Morto il “cre-attore”, rimane la “sua”… eredità. Le conseguenze. Che non sono lessanzioni. Mentre, la routine è diventata questa (uhm: gatta ci cova):
sul Web, in tanti in queste ore si stanno chiedendo se dietro la morte di Akira Toriyama ci siano le reazioni avverse al vaccino Covid. Sfortunatamente, non ci sono informazioni chiare in merito…
La “formula” è sempre la stessa: 3 righe dovute, come s-vuoto. Te lo devono, sì…; anche se… Ok? È chiaro! C’è un termine anglofono che suona così:
misunderstanding…
Curioso questo modo per esprimere un “malinteso” = mal interpretato! Il “mal(e)” frainteso: (sei) s-travolto. Sempre il solito piatto forte:
non esiste (qualcuno-qualcosa); c’è!
Il classico “fantasma-ectoplasma” che cosa indica nella sostanza? Che ne dici, andando Oltre ad ogni “apparenza o manifestazione”? E… lo “Diavolo” ed il relativo “esorcismo”, cosa significano = indicano, essenzialmente?
Cosa o chi è frainteso, stravolto, mal interpretato, etc.?
Prima di capirlo, occorre “sentirlo”, alias, ricorrere a p-arti di Sé che sono, analogamente, non lineari = sostanziali. Tale è lo “strumento” per rilevare (auto decodificare) tutto ciò che è in/un “codice”, codificato.
Come a dire, “Eppur si muove...”. No? Oppure:
“Misura ciò che è misurabile… e rendi misurabile ciò che non lo è…”.
Galileo Galilei
Come... “rendi misurabile ciò che non lo è…”?
Mediante Te, che se il dispositivo ad hoc, in ogni senso. Senza nulla togliere! Infatti, se sei “te” cosa succede? Primo: quello che è già successo. Secondo: quello che “su tale scorta” continua a succedere. Ergo? Terzo:
il (qua, così) o AntiSistema. Cioè?
La realtà manifesta ad immagine e somiglianza di chi o cosa l’ha “disegnata tale e quale”. Il “comanda padrone” è insito, ovviamente anzi all-ora. Qualcosa che funziona sempre, non importa se coloro che vi rientrano in termini di effetti collaterali, server, ingranaggi, “Eichmann”, etc. etc. etc. non ne sono consci o sono con-vinti dell’esatto contrario. Ricorda che nell’AntiSistema sei AntiSistemicaMente (sempre) fregato, alias, sei sempre girato dalla parte opposta rispetto al come dovrebbe essere:
non importa se sei ben orientato, or dunque.
Sarai sempre in costante, regolare, svantaggio. Poiché o non visto che sei “te” a sventolare per i “4 venti” = sei sempre in differita, nella diretta prevista per “te” da… “mistero misterioso”. Wow. Qualcosa che dunque “compri a scatola chiusa”. Ti af-fidi. Ti ci auto manifesti dentro “grazie” ai genitori. Che importa se la “creazione” viene prima di ogni genitore! Ci sei?
Ora, vediamo come – sostanzialmente – la linearità gioca brutti scherzi.
Per Riccardo Bossi non è il primo guaio giudiziario. Il primo finito sotto la lente dei media risale al 2012 quando, insieme al padre e al fratello Renzo, era finito sotto inchiesta per… Nel 2016, invece, il Tribunale di Busto Arsizio gli aveva inflitto una condanna a 10 mesi di reclusione e al pagamento di una multa per… Nello stesso periodo arrivarono diverse denunce per… e passando per un benzinaio di Buguggiate (provincia di Varese), che lo querelò a sua volta sostenendo che… Nel 2019 fu infine denunciato da un ristoratore di Firenze per… Nel 2020, infine, era stato condannato a 8 mesi dal Tribunale di Novara per truffa…
La famiglia Bossi è un gruppo “rispettabile” di individui. Eppure… hanno più “guai giudiziari” di una qualsiasi famiglia “Rossi”. Perché? Corra immediatamente l’idea al classico “alieno” che sbarca sulla Terra e si trova ad avere a che fare con la verità. Iniziando a raccogliere informazioni lineari, capirà che la famiglia Bossi è composta da persone delle quali l’alieno si può fidare (sai, non conosce nessuno sulla Terra ed inizialmente raccoglie info direttamente dalla “Rete”, sbarcando ad esempio su… Wikipedia).
A livello lineare “tutto è chiaro”. Rivelato, però!
Poi, l’alieno ricorre al suo essere sostanziale (l’alieno è ancora in Sé) e scopre che il figlio primogenito di Bossi ha un “curriculum” di tutto conto. Quindi, “mangia la foglia”. Ovvero, l’alieno è libero di agganciare l’operato del figlio di Bossi, a Bossi padre nonché all’intera famiglia Bossi. Perché lo fa? Perché non ha nulla da spartire con chicchessia (qua, così). L’alieno è di passaggio. Da lì il passo è breve per inquadrare il Partito di Bossi e la “politica” in toto. Dopodiché è un attimo sostanziare l’intera società. Perché?
Bè, perché se il figlio di un noto esponente della politica agisce in tal modo, significa che è proprio l’indotto a “parlare”, rivelando - se non sei Te - per tutta l’interezza.
È giusto fare sempre di tutta l’erba un fascio?
A livello sostanziale, a livello di frattalità espansa, sì. Certo, con i dovuti distinguo; ad esempio, chi è caduto in una trappola che lo mantiene costantemente sotto ricatto, in qualcosa dove sono tutti d’accordo… è e rimane comunque una vittima. Soprattutto, se è rimasto coerente “dentro”, nonostante ciò che deve continuare a recitare e persino a compiere. Chi versa in una simile situazione è come una molla sempre pronta potenzialmente a scattare. Ergo, ci puoi fare serio affidamento nel predisporre un esercito che non esiste; c’è. In-somma, all’alieno basta poco per accorgersi del dove è capitato.
Da qualche dettaglio è un attimo auto ricavarne la sostanza:
l’immagine attuale, radicata, del “motivo” che inquadra e squadra la società intera.
Ricorda che loro sono totali: la strategia perfetta, se non ti accorgi +.
Mentre, se sei “te” ad avere un atteggiamento simile, “niente”. Non te ne fai nulla nella sostanza, perché dopo un tot ritorni sui passi, come un gambero, poiché giudichi troppo pericoloso oltremodo continuare (così, qua), dato che sei (qua, così). Seguendo questo egoismo “negativo o cattivo”, la società rimane tale. Mentre, l’egoismo “positivo o buono” è una delle componenti del Te.
Non… del The, benintesi!
Immagina la codardia e poi veditela addosso, perfettamente: come se non fosse mai vero. Questo sei “te” (qua, così). E questo è l’AntiSistema. Come a dire che all’Inferno trovi solo demoni e/o dannati? No: allo “Inferno”, bada bene, ci sono solo i relativi “demoni”; coloro che vi abitano e vi “lavorano” dentro.
È una società, quella “infernale”.
Ancora una volta, gerarchia. I “dannati” sono sempre i demoni dei livelli più bassi. Che te credi! Anzi, lo “Inferno” è proprio il (qua, così). Perché “Dante” lo ha potuto visitare e descrivere? Perché è la Terra AntiSistemica, lo “Inferno”. Ergo, i demoni sono i gangli della gerarchia. I “dannati” sono demoni di rango inferiore. E lo “Dimonio”? Bè, è sempre il vertice distaccato o conficcato, alias… l’eco-dominante o “Dio”.
Sei sempre “lì” (qua, così)”.
Una questione di realtà manifesta targata AntiSistema. Dove, ad esempio ma causalmente…
La giornata internazionale della donna sotto le bombe di Gaza. Le voci delle sfollate: “non abbiamo niente da celebrare…”…
Trovi che sia (è) la verità? Bene! Altrimenti, “ritorna a settembre!”.
Elezioni Ucraina, sondaggi: il 67,5% della popolazione non vuole più Zelensky come presidente, nel 2019 trionfò con il 74%. L'attuale presidente inizia ed essere inviso alla stragrande maggioranza della sua popolazione, a “salvarlo” il rinvio delle elezioni causa conflitto che gli consente di sbarazzarsi del suo rivale spedito a Londra in qualità di ambasciatore…
Ci vuole tanto ad inquadrare sostanzialmente l’intera situazione, anche partendo “solo” da questa… notizia? No. Però, devi esserci. Devi essere Te. Altrimenti, son lucciole per lanterne.
E… volatili per diabetici.
Chi ha votato al 74% per il... “comico”, bè, identifica “te”.
Nota a-critica, non acrilica, naturale:
a “salvarlo” il rinvio delle elezioni causa conflitto…
Certo! Peccato che in questo momento nel Paese 404 è “lui” a decidere così! Ergo? Ha per forza di cose “congelato” la questione perché non intende lasciare lo scranno. Perché? Perché la fine del Duce riecheggia ancora, sempre, nell’eternità. Puoi cancellare il passato quanto vuoi o credi, ma… le cose avvengono ugualmente, perché la verità non fa sconti a nessuno. La “divina provvidenza” è come la s-fortuna:
ci vede benissimo!
Lor signori o più semplicemente, loro, hanno rivelato tale funzionamento: l’I-Ambiente è legge, strumento, memoria. Ecco che la memoria è la verità: e la memoria ricorda tutto per antonomasia. Sì, ti hanno confuso alla grande!
Perché (qua, così)… “serve”. Servi.
A chi o cosa è chiaro, ma solamente se sei Te. Cui prodest! No? E, come già ricordato…
Gaza, 5 palestinesi morti schiacciati per il lancio di pacchi di aiuti umanitari, paracadute non si apre. L'ennesima tragedia a Gaza è avvenuta non per mano delle armi israeliane, ma per gli aiuti umanitari lanciati dagli aerei…
Gli “Usa”. No? La verità li rende evidenti. Ma nel modo della verità, fintanto che sei ancora-sempre “te”. Da qua puoi auto decodificare dove mettere il “fra virgolette”:
aiuti umanitari = “aiuti umanitari”…
Il… paracadute che non si apre, significa = indica sostanzialmente, seppure in codice.
Il problema è proprio questo: nell’AntiSistema tutto è girato al contrario ma ad angolo giro = è tutto “virgolettato”. Così, avendo reso Te, “te”, allora la verità si deve codificare per raggiungerti ugualmente, perché diversamente è impedito. E poi non ci credi comunque! Tra le righe, cavalcando ogni mezzo vettore: è sempre la verità.
Non sono loro.
Loro sono parassitati dalla verità che, infatti, non riescono proprio a debellare, chissà mai perché? Come puoi fermare la memoria di macchina, il relativo Log previsto dal/nel funzionamento della stessa?
Ricordi? L'anomalia si ripresenta sempre. Non solo Matrix.
Non lo puoi proprio fare. Per questo hanno aggirato il discorso, parassitando Te. Ti trovi? Ricordi?
“Il potere deve essere analizzato come qualcosa che circola, o meglio come qualcosa che funziona solo a catena. Non è mai localizzato qui o lì, non è mai nelle mani di alcuni, non è mai appropriato come una ricchezza o un bene. Il potere funziona, si esercita attraverso un'organizzazione reticolare…”.
Michel Foucault
Vedi che in SPS trovi il… perché. Il significato. Il motivo portante, etc. etc. etc.
Quindi, è vero! Però, perché il potere è come lo descrive Foucault? Perché si è fermato lì: essendo che l’eco-dominante non esiste (c’è). Ok? Quello è il limite che l’AntiSistema concede. Mentre SPS è Oltre, persino alla presunta e già rara… “causa”, che va messa per forza di cose “fra virgolette”, perché al di là della “causa” c’è la ragione fondamentale eco-dominante.
Il “motivo” per cui…
Il potere deve essere analizzato come qualcosa che circola, o meglio come qualcosa che funziona solo a catena. Non è mai localizzato qui o lì, non è mai nelle mani di alcuni, non è mai appropriato come una ricchezza o un bene. Il potere funziona, si esercita attraverso un'organizzazione reticolare…
La gerarchia è prima di tutto… strategia. E anche Foucault c’è caduto dentro in pieno, esprimendo sempre “relatività”. È la verità, però, a cavalcare ogni onda, motivo per cui ovunque e nonostante “tutto” è sempre tutto solo che… verità. In attesa di Te, la società però è la risultante del “te” + (tra le righe) il potenziale contemporaneo (Te).
La verità della tri-unità I-Ambiente è diventata poi l’immanente, divina provvidenza, aiutati che il ciel ti aiuta, “Sole”, “Dio”, volere superiore, etc. etc. etc.
Mai la verità, però? Troppo facile, semplice, lineare. Uhm. A volersi fare del male da soli, non si sbaglia mai. Perché? Semmai, dove? Bè, nel (qua, così), AntiSistema. Laddove sei incoraggiato a farlo, esserlo ed auto divenirlo. Perché? Da chi-cosa, semmai. Già l’eco-dominante spinge, al fine di auto preservarsi all’interno del proprio dominio. Figurati che faranno mai i sottodomino, ad immagine e somiglianza. Sì, va da sé.
Allora, al fine di non essere “trasformati”, occorre ergersi a fronte di tutto ciò, alias, occorre accorgersene innanzitutto.
E poi farsene qualcosa: esserci. In coerenza con Sé.
Qualcosa che viene ostacolato in ogni modo, soprattutto non lineare e/o “fra virgolette”. Ad esempio, mediante l’ex utility ed ora “ferro del mestiere”… sua intoccabilità la “democrazia” = il nazismo. Ci sei? Un mondo alla rovescia, nella sostanza = un salto mortale sul posto, a piè pari, ritornando “giù” ancora voltato dalla stessa parte, proprio come se non fosse successo nulla e, invece, è già successo l’inghippo! Oibò.
Un Re-Seth ad angolo giro: in-sospettabile.
Vedi che un simile “piano” avviene attraverso la relativa “strategia”. Il che significa e comporta l’esse-Re già successo che continua a succedere (poiché, “prevenire è meglio che curare”).
E, poi, della eventuale “cura”, ne vogliamo parlare?
Suvvia: devi renderti conto nella sostanza. Non lo devi capire! Va “sentito”. Inoltre, devi esserne assolutamente certo che è così il (qua, così), alias, che sei nell’AntiSistema, dove sei “te” al posto tuo (Te). Ecco in cosa è consistita la “trasformazione”. L’intercisione. Ciò che continuamente si auto avvera ancora, sempre, ad esempio dopo la manifestazione post partum:
il taglio del cordone ombelicale. Ah: la verità!
Il taglio netto dei Grandi Alberi, che riecheggia nell’eternità, poiché… verità. Qualcosa di molto simile alla “cronaca”, che ne è la replica fedele seppure rivelata. Lato oscuro della forza.
Un megafono amplifica. Un microfono, pure. Il passaparola, anche. I “social”? Idem. Ergo? Cosa è amplificato? La voce e basta? Oppure, è il significato, la sostanza, l’essenza, etc. che ricorre anche al megafono, microfono, passaparola, social, etc. etc. etc.? È la verità. Punto!
Ma non “vedi” che tutto è parlante? Portante...
Dove passi lasci sempre il di-segno: impronte digitali, Dna, respiro, ciò che fai. Persino ciò che pensi o tendi a pensare. Bion docet. Vero? I “pensieri non pensati”, oltre che ad essere la “ispirazione” che imp-regna l’aria, sono anche ciò che emani ogni volta, proprio come un dispositivo “inquinante”. Sì, qualcosa di molto utile alle mire del “Wef”, ad esempio: perché una volta ti dicevano che “Tu vali”; mentre ora la nenia è diventata, “Tu inquini”.
E, bada bene, non inquini attraverso la macchina bensì, sei proprio “tu” che lo fai/sei: respirando. Ti rendi conto? È un “diritto” il respirare?
Se li lascerai fare, lo diventerà. Eutanasia, questa s-conosciuta.
Proprio come normalizzare tutto: anche il genocidio di Gaza, ad esempio. O quello del Donbass. Come affermare che l’acqua è un bene di tutti a livello mondiale e, poi, privatizzarla. Come dici? Non è privatizzata? Certo. Come no! Allora, perché la devi pagare? Ah, paghi per il “servizio”.
Come forse puoi persino vedere, l’acqua è già privatizzata.
Quella “pubblica” la paghi attraverso le tasse relative. Quella privata la compri al supermercato. Ossia, qualcuno è riuscito anche a venderti l’acqua:
il “tuo diritto sacrosanto ed inviolabile”.
Wow. Come al solito, tanto di cappello a loro. Mentre a “te” non resta che nasconderti, come sei così bene abituato a fare in questa versione della “tua” realtà manifesta preferita, poiché senza alcuna altra via praticabile, scegliendo sempre fra…, invece di decidere, decidendoti una volta per tutte.
Il Re è morto: evviva il Re. Ok?
Il “padre” di Goku è morto: evviva Goku! È Goku l’archetipo che rimane. Ricordi? I figli non sono dei genitori: ci passano “dentro”. Li attraversano nell’atto di manifestarsi. Dove? Uhm: (qua, così).
La beffa servita comoda, comoda, a tavola. Prego!
Goku c’è; come una “idea” che si attualizza. Ma in qualcosa che ha il potere decisionale di cancellare tutto quello che gli può nuocere. Ossia, qualcuno che ti può sempre… auto resettare. Questa è la “Spada di Damocle”? Piuttosto, vedi che è già successo. Allora, tale “Spada” è d+ qualcosa che lo ricorda, che testimonia: è la verità che l’ha resa tale, forgiandola ad hoc. Ma Te sei “te” (qua, così)” e di conseguenza la “Spada” è diventata solo una metafora:
come “Spada nella Roccia”.
Il risveglio, la sveglia, etc. sono sempre la verità “fattasi mito”, “incarnatasi”. Qualcosa che persino viene ricordato dal “Verbo”. Sì… hai proprio preso il solenne “granchio”. Qualcosa di colossale, epocale, “unico ma sempre ripetibile (come una ‘ricetta medica’ a-temporale)”. E… “lo hai preso” perché lo hai calcolato:
ecco che la mente speculativa è la brutta copia di quella sostanziale, seppure lo rimane sempre nel potenziale, “ricordandola”.
Hai mai detto a qualcuno, “mi ricordi proprio tuo padre!”. Ricordare qualcuno è ancora verità. La verità è un processo “solubile”: ovunque vai, la ritrovi. Qualcosa che anche il cambiamento di stato dell’acqua, (ti) ricorda.
Perché, ad esempio, la struttura della Rete cellulare è a f-orma di cella esagonale tipica dell’alveare by api?
Perché la relativa mappatura del singolo dispositivo è garantita al 100%. Dove vai, infatti! Perché? Bè, come ottimizzano lo spazio, le api… è la perfezione. Non gli scappi più. Sei sempre rintracciabile, mappabile, localizzabile.
La verità è dentro anche alla “verità”.
Anche quando esiste “una verità dentro ad una verità in una verità, etc. etc. etc.”. La verità è il ricordo. È la memoria I-Ambientale. Qualcosa che funziona e che non rientra nello “invecchiamento”. Ci sei? Alias, il “tempo” è l’abitudine (d)entro cui esisti, ma non ci sei.
Per questo, tutto è vuoto: essendo stato svuotato, svaligiato.
Si narra, si tratta di... che cosa ti è già successo.
Mentre, al di fuori continua a scorrere il “fiume” = l’eternità è lo stato naturale che funziona. La memoria (o “Log di Macchina” o, se preferisci, “Eywa”) è la verità che si perpetua attraverso il canone attribuito a El “Dio”:
ubiqua, in leva, wireless, non lineare, etc.
Persino logico, è! La verità è “Pollicino che lascia dietro al proprio passaggio una fila di sassolini, a monito del percorso, percorso”. Ok? La verità è tutto, alfine. Tutto è costituito dalla verità. Quando vedi una casa edificata, è fatta di verità. La memoria di coloro che l’hanno eretta, è la loro esperienza ma, anche, la verità. Wow. La storia è fatta dalla verità. Anche quando è “storia”, ovvero deviazione standard (qua, così) by eco-dominante.
Non basta ri-cercarla, però! Va ri-trovata = ricordata.
Che pensi essere, infatti, il ricordare? Ago e… filo. Padroneggiati da chi? Da Te. Altrimenti? Sarà la “verità”, per “te”. Anche se sarà ancora la verità, ma non la riconoscerai. Ecco le lucciole e le lanterne. O l’abbaglio. O l’AntiSistema.
Ecco-“te”, in-somma.
Rivediti sostanzialmente tutto questo discorso immanente, attraverso appunto la “metafora” che, in tal “caso”, è una successione di eventi (veri o falsi che siano, sostanziano sempre).
Si sa che Giovanni Arnolfini si spostò da Lucca a Bruges, dove col commercio riunì un'immensa fortuna ed entrò nel circolo più selettivo del gran duca di Borgogna per il quale Jan Van Eyck lavorava.
L'opera rimase sino al 1516 nella dimora dei coniugi Arnolfini; dopo tale anno, infatti, fu sequestrata dal colto ambasciatore nella corte di Borgogna, Diego de Guevara y Quesada. Quest'ultimo, a sua volta, ne fece dono all'arciduchessa Margarita, la cui collezione di quadri fiamminghi passò nel 1530 a Maria d’Ungheria, anche lei Reggente dei Paesi Bassi. Nel 1556 il dipinto venne ricollocato in Spagna, dove Maria si era nel frattempo trasferita: da quel momento in poi la tavola rimase sempre appesa nel palazzo reale di Madrid, per poi giungere in Francia trafugata da Giuseppe Bonaparte. Successivamente venne saccheggiata dai soldati inglesi e finì nelle mani di James Hay, il quale - dopo averla prestata per qualche tempo a re Giorgio IV, che pur essendo un amante dell'arte non apprezzava i Fiamminghi - nel 1842 la vendette alla National Gallery di Londra per la cifra di seicento guinee (in euro poco più di 700). L'opera è tuttora esposta alla National Gallery (Trafalgar Square, London Wc2n 5dn, Regno Unito) nella sala n. 56, con il numero d'inventario Ng186.
La “opera” è la verità che, ovunque la metti o la es-poni, è sempre… indovina? La verità.
Poi, vedi come sono specializzati, loro, a togliere la tovaglia dalla tavola imbandita, senza spostare alcunché = senza farti accorgere del maltolto.
Niente più foto a casa, violano la privacy. Cambia molto se non tutto nel mondo delle multe legate agli autovelox. Come detto, la novità più rilevante del decreto interministeriale (Trasporti e Interno) è data appunto dal fatto che le foto, che normalmente accompagnano la multa rilevata con autovelox, e che di fatto costituiscono fonte di prova per le violazioni al codice della strada, non dovranno più essere inviate al domicilio dell’intestatario del veicolo. La foto resterà comunque custodita dall'autorità che eleva la contravvenzione per il tempo strettamente necessario, e sarà a disposizione dell'automobilista che potrà richiederla in caso di ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto…
La “prova” che hai compiuto il “misfatto”?
La devi richiedere “tu”. Ma pensa, il genio puro. Non il tuo, per carità! Il loro. Però, non è il Governo di turno o il tal Ministro. No: è la verità che ti comunica l’incomunicabile (qua, così). Così, la verità si fa… “caso per caso”, ovunque, non importa cosa, dove, quando mai, perché, chi, ma pensa, etc. etc. etc.
La sostanza, appunto, è ancora la verità.
Qualcosa che testimonia proprio che sei “dentro” a qualcosa: ad una situazione specifica o AntiSistema. Il che comporta che è già successo qualcosa. A chi? A Te. No? E continua a succedere. Perché? Perché non ne ri-esci. Non ne vieni a capo. Bensì, ogni volta “ritorni a capo”. Come al Monopoli. Ok? E “senza ritirare le 20000 Lire”, però… ricorrendo alla “necessità” denaro = il “lavoro”. Meglio:
la verità fattasi anche “denaro-lavoro”.
Ecco come loro sfruttano anche il processo di “incarnazione” della verità. O di... cre-azione. Terra formazione. Sino a quando Te sarai “te” (qua, così).
Nella loro tana.
Chi era Gesù, il Cristo? Cosa era, semmai: era ed è la verità. Tutto ruota attorno alla verità. La verità edifica! Sì... ti rende libero. La verità è ogni nucleo, atomo, particella, legame, “energia”, connessione, etc. etc. etc. La verità è anche il vuoto, lo s-vuoto. Ecco perché l’atomo è un Buco Nero.
Oppure, è un “Sistema Solare”.
Il trait d’union, l’essenza, la sostanza, etc. è la memoria = la verità. E la verità è una. Bingo!
A certificare il tutto è il funzionamento I-Ambientale ch’è un processo di dati: la sua “alimentazione” è la verità. Per questo, funziona senza alcun’altra “necessità”, tipo… la “energia”. Se funzioni, funzioni. Le “pile” sono rivelazione. La “elettricità” è verità incarnata. Persino, sfruttata ad hoc dall’eco-dominante.
Si può detenere in schiavitù anche la verità? Sì.
Ma è come controllare una reazione nucleare...
La prova è l’insistenza AntiSistemica, anche se per “te” non esiste (seppure c’è). Questo è l’incanto, la iattura, la fattura, la magia nera, il lato oscuro della forza, etc. etc. etc. Il “male” è il negativo del medesimo fotogramma. Una p-arte.
Parzialità. Relatività. Alias?
Ancora la verità, ma utilizzata come un’arma. Questa è la chiave di lettura, d’interpretazione, di auto decodifica sostanziale dell’intero processo divenuto decorso (qua, così).
Dai! È tutto un… equi-woke. Ma di certo non un “caso”.
Cultura woke, “evoluzione dell'intimo femminile nella storia”, ma dal 2020 la modella è trans, di colore e obesa…
Cosa si intende per “cultura woke”.
Per chi non lo sapesse, “woke” non è davvero traducibile in italiano, ma vuol dire qualcosa come “consapevole”, e indica, o almeno indicava originariamente, l’atteggiamento di chi presta attenzione alle ingiustizie sociali, legate principalmente a questioni di genere, di etnia o di condizione sociale.
Più recentemente, però, “woke” è diventata sempre meno una parola rivendicata dalle persone che teoricamente dovrebbe descrivere, e sempre più usata invece dai loro critici e dai conservatori (soprattutto in America) per indicare quella che considerano una pericolosa tendenza della sinistra, dei progressisti e più in generale dei Democratici. Con woke, cioè, si identifica un atteggiamento di dogmatismo intollerante e censorio, applicato nei confronti delle parole e delle idee che vanno contro le più moderne sensibilità sulle questioni delle minoranze e dei diritti civili…
An-nota per bene, a fondo, nella sostanza, il processo di “incarnazione della verità, fattasi… Golem”:
woke
indicava originariamente
consapevole… (verità).
Ma:
più recentemente, però
si identifica un atteggiamento di dogmatismo intollerante e censorio
applicato nei confronti… (ancora verità?).
Non proprio. Ma “verità”: ancora verità ma da auto decodificare sostanzialmente. Una sveglia può risuonare in ogni modo, quando è la verità.
“Woke” è diventata sempre meno una parola rivendicata dalle persone che teoricamente dovrebbe descrivere, e sempre più usata invece dai loro critici e dai conservatori…
Loro sono degli “artisti” a girare la frittata, ogni volta. Così, ti ritrovi sempre contro, ciò che era (è) a tuo favore. E tutto questo senza minimamente accorgerti. Cadendoci “dentro” mani e piedi.
Ad angolo giro. Ricordi?
Et voilà, come sei messo (qua, così).
“Voi” là = loro, là.
Mentre “te” sei qua. Come? Così.
Loro là Vs “te” qua, così. Chi vincerà?
Vedi che è già successo che hai “perduto”. Però, nulla è per sempre:
ad eccezione della verità.
E la verità può sempre cambiare, se...
cambia la narrazione che si rivela oppure, no.
Qualcosa che allora dipende davvero, nella sostanza, da Te. E, prima, da “te” che, se non compi un passo almeno verso di “Te”, bè… è Te che ne “ripagherai continuamente la spesa”, per dirla ricorrendo al linguaggio “economico” AntiSistemico.
Verità. Ricorda. Sempre. Che fa lo specchio?
Goku c’è! Sei Te. È di Te che si narra e si tratta. Pensa un po’ quanto sei “grande”. Quanto sei… “figo”! Eh?
Altro che lo “Di-moni-o”.
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3649
prospettivavita@gmail.com
quando si hanno zero d-osi si può stare tranquilli..o for-se no? =)
RispondiEliminaBah! Anche il "virus" ha lasciato il segno, essendo lo stesso di-segno. Poi, d-osare la misura è sempre un bene! Meglio, osando! Altrimenti, si è forse-n-nati... Ciao!
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