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martedì 8 aprile 2025

IoB = “te” (qua, così).


Mentre ti nutri di “dacci (anche) oggi il nostro pane quotidiano…” = qualcuno ti dà qualcosa che è “tuo” (uhm…), … l’oro ti preparano ogni volta la tavola im-bandita, ove sei proprio “tu”, però, la pietanza servita ai vari commensali. Cioè, manco fai parte del “personale di servizio”. Cioè, sei proprio la “selvaggina” o se preferisci, se sei vegetariano… il pezzo di tofu. 

Sei, quindi, il pasto di rito (qua, così). Il sacrificato!

Lo “Inferno” è vuoto, s-vuotato: l’oro sono nell’AntiSistema. Meglio: lo controllano senza necessariamente esserci dentro. Del resto, nemmeno Te ci sei. No? Te sei “te” nell’AntiSistema. Nel senso che Te sei “appeso al chiodo (potenziale)”, mentre è la “tua” ombra, hombre a continuare ad auto sopravvivere (qua, così). 

In qualcosa che “dai per scontato” = de che. Sherlock ti fa una pippa. Pensa, addirittura, che persino l’illustre detective “elimina l’impossibile…”, motivo per cui è peggio che andar di notte coi fari e la “luna” spenti. 


Sì, il “disegnino” di Gurdjieff, anche se datato, rende sempre molto bene l’idea: ricordi di cosa si tratta? La carrozza con “te” dentro, completamente alla deriva. Uhm. Non proprio, nella sostanza; perché la “carrozza” va esattamente dove deve andare, come veicolo dotato di “guida autonoma”, che non è “karma, destino, fato, orbita, s-fortuna, caos, etc. etc. etc.” ma sono sempre l’oro! 

“Sì! Ma pensa te…”. No

Questo è quello che pensi. Anzi, che devi pensare (ogni volta). È il “giorno della marmotta”, sempre (qua, così): “che barba che noia, che noia che barba…”. Sempre l’oro e “te”, “te” e l’oro! Ma quando ne “verrai fuori” continuando sostanzialmente (qua, così). Mai. Meglio: “mai” = potenzialmente è sempre im-possibile. Ci sei

“Tutto dipende…”; sì, ma da che dipende… No?

“Dipende, da che dipende
da che punto guardi il mondo tutto dipende…”.
Jarabe de Palo

L’errore di parallasse è “relatività”. Paralisi ad hoc. Auto orientamento (qua, così). Ergo, sembri proprio quell’automa che la “scienza” sta mettendo a punto. Uhm. Sai, quando attendi il bus alla fermata, ma… è già successo che è passato e quindi “hai perso la corsa”? Ecco

Nell’AntiSistema hai già perso. 

Cosa? Te stesso. Sei stato trasformato in altro: in “te” (qua, così). In qualcosa. In una merce. In un s-oggetto. Merce di s-cambio, come un qualsiasi “cross valutario” di-segna, sembrando “solo contrattazione fine a se stessa” e, invece, quel trading fissa continuamente il “tuo” prezzo (qua, così)

Euroclear docet.

Ove, la compra-vendita non è il frutto della “domanda ed offerta”, bensì… la “domanda ed offerta” è utilizzata come alibi per ogni movimento “super-intelligente” del prezzo del tal “asset”. 


Gli affari sono… (indovina?): affari (l’oro). Mentre a “te” non resta che “obbedire”, anche se non ne sei al corrente. Anzi, anche se “ti senti un ribelle”! Wow. Quanto è profondo l’oceano…

“Lo sai com'è l’oceano, profondo e blu?

Sì, è… profondo e blu. 

Lo sapevo!...”.

“Zitto e nuota,
nuota e nuota,
zitto e nuota
e nuota e nuota.
E noi che si fa?
Nuotiam, nuotiam…”.
Dory (che si auto resetta continuamente, come tutti nella sua famiglia…).

Con… Nemo, che significa “nessuno”... Ma non come per Ulisse. Come proprio per “te” (qua, così); l’individuo persona o personne = nessuno. 

Nel senso che esisti ma non ci sei = non conti niente nella sostanza, in termini decisionali. Semplicemente, sei ciò che è previsto dal Modello Eichmann = “servi”, ad eccezione di quando sei servito in tavola come pietanza, ossia, “quando arriva il tuo momento”. 

Qualcosa che reputi “l’unica cosa giusta al mondo”, per altro = per l’oro che a differenza “tua”, non esistono ma ci sono. Ah! Sostanzialmente eccome se ci sono. Mentre a “te” tocca per-seguire la “via della foglia”:

non ti resta che continuare il cammino e seppellire i morti…






“La Ruota del Tempo gira e le Epoche si susseguono, lasciando ricordi che divengono leggenda; la leggenda sbiadisce nel mito, ma anche il mito è ormai dimenticato, quando ritorna l’Epoca che lo vide nascere. In un’Epoca chiamata da alcuni Epoca Terza, ‘un’Epoca ancora a venire, un’Epoca da gran tempo trascorsa’, il vento si alzò nelle Montagne di Nebbia. Il vento non era l’inizio. Non c’è inizio né fine, al girare della Ruota del Tempo. Ma fu comunque un inizio...”.
La Ruota del Tempo - Robert Jordan

Ok? È già successo Vs continua a succedere:

non c’è inizio né fine
al girare della Ruota del Tempo
ma fu comunque un inizio...

Qualcosa che funziona. L'I-Ambiente: e l'oro. Ad ogni “via” ricorda di ritirare le “20000 lire”. Ora, 10 euro:

20000 : 10 = il ricordo della leva, d-El “ritardo”… che ti ha (qua, così) ma “niente”!

Meglio:

il “ritardo” diventa “anticipo (diretta)”
quando

“Dipende, da che dipende
da che punto guardi il mondo tutto dipende…”.
Jarabe de Palo

Cosa ti dice il cervello? Uhm. Ma... la “tua” mente te l’hanno “data (l’oro)”. Eh! La “©-Re-azione”:

la Azione proprietaria del Re
da cui derivi non linearmente “te” (qua, così).

“Che Il bianco sia bianco
che il nero sia nero
che uno e uno siano due
che la scienza dice il vero
dipende…”.
Jarabe de Palo

L'occhio del mondo (La Ruota del Tempo vol. 1)…
Nulla sarà più come prima, nel Disegno delle Epoche tessuto dalla Ruota del Tempo: un mondo inquieto e sgomento si appresta a essere di nuovo preda dell'Ombra
“La foglia vive il tempo che le spetta e non si oppone al vento che la porta via. La foglia non danneggia e alla fine cade per nutrire nuove foglie. Così dovrebbe essere, per tutti gli uomini. E le donne…”.

Così dovrebbe essere…? Vedi che è proprio (così, qua). Al-fine, tutti muoiono. No?

La foglia non danneggia e alla fine cade per nutrire nuove foglie…


Grande Albero sotto l'acqua

Oh! Guarda che luna piena


Questo è “buonismo de noantri”, buono solamente x l’oro Vs “te” (qua, così). Nella “tua” auto trasformazione AntiSistemica, “tutto fa brodo”. Tutto con-corre a tal pro. Per questo non hai mai alcuna “prova”. Poiché è-voluto!

“Dio lo vuole…”.
Le crociate

Sì, e io sono Babbo Natale…

Con l’affermarsi dell’Internet of Bodies (IoB), concetto ormai consolidato e promosso da enti internazionali come il World Economic Forum
Link

Apperò! Che significativo “biglietto da visita”. Tutto un “programma”. Af-fidati, pure, che sei in una botte di ferro (con dentro i chiodi).

Il corpo umano si configura come componente attiva di un’infrastruttura digitale globale. I chip sottocutanei, inizialmente concepiti come strumenti di identificazione o dispositivi autonomi, stanno oggi assumendo il ruolo di nodi computazionali embedded, parte di un sistema bio-informativo integrato

Uhm: quali “chip sottocutanei…”. No?

Non ti viene in mente il “vaccino”. Non ti viene in mente il “virus”. Meglio: non ti viene in mente la “alimentazione” e un po’ tutto quanto (qua, così). 

Hai, altrimenti, dei “chip sottocutanei” in corpo? E quindi!

La macchina non si sovrappone più al corpo in modo esterno o strumentale, ma lo penetra e lo riformula, producendo una nuova soggettività ibrida. In questa prospettiva, l’individuo non è più un soggetto separato dall’ambiente tecnico, bensì un nodo dell’ecosistema informazionale, capace di generare conoscenza non solo attraverso il pensiero, ma anche mediante la propria fisiologia aumentata. Il corpo diviene al contempo soggetto e strumento della conoscenza, luogo di trasmissione, rielaborazione e decisione, capace di restituire risposte fisiologiche guidate da algoritmi. Questo mutamento ontologico comporta anche un ripensamento radicale dei confini tra naturale e artificiale, tra interno ed esterno, tra individuo e rete… L’integrazione uomo-macchina non è più futuro, è presente in fase di maturazione.
Link

Presente in fase di maturazione… = d+, è già successo Vs continua a succeder-ti. Dove? Nell’AntiSistema. Perché? , sono (gli) affari l’oro. Trovi

Ciò che decide anche x “te” (qua, così).


Ecco le otto regole:
1. Esiste un solo Metaverso
2. Il Metaverso è per tutti
3. Nessuno controlla il Metaverso
4. Il Metaverso è aperto
5. Il Metaverso è indipendente dall’hardware
6. Il Metaverso è una rete
7. Il Metaverso è Internet
8. Il Metaverso non deve essere vincolato ad alcuna valuta digitale…
Link

Tutto questo non ti ricorda, forse

non avrai altro dio all'infuori di me... (chi si è preso la... precedenza).

Wow:

1. Esiste un solo Metaverso (prima era l’Universo)
2. Il Metaverso è per tutti (nel senso che tutti sono dentro, come in una… rete)
3. Nessuno controlla il Metaverso (e Pinocchio non racconta mai bugie)
4. Il Metaverso è aperto (nella sostanza è invece sempre rin-chiuso)
5. Il Metaverso è indipendente dall’hardware (certo: è sostanziale, ineluttabile… se non te ne accorgi sostanzialmente)
6. Il Metaverso è una rete (ecco quanto, cvd)
7. Il Metaverso è Internet (è una macchina, quindi)
8. Il Metaverso non deve essere vincolato ad alcuna valuta digitale… (infatti, è il potere ad auto imperare).


Ocio che stanno “aprendo le rotte” ancora una volta. Dopo il “1492”, è un attimo che non riconoscerai più la terra che hai sotto i piedi. 

Dark City docet.

Star Wars si avvicina e se non rifiuti l’espansione del giogo, … il giogo ti avrà nuova-mente. Pensa che puoi anche impedire l’espansione, ma… rimanendo comunque nel giogo che non ha età, perché il “tempo è sempre questa ferma abitudine”

la l’oro. Cosa? Chi? “Niente”. No?

Dunque: devi essere, di volta in volta, a favore della globalizzazione, del mondo multipolare, del nazionalismo, etc. etc. etc.? Sì, alternando continuamente i tasselli del medesimo grande ed unico “puzzle (o Ruota del Tempo)”. 

Ma non senti nemmeno lo “odore”? Mah!

“Corpo di mille balene”, che disdetta.


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3928
prospettivavita@gmail.com


martedì 6 agosto 2024

Gira la ruota.


Sì, ma… “dove va”? Hai sempre l’impressione di… Ma è un marchio (registrato): il/nel (qua, così). Qualcosa che ti ha non visto che (ti) è stato impresso a ferro e fuoco. Rivelazione

Non a caso, sei sempre tra incudine e martello. 

Mentre, nei “film”, va in onda tutto quello che, proprio, “non ce la fai”. Certo; il riferimento non è relativo a ciò che a “te” sembra sempre “ordinaria amministrazione” = la “tua” vita AntiSistemica, a/in cui ti sei talmente abituato, da essersi trasformata in “tempo”, attraverso cui “misuri tutto ed invecchi incessantemente”. 

Cioè, la trasformazione riguarda anche “te” = in tale “ferma” abitudine, permetti sia il “tempo” che… “te”, in luogo di Te. 

Questa è l’abitudine che ti ha: da Te a “te” va da sé il (qua, così), da cui ed in cui lo “tempo (immemore)”, ergo, una trasformazione artificiale, industriale, è-voluta, etc. da l’oro che, per l’appunto e guarda non caso, x “te” non esistono (anche se ci sono). 

Chi... ti “trapana il cervello”, infatti, ad ogni istante? 

Bè, l’oro. No? Ti trovi? Dunque, la “ruota” è sempre ferma, nella sostanza. Mentre ciò che “gira” sei “te” (qua, così): girandoci sempre attorno, proprio come lo “Sòle (satellite artificiale)” attorno alla “Terra” = l’oro. 

L’oro che, ad un certo tratto, possono inventarsi, decidere, “creare”, etc. di tutto, perché… è già successo e la “partita è chiusa”.

Almeno, sino a quando non ritornerai in/a Te, decretando ufficialmente il (qua, xxx), ossia, effettuando il Re-set (Te), in luogo del Re-Seth = sempre l’oro. 

Mutando di conseguenza la “destinazione d’uso del campo da gioco-giogo” in “xxx” piuttosto che “così”. Ovvio: 

il “qua” rimane sempre tale perché, “dove vuoi andare se non c’è nulla Oltre”. E anche se c’è, bè… “risolvi prima ciò che ti ha, in questa fase”. No?

Preferiresti saltare a “piè pari” l’intero fossato? 

Cambiare “dimensione”? Provaci, se ci riesci! E, poi: perché non… divertirti un po’ con l’oro? 

Non sei stanco di prenderlo in quel posto?