Loro giocano sempre sul... consenso informato:
hanno necessità che sia “tu” a dire sempre, “Sì”.
Anche per la “privacy” funziona così. No?
E se non sei d'accordo? Semplice:
il servizio, allora, “non funziona”.
Ah! Una “cosa”:
obbligo vaccino Covid, sentenza Corte Suprema australiana: “era illegale, è stata una violazione dei diritti umani…”.
Per la serie, “cornuti e mazziati”. Ed ora?
Figurati se proprio in “Australia” lo ammettono, nella sostanza. Vedila in altro modo, tanto è sempre uguale.
Infatti…
Molto curiosa, seppure ricorrente (“normale”) la situazione della criptovaluta di Socios, Chz:
il cui “valore” dipende da quello del Bitcoin
così come per le “valute” il relativo apprezzamento dipende ancora dallo Usd.
Bitcoin e Usd che, a loro volta, dipendono da altri vari f-attori, nella gerarchia eco-dominante. Si diceva del Chz. Dunque:
il suo prezzo è agganciato o “influenzato” dall’andamento del Bitcoin
il che comporta che ogni token “sportivo”
prezzato in Chz
ne risenta, a sua volta.
Così, se ragioni in base al “valore” della tal società rappresentata e riconosciuta nel relativo token, embè… non basta tenere in considerazione le performance agonistiche e/o la sostenibilità e profittabilità economica e/o la situazione debitoria, etc. etc. etc. No, perché… ogni token prezzato in Chz, dipende dall’andamento del valore del Bitcoin. E, tale “riferimento” vive in un universo, a sua volta, ancora ciclico. Ora, ad esempio, è in corso la classica bull-run. Così, il corso del Chz sale, pressoché “a prescindere”, mentre il prezzo dei token in Chz scende; indovina?
A prescindere. Totò docet!
Or dunque, come diamine “ci azzecchi” solo facendo riferimento al “valore competitivo ed alla salute della tal squadra”? Se il prezzo è determinato soprattutto da altre variabili o incognite.
Se calcoli che, ad esempio, l’Inter in questa stagione è la squadra da battere e quindi il suo valore deve essere proporzionalmente elevato, bah… acquistando il suo token, andrai a schiantarti con la “realtà stante” che, invece, determina il prezzo del token con-seguendo all’andamento del Bitcoin che, con la “realtà” dell’Inter-nazionale non c’entra proprio niente. Uhm. Sai che c’è assolutamente da prendere spunto da tale situazione, affatto strana o bizzarra o, ancora peggio, casuale.
Ricapitolando e riparametrando il tutto:
vuoi investire sulla “tua” squadra del cuore e
visto che nel 2024 va benone, allora
compri il relativo token, in Socios
cambiando euro in Chz e
ritrovandoti il predetto “certificato digitale” in portafoglio
ben sapendo che quest’anno “non ce ne sarà per nessuno”.
Wow. Ma cosa succede sostanzialmente? Questo:
hai “messo” 100 e ti ritrovi meno, perché
il token non segue tanto la situazione “tua squadra”
su cui stai assolutamente contando, da tifoso-speculatore
bensì
sì, la segue ma, prima vengono altre dinamiche, tipo
quanto vale il Chz, relativamente al Bitcoin?
Devi sapere e tenere in considerazione, infatti, che il Chz ha – a sua volta – un prezzo e, quindi, non dipende dalla situazione “tua squadra del cuore nel 2024 fortissima”, ma dal valore di una criptovaluta “padre-madre” che ha il potere di condizionarne il “destino (trend)”.
Che bello! Un bel crash, più che altro...
Così, perdi denaro seppure la “tua squadra” continua a vincere gare su gare, e la società fa soldi a palate perché la situazione economico-finanziaria è rosea, e i conti sono a posto, anzi… di più!
E, perché mai, succede tutto questo “tuo perdere denaro, nonostante ci hai visto benissimo”? Perché il token è prezzato in Chz, che non ha “vita propria”, seppure costituisce un'altra dimensione rispetto al token in tuo possesso, essendo agganciato alla “sopravvivenza” di un altro… asset. Non ti ricorda proprio niente tale situazione auto ricorrente? Nulla? Nada?
È qualcosa di assolutamente distaccato dalla condizione sociale in cui “sei” ma non sai niente, a quanto non ap-pare? Sì. Quando, “qualcosa” ha un suo valore ma, “niente”? Anzi: dove?
Diamine, dove se non (qua, così), nell’AntiSistema o allo “Inferno” oppure nello “Medioevo”.
È la “tua” storia che continua a ripetersi, in automatico. Ma non lo vedi? Non ci vedi? Tu “vali”, e te lo dicono anche in “pubblicità”. Però… No? Sei ap-prezzato se godi di un tenore di “vita” particolare. Se hai un “lavoro” redditizio. Se sei intelligente e, al lavoro, lo dimostri pienamente, facendo il “bene”… dell’azienda, che ti ri-paga del “tuo tempo”. Però, sai che vali molto di più, perché sei dotato del potenziale contemporaneo, motivo per cui “non si senti ap-pagato per quello che vali e meriti”. Perché? Perché l’azienda valuta le cose da un altro punto prospettico:
il “proprio”.
Perché “fra virgolette”? Bè, perché dipende dalla “situazione d’assieme globale, pardon… multipolare” e, comunque, mondiale. Se sei inquadrato presso un’azienda che si occupa di “petrolio” e grazie allesanzioni occidentali, la “tua” azienda va a ramingo, dovendoti “lasciare a casa”, nonostante sei il “migliore”… eccoti nella medesima situazione del “tuo token prezzato in Chf che però dipende dal valore del Bitcoin”. Alias?
Sei qualcosa in balia delle onde “oceaniche”, troppo grandi per “vedere da dove provengono”, sapendo che ci sono e… bon!
Ecco come va.
Ecco come sei messo. Ancora una volta: dove? Nello stesso luogo comune sopra riportato. Nella “tua” solita realtà di auto riferimento. Dove… se fai un certo ragionamento persino logico, enniente… non è detto che “funzioni”, perché l’andamento reale in predetto “isolamento” segue logiche non lineari, in maniera tale da “fregarti continuamente”, spacciando tutto ciò per “conoscenza superiore del mercato”.
Puoi essere anche un “esperto”, or dunque; ma non basterà sempre. Perché prima o poi un qualunque “cigno nero” si abbatterà sulla “costa”, costi quel che costi. Non rimane da aspettarsi, allora, che quando parte un ciclo, ci sia un’onda “anomala” = che non lo sembra nemmeno. Qualcosa rivelato dalla “crisi”, ma che nella sostanza la “cavalca”, facendo… surf. Invece che subirla.
Va da sé che ogni “crisi” è foriera di “opportunità”.
Ma devi sapere come... prenderla.
Ed ecco il perché del “pensiero positivo”. Solo che quando sta precipitando tutto, non viene proprio “naturale”… approfittarsene. Perché stai prendendo tutto di petto, direttamente. E stai provando una “paura fottuta”, perché al solito sei girato proprio nella direzione della… perdita.
Stai perdendo non solo denaro, oppure temi per il “tuo futuro”.
Non vedi nulla di buono in tutto quello che sta ac-cadendo. E temi. E t®emi. Mentre, una qualsiasi entità o “banca”, ad esempio, è “girata al ribasso” = mentre pubblicamente rischia il naufragio (quindi, la clientela rischia di rimanere con il cerino spento in mano), nella realtà sostanziale sta “godendo come un riccio” perché alla perdita di valore azionario e di portafoglio gestito, etc. (che sono dati pubblici o specchietti per le allodole), nel “privato” sta solo che guadagnando. Ci sei?
Loro hanno una prospettiva ed una aspettativa diversa dalla “tua”.
Ricordi? Ti hanno dato la loro... mente. Loro vedono le “cose” in altro modo. Perché? Bè… perché hanno una posizione gerarchica “migliore”. Come vedere le cose dall’ultimo piano di un grattacielo, rispetto che dal piano interrato o dai garage.
Dal livello -1, che vedi, infatti?
Ecco “dove ti ritrovi”. Nel seminterrato, in quanto a “cliente” oppure, “paziente”. Laddove, chi paga sei sempre “tu”. Mentre, loro, hanno tante vite quanto quelle attribuite ai gatti. Cioè, loro hanno possibilità a “te” precluse. Loro possono, mentre “te” no. Perché altrimenti il “Banco vince sempre”? Le “probabilità” sono sempre a loro favore:
questo fa p-arte delle regole del (loro) “giogo”.
Di più: loro non solo proprio solo… “loro”. Hai presente la “anonima sequestri”? Ecco. Ti detengono in questo luogo comune, nel quale “non hai scampo”. Non puoi decidere nulla di tuo, infatti. Ti puoi auto delimitare sempre a scegliere fra… E questo “destino” è solo ed esclusivamente ascrivibile ad un “piano sostanziale”, che lo prevede. Che pre-vede tutto quanto, d’assieme.
Proprio come “Dio” ha… creato, tutto.
Te lo dicono ma sempre “fra le righe”, perché non lo possono ammettere chiaro e tondo e, allora, lo dichiarano non linearmente, laddove sono grandi esperti e navigati, provetti, “marinai”.
Ti fregano?
No: ti “amministrano”. Sono dei criminali? No: “la legge non ammette ignoranza”. A Gaza si è consumato un genocidio? No: “non ci sono gli estremi per ammetterlo a livello legale”.
Ti trovi, finalmente?
Sei nei rovi: altro che “ti t-rovi”. Ma non ti brucia il culo? A quanto pare, no. Forse perché ti ci sei auto abituato. Non a caso esiste anche la figura del “fachiro”, nonché dell’arte del “farsi del male per provare piacere”. Peccato che esiste, analogamente, anche quella del “far del male per provare piacere”.
Per piacere!
Sì, per “piacere” faresti e fai di tutto. Persino una volta raggiunta la “parità”, le donne rivestono gli stessi panni, nonostante le “quote rosa”. Gli “attrezzi ingegneristici” per piacere, sono dei classici. Mentre, gli uomini diventano sempre più “uomini”. Il che dà vita al “fuzzy tech” che di logico ha ben poco, a meno che non ti adegui e allora la prospettiva si allinea.
Lascia fare ancora per un po’, e vedrai come diventerà il mondo. E se lo metterai in discussione, boom: daje al bruto, al dinamitardo, al terrorista, al poco di buono, all'incivile, all'antidemocratico, al troglodita, etc. etc. etc.
Il “caso” donna è davvero esemplare:
perché nonostante il “femminismo”, ci sono sempre prostitute sulla strada?
Perché la “Uè!” non fa qualcosa in merito? Perché tale commercio va sempre avanti, nonostante “tutto”? Perché la VDL, funzione automatica della “Uè!”, non fa e dice niente a tal pro? Proprio “lei”, a cui sta a cuore un po’ di tutto, non lasciando indietro nessuno? Dai. Probabilmente, si è dimenticata di tale “traffico”. Il “cinema porno” rientra nel Pil e allora è “comprensibile”; allo stesso modo, sulle strade cosa avviene?
Con tutti i controlli che ci sono, perché le “lucciole” restano sempre lì?
Eppure, è “illegale”. No? Sì, ma come per il “gioco d’azzardo”:
quello “legalizzato” è… legale. L’altro, no.
Quindi, se ti “ammali” di ludopatia, ma l’hai sviluppata “legalmente”, hai diritto alle cure. Diversamente, sei un criminale. E ti sta bene!
Sulla strada ci sono ragazze ingannate, turlupinate, prigioniere. Mentre, se una donna vuole esercitare di propria sponte la “professione”, bè… mica si mette in strada. Avrà il suo “ufficio”, al caldo o al fresco; dipende. Ma il racket non esiste; infatti, c’è. Il “cartello” olia meccanismi gerarchici che tollerano, anzi… se ne approfittano.
Le “escort” chi sono, a differenze delle “battone”?
Chi chiamano i non solo “politici”, in determinate occasioni persino ufficiali? Da chi si fanno... accompagnare? A Davos, durante il meeting Wef, tali “case d’appuntamenti prestigiose”, che fanno? Lavorano a pieno. Un successone.
Alt®a stagione esagerata! Piaceri che finiscono nella... finanziaria!
Da ripagare, in quanto... “costi sociali”.
Eppure, lor signori sono… lor signori. Loro possono. Loro hanno dichiarato la pedofilia “un gusto personale”. No?
Sei “tu” la pietra dello scandalo. Sì.
Perché se loro possono, la responsabilità è tua (questa volta senza virgolette, poiché è la verità tale e quale). Se Tu langui, è “te” che emergi. E sei “te” che sei complice “loro”. Anche se non lo sai, non è una scusante. Ricordi?
La “legge” non ammette proprio... l’ignorare.
Allora, “che peste li colga!”. Non solo, se continui a pro-cedere così, qua. È divertente passare con la macchina, per strada, vedendo le “donnine gentili” che battono. Vero? Ci godi. Anche se non sei cliente, sei comunque partecipe del giogo. Per forza:
ci sei “dentro” in toto.
Mentre, ogni riflesso di questa “tua” situazione, viene scambiato per tutt’altro. Cioè, tutto ti “parla” relativamente a come sei messo, sostanzialmente, e “tu” che fai? Sorridi o sbavi vedendo il racket per strada. Il “sesso” è un’altra arma fotonica in mano loro. Ti sfido a provare che è una “arma”. Infatti, manco ti passa per l’anticamera del cervello, perché il sesso è “naturale”.
Anche la “deviazione”? Vedrai, fra non molto. Prega, per la prole...
Vedi che loro puntano a questo: l’ennesimo “reset”. Loro vogliono essere completamente alla “luce” = sapere che “tu” sai di loro e/ma… “niente”! Li devi tollerare. Di più: assicurare che sia il loro diritto. E che niente e nessuno al mondo li possa… “arrestare”.
Hanno imparato molto bene la lezione. Infatti, non ci cascano più, ora. Hanno mutato di prospettiva, loro. Parassitando, Te, però. Laddove, loro sono sottodomino: non l’eco-dominante. Anche se sono più “vicini” loro ad essi, calcolando che hanno la meglio su di Te. Ergo, Te sei qualcosa di distante da essi, e anche da loro, dal momento in cui si servono tutti di “te”.
Che ne dici? Dis-senti? Bah!
SPS è la cartina tornasole di questa vicenda. Il “successo” di SPS vale oro colato. È la verità. Meno SPS è pubblico, diffuso, etc. e più loro hanno già vinto. Figurati, allora, essi. Ma sì; questa nuova non solo dicitura è valida:
loro = sottodomino (potenzialmente chiunque vi aderisce o lo diventa, ad immagine e somiglianza)
essi = eco-dominante (solo essi, nient’altro che essi, essendo la singolarità “eletta”, nonché i f-autori dell’AntiSistema gerarchico).
La gerarchia procura… geriatria.
E, poi, devi morire, quando è giunta la “tua” ora. Essi così hanno già deciso. Seppure, nella “Bibbia” si riporta, si recita, che le cose non stanno solo così.
Ma solo se ci sei.
Altrimenti, va da sé e “restaci di stucco!”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3638
prospettivavita@gmail.com
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"Fai..." un po' Te.