‘Evviva la concretezza’, si potrebbe dire di questo Mondo dominato dalle leggi della Fisica. Quello che conta sono i fatti. La ragione logica veicola alla quadratura del pensiero, che diventa così pratico da non credere più, nel Tempo, alla dimensione sottile delle ‘cose’.
Illuminismo, Verismo, Realismo, etc. hanno condotto l’umanità occidentale, prima, e anche quella orientale, indirettamente, su una delle due rive della possibilità energetica, con la certezza che l’una escluda l’altra.
È uno svuotamento della possibilità e dell’alternativa. Un drenaggio della potenzialità creativa umana.
Quest’oggi, allora, facciamo una breve camminata tra qualche numero che identifica indirettamente la composizione patrimoniale sociale italiana.
Così… tanto per essere concreti, ma non tragici.
Giovani, nuova impennata della disoccupazione: 33,9% nel secondo trimestre 2012, record dal 1993.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è infatti salito, nel secondo trimestre 2012, al 33,9%, dal 27,4% dallo stesso periodo 2011. Lo rilevano gli ultimi dati trimestrali diffusi dall'Istat (dati grezzi), che sottolinea come il dato costituisca il tasso più alto, in base a confronti tendenziali, dal secondo trimestre del 1993, inizio delle serie storiche.
Allarme giovani.
Nel complesso, il tasso di disoccupazione italiano (dati grezzi) ha toccato il 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto all'anno precedente; si tratta del livello più elevato dal secondo trimestre del 1999, quando il dato aveva toccato il picco dell'11,2 per cento. In particolare, secondo i dati diffusi dall'Istat, l'allarme riguarda i giovani italiani: ‘La dinamica della disoccupazione - spiegano i tecnici dell'Istat - continua ad essere in crescita, i ritmi di crescita della disoccupazione sono in aumento dagli ultimi mesi del 2011’…
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Allora:
- disoccupazione giovanile al 33,9%
- disoccupazione italiana al 10,5%.
Pensioni, in 2011 oltre la metà sotto i 1.000 euro mensili.
Il 52% dei pensionati Inps, pari a 7,2 milioni di persone, ha percepito nel 2011 assegni pensionistici inferiori a 1.000 euro mensili e il 24% (3,3 milioni) si colloca nella fascia tra 1.000 e 1.500 euro mensili.
Lo si legge nel bilancio sociale dell'Inps relativo allo scorso anno, secondo il quale solo il 12,7% dei pensionati riscuote assegni compresi tra 1.500 e 2.000 euro mensili e il restante 11,2% gode di un reddito pensionistico mensile superiore a 2.000 euro.
I titolari di almeno un trattamento pensionistico Inps nel 2011 sono 13,941 milioni di persone, in maggioranza donne (54%).
Circa il 74% (pari a 10,3 milioni di individui) percepisce una sola pensione a carico dell'Istituto, poco più del 21% ne percepisce due, il 5% tre ed oltre.
Il reddito pensionistico medio lordo, risultante dalla somma dei redditi da pensione (sia di natura previdenziale che assistenziale) percepiti nell'anno, erogati sia dall'Inps che da altri enti previdenziali, è di 1.131 euro mensili (per le donne 930 euro medi a fronte di 1.366 euro per gli uomini).
Sotto il profilo dell'età, oltre il 75% dei titolari ha 65 anni e oltre (gli ultra80enni sono il 25%) e il 22% circa si colloca in una fascia compresa tra i 40 e i 64 anni. Inoltre, quasi la metà dei percettori si concentra nelle regioni settentrionali, mentre al Sud e al Centro risiedono, rispettivamente, il 31% ed il 19% del totale con redditi pensionistici medi che oscillano da 920 euro mensili al Sud a 1.238 euro al Nord…
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- 7,2 milioni di persone, hanno percepito nel 2011 assegni pensionistici inferiori a 1.000 euro mensili.
- disoccupazione giovanile al 33,9%
- disoccupazione italiana al 10,5%.
Abbiamo il bacino sociale inferiore e superiore, per età, ingabbiato in una stasi evolutiva. Il volano della nuova energia giovanile, poi, è letteralmente imbrigliato tra gli effetti collaterali del movimento di base del Mondo del lavoro e della politica.
Parliamo di milioni di persone, almeno dieci, e del relativo indotto in termini familiari, che hanno difficoltà economiche. Eppure…
Fisco, per Agenzia Entrate 20% famiglie consuma più di quanto dichiara.
Da una simulazione sull'intera platea, il fisco italiano ha riscontrato che oltre 4,3 milioni di famiglie (circa il 20%) risultano avere spese non coerenti con il reddito dichiarato.
Lo ha spiegato il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, presentando il 'redditest', un software che consentirà a tutti i contribuenti di verificare la congruità fra redditi e consumi.
Befera ha voluto precisare che 'la non coerenza non è automaticamente rappresentativa di un'evasione. Il contraddittorio, infatti, potrebbe portare la non coerenza a coerenza, oppure ridimensionare l'incoerenza'.
Tra i contribuenti non coerenti, sono numerosi quelli che, a fronte di spese rilevanti e frequenti, 'dichiarano redditi pressoché nulli'. Il tasso di irregolarità è maggiore nel reddito di impresa o da lavoro autonomo.
Le simulazioni fanno emergere 'fenomeni riconducibili a locazioni omesse o parzialmente dichiarate, nonché a redditi in nero di lavoratori dipendenti', ha spiegato Befera aggiungendo che dal prossimo gennaio sarà operativo il nuovo redditometro, lo strumento che consente all'Agenzia delle entrate di scovare gli evasori mettendo a confronto reddito e consumi.
Il reddito complessivo, infatti, può essere determinato sinteticamente basandosi sul contenuto di elementi indicativi della capacità contributiva.
Il nuovo redditometro si basa su spese risultanti da dati disponibili o da informazioni presenti nell'Anagrafe Tributaria; spese basate su elementi certi (potenza delle auto, lunghezza delle barche); spese medie di tipo corrente (alimenti, abbigliamento, calzature), risultanti dall'indagine annuale Istat sui consumi delle famiglie; incrementi patrimoniali, risparmio dell'anno.
Il 'redditest', invece, è un software 'di ausilio all'autodiagnosi per i contribuenti'. Una volta compilato, il redditest mostrerà una sorta di semaforo: la luce verde darà un messaggio di coerenza, il semaforo rosso segnalerà l'incoerenza tra reddito familiare dichiarato e spese sostenute. I dati inseriti sono noti soltanto al contribuente e l'Agenzia assicura che non ne resta traccia su Internet.
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Attenzione; che cosa si legge tra le righe (ma nemmeno tanto tra le righe)?
Il reddito complessivo, infatti, può essere determinato sinteticamente basandosi sul contenuto di elementi indicativi della capacità contributiva.
Questa è Analogia Frattale, ossia la capacità di desumere un altro livello di verità a partire dalla decodifica orientata di dati già in possesso.
- oltre 4,3 milioni di famiglie (circa il 20%) risultano avere spese non coerenti con il reddito dichiarato
- 7,2 milioni di persone, hanno percepito nel 2011 assegni pensionistici inferiori a 1.000 euro mensili.
- disoccupazione giovanile al 33,9%
- disoccupazione italiana al 10,5%.
Un dato di fatto è che in Italia una grande percentuale di famiglie è proprietaria della propria abitazione, per cui, ad esempio, i pensionati che incassano meno di 1000 Euro al mese, potrebbero non essere zavorrati dal balzello mensile del costo di una locazione.
Inoltre, il fenomeno dei ‘figli unici’ da qualche generazione a questa parte, ha costretto i patrimoni familiari a fondersi nelle tasche di sempre meno attori di diritto ereditario.
Quindi, da un lato abbiamo una grave difficoltà attualizzata e da un altro lato, invece, la possibilità di utilizzare le scorte di denaro derivanti da eredità e da lasciti di vario tipo, tra i quali anche la casa dei genitori allorquando passano a ‘miglior Vita’.
Tutto ciò fa presupporre ad un andamento ciclico del denaro in possesso delle famiglie, molto simile al modello del picco del petrolio, ossia alla condizione di scarsità alla base di un bene, che nel Tempo certamente, in condizioni di stasi, emergerà alla luce del Sole attraverso una crisi sistemica senza possibilità di soluzione se… affrontata troppo tardi (punto di non ritorno).
Il picco della ricchezza media sociale in Italia, penso sia stato già toccato, secondo ciò che traccia questo paradigma.
Ormai si erodono i patrimoni familiari. È vero che c’è un enorme sommerso e che la Mafia, ad esempio, 'sovvenziona' un grande numero di famiglie in tutta Italia, tuttavia il processo di inaridimento si è spinto molto in avanti lungo la scala della sostenibilità.
Quelle famiglie che spendono di più, rispetto al tenore consentito dalle proprie dichiarazioni dei redditi, sono di Natura Antisistemica, ossia si prestano direttamente o indirettamente ad ‘oliare’ le giunture del castello fatato su cui si regge questa società dell’apparente opulenza, testimoniata dal grande numero di persone obese o sovrappeso esistenti anche in Italia.
Nel mio libro ‘Prospettiva Vita’ le ho chiamate ‘Adepte’.
Adepto; viene oggi utilizzato per indicare genericamente il seguace di un'ideologia, il discepolo di una dottrina (religiosa soprattutto, ma anche filosofica o politica), chi è entrato a far parte di una setta, associazione o comunità.
In senso figurato, può essere usato come sinonimo di seguace, fedele, affiliato e simili…
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Il termine adepto significa anche ‘iniziato’.
Nel mondo dell'esoterismo, l'adepto è a un livello superiore di iniziazione, un ‘maestro di saggezza’…Link
Ecco la cosa interessante da notare.
SPS ha sempre definito gli umani come degli Human Bit, ossia delle unità d’informazione esperienziali legate alla presenza del grande osservatore massimo, ossia il Creatore, che attinge dal bacino informativo di ogni ‘sonda’, alle prese con la biodiversità dell’esistenza ed il lato oscuro, da cui deve prendere le distanze, prima, e tornare a fondersi attraverso una catarsi, dopo.
Dunque, gli Human Bit sono degli iniziati, in un certo senso, ed il fatto che nelle 3d, in condizioni di non memoria e consapevolezza, diano alla luce ancora un modello di appartenenza, è indicativo di quell’organizzazione superiore che tutto chiama e veicola, pur conferendo ampio spazio di manovra attraverso il libero arbitrio e tutte le leggi Celesti operanti nei vari settori dell’Universo.
Tutti gli umani sono Human Bit.
Ciò che stiamo vivendo è un’esperienza. Non una tragedia né una commedia, ma una modalità tra le tante che potevamo assumere al fine di maturare valore aggiunto.
Il processo di vecchiaia e Morte permette di aumentare il proprio focus sulla Vita condotta sino a quel punto.
Nella sintesi si annida il frutto di una intera Vita.
Unendo questa prospettiva lungimirante, alla verità che in Natura ‘non si butta via niente’, è frattalmente ancora più intuibile il significato che si cela dietro ad ogni vicissitudine umana:
imparare dai propri errori, evolvere, tornare a quello che si era ad un livello altro… ma in Terra 3d. Sensibilizzare l’intero processo co creativo. Rendersi conto di esistere a livelli mai intuiti in precedenza. Aprirsi come un fiore alla luce del Sole.
Essere 'migliori', mutando la concentrazione degli ingredienti che vanno a creare la 'torta' o l'intero.
Padroneggiare il semi ciclo negativo della ciclicità.
E riferire tutto al Principio silente in paziente ed organizzato ascolto.
Un grande valore estratto da ogni gesto, ogni atto, ogni senso che possiamo giudicare approssimativamente vivendo senza Cuore né Testa.
Comunque vada sarà un successo.
Dipende da noi? Certo, ma anche no…
Che cosa fa un pilota automatico?
Gli articoli di SPS cercano di instillare nel lettore un processo di domanda/risposta automatico:
senzienza auto nidificata avente necessità di innesco. Tutto il resto ‘va da sé’.
0112012 S 0 + 325 Sant'Edmondo (Un altro mitico Babbo Natale) ++
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com