giovedì 29 aprile 2021

Sette per cento.



Dunque; il cosiddetto Polo Nord (Artide) è una sorta di “buco nell’acqua”, ovvero, eliminando l’acqua emergerebbe che… c’è solida roccia al di sotto.

Oppure no? 

Si sa che la massa acquea è come un rivestimento e che, senza la stessa presenza la Terra apparirebbe per quello che è: una sorta di tubero, abbruttito, che mette finalmente pace fra le varie “teorie” sulla sua f-orma. 

Ma chi può farsi un’idea esatta di tutto questo, con 1- l’acqua di mezzo, 2- le dimensioni fisiche in gioco e 3- il fatto che qualsiasi fotografia o video passi attraverso il filtro della tecnologia? 

Nessuno. Ad eccezione di chi ha la conoscenza. 

No? Allora, se l’Antartide (Polo Sud) è costituito anche da terre emerse (rilievi), l’Artide in pratica non esiste ma c’è. E quando lo devi mettere a fuoco, l’occhio deve fissare in maniera diversa rispetto all’abitudine, ovvero, deve concentrarsi su ciò che sembra essere il nulla, rispetto alle terre (dei continenti o nazioni) che lo circondano. 

Anche in questo allora tende a sfuggire. 

 

Al solito, tra qualcosa che emerge e qualcosa che è “solo” spazio vuoto, usualmente la mente si fissa sul dato di fatto, oggettivo = la terra e non il “nulla (vuoto)” dell’acqua. Così, è normale anche il mettere a fuoco i rami degli alberi e non lo spazio che li separa, in quanto a porzioni di “cielo” o aria o cosa che sia. 

Tra figure di persone o animali, visualizzi tali corpi: non, ciò che li separa.

Vero? 

Allo stesso modo, di conseguenza l’Artide è una sorta di convenzione, un buco tra le terre circostanti o se preferisci una distesa di acqua come tante altre. Se poi ci metti anche la tipologia di clima, piuttosto inospitale, bè… “alla larga”, si tende immediatamente a pensare. 

Eppure, qualsiasi zona della Terra è abitata. 










E la cosa bella o interessante è che sono popolazioniprimitivea stanziarvi. Ergo: 

alla faccia della tecnologia “necessaria” per permettere la sopravvivenza, “con ogni agio del caso”. 

C’è una sorta di percentuale che si ripete (nella quasi “terra di nessuno”, tra il rapporto divino 80/20): 

il 70 per cento (che sembra più ottanta che venti; tuttavia si discosta da entrambe le “polarità”)

71% La percentuale del pianeta Terra ricoperta d’acqua…

70% la percentuale in peso di un uomo costituita da acqua: oltre due terzi del nostro corpo…

70% La percentuale di acqua globale utilizzata dall’uomo per l’irrigazione, ovvero oltre due terzi di tutta l’acqua accessibile…

70% La percentuale di terre emerse a rischio desertificazione

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Curioso. Trovi? 

Che cosa? Che, ad esempio, in un discorso del tutto relativo alla massiccia presenza acquea, si parli di “rischio desertificazione”. 

Più che un rischio, una promessa.

Anche se, per la verità, è una “copertura portante” l’acqua = non solo riempie ma f-orma (ad esempio, il corpo). Poi, “serve” e viene impiegata. Infine, quando manca la terra si desertifica

Uhm… c’è sempre qualcosa che non torna e che è difficilmente spiegabile persino a se stessi. 

Il comportamento ambientale, naturale, è infatti diversificato; tanto da rendere sempre diversa la risposta o feedback. Allora, ci sono zone desertiche prossime alle coste marine e zone assolutamente verdi grandemente separate da distese acquee, ma bagnate ampiamente da copiose piogge cicliche. 

Poi, il rilievo crea corrispondenze diverse, relativamente a ciò che sembra la medesima risposta, in funzione dunque dell’altezza rispetto al piano del mare. Le condizioni climatiche dunque sono riassumibili e spiegabili attraverso medie tipiche, tuttavia la stessa formulazione non spiega ogni comportamento naturale, poiché “bio diverso”

Ora, a prescindere da ciò che più ti sembra tutto questo immenso scenario, è nel significato che soprattutto si fonda la verità, che se non ricordata allora tende come ad auto affondarvi “dentro”, sepolta o ricoperta chissà. 

Ecco che il Polo Nord diventa quello che ti dicono e allora sembra e dunque “sai”… anche se per la verità, non sai proprio nulla. Al limite, sapranno qualcosa se non tutto proprio coloro che secolarmente vi abitano, ma, stanne certo, sono giudicati come “primitivi” e dunque totalmente inaffidabili per quanto concerne lo stabilire il vero nesso causale tra la f-orma ed il significato che la “abita”.

 


Terra nullius (al plurale, terrae nullius) è una locuzione latina derivata dal diritto romano che significa letteralmente “terra che non appartiene a nessuno”… Viene usata in diritto internazionale per descrivere un territorio che non è mai stato sottoposto alla sovranità di alcuno Stato, oppure sul quale qualsiasi precedente Stato sovrano abbia espressamente o implicitamente rinunciato alla sovranità. La sovranità di tale territorio può essere ottenuta mediante occupazione… sebbene in alcuni casi ciò possa configurarsi come violazione di leggi o trattati internazionali…

Link

Terra promessa = la sovranità di tale territorio può essere ottenuta mediante occupazione

 


A partire dagli anni '70 del XX secolo, in Australia ma anche in Canada, si è iniziato a mettere in discussione la colonizzazione basata, all'epoca, sull'idea che le terre fossero terra nullius ignorando o non considerando che i territori erano già abitati da popolazioni native con usi, tradizioni e principi giuridici tramandati oralmente e imponendo quella che prese il nome di discovery doctrine. 

L'avvio di un'analisi più approfondita dei legami delle popolazioni native con i territori venne dato da una causa che vedeva contrapposte la popolazione Yolngu e un'azienda mineraria (Milirrpum v Nabalco Pty Ltd) a proposito della sovranità sulla penisola di Gove nel Territorio del Nord... Gli aborigeni persero la causa…

Link

Una formica e uno stivale hanno dispute?...”.

Loki

Una causa che vedeva contrapposte la popolazione Yolngu e un'azienda mineraria (ti dice niente?). 

Avatar su cosa si fonda, se non sulla fredda e rivelata realtà manifesta, che assomiglia - nell’Anti-Sistema - all’atmosfera che copre costantemente i poli o il famigerato Polo Nord, sede profonda (o svuoto) di ciò che era l’Albero della Vita. 

Le cui radici hanno scavato o meglio, permesso o formato, lo spazio vuoto interiore sede di tante “leggende” e di quell’alone di paura e comunque fascino e mistero, che mantiene regolarmente distante l’osservazione diretta.

Se il polo “inferiore” è un tappo, quello “superiore” è tappato. 

Si possono organizzare viaggi turistici regolari in tale zona? Bene: chi mai deciderà di spendere “chissà quanto” per andare a verificare che… 

Ben sapendo che tra il dire ed il fare c’è sempre di mezzo cosa (chi) ti ostacola il cammino o “separa le terre emerse” piuttosto che unirle. 

L’acqua separa o unisce? 

Sul Pianeta c’è questa “mania” del senso del possesso che fu pre alessandrino...” a detta di Battiato. Ossia, che da un certo punto di sospensione in poi, c’è sempre stato, tanto da essere assolutamente considerato “normale” poiché “a norma di legge”. Poi, se un popolo deve andare in tribunale (?) per chiedere il “riconoscimento” di quelle terre che lo ospitano da sempre e per le quali non ha mai sentito nessun “dovere” di dichiararle “proprie” e trascrivere ciò in un pubblico registro (che, comunque, qualsiasi orda invadente avrebbe reputato carta straccia, ignorando più o meno consapevolmente persino lingua, usi e costumi, tradizioni e storia di quel popolo da soggiogare e basta), allora sei proprio alla frutta, ai titoli di coda, etc. poiché o non visto (ricordato) che “è già successo” qualcosa a te che infatti sei “te”, nell’Anti-Sistema. 

Nel “film”, al solito, la verità trionfa. 

Anche se, spesso, al primo episodio ne conseguono altri, se il primo ha avuto “successo”: motivo per cui, se la “cosa” deve durare allora va da sé che la trama dovrà per forza di cose “incattivirsi”, poiché non interessa a nessuno assistere a ore e ore di pellicola ambientata nella pacifica “Contea”

Già. 

Deve esserci “azione, movimento, tensione, pathos, etc.”. Vero? Dunque: i buoni e i cattivi che si fronteggiano senza esclusione di colpi e, sullo sfondo, l’ennesima “grande storia d’amore” o fraterna amicizia che magari travalica anche le regolari frontiere del “genere”. 

Ovvio, la trama deve avere un senso più profondo o “denuncia sociale”, ma intessuta in maniera tale che devi essere tu a “capirne la presenza ed il senso” che, comunque, rimane segreto di Pulcinella dato che i Media anche non specializzati faranno da tamtam della foresta. 

In-somma: un processo d’assieme che tende a triturare tutto, seppure attraverso la “migliore delle intenzioni” apparente. Qualcosa che finisce sempre prima neldimenticatoio” generale e che vale la pena ricordare solo quando lo “Zio Gerry” ti fa la classica domanda da “un milione”. 

Ecco: il quel momento sapere certe cose ti può “salvare la vita”, facendo la differenza (finanziaria). Vuoi mettere? Ricorrere ed utilizzare certe “cose”, ripescate dal cestino della memoria, comporta “salvarle dall’estinzione” nella nobile causa di “farti vincere un premio in denaro”. Wow

l’ennesimo “olocausto” richiesto dagli “Dei o dal Dio”. 

 


Dovresti sapere che almeno il settanta per cento di quello che sai, lo “sai”. Che questa percentuale è significativa e non riguarda solo l’ambito “pubblicizzato”. C’è questa “maggioranza silenziosa” che ti ha e che l’ambiente riflette, poiché specchio nel quale non puoi far altro che rifletterti ed essere dunque riflesso = svelato

Ecco perché allora la rivelazione

Ecco perché le “fake news”, che non sono messe in giro, così, a “caso”. Piuttosto, a pioggia. Con “troll e bot” che ormai non si contano più, essendo ovunque e contestualizzando l’impero Anti-Sistemico ma come difendendo i bastioni della “ragione, della scienza, della verità, della responsabilità e del progresso moderno”. 

Qualcosa che fa onore ad un simile intelletto, che ha permesso la concezione di tali “esseri”, ma che finisce immediatamente lì, poiché tutto il resto è abominio. Così come dire di una persona assolutamente intelligente ma che si presta al propriofar di conto” piuttosto che a ciò che eventualmente (se serve) professa “a parole”. 

Ecco l’apparenza che inganna. 

E qualcosa che “viene giù” da presunti episodi biblici che fungono sempre da “dima”, alla faccia della “modernità dei tempi”. 


SPS_IO da sempre evita di entrare nella polemica, di giudicare, di prendere una parte assolutamente, di decidere per te, di partecipare a “dibattiti”, etc. poiché la verità è una, dal momento che la storia è un susseguirsi di punti di sospensione che, solamente quando quello attuale viene trasceso, allora la storia va “avanti”. Altrimenti, si tratta di ristagno o di “economia circolare”, loop, sostanza che si ripete mentre “tutto si trasforma”, etc. 

Allora, “lasciate ogni speranza, voi che…” siete già dentro. 

Ok? 

In SPS_IO l’atmosfera è assolutamente pacifica; l’atteggiamento sostanziale “Fare…” ha in sé qualsiasi f-orma di saggezza proveniente da qualsiasi tipo di “tradizione”. È il modus sferico e portante di essere e di proiettarsi tutto attorno, come hotspot per la connessione alla Rete Ambientale Naturale Terra o Te Stesso vs Potenziale Contemporaneo. 

In ciò non v’è alcuno spazio o vuoto per ospitare il conflitto, perché quando ognuno ricorda di essere totale, allora ogni rivelazione viene meno, da sé. Alias, la più grande paura del “Dio”, che se viene confuso con gli altri, allora scende inesorabilmente dal pulpito, perdendo la “causa” di fronte a coloro che lo hanno smascherato “non facendo nulla” = essendo ritornati in sé, contemporaneamente

C’è questo “esperimento” fatto coi i metronomi che, dopo un po’, si allineano tutti. Bè, è qualcosa di commovente ma al “tempo” stesso, di minaccioso se sei nell’Anti-Sistema. 

Ebbene, è stato calcolato che la percentuale utile alla trascendenza dell’attuale punto di sospensione eco-dominante sia il sette per cento.

Allora, quella percentuale ricorrente del settanta, è dieci volte più raccogliente consensi di quello che occorre. 

Ergo: l’Anti-Sistema è già globale. 

Non si tratta di uno dei soliti imperi che studi a scuola: tutto quello che sembra estinto. No. L’Anti-Sistema “è” l’Impero in Terra. 

Il “Diavolo”? 

Per favore: si rivelano mettendoti paura, in ogni modo. Piuttosto, “Dio”. 

No? 

Punta al “positivo”, perché è lì la sede del “male”. Anzi: punta su di te, che sei “te”, nell’Anti-Sistema. Tutto il resto verrà da sé. 

Il sette per cento non è tanto, ma diventa “tanto”. 

Basta così poco, per la verità. Ecco il perché dell’interferenza infrastrutturale “naturale”, che si riflette ovunque, proprio come un segnale radio o Tv o Internet o emesso dalla carta stampata o dal passaparola. 

La concezione dell’Intranet è qualcosa di privato, di esclusivo: bè, considerati tale. E così come te, qualsiasi altra persona. 

Il connettere tali reti, comporta crearne una d’assieme, finalmente migliore. Ecco perché non la pensi come il “tuo” vicino di casa

Ecco perché ti hanno lavorato ai fianchi dall’alba della manifestazione in vita, addirittura precedendoti. 

In SPS_IO si “riconosce” o ricorda che tutto è verità (ma non nel senso religioso o spirituale del termine): l’ambiente (artificiale o naturale che sia) funziona e come tale, può funzionare in infiniti modi; perché allora deve per forza di cose essere “così” = Anti-Sistemico o in-giusto per la moltitudine.

Già. 

Non è però una scelta fra… Bensì, si tratta di deciderti e come te, chiunque altro. I metronomi si allineeranno, che sembra una cosa potenzialmente anche “brutta”. 

Quindi, “fede”. 

Dipende da te, laddove di te ce ne sono a miliardi e sono tutti differenti ma unificabili quando c’è qualcosa che li fa propendere verso un luogo comune, che non è la terra promessa ma l’essere in pace con se stessi, rendendosi conto che “non manca mai nulla e non mancherà mai nulla” perché è potenziale contemporaneo che ci sia sempre tutto. 

Allora, la corsa al “mettere via” ed al “mettersi al riparo”, smette subito poiché superata, trascesa, estinta, non serve più… Stop.

Il “fermarsi” ha tutta la potenza del “caso”: 

quando “senti”, ti accorgi e ti arresti sostanzialmente. 

Proprio come lo sciopero, ma ad un livello di potenza sferica, che manco ti sogni “ora”. Questo “Fa…” sì che, come il datore di lavoro scende a patti perché altrimenti è rovinato, allo stesso modo l’eco-dominante si manifesta poiché si svela. 

Certo: prima ricorrerà ad ogni “arma e potere” in suo possesso. Agirà presso le Istituzioni e la “legge”, e risponderà con gli eserciti e la guerra. 

Ma… tutto questo è costituito da te, da tanti te. 


Se la percentuale del “sette” si f-orma, esiste e c’è… tutto si allineerà immancabilmente. È allora, di più, la paura che tutto questo (non) accada a bloccare tutto, facendolo girare come una trottola nella “ferma” ciclicità fisico-apparente convenzionale ed anti concezionale, Anti-Sistemica. 

Se credi di essere troppo piccolo per… dunque, alimentando il troppo grande per…, allora sei fatto. 

Viceversa, “Fai…”.

Noi cademmo come partito politico. Dobbiamo risorgere come partito religioso. L’elemento religioso è universale, immortale: universalizza e collega. Ogni grande rivoluzione ne serba impronta, e lo rivela nella propria origine o nel fine che si propone…”.

Foi et Avenir - Giuseppe Mazzini, 1835

Nota bene sempre il “succo di ogni questione”: 

la sostanza. 

La “religione” ricalca (è come collante, collegamento, legame) sempre la conformazione di una Rete. E questa Rete, qualsiasi essa sia, funziona. Senza tale Rete, sei solo ed unico (speciale quanto vuoi, ma… impotente o “Dio”, ancora una volta, dipendente da… nonostante ogni apparenza). 

L’unione “Fa…” la forza? 

Bene: che cosa aspetti? Il sette per cento dell’Italia quant’è? E della Ue? E del mondo? Se sai calcolare quanto hai in banca, saprai portare a termine anche questo “conto”. E poi fartene qualcosa

Occorre un piano di base, su cui costruire il... Sistema. 

SPS_IO ne ha uno. Tu ce l’hai? 

Il “progetto” è molto semplice: assumilo come una sfera, senza punti di ombra

La Terra è una sfera

Bene: perché non lo sei anche tu? In giro ci sono tante proposte “diverse”, ma non sai mai esattamente nulla. 

SPS_IO rende manifesto lo Spazio Sostanza utile per r-ac-cogliersi, Oltre Orizzonte. È qualcosa che va fatto e come tale allora c’è.

Se non ti fidi, lascia perdere. 

Prendi comunque posizione: altrimenti rimarrai nello svuoto che va a finire sempre “a Massa”. Nessun complottismo o culto a… Nessun nuovo guru… Più che la persona, lo Spazio inizialmente “digitale” utile per ritrovarsi e ritorna-Re.  

Vuoi che sia più esplicito?

Manifestati, allora. No? Come puoi richiedere qualcosa se prendi tutto con sufficienza? 

Sii quello che vuoi vedere avvenire nel mondo...”.

Fai agli altri quello che vuoi che gli altri facciano a te...”. 

Che altro.

 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS_IO) 2021
Bollettino numero 10-402
prospettivavita@gmail.com

Riproduzione libera”.