emerge da ogni notizia d’ogni tipo disponibile, a prescindere dalla fonte che ha deciso il palinsesto.
Lo Sciamano legge i segni che lo circondano, ma in maniera sottile. E, da quel contesto, estrae un'altra prospettiva della verità/realtà. L'Analogia Frattale è in questo senso una forma di neo-Sciamanesimo 'moderno':
usa quello che trova, che c'è, al fine di comprendere quello che verrà e la tendenza relativa alla 'sorgente', che veicola silenziosamente messaggi unitamente a concretezza. Una 'forma di divinazione', simile alle svariate che compongono il selciato del cammino umano...
SPS segue l’onda delle notizie proposte da Yahoo, ma legge le medesime in maniera trasversale rispetto alla loro funzione maggioritaria di ‘lobotomizzazione’ della Massa e di mantenimento dell’Anello di Contenimento e Controllo della Massa…
In pratica, ogni notizia è buona se la si legge a livello ‘frattale’. È come tastare il polso dell’Antisistema, perché è lui che decide cosa ‘raccontare’, ma il ‘come lo racconta’ fa la differenza a livello sottile nel processo di decodifica dell’organismo stesso e di ogni organismo interessato da/ad un simile riflesso nel Mondo 3d.
La 'verità' emerge ad ogni latitudine per modelli biodiversi.
Le ‘orme’ vengono lasciate in ogni circostanza, anche a livello di scelta del tipo di notizie da ‘dare in pasto’ alla comunità, ormai necessitante di una simile alimentazione. E, ricordiamolo sempre, non esiste verità ma solo mezze verità, per cui la creazione di loop asfissianti è la logica conseguenza di un modello basato sulla piallatura del punto prospettico in funzione di un paradigma arido e sterile, impoverente il bacino che contiene l’urto delle informazioni.
La polarità si crea quando si cancella una delle due facce della medaglia:
noi viviamo in uno scenario 3d di Natura Antisistemica auto educativa, polarizzato negativamente. Ossia, quanto c’è di meglio per maturare esperienza e, infine, giungere a ‘Conoscersi Meglio’…
Ognuno è docente e allievo allo stesso Tempo.
Come funziona il modello di veicolazione delle informazioni a livello globale? Ossia, come si diffondono le notizie quotidianamente nel Mondo, sempre più collegato a livello informatico? Chi decide il ‘palinsesto’? Ci siamo accorti che le news giornaliere sono tutte uguali, cioè che esiste una fonte ‘ufficiale che decide’ e che poi ‘gli altri’ si accodano per recitarle a pappagallo? Anche i moderni 'Bloggers' hanno l'abitudine di fare in questo modo, contribuendo alla diffusione sempre più capillare di un volere imposto.
I contenuti sono sempre più aridi e il 'copia/incolla' regna sovrano. Manca, mediamente, la capacità di 'rilettura e di interlacciatura' delle notizie...
Le fonti dell’informazione.
Che cos’è il giornalismo? La definizione più appropriata dice che il giornalismo è una mediazione tra la fonte e il destinatario dell’informazione.
Tre sono dunque, necessariamente, i protagonisti del processo informativo:
- la fonte
- il mediatore, cioè il giornalista e l’organo di mediazione, cioè il giornale
- il destinatario dell’informazione, cioè il lettore o radioascoltatore o telespettatore o lettore di informazione telematica su pc o tv.
Non c’è giornalismo se manca la mediazione; non c’è giornalismo se il lettore viene ignorato o viene considerato come mezzo e non come fine, come una figura astratta e non come persona; non c’è giornalismo, ovviamente, se manca la fonte.
A rigore, la fonte dell’informazione è il mondo, è la realtà che ci circonda, è la vita quotidiana nel suo incessante corso di avvenimenti. E il giornalismo è proprio questo:
l’individuazione, negli accadimenti, dell’evento meritevole di diventare notizia; ossia l’accertamento di quale di quegli accadimenti e di che cosa in quell’accadimento può coinvolgere il cittadino lettore, soddisfarne gli interessi, i bisogni, le curiosità, metterlo in condizione, anche, di formare i suoi giudizi o di verificare le sue verità.
Fonti primarie e fonti secondarie.
Oggi, tuttavia, sono soltanto pochi, relativamente, i casi in cui il fatto è la fonte diretta della notizia. Tra il giornalista e la fonte primaria (ossia l’insieme degli accadimenti) l’industrializzazione del processo produttivo dell’informazione ha frapposto una rete organizzata di strutture, che istituzionalmente intervengono su quegli avvenimenti, offrendo al giornalista il fatto già selezionato e codificato.
Queste strutture, nelle quali si riflette la realtà politica, economica e sociale del paese, sono le istituzioni, che si esprimono attraverso i loro rappresentanti, e le agenzie di stampa…
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Le grandi agenzie di stampa, come Reuters e Ansa, decidono il bello ed il brutto Tempo, nonostante le ‘apparenze’, come l’etica che sorregge, ad esempio, la Thomson Reuters:
Stephen Jukes, redattore per le notizie internazionali, ha spiegato che ‘ciò che per un uomo è un terrorista, per un altro uomo è un combattente per la libertà’ e Reuters non usa la parola terrorista per principio…
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Questo è perchè esiste un processo evolutivo. Ciò indica che gli ‘attori umani’, posti a livello di ‘ingranaggi’ nella società moderna del lavoro, seguono un processo di affinamento sensoriale o evolutivo. La ‘sensibilità’ sociale è in aumento nonostante le apparenze e le singole conclusioni che ognuno di noi può trarre nei vari momenti che ci caratterizzano in funzione del nostro livello di benessere istantaneo; infatti siamo capaci di cambiare stato d’animo alla velocità della Luce in base a fattori estremamente aleatori e controllabili artificialmente.
Il Controllo o ‘Corpo Docente’ esegue un ‘tiro alla fune’ con il processo umano di emersione della consapevolezza: un tira e molla ragionato.
Quando la Massa spinge, cioè ‘tira’, è irresistibile e il Controllo deve assecondare, pena una sua emersione prima del Tempo. Il ‘teatro’ deve rimanere ancora integro, perché la ‘scuola’ non ha ancora terminato il proprio programma di studi.
Esiste, dunque, un affinamento sensibile della modalità con la quale si ‘agganciano gli umani’, ma molto spesso è solo apparente. In realtà, la sostanza non cambia:
il Controllo è ferreo e l’Incantesimo sempre molto intenso.
Ciò che pensiamo, da cosa è influenzato? Da quello che leggiamo e sentiamo, per esempio. Queste aziende globali, come le Agenzie di Stampa ad esempio, hanno da Tempo stretto unioni di fatto tra di loro, perché esse si rivolgono allo stesso pubblico numeroso, il quale può farle crescere e mantenerle tutte quante:
lo hanno capito smettendo di competere e unendosi ‘tra le righe’.
La concorrenza è un’altra apparenza da dare in pasto alla Massa, secondo uno dei precetti storici di questo paradigma. Leggiamo cosa succedeva nel 'lontano' 1996:
Reuters e Ansa alleate.
Reuters, uno dei maggiori fornitori di informazioni del mondo, ha deciso di dare l'attacco anche in Italia a uno dei business potenzialmente più ricchi dei prossimi anni. Attraverso un accordo che sta per firmare con l'Agenzia Ansa, la società britannica entrerà in concorrenza nel settore delle banche dati economiche e finanziarie con il gruppo Sole 24 Ore, finora di gran lunga il protagonista del settore.
Si tratta di un mercato che ha oggi circa ottomila utenti e vale 220 miliardi: le previsioni dicono però che nei prossimi anni la crescita sarà rapidissima.
L' accordo, che verrà firmato nei prossimi giorni, prevede che Reuters possa prelevare ogni giorno 200 notizie sulla politica e sull'economia dal database Ansa per immetterle nella propria banca dati, Reuter Business Briefing (Rbb).
Il vantaggio, per il gruppo inglese (che in Italia l'anno scorso ha fatturato 237 miliardi) è quello di potersi presentare in Italia con una serie di informazioni in lingua locale:
finora, Rbb è stato infatti distribuito per lo più in inglese.
L'Ansa, in compenso, fa un passo verso l'internazionalizzazione dei propri prodotti: a essa, Reuters verserà commissioni di utilizzo delle informazioni.
Rbb è una delle banche dati più ricche del mondo. A livello mondiale, dispone di quasi 2.200 fonti d' informazione: al momento ha in memoria 19 milioni di notizie e fornisce informazioni su 300 mila aziende quotate e non.
Pagina 20 (20 luglio 1996) - Corriere della Sera
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La concorrenza è un pretesto illusorio per perseguire, attraverso il proprio cammino, l’unione tra tutti gli attori in gioco. Lo si vede molto bene mentre passa il Tempo, ma non altrettanto bene assumendo come punto prospettico la piattezza sociale diffusa dai Media.
Le previsioni meteo sono giunte al punto di assegnare nomi anche alle onde di calore e alle depressioni, sul modello Statunitense di identificazione degli uragani. Chi decide questi nomi? È un esempio, ovviamente. Ma un valido esempio per capire come poi si diffondano certe informazioni a livello globale:
il cuore di ‘Lucifero’: fino a 40°C. Da Giovedì primi temporali al nord.
Sta per arrivare il cuore di ‘Lucifero’, settimo e ultimo e più forte anticiclone subtropicale sahariano di quest'estate infinita. Caldo ovunque. Giovedì e venerdì temporali sulle Alpi e in Piemonte, verso Lombardia e Veronese.
Caldo ad oltranza al centrosud fino a Domenica, mentre al nord in arrivo forti temporali da Sabato sera con grandine e raffiche di vento: la cosiddetta Burrasca di Fine Agosto che chiameremo ‘Beatrice’. Domenica qualche pioggia fin sulla Toscana, temporali sul Triveneto. Lunedì sole e fresco (max 28-30°C) e venti da nord grazie a Beatrice.
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Siamo dentro alle infrastrutture di un qualcosa che ci contiene e ne subiamo ogni ‘chiaro di Luna’.
Ecco come negli ultimi giorni le Borse hanno macinato strada, speculando sulle ‘voci’, come se fossero Giovanna d’Arco prima del rogo finale.
‘Il ritracciamento (dello Spread Btp/Bund) è da ascriversi alle dichiarazioni della Bce, che ha smentito le indiscrezioni fatte circolare dal giornale Der Spiegel secondo cui l'Eurotower starebbe valutando l'introduzione di limiti alle oscillazioni dei tassi d'interesse dei titoli di Stato dei paesi della zona euro’, commenta un operatore, che prosegue ‘questo è bastato a raffreddare l'ottimismo di inizio mattinata, e a riportare lo spread su livelli della fine della scorsa settimana’…
‘Si continua a scontare l'effetto delle dichiarazioni di Draghi…’, commenta un trader.
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'Indiscrezioni' fatte circolare da un giornale. Capite? A che punto è giunta l’informazione, l’etica, il modello di comportamento circolare. Eppure, qualcosa scatta sempre ‘dopo’ a ripristinare la situazione. Ciò comporta uno stato di confusione nella Massa, la quale non capisce più se sta trattando 'notizie da bar' piuttosto che relative ad al proprio concreto futuro:
Bce: sbagliato speculare su decisioni non ancora prese.
È sbagliato speculare sui futuri interventi della Bce e dare notizia di decisioni che non sono ancora state prese. Lo ha affermato la Banca centrale europea, in riferimento a quanto riportato nel fine settimana da Der Spiegel, secondo cui Francoforte starebbe valutando specifiche soglie per i tassi di interesse dei singoli paesi della zona euro, con la possibilità di intervenire qualora gli spread sui Bund tedeschi eccedessero tali livelli.
‘È assolutamente fuorviante dare notizie su decisioni che non sono ancora state prese e anche su posizioni individuali non ancora discusse dal Consiglio Bce, che agirà strettamente nei limiti del proprio mandato’ ha affermato un portavoce dell'istituto centrale. ‘Riguardo ai recenti commenti di esponenti politici, è inoltre sbagliato speculare sulle caratteristiche dei futuri interventi della Bce. La politica monetaria è indipendente e strettamente condotta all'interno del mandato della Bce’.
A seguito delle precisazioni della Bce l'euro ha esteso la propria flessione giornaliera sul dollaro toccando un nuovo minimo intraday di 1,2294.
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Ma va? Questo è il modello imperante dello 'sbatti il mostro in prima pagina', non è vero? Allora perché è sempre più di moda ‘anticipare’ le decisioni ufficiali utilizzando la strombazzante struttura mediatica che avvolge il Pianeta? Semplice: proprio per questo motivo. Non esiste differenza alcuna tra le parti in gioco; esse disegnano trame diverse sotto alla stessa intenzione, che funge da raggio traente.
La separazione della Massa, che replica quella dell’individuo, è il nocciolo duro della questione ai fini del Controllo e dell’Amministrazione della stessa. I livelli da tenere monitorati sono i ‘soliti’ tre:
- livello 3d
- livello sovradimensionale
- Piano Divino.
Facile? Per niente, al nostro livello, ma attraverso l’Analogia Frattale è possibile rendere l’osservazione più fedele al proprio punto prospettico, irrigidito da tanto Tempo speso sull’isola di Circe nell’oblio e nell’assenza di sé. La pantomima tra Media e Bce non è finita:
Crisi, Bundesbank: significativi rischi da piano acquisti Bce.
L'acquisto di bond dei Paesi dell'eurozona colpiti dalla crisi del debito da parte della Bce comporterebbe ‘rischi significativi per la stabilità’. Lo scrive la Bundesbank nel suo Bollettino mensile. La Banca centrale tedesca precisa che ‘mantiene la sua posizione’ critica sul tema e aggiunge che ‘è responsabilità’ dei governi e dei parlamenti dell'eurozona ‘decidere eventuali allargamenti notevoli della mutualizzazione dei rischi di solvibilità’, ma ‘questi passi non dovrebbero essere compiuti utilizzando il bilancio della banca centrale’, ovvero la Bce.
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Certamente: quando mai una banca ha utilizzato qualcosa di suo per la comunità?
Il fatto strabiliante è che 'tutto' è nato da una indiscrezione fatta circolare nel fine settimana. E, ricordiamolo ancora, che non stiamo parlando di corse di cavalli, ma di Organismi che regolano l'ordinamento sociale, imposto alfine come scelta senza alternativa (ricatto sottile), poi, all’intera comunità. Le infrastrutture si muovono e si evolvono, proprio come visto in ‘Dark City’:
la città che 'muta forma' e che cambia le esperienze di Vita delle persone mentre ‘dormono’.
La società viene regolata da 'numeri apparenti':
Frazioni apparenti: il numeratore è multiplo del denominatore (21 fratto 7 = 3) di conseguenza ogni frazione apparente è equivalente ad un numero intero…
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La ‘frazione’, separazione, è un multiplo… di un numero intero (unione). La separazione è illusoria, essendo frattale del tutto. L’illusione del reame 3d, che ci accoglie, è totale, tuttavia allo stesso Tempo ha senso e continuità di usufruizione da parte dei ‘lapis magici’, noi, co-creanti costantemente il loop che mantiene in Vita questo paradigma, polarizzante lo scenario 3d sul quale ci siamo auto installati.
I numeri e la statistica non sono sufficienti per definire il quadro di una situazione in maniera complessa e congrua: bisogna anche contestualizzarli, descriverli e parlare delle condizioni al contorno e della situazione generale. E paragonarli ad altri numeri…
Insomma, se togliamo anche gli stranieri scopriremo che in Italia il lavoro ce l'ha solamente una persona su tre…
Dietro a quel 10% di disoccupazione, come si può vedere da questa breve analisi, c'è un intero mondo sommerso e dimenticato dalle statistiche, dagli economisti, dalla politica:
è il mondo reale, che si racconta con le cifre assolute e non con quelle percentuali.
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Illusioni che celano Mondi e significati nascosti. Come le decodifichiamo? Non di certo attraverso la conduzione abitudinaria Massiva, evidenziata dalla ‘gran cassa mediatica’… un vero e proprio Incantesimo al quale soggiaciamo senza memoria e senza apparente alternativa. Non seguendo i 'binari infrastrutturali' che troviamo lungo il cammino, credendo che siano naturali e ‘veri’, invece di destare la nostra più autentica prospettiva. Ma evidentemente è 'corretto' anche fare così, visto che abbiamo bisogno di una forte scossa, ormai, per risvegliarci ad un diverso livello della consapevolezza.
- ‘La teoria neoclassica crede che i mercati siano capaci di autoregolarsi e che la migliore politica economica sia il 'laissez faire', il non far niente. Si lasciassero liberi i mercati di sviluppare le loro energie vivremmo in un mondo in cui ci sarebbero la massima produzione, la piena occupazione e un’equa distribuzione del redditi. Non ci sarebbero conflitti, crisi, incertezza…
- Scrive che le premesse politiche sono quelle che mancano per risolvere il grande problema attuale: troppe merci e poco lavoro. Ma esistono le premesse economiche e tecnologiche. Ma perché sono assenti quelle politiche? Una forma di consapevole miopia?
- ‘Non c’è dubbio ed è un fatto notato da molti, il primo a notarlo è stato il genero di Marx, Paul Lafargue, il secondo è lo stesso Keynes:
avevano notato che il progresso tecnico e le conoscenze tecniche scientifiche erano tali che ormai si poteva provvedere alla produzione di tutto quanto occorre a una vita decorosa e piacevole con una giornata lavorativa di tre ore.
Il punto è chiaro:
le conoscenze tecniche e scientifiche sono tali che basterebbero anche meno ore di lavoro, purché distribuite su tutti, per produrre tutto ciò che occorre’.
- Perché non avviene?
- ‘La disoccupazione è terribile, ma è nella natura del capitalismo il non desiderare la piena occupazione. Perché se c’è disoccupazione c’è disciplina in fabbrica, è un modo per mantenere i lavoratori sotto ricatto. E in Italia, ci sono stati esempi di studi di comportamenti di sedicenti imprenditori in questo senso. Questa credo sia la risposta principale, poi ce ne sono molte altre. Non c’è la volontà politica, forse per miopia, forse anche per interesse'…
Giorgio Lunghini - Conflitto Crisi Incertezza. La teoria economica dominante e le teorie alternative.
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Se c’è disoccupazione c’è disciplina in fabbrica, è un modo per mantenere i lavoratori sotto ricatto. Capite come tutto sia apparente? Come la lamentela dell’imprenditore e del lavoratore siano una parte recitata inconsciamente dal copione non scritto su carta ma dentro gli individui? Siamo liberi? Suvvia… Vogliamo parlare del ‘debito’?
Diciamo che ce n’è per tutti i gusti, del resto la Tv non partorisce canali d’intrattenimento?
Veniamo in-trattenuti in una ‘rete’. A livello frattale cosa significa? Che siamo agganciati ad una qualche struttura intelligente che ci ‘intrattiene’:
magari proprio il meccanismo Nascita/Morte. No? Ma il senso quale è? Perché siamo intrattenuti? Per maturare esperienza e auto conoscerci. Ossia, siamo come in una scuola o in campo di addestramento.
Ecco il ‘livello successivo’.
Cosa si cela oltre a tutta la letteratura spirituale che conosciamo? La ‘Natura’? In un certo senso, sì: una Naturale estensione frattale dell’innervazione umana all’interno di un più vasto contenitore. Forse, il ‘Corpo/Mente del Creatore’?
Di certo, l’esperienza umana non ‘finisce sulla Terra 3d’, visto che non è nemmeno iniziata in questo luogo. Apparenze solide… replicate ad ogni livello dell’estensione esistenziale:
Scandalo Libor: fine dei conti correnti gratuiti?
L'effetto collaterale dello scandalo-Libor? Molto semplice: le banche, almeno nel Regno Unito, potrebbero utilizzare l'inchiesta sui loro presunti comportamenti fraudolenti (presunti fino ad un certo punto, visto che la Barclays Bank ha dovuto pagare una multa da 453 milioni di dollari) per porre fine ai conti correnti gratuiti.
Lo scrive il Daily Mail, che racconta il punto di vista delle banche. In sostanza, Barclays e compagnia cantante sostengono di essere quasi costrette a caricare i correntisti di passività ‘opache’ per coprire i costi dei conti correnti ‘free’.
Nel Regno Uniti, infatti, a differenza della maggior parte delle altre nazioni, i correntisti possono accedere ai servizi base (conti correnti, bancomat e carte di credito) senza alcun tipo di costo. O meglio, precisiamo, senza alcun tipo di costo palese.
Palese, perché i conti correnti 'free' sono un miraggio anche in Inghilterra. Lo spiegava molto bene qualche giorno fa James Coney, sempre sul Dailymail.
'Credetemi', diceva ai suoi lettori 'la maggior parte delle persone paga il suo conto corrente, in un modo o nell'altro'. Come? semplice: se si va in rosso, ecco gli interessi passivi con cui si paga il proprio conto corrente. Se si usa un'assicurazione, si paga con una carta di credito, si investono i proprio risparmi utilizzando un broker della propria banca senza verificare attentamente tutti i dettagli, si paga per il proprio conto corrente.
Se si usa una carta di debito, si paga il proprio conto corrente. Se si ha un mutuo o un prestito che si sta restituendo, si paga per il proprio conto corrente.
Ma qui si sta andando oltre: secondo Sir David Walker, che siede sulla poltrona più importante della Barclay's dopo le dimissioni del suo predecessore, proprio lo scandalo Libor è stata 'una conseguenza del non far pagare per i conti correnti'. Come se le banche fossero state costrette a tenere comportamenti scorretti nei confronti dei loro clienti, insomma.
Mettiamola così: se la conseguenza diretta di tutta questa vicenda sarà che, perlomeno, i correntisti saranno al corrente dei soldi che vengono loro sottratti come spesa e saranno in grado di fare delle scelte, almeno sarà successo qualcosa di positivo.
Ma le banche troveranno comunque il modo di lucrarci su, su questo non ci sono dubbi.
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Apparenze: come l’utilizzo del linguaggio attraverso la scelta dei termini più caldeggiati dal Controllo.
Evasione. Monti: non usare più aggettivo ‘furbi’ per evasori…
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Leggiamo tra le righe: sempre ed in ogni circostanza.
‘Siamo veramente in crisi? Un anno fa pensavamo meno di esserlo ma lo eravamo di più perché non era ancora venuto il balzo che ci ha fatto ragionare più profondamente sulle condizioni dell'Italia’, ha aggiunto il presidente del Consiglio. Secondo Monti è come se ora fosse 'venuta meno una polvere di benessere' dalla quale pensavamo di essere ricoperti fino ad un anno fa.
Il cambiamento di mentalità ha permesso il realizzarsi della riforme strutturali che il governo ha attuato da quando è in carica, seppure appesantite dal grave peso del debito pubblico.
Per il capo del governo il cambiamento di mentalità - e di azione conseguente - intervenuto in questo anno non è accaduto solo a livello italiano 'ma anche sul piano europeo:
anche in Europa c'è stato nell'ultimo anno un soprassalto per crescere meglio e di più' e si deve essere coscienti che 'governare l'Italia non è scindibile da governare l'Europa'…
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Qual'è il vero fine, lo scopo di ogni atto travestito da altre fattezze? Modificare la struttura (ecosistema) scompattata dal 'divide et impera' in una unicità all'insegna della stessa polarizzazione?
Specie aliene.
Le specie alloctone (specie che si sono originate ed evolute in un luogo differente in cui si trovano… Link) sono tra le principali cause dell’estinzione di quelle indigene… Solo nel nostro Paese - secondo quanto riporta l’Iucn (Invasive species specialist group) riguardo alle ‘alien species’ - ci sono addirittura 223 specie alloctone tra funghi, piante, anfibi, rettili, mammiferi, uccelli e crostacei. Qualche esempio?
Uno su tutti, lo scoiattolo grigio del Nord America, nome scientifico ‘Sciurus carolinensis’. È arrivato nel Belpaese come innocuo animaletto da compagnia, poi introdotto intenzionalmente in tre aree, in Piemonte nel 1948, in Liguria nel 1966 e Lombardia nel 1994, con rilasci di pochi animali che hanno dato origine a popolazioni ora in forte espansione.
Ma non fatevi ingannare dal simpatico aspetto dello scoiattolino perché questa specie costituisce una grave minaccia per lo scoiattolo rosso nostrano (Sciurus vulgaris) con cui può competere, trasmettendo pure alcune malattie. Dove arriva lo scoiattolo grigio, molto spesso, quello rosso si estingue.
Tutta colpa di un virus (Parapoxvirus) che lo scoiattolo grigio, quasi del tutto immune, trasmette al cugino rosso causandone la morte. Senza contare i danni che lo scoiattolo newyorkese può causare anche agli alberi, devastando le coltivazioni di noccioli e pioppi…
Le invasioni biologiche sono spesso caratterizzate da un periodo di colonizzazione relativamente lento, seguito a uno di forte espansione. Quindi i tentativi di eliminare specie invasive hanno maggiore possibilità di successo se vengono eseguiti prima che la specie sia diffusa, cioè negli stadi iniziali di colonizzazione. Se, invece, le specie alloctone si sono già largamente riprodotte, si dovrà tenere conto di tecniche capaci di mitigare gli effetti nocivi sulla biodiversità, anche se sostanzialmente è troppo tardi per un’azione efficace…
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Scrivevo ieri del concetto di ‘Fenotipo esteso’. Ebbene, che dire? Questa concreta notizia lo autentica più di mille altre parole:
virus e modifiche all’ambiente – come se la ‘regia’ fosse dentro al corpo, ma non inerente al reame della mente, bensì a quello invisibile e celato del Mondo dei microorganismi genetici. L’apparenza deriva dall’intenzione del Mondo sottile, che non appare mai direttamente. Per questo motivo occorre vederlo attraverso il ‘Metodo Indiretto’…ma prima che abbia superato il 'punto di non ritorno'. Dopo, sarà troppo tardi.
La Buitoni è un'azienda alimentare italiana produttrice di pasta, prodotti da forno (fette biscottate, buitost, ...) e alimenti per l'infanzia, il cui marchio è attualmente di proprietà della multinazionale svizzera Nestlé per quanto riguarda i prodotti surgelati e le salse, mentre per quanto riguarda la pasta secca, pasta all'uovo e fette biscottate, il marchio è in concessione decennale all'italiana Newlat SpA…
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La Buitoni è parte del marchio Nestlè, il quale agisce indirettamente su una realtà, pur non palensando la propria presenza. Tutto quello che deriva da una situazione è mosso da una ‘causa sottile’:
l'innovazione è il filo conduttore che caratterizza tutto il percorso del marchio Buitoni fin dagli inizi, con l'intuizione circa l'impiego del grano duro per ottenere una pasta migliore in termini di gusto, consistenza e conservazione rispetto al grano tenero fino ad allora impiegato nella produzione della pasta.
Con la prima farina da commercio e i semolini di grano duro, la famiglia Buitoni diventa fornitrice di Casa Savoia e nel 1861 presenta all'Esposizione Italiana Agraria Industriale di Firenze la sua nuova pasta per minestra.
Dal 1870 è il figlio maggiore Giovanni a prendere le redini dell'azienda e nel 1884 avviene la svolta: si avvia la produzione della pastina glutinata, una nuova specialità dietetica per bambini e malati, che porterà Buitoni a diventare la prima azienda in Italia, ancora a prevalenza contadina, a concepire prodotti per un'alimentazione controllata che non rinunciano al gusto della tradizione…
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Questo ‘cambio di marcia’ all’insegna dell’innovazione deriva dallo stampo che oggi ha dato alla luce il consumismo sfrenato ed inquinante, che tutti noi ben conosciamo. Un qualcosa di non sostenibile nel Tempo:
L’idea della pasta al glutine era venuta a Giovanni Buitoni che ricercava un prodotto innovativo. L’intuizione, secondo l’anedottica aziendale, sarebbe venuta dopo aver letto il De frumento di Jacopo Beccari (chimico bolognese nato nel 1682), ma in realtà era lo sviluppo di una pasta simile già prodotta in Francia. Dopo una lunga serie di esperimenti, nell’ottobre 1883, nacque la pasta glutinata che fu lanciata sul mercato nei primi mesi dell’anno successivo.
Così i Buitoni entrarono nel nascente mondo della dietetica ed ottennero subito successo e riconoscimenti: 'dopo pazienti studii e lunghi esperimenti i Buitoni riuscirono a preparare una pastina speciale che ebbe subito un largo consenso di approvazione nel mondo scientifico per la sua intima composizione e per il suo potere nutritivo, e favore nel pubblico per il sapore gradito e per la facile sua digeribilità, la pastina glutinata che contiene il 15% di glutine secco, alla quale poi successero, la pastina poliglutinata con il 20%, la pastina iperglutinata al Somatose che ha il 10% di Somatose e il 30% di glutine. Ove si pensi alla grande quantità di sostanze azotate contenute da queste pastine si comprenderà subito la loro importanza nella nutrizione dei bambini, dei malati, dei convalescenti'.
Ma il successo dell’azienda Buitoni era derivato dalle oculate scelte manageriali ed anche la pasta al glutine si inserì nel ciclo gestionale prima come effetto ed in seguito come causa dell'ottima direzione imprenditoriale.
Ad esempio, già alla fine dell’Ottocento, i Buitoni avevano 'abbozzata una prima organizzazione di vendita con l’assegnazione delle zone più importanti a piazzisti e con la creazione di qualche deposito nei posti maggiormente tagliati fuori dalle vie di comunicazione'. Nello stesso tempo il successo dei prodotti specialistici dietetici sviluppò il packaging e la pubblicità. Ancora la pasta tradizionale veniva venduta sfusa mentre quella al glutine era impacchettata e, seppure in confezioni rudimentali, il prodotto Buitoni si identificava così sugli scaffali facendo bella mostra di sé.
Ormai si era aperta una nuova via di comunicazione tra la Buitoni ed i consumatori: la pubblicità, in pochi anni, passò dai punti vendita alla carta stampata, dalle locandine affisse nei negozi alle inserzioni commerciali. La prima réclame sulla stampa fu del 1893. Inoltre in quegli anni, la varietà dei prodotti dietetici impose la stampa di un catalogo e di un listino prezzi. Queste comunicazioni, che all’inizio erano 'annunci piuttosto dimessi nel testo e quasi sempre privi di illustrazioni', 'realizzati con estrema semplicità tipografica', in pochi anni assunsero 'una fisionomia più definita, dovuta alla maggiore cura che [venne] posta nell’impaginazione e nella scelta delle illustrazioni e dei commenti', fino ad arrivare a pubblicare certificati ed attestati rilasciati dalle più importanti autorità mediche e ad impiegare, precorrendo i tempi di cinquant’anni, i membri della famiglia reale quali testimonial della pastina glutinata, essendo la Buitoni divenuta fornitrice ufficiale della casa reale nel 1907…
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Ecco il ritornello dell'attuale danza dei Tempi. Oggi il Glutine è un problema per molte persone e che dire del packaging che riempie le discariche di contenitori vuoti usati con l’intelligenza di un somaro?
Come per il parco auto, il packaging non ha conosciuto nessuna evoluzione.
La bio plastica è usata ancora molto poco perché le persone non intendono pagare ancora di più i prodotti. La scelta è, infine, solo nostra, tuttavia la scelta è apparente perché esiste un ‘cartello’ che decide anche per noi.
Allo stesso Tempo il processo dipende anche da noi se solo 'noi' lo intendiamo davvero andando al di là di ogni tipo di 'pigrizia', anche di Natura Incantesimale.
Noi siamo una variabile importante e non sostituibile. Il ‘telecomando’ è a casa nostra e noi decidiamo ‘cosa vedere’… vero?