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giovedì 18 settembre 2025

Monte, ponte, mente, vela, serra e gas e Verità.


Ah; e il “sole” che, in un dentifricio per bimbi in vendita nella “grande distribuzione”, è disegnato come un ingranaggio:

coi “raggi” che sembrano proprio formare una “ruota dentata”. 

Ed essendo l’immagine su un dentifricio, il “dato” casca proprio come il cacio sui maccheroni, nella tradizione “italiana”.


Un meccanismo che può essere tranquillamente “de-materializzato” = uno specchio che riflette o, meglio, proprio… un riflesso. 

Come “moneta sonante” Vs “moneta digitale”. 

L’effetto (speciale) è lo stesso: l’è-voluto (l’oro) x “te” (qua, così). Il “disco è rotto”, in SPS. Come, del resto, lo è anche nell’AntiSistema maniente”: 

è già successo e continua a succede-Re
o succede-Ra (che non è futuro bensì mai passato di moda).

Il “sole” è un riflesso, i cui relativi “raggi” riflettono la luce, l'alimentazione, che proviene da Oltre. Lo stesso vale anche per la “luna” che, fra l’altro, indica sostanzialmente proprio l’Oltre.

Il costruire un modello “effetto giorno-notte”, … rende i “residenti” in balìa di tale “natura pseudo duale, psico duale”:

li costringe a c®edere che sia normale, mentre è “normale”.

Infatti, lo “umano” è di per “sé” un s-oggetto che si auto adatta, dopo essersi auto “trasformato”:
da Te a “te” il passo è corto

come il respiro (infatti, alfine, tendi sempre a “morire”).

Ove, “morire è come spegnerti”. O essere spento! Per, poi, eventualmente, “ritornare” = essere riacceso, da cui:

la “reincarnazione” per alcuni (Sigh!)
la “resurrezione” per altri (Sob!).


Un vero “peccato”, sopravvivere in tal modo (qua, così). Come forse puoi “vedere”, ci sono tutti gli “estremi” sia per la “religione” che per la “spiritualità” che, oibò, sono la stessa “cosa”, nella (stessa) sostanza:

l’AntiSistema e la Verità
sono la sostanza e la sostanza
dal “momento” in cui sono le forze portanti
l’AntiSistema nell’AntiSistema (nel d l’oro regno o vunicvm)
la Verità, ovunque, sempre (essendo il funzionamento I-Ambientale).

Mentre, “il terzo non dato” (oltre ad essere l'oro) sei Te, che sei il potenziale contemporaneo o la “speranza” che Sandman utilizza x “vincere il demone infernale nella famosa disputa a parole”. Te, che (qua, così) o “ora” sei (in) “te” = nel servomeccanismo Modello Eichmann, allorquando il “male” diventa una “banalità”, nel senso che ne perdi ogni traccia, essendo ovunque. Certo:

il “male” corrisponde allo scopo (l’oro)
ergo
per l’oro è… bene. Ecco la famigerata “relatività”. 

Qualcosa che ti ha inflazionato, nonché interciso, lavorandoti come fa la Tachipirina: auto rendendoti del tutto “in-sensibile” man mano che la “usi”. 

“Da che punto guardi il mondo, tutto dipende…”. 

Jarabe de Palo


Ecco l’ulteriore “intreccio”: in tale “relativo”, passa continuamente in secondo piano l’assoluto, il valore, la sostanza, il principio che non è quello AntiSistemico, etc. 

Ossia, la Verità. 

Del resto, x “te” la perfezione non esiste, non è di questo mondo. Va da sé che l’AntiSistema si basa su una strategia ch’è proprio e guarda non caso, perfetta. Quale

Il non esiste-Re; c’è. 

Hai voglia ad accorgerti sostanzialmente quando sei completamente a bagnomaria in qualcosa che ti ha ma “niente”. Quando sei assolutamente dentro a…, eppure trovi sempre una “alternativa logica” pur di non aprire gli occhi definitivamente, perché “hai sempre troppo da perdere” (qua, così), tipo:

“tutto quello che hai”.

Visitatore

Uhm. C’è una scena nel “film” The last witch hunter in cui un bimbo è con-vinto, da un incanto totale, di essere al cospetto di un albero pieno di caramelle, con le stesse sparse ovunque a terra, mentre sostanzialmente stava raccogliendo sassi e pezzi di legno secco, dato che si trovava nel retro di un edificio completamente abbandonato: 

con l’albero scheletrico. 

Ecco a cosa ti stai attaccando, nell’AntiSistema: gli “averi” ti fanno avaro = non ti accorgi sostanzialmente poiché “troppo preso da quello che hai e che non vuoi perdere”. Puntando alla “pensione” che, quando ci arrivi, bah:

sei giunto a fondo scala, assolutamente incattivito da tutta una vita spesa ad auto sacrificarti sull’altare di una illusione collettiva talmente radicata da essere divenuta trasmissibile ed a “n-orma di legge”. 

Con la “religione” che ti spinge costantemente nella medesima direzione, “ma guarda un po’”. In cattività, come… gallina “felice” o, meglio “rana bollita a fuoco lento”.

Perché ti dicono e allora “sai” che c’è lo “effetto serra”? Suvvia:
perché sei in una “serra”
sei in un ambiente rin-chiuso dentro a/in…

Ricordi?
“Oltre il monte c'è un gran ponte. Una terra senza serra… Non lo sai…”. La “canzone” Due Mondi, di Battisti (non esisti) “parla chiaro”, ma... nell’antica lingua perduta della Verità

la sostanza che ri-anima tutto, mantenendo il campo sempre permeato da tale “dato”, facendo continuamente “surf” attraverso ogni mezzo-vettore non importa se AntiSistemico, non importa nemmeno se sei “te” il destinatario, in quanto che la funzione nel funzionamento funziona

Perché Battisti ad un certo “punto” scompare?

“Una vela
è una vela la mia mente
prua verso l'altra gente
vento, magica corrente…”.

No? Mediante il “vento” (questa magica corrente)” i visitatori se ne vengono e poi se ne vanno. Dove? Oltre, ove:

prua verso l'altra gente…

In che modo? Uhm:

una vela, è una vela la mia mente… = è come “chiamare un taxi”; quando lo desiderano, è attraverso la mente che chiedono di ritornare Oltre. Ok?

Che storia! Non a caso sei nella “più grande storia”: 

quella che la Verità ti narra, pur essendo il d l’oro scopo.

Sì, ma (ma) “te” (qua, così) non puoi davvero crederci in maniera coerente = da Te, in Te, per Te, con Te, fra Te e Te (l’esserci sferico). Perché? Hai sempre “troppo da perdere”, come già evidenziato poco sopra (e di certo non per la prima volta). Sei ancorato al suolo AntiSistemico, anche mediante tali “dispositivi” che ti sono “riconosciuti” in quanto ad… utility

cose che (ti) “servono”, sviluppando in- “dipendenza” (qua, così). 

Dunque, “te”... te ne servi mentre sostanzialmente ne sei al servizio: sei Te che rimani “appeso al chiodo”, nel continuo sacrificio da cui si manifesta “te”, l’AntiSistemico x (sua) eccellenza.

Quale differenza (sostanziale) intercorre fra:
carattere ed atteggiamento.
È non lineare l’intera questione:
il “carattere” è un programma che ti ha, ma non sei Te
l’atteggiamento è Oltre, derivando da Te, non importa nulla.

Ossia, attraverso l’atteggiamento pre-disponi qualunque “tuo” carattere, in maniera tale da “Farci…” surf, proprio come sostanzia la Verità. L’atteggiamento non è la somma di ogni addendo, bensì ne è l’espansione frattale (espansa). Il Dr. Coué ti ricorda sempre che il conscio esegue operazioni lineari, mentre è l’in-conscio che funge da esponenziale “mag(n)o (genio)”. È esponenziale quando la somma è in leva, come una trasformazione in Super Saiyan:

una leggendaria trasformazione dei Saiyan nella serie di Dragon Ball, caratterizzata da un enorme aumento di forza, velocità e resistenza. Questa trasformazione avviene attraverso l'attivazione delle “Cellule S” del Saiyan, spesso innescata da forti emozioni come la rabbia



Innescata da forti emozioni come la rabbia… = ecco perché (qua, così) devi essere continuamente “dopato”, in ogni modo im-possibile (potenziale). 

Non a caso sei sempre in differita, assolutamente indifferente alla Verità. In Dodgeball, sempre non a caso, uno degli elementi della squadra (non propriamente un cuor di leone) ha bisogno proprio di arrabbiarsi al fine di… auto ritrovarsi. Ecco che il “carattere” che lo de-tiene in gabbia, attraverso l’atteggiamento frattale espanso (“formulare”) viene oltrepassato, come hackerandolo, andandoci Oltre. In un certo senso è quello che succede anche a Ken il guerriero. Ricordi



Sei “te” nell’AntiSistema:

“la forza è giustizia. Che grande epoca che è quella in cui viviamo! Chi è forte può impossessarsi di tutto ciò che vuole senza farsi scrupoli…”.
Shin

Sei in un’unica strategia (qua, così): la d l’oro (che non esistono, infatti ci sono).

“Non è tradimento questo... È tattica! Ognuna delle sei stelle di Nanto porta con sé un differente destino. Quella di Shin è la stella del sacrificio, che lo ha destinato a sacrificarsi per amore. Quella di Rei è la stella della giustizia, che lo ha destinato a vivere per il prossimo. Mentre la mia è la stella più bella e splendente di tutte... la stella della malìa. La gente la chiama la stella del tradimento, ma non è affatto così. La stella della malìa è capace di smuovere persino il cielo, in quanto espressione ultima di bellezza e tattica…”.
Yuda

(Ti) trovi?
Sei ammaliato (qua, così), da cui anche la... malattia.


“Souther non aspettava altro che cavalcare gli sconvolgimenti nel mondo in questa fine di secolo. La sua è la stella polare. Il centro di tutti gli astri di Nanto... La stella della croce del sud! È anche conosciuta come stella della sovranità, vale a dire la stella di un tiranno. Lui non ha né famigliari, né amici. E nemmeno pietà... L'unica cosa che possiede è se stesso e la stella dell'imperatore sotto cui è nato…”.
Shu

Se la “fantasia” ti narra di ciò, significa. Se con la “immaginazione” puoi fare tutti voli pindarici che vuoi, significa. Ma (ma) se ti auto delimiti sempre a chiederti “cosa vuol dire?”,

“Uomo morto! Uomo morto che cammina. Abbiamo un uomo morto che cammina…”.
Il miglio verde

“Tutti noi dobbiamo morire, non ci sono eccezioni. Ma qualche volta, Dio mio, il miglio verde sembra così lungo…”.
Paul Edgecomb

Il “pettina bordi” è ciò/chi ti fa c®edere nella “storia del mago”. 

Mentre sei nell’AntiSistema, di chi ne è l’artefice.  Sei sviato continuamente; talmente, da “fartene una ragione” anche se “comprando sempre a scatola chiusa”. Compreresti un’auto usata da l’oro? “L’oro chi?”. 

Non il messaggero, please. La Verità.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4035
prospettivavita@gmail.com