Il corpo umano dal 2004 è un brevetto Microsoft…
Salvatore Santoru Info Consapevole 16 dicembre 2014 Link
Si può fare? Certamente. Poiché “è già successo”.
Anzi, continua a succedere; come, anche, nel 2004.
Qualcosa che è soprattutto informazione ambiente, o, “sostanza”, che riecheggia ovunque, comunque, quantunque. Ergo:
una strategia
da “a monte”
ad opera di cosa “è” chi se ne approfitta
sostanzialmente
essendo compresenza “ombra” eco-dominante
o “è già successo”
da cui… l’essere d’assieme, Anti-Sistema o reale manifesto di conseguenza o riflesso.
Or dunque, occorre “Fare…” molta, molta, attenzione:
nell’Anti-Sistema, l’Anti-Sistema.
Che significa? Bene:
per prima cosa, chiedersi “cosa significa”
e, non, “cosa vuol dire?”.
Poi, dal “cosa significa”, si può passare anche al “chi è” (senza punto di domanda).
Indi, al “dov’è” (senza punto di domanda).
Però, l’autentica base viene fondata nel momento in cui:
ci si accorge di “qualcosa” che sostanzialmente “non va”
ci si accorge che “è già successo”
ci si accorge che “ora” sta continuando “solamente” a succedere (come in differita)
ci si accorge che, allora, deve per forza di cose esserci chi è all’origine
ci si accorge che tale compresenza non esiste ma c’è
ci si accorge che deve essere una strategia, che rivela un fermo interesse “superiore”
ci si accorge che se ciò insiste, significa che c’è una catena di distribuzione degli eventi, ad immagine e somiglianza o sottodomino, in gerarchia
ci si accorge che, di conseguenza, nessuno ne è mai pienamente consapevole, essendo “dentro” tutto all’Anti-Sistema o “sogno” altrui…
Ergo (punto in sospensione):
nessuno se ne accorge perché nessuno è tale compresenza
essendo tutto “effetto” dell’eco-compresenza.
Quindi:
le “autorità” non sono consapevoli di essere nell’Anti-Sistema
e, ovviamente, nessun cittadino lo sa perché ha dimenticato nel “tempo”.
Ecco che, allora, ogni “teoria” in controtendenza è… “complottismo” o equivalente.
Il punto “è” che quando, come in periodo di “virus”, il Governo chiede alla cittadinanza di collaborare per… la propria sicurezza e per questioni di sicurezza nazionale ed ancora di più, lo fa senza ricordare di “essere” nell’Anti-Sistema.
Cioè? Bingo.
La strategia perfetta, perché l’autorità e l’essere “a Massa”, saranno pre-disposti a raggiungere qualsiasi livello, pur di “responsabilmente agire” in tal senso. Qualcosa di inoppugnabile.
Vero?
Qualcosa di assolutamente auto convincente. No?
Qualcosa da imitare, perché ne va del “Paese”, ergo, dell’interesse personale che si rivela in quello nazionale o d’assieme.
Ma, soprattutto, qualcosa di perfettamente idoneo al fine di porre una strategia eco-dominante alla base pulsante del soprav-vivere; nel punto in sospensione, che diventa la replica reale, fisica, di fatto, etc. di un progetto assolutamente “di parte”.
Allora, come “aprendo una radio, non ci trovi dentro la musica (eppure funziona)”, allo stesso modo, anche “aprendo una persona, non ci trovi dentro l’Anti-Sistema (eppure tant’è)”.
Ciò significa, ancora prima di voler dire qualcosa.
È sostanziale vs di fatto, insomma.
Ok, ma cosa significa:
significa che le persone, non importa a quale “livello” siano
non “ci sono” relativamente all’assolutezza della situazione “realtà” di riferimento comune (paradigma), in termini di Anti-Sistema con la “sorpresa” tutta attorno, essendo che... “dentro” c’è proprio l’essere umano in toto.
Qualcosa che... il termine “creazione” permette di intuire e calcolare, per mezzo di un certo “sentire” o “Fare…”.
Ecco il “dubbio”. Ecco il “duale”. Ecco il “qualcosa che non va”. Eccoci qua, sostanzialmente e di fatto (con tutto ciò che ne scaturisce; in che modo? Sostanzialmente).
Prendi, ad esempio, Draghi; è “buono” o “cattivo”? Essenzialmente, “è”:
è in “sé”
eppure
incarna, socialmente, tutto quello che occorre per essere “buono”
e, di fatto, lo è, ma, sostanzialmente rimane nella “terra di mezzo”
che occorre per tenere assieme l’Anti-Sistema
E, bada bene, tale situazione è comune, perlomeno al 99%.
Con l’1% che si auto considera “mosca bianca”, a turno, ossia, sino a poco prima di “dare luogo all’evento ‘Anti-Sistema Immunitario’”, che fornisce feedback all’essere Agente Smith, o, al controllo da remoto, in leva, wireless, ubiquamente, non localmente, etc.
Ecco, ad esempio, la delazione.
Come da esempio, o fac-simile, “tecnologia”, che dimostra sostanzialmente la situazione “realtà (Anti-Sistemica)”.
Ma… “si può”? Certamente, sì.
È sufficiente che qualcuno non esiste ma c’è, e, di conseguenza, il proprio interesse passa – come l’effetto virale comprova, sostanzialmente – all’altrui “vita”, secondo un’accezione di tipo “naturale” o per auto “asfissia”, etc.
Perché dovrebbe succedere qualcosa di simile, all’essere umano, in toto?
Perché, no?
Basta rendersi conto “guardandosi” essenzialmente attorno e persino “dentro”.
C’è, forse, bisogno del parere “esperto”? Campa cavallo…
Ecco una serie di nonsolonotizie (significato), che testimoniano proprio ciò.
Spostamenti limitati per chi non scarica Immuni. L'ipotesi del governo per incentivare l'uso della App.
Immuni, l’applicazione selezionata dal Governo per il tracciamento dei contagi da Coronavirus, resterà volontaria, ma chi sceglierà di non scaricarla potrebbe avere delle limitazioni negli spostamenti.
Un incentivo per raggiungere quel 60% di adesioni che viene considerato la soglia minima per garantire l’efficacia del sistema...
La App Immuni, intanto, è finita sotto la lente del Copasir:
si tratta di una materia di “sicurezza nazionale” e quindi il Comitato – annuncia il presidente Raffaele Volpi - è pronto a convocare in audizione il commissario straordinario Domenico Arcuri per saperne di più sia sull’“architettura societaria” dell’azienda titolare del progetto che sulle “forme scelte” per l’affidamento e “la conseguente gestione dell’applicazione”.
Immuni, creata dalla Bending spoons di Milano, è stata scelta dal Gruppo di lavoro nominato dalla ministra per l’Innovazione, Paola Pisano, tra le oltre 300 proposte sul “contact tracing” arrivate.
Arcuri ha firmato giovedì scorso l’ordinanza che ricorda come la società abbia “manifestato la volontà” di concedere al Commissario ed alla Presidenza del Consiglio “in licenza d’uso aperta, gratuita e perpetua” il codice sorgente e tutte le componenti applicative del sistema.
Nei giorni scorsi esperti avevano auspicato la messa in chiaro del codice per esigenze di trasparenza. Nel weekend, in una non usuale comunanza d’intenti, i componenti del Copasir Antonio Zennaro (M5S) ed Enrico Borghi (Pd), avevano chiesto che il Comitato si occupasse della App, “sotto il profilo del suo impatto sul sistema complessivo delle libertà, delle garanzie e della certezza che non vi possano essere soggetti ostili all’interesse nazionale nello sviluppo della applicazione…”.
Per lo sviluppo di iniziative analoghe, avevano ricordato i due, altri Paesi Ue “sono stati molto prudenti…”. Ci vogliono adeguate assicurazioni - è il senso della richiesta - anche sul piano normativo, che su dati sensibili come quelli che l’App può incamerare non ci mettano le mani altri...
L’approfondimento punta a chiarire “l’architettura societaria” della Bending spoons, che ha una sede anche in Danimarca:
sarebbero ben 48 i soci.
Tra loro, con una piccola quota, anche Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, figli dell’ex premier.
Chiarimenti si chiedono anche sulle modalità che hanno portato il Gruppo di lavoro dell’Innovazione a scegliere il progetto e sulla gestione che verrà fatta dei dati immagazzinati.
Federico Mollicone (Fdi) annuncia un’interrogazione al Governo. “Non sono state rese note - lamenta - le valutazioni della ‘task force dati’, sull’efficacia della soluzione tecnologica adottata, le sue effettive finalità, sulla sicurezza dei dati che verranno stoccati in un unico cloud ministeriale…”.
Il Copasir continua anche ad approfondire i rischi - aumentati dalla crisi Covid - di scalate ostili alle aziende strategiche del Paese. In particolare si punta a verificare se ci sono “azioni internazionali” per il controllo di Borsa Italiana e quanto le banche italiane siano vulnerabili all’aggressione di “attori interessati all’aggressione degli asset nazionali…”.
In programma un fitto ciclo di audizioni: da Bankitalia a Unicredit, da Mediobanca a Deutsche Bank.
Giulia Belardelli HuffPost Italia 20 aprile 2020 Link
Scelta... tra le oltre 300 proposte sul “contact tracing” arrivate... (ma guarda quanta offerta è sul mercato, non importa cosa significa. Tant'è che, allora, è sempre profitto personale = interesse privato).
Coronavirus, Delrio: “Per uso App serve una legge…”.
“È importante che si stia procedendo con la scelta del contact tracing come parte della strategia per condurre in sicurezza la Fase 2. Ma un terreno tanto delicato, che riguarda i diritti e le libertà costituzionali delle persone, non può essere affrontato esclusivamente con lo strumento dell’ordinanza commissariale…”.
Lo sottolinea il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio.
"Si deve procedere in fretta e confrontarsi col Governo ma come in altri paesi e tenendo conto delle indicazioni del Garante della Privacy, sulla sicurezza dei dati sensibili delle persone tracciate dall'App è necessario che la materia venga esaminata dalle Camere, come già richiesto dalla Commissione Trasporti di Montecitorio, nell'auspicio di giungere a una norma condivisa. Vanno assicurati la proprietà e la gestione pubblica dei dati e l'assenza di discriminazioni fra cittadini nel pieno rispetto della privacy…”.
Adnkronos 20 aprile 2020 Link
Con la legge diverrà obbligatorio auto censurarsi = chiediti cosa significa.
Alberico Lemme senza freni dopo il Coronavirus: “Vogliono controllarci…”…
Ospite del programma La Zanzara ha sottolineato come secondo la sua esperienza, non è vero che il Coronavirus è come un'influenza normale. Prima di esprimere la sua teoria riguardo a ciò che si nasconde dietro a questa pandemia, ha spiegato che non esiste dieta o programma alimentare che possa aiutare a combattere questo virus. Nessuna dieta miracolosa: quello che funziona sono solo gli anticorpi. Poi ha spiegato la sua teoria.
Funweek 20 aprile 2020 Link
Microsoft: un brevetto per il mining corporeo di criptovalute.
A fine marzo è stato pubblicato un estratto di un brevetto di Microsoft che si riferisce ad un sistema per minare criptovalute grazie alle attività corporee.
Il brevetto, registrato con il codice WO 2020060606, è stato richiesto dalla Microsoft Technology Licensing Llc (Mtl) di Redmond, ovvero la società del gruppo Microsoft che possiede la stragrande maggioranza dei brevetti precedentemente di proprietà di Microsoft Corporation e si riferisce ad un “sistema di criptovaluta che utilizza dati di attività del corpo”.
La descrizione sintetica del brevetto descrive un sistema grazie al quale le attività del corpo umano possono essere utilizzate per processi di mining di criptovalute.
Il sistema prevede un server che fornisce ai dispositivi degli utenti delle attività da svolgere, e dei sensori all’interno dei dispositivi che rilevano l’attività corporea dell’utente per verificare se i dati rilevati soddisfano le condizioni richieste.
In questo modo se l’utente esegue le attività richieste dal server può ricevere in cambio criptovalute.
Qualcosa di simile avviene già oggi ad esempio con App installate sugli smartphone che rilevano le attività motorie assegnando token ad esempio a chi cammina o corre, ma il brevetto di Microsoft va oltre, arrivando ad immaginare specifici dispositivi in grado di rilevare molti più dati provenienti dalle attività corporee.
Nella descrizione del brevetto, ad esempio, si legge che questi dispositivi potrebbero mappare attività del corpo umano come onde cerebrali, o calore corporeo emesso dall’utente quando questo esegue attività fisica, da utilizzare come prova di lavoro per verificare che l’utente abbia svolto determinati compiti, come ad esempio la visualizzazione di annunci pubblicitari o l’utilizzo di determinati servizi Internet ed essere utilizzata nel processo di mining.
In questo modo si potrebbe ridurre l’energia computazionale per il processo di estrazione, rendendolo anche più rapido.
A dire il vero per ora si tratta solo di un brevetto, che potrebbe anche non essere mai utilizzato in concreto per prodotti da mettere sul mercato, ma la cosa interessante è che un colosso tecnologico come Microsoft si sia interessato a tal punto a questa tecnologia da aver addirittura registrato un brevetto per poterla sfruttare.
La richiesta di Microsoft cita anche esplicitamente le criptovalute decentralizzate, ed in particolare Bitcoin, dicendo che sono valute virtuali non legate a valute fiat, in genere progettate per consentire transazioni istantanee e trasferimento di proprietà senza confini e senza un punto centrale di controllo.
Tuttavia, queste possono anche essere implementate all’interno di sistemi centralizzati, come per l’appunto quelli immaginati nella richiesta di brevetto.
Marco Cavicchioli 20 Aprile 2020 Link
Un sistema grazie al quale le attività del corpo umano possono essere utilizzate per processi di mining di criptovalute... (ovvero, tale è la dimostrazione che l'essere umano è già divenuto come una marionetta. O, forse, che è stato proprio progettato in tal senso).
Non nuova a ciò, Microsoft ha “brevettato” di tutto e persino…
L'idea è semplice:
utilizzare la pelle per trasmettere elettricità e dati per far funzionare palmari, telefonini, lettori mp3.
Microsoft brevetta il corpo umano.
“Diventerà un computer”.
Si potrà scrivere sulla pelle, al polso il microfono del cellulare.
Quando i nostri corpi saranno diventati computer, quando la nostra pelle avrà sostituito fili elettrici, onde radio e raggi infrarossi, quando insomma distinguere uomo e macchina sarà un inutile sofisma, Bill Gates potrà davvero dirsi padrone di un pezzo delle nostre vite.
La sua Microsoft ha infatti brevettato nientemeno che il corpo umano. Registrandolo come "apparato per trasmettere corrente elettrica e dati", come se fosse semplicemente un nuovo tipo di microprocessore.
Non è un colpo di teatro, l'ultima mossa dell'ex ragazzo di Redmond. Piuttosto un colpo di genio.
Per capirlo basta consultare il brevetto numero 6.754.472 del Patent and Trademark Office americano, disponibile su Internet.
Dove si spiega, con tanto di disegni e grafici, come funzionerà (in un futuro ancora non definito) l'uomo-computer.
Avrà un microfono sul polso destro, indossato come un orologio. Su quello sinistro terrà un display. All'orecchio porterà un auricolare per la riproduzione dei suoni.
Sull'avambraccio calzerà una tastiera. Nei primi tempi. Poi potrà digitare (o scrivere con una penna ottica) direttamente sulla pelle. Dalla cintura spunteranno il computer palmare e il cercapersone o il telefonino.
Sulle scarpe ci sarà invece l'alimentatore che darà corrente a tutti gli altri dispositivi.
La novità è proprio questa:
integrazione totale.
L'auricolare riprodurrà i suoni del cellulare ma anche del lettore di mp3. Il piccolo monitor visualizzerà le immagini per conto di ogni apparecchio. E così via. Ma soprattutto sarà la pelle, sfruttando le sue proprietà di conduttore, a collegare le macchine incorporate, letteralmente, nel network umano.
Niente fili. Niente onde radio e raggi infrarossi, che sono facilmente disturbabili e altrettanto intercettabili dai pirati informatici.
È solo l'inizio. Le immagini e i video potrebbero domani essere trasmesse su occhiali di nuova generazione. Uno speciale orecchino potrebbe registrare i dati sul battito cardiaco o sullo stato degli altri organi. E magari inviare un allarme, in caso di anomalia, direttamente al medico.
"Uno degli obiettivi della politica di brevetto adottata dal dicembre 2003 sta nel fornire a terze parti l'accesso ai frutti dei quasi sette miliardi di dollari di investimento annuo dell'azienda in ricerca e sviluppo, specialmente per innovazioni che alla fine non si manifestano come prodotti Microsoft", spiega una nota dell'azienda di Gates.
Che si è sempre dimostrata attentissima nel blindare la sua proprietà intellettuale (e nell'incassare i relativi diritti d'autore).
Una strategia tanto intraprendente quanto spregiudicata.
Nel 2003 il colosso mondiale del software ha depositato oltre duemila brevetti. Suscitando anche feroci polemiche. L'ultima risale ad appena un mese fa. Quando Microsoft ha brevettato il "metodo e apparato creati per lanciare diverse funzioni di programma, basati sul tempo durante il quale viene premuto il bottone di comando".
Chi ha avuto almeno una volta a che fare con un mouse ha immediatamente capito di cosa si trattava. Era il doppio clic.
Giancarlo Mola La Repubblica 7 luglio 2004 Link
Una strategia tanto intraprendente quanto spregiudicata…
Ed è… “solo l'inizio…” = la continuazione “filologica (sostanziale)” dell’essere “già successo”... come Big Bang oppure “creazione”.
Human Coin? Sarà, allora, una proprietà privata. Sì, ma, indimostrabile:
sette miliardi di dollari di investimento annuo dell'azienda in ricerca e sviluppo, specialmente per innovazioni che alla fine non si manifestano come prodotti Microsoft...
Cioè, potrà essere persino cancellato il “debito”, ma, ciò che rimarrà sempre, finché perdurerà l’Anti-Sistema, sarà il sostanziale fatto dell'assolutamente costante, coerente, condiviso... ma non condivisibile.
Alias, materia di studio per esperti. Come a dire:
“non fa per me né per te”
e nemmeno per chi deve “lavorare”
quindi
qualcosa che vale anche per ogni tipologia di esperti, che rientrano sempre all’interno del ricatto senza ricatto, di lunga data ma di cortissima memoria (per l’essere “a Massa” che vi rimane adeso, proprio perché di fatto e non sostanziale; mentre tutto il resto lo è, non scherzando mica).
“Facciamo… che, ci accorgiamo d’assieme? È ora”. Si può?
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-144
“Riproduzione libera”.