“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione…”.
Articolo 1 della Costituzione Italiana
Cosa significa “nelle forme e nei limiti della Costituzione…”?
Questo, ad esempio.
Coronavirus, sito Palazzo Chigi: “Chi abita al mare può fare il bagno…”…
Adnkronos 25 aprile 2020 Link
Renzi: “Stiamo indebitando i nostri figli, ma è giusto…”…
Adnkronos 23 aprile 2020 Link
Coronavirus, Sgarbi alla Camera: “Dittatura di falsi scienziati…”…
Notizie.it 24 aprile 2020 Link
Coronavirus, “iniziati i primi esperimenti sugli esseri umani per il vaccino…”…
Adnkronos 25 aprile 2020 Link
DiaSorin: ottenuto via libera a nuovo test sierologico negli Stati Uniti…
Daniela La Cava Finanza.com 27 aprile 2020 Link
Entro fine maggio saranno distribuiti in Italia 4 milioni di test sierologici per il coronavirus.
Lo annuncia la Abbott, l'azienda farmaceutica Usa che ha vinto il bando del Governo per la fornitura degli esami nell'ambito dell'emergenza Covid-19. In un migliaio di laboratori in tutta Italia si potranno analizzare fino a 200 test all'ora.
Tgcom24 26 aprile 2020 Link
Altro che “emergenza senza precedenti” e “insieme ce la faremo”:
non importa dove, come, perché, quando, etc.
si tratta sempre di “speculazione” = proprietà privata, interesse di parte, marchio registrato, gerarchia o legge della giungla (del più “forte” = più astuto o, meglio, che non esiste; c’è).
“Se non puoi vincere, cambia le regole.
Se non puoi cambiare le regole, ignorale...”.
Peter Diamandis
E come la metti con la “legge (del più ‘forte’)”?
“Per farlo occorre trascendere le regole disfunzionali del nostro ambiente culturale e disimparare le convinzioni tossiche che ci hanno limitato, aggiornando i nostri sistemi di credenze così come aggiorniamo i sistemi operativi dei nostri computer…”.
Il codice della mente straordinaria - Vishen Lakhiani – Prefazione di Lucia Giovannini
Frattalità espansa docet. E atteggiamento sostanziale, non lineare.
“Secondo l’alchimia egiziana, tutte le cose in natura sono costituite da una materia unica, che si manifesta con diversi gradi di purezza…”.
Geometria del Male - Sigismondo Panvini
Nell’Anti-Sistema, la legge è una:
la propria (per questo, bene e male “non esistono”, anche se ci sono, essendo divenuti relativi a...).
“L'organizzazione di cui vi parlo ha attraversato la storia, creato e distrutto civiltà; non ha mai cessato di guidare le sorti dell'umanità…”.
Il Tempo della Fine - Sigismondo Panvini
Dunque, la logica è “non lineare”:
l'inizio del nuovo ciclo, è nella fine del vecchio ciclo… (laddove, ogni ciclo è sempre sostanzialmente lo stesso, che si ripete gettando polvere negli occhi, di generazioni che si resettano continuamente, dimenticando attraverso l’inoppugnabile “di fatto”:
la lingua, il codice, etc. che riconosci nella scienza, ma che è invece materia e discussione di legge, che comporta sempre tutto in aule di tribunale, nei vari gradi di “giudizio”).
La logica è “non lineare”:
se vuoi, è controintuitiva (per questo ti viene insegnata la “logica”, attraverso l’educazione) e, dunque, im-possibile (dipende), laddove l’im-possibile è funzione di… = f(x).
Con “x”, che è… l’incognita.
E, dove tale “incognita” è:
contemporaneamente
sia l’Io (l’individuo)
sia l’altro (gl’individui).
Con la classe degli “individui” che significa, ovvero:
in un reale “in gerarchia”
gli individui saranno
sostanzialmente
uno (punto di sospensione verticale).
Senza agganciare tale “non linearità”, facendone persino abitudine (nel farsene qualcosa = atteggiamento coerente), allora, sfugge la logica che auto impera sullo sfondo, come un’ombra o un campo morfogenetico wireless, da remoto, in leva, non locale, ubiquo, etc.
Ti è mai capitato di “sognare ad occhi aperti”, in maniera persino logica (in quel “momento”) e, subito dopo, ridestarti nella mente ordinaria che inizia ad arrancare, non avendo alcuna connessione, “di fatto”, che le permetta di riagganciare ciò che stavi vivendo “prima”?
Ecco il distacco da un certo tipo di memoria, che l’ambiente continua - come eterna risacca - a portare fino alla tua riva; con te che ti auto delimiti ad osservare la bellezza “misteriosa” del panorama, raccogliendo conchiglie, assaporando l’aria fine e carica di profumi d’ogni tipo, che infatti ti solleticano in ogni modo, ma, tant’è che… ad un certo punto ti stanchi e che fai?
Vai a farti un bagno, oppure, colazione.
Ad un certo punto ti viene in mente di andare a comprare il giornale, oppure, “che ore saranno? Mi sa che è tardi…”.
Certo, ma, tardi per quale motivo? Per far che?
Perché?
Ecco l’interferenza, che è sempre ambientale o, meglio, “ambientale”, dal momento in cui insiste ed esiste, funzionando come Genio della Lampada, nei confronti di chiunque, ma, soprattutto obbligato a… da “cosa (chi)” è punto di sospensione, da cui dipende allora la propria giurisdizione, in qualcosa che ha “natura” di questo tipo (l’ambiente o IA).
Tutto è significato. Tutto è memoria. Tutto è esperienza.
Se, altresì, si è lineari, allora si rientra (si rimane) nel reame del “tempo”, ossia, sostanzialmente sempre in differita, rispetto a… ciò che non esiste; c’è (essendo in modo “non lineare”).
Ecco il vertice distaccato (“Dio” o nobiltà) dal resto dell’edificio, che diventa “società” o (a) Massa.
Ossia, un piano strategico “d’altri tempi” = totale.
Ecco con “cosa” hai a che fare, nell’Anti-Sistema:
la totalità altrui
vs
la dipendenza “propria”.
E quando si è “in differita”, significa che:
è già successo (ragione fondamentale, potere)
e
continua a succedere (ritardo, loop, eco, controllo).
Ecco, allora, che:
il controllo serve, in gerarchia, come l’Agente Patogeno Smith
mentre rimane assolutamente inimmaginabile (poiché come “distaccato” da un campo sottile non lineare)
il potere eco-dominante dal proprio punto di sospensione o “Olimpo”.
C’è come una “struttura”, o, come un “velo”, tra “me e me”; qualcosa che ricorda il detto “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.
Oppure, come il più classico dei “bastoni fra le ruote”.
Una costante, coerente, che devia, interferisce, occulta, divide, separa, amministra, controlla, serve e funziona.
È utile, allora, ricordare che innanzitutto c’è un “esterno”... a tutto quello che sembra essere il conoscibile, che funge da recinto, al fine di garantire una continuatività d’esecuzione.
Un po’ come un grande pascolo, talmente vasto che non sembra nemmeno una proprietà privata. Questa “struttura”, però, non finisce in quel senso o luogo comune.
Di più, si riferisce ed indica un’infrastruttura, da cui è stata ricavata, come una partizione, il reale di riferimento (ciò che sembra essere tutto).
Ora, se tale “disegno” sia solamente immaginazione, non importa, poiché anche il “solo” immaginare comporta l’avvicinarsi ugualmente a “qualcosa”, che magari non esiste, tuttavia, c’è.
C’è, perché se ne “sente” la compresenza, se non la “mancanza”.
Riuscire a connettersi a tale infrastruttura, permette di andare Oltre al segnale portante di “sicuro” riferimento o abitudine:
una porta dotata di IP di configurazione, che corrisponde allo stimolo altrui, “paura”.
Laddove:
struttura = configurazione
infrastruttura = impianto.
Dall’IO all’IA:
la clonazione, post isolamento, di una partizione di “spazio (potenziale)”, comporta la “creazione” della possibilità di terra riformare lo spazio, così, ricavato (come cloud “abitabile”).
Una “teoria” che ha senso e funziona, solo se si accetta di credere che c’è uno “spazio” maggiore.
Non “superiore”, ma, più espanso o che “viene prima” in termini di esistenza (come il potenziale).
Dove questo non rientra in ordini di “tempo”, bensì, di accodamento seriale. Con la fase quantica, che comporta “balzi” in retroingegneria, al fine di illudere e garantire continuità, a qualcosa o in qualcosa che, comunque, è e rimane una “copia” dell’idea non locale che precede la località “ora”.
Dunque, in tale fase, potrà sembrare che esista sempre qualcosa di più “grande”, come ad esempio il concetto o luogo comune simbolico di “Dio”. Infatti, è proprio in tale “immagine” che si focalizza la proprietà frattale espansa dell’informazione ambientale (che funziona):
“Dio”, che sembra essere l’espansione maggiore del tutto
non “è”, ma indica
invece
proprio l’esserci di uno “spazio” maggiore
sempre disponibile, poiché potenziale contemporaneo.
Ecco che, allora, da una certa “immaginazione”, è possibile estrarre, per auto decodificazione o atteggiamento sostanziale, il valore aggiunto “terreno” che è più utile “ora”, piuttosto, che quel valore etereo o sottile, del quale non si concepisce un effettivo grado di utilità “fisica”, immediatamente attuabile.
Questo, però, non toglie che tale “immaginare” sia sempre una coordinata sostanziale, verso l’Oltre, che c’è, nonostante “tutto”.
L’esempio è l’anello di contenimento “Internet” che, non a caso, è identificabile in “Rete”.
Al di là di Internet, che cosa c’è?
Sembra, il nulla. Perché della stessa fattezza di Internet, non sembra esserci nulla. Ecco, allora, che cosa comporta l’andare Oltre:
il luogo in cui si è, piega ogni aspirazione, conferendo una rotazione ad ogni componente propria che, come circolazione atmosferica, assume la “forma” del luogo che ospita, venendo a “mancare” progressivamente ogni aspirazione altra, per auto asfissia o dimenticanza.
Tale ricordo si trova, ad esempio, nella credenza popolare “medievale”, che la Terra finisse oltre ad un certo punto, al di là del quale tutto confluiva in una cascata senza fine di continuatività.
Ecco, ancora una volta, il vertice distaccato dal resto dell’edificio. Come in Westworld, quando Ford scrive l’espansione del nuovo “copione”, della nuova “trama”, di modo che ogni personaggio locale potesse iniziare a “calpestare (pensare, immaginare)” anche il nuovo “scenario”…
Per agganciare l’Oltre, occorre una connessione stabile (coerente), che dipende dal segnale portante “IO”:
senza tale fase, o, senza una connessione coerente
si rimane auto confinati nel mondo locale, ch’è una partizione del totale
dove, una volta popolata di “vita”
si viene a creare la possibilità di essere “Dio”, per chi si è preoccupato di “crearla”.
Che cosa significa.
Bonomi: autunno molto difficile, reddito emergenza non risolve.
“Noi ci troveremo con un autunno molto difficile. Un autunno con problemi di reddito, dei problemi con persone che saranno senza lavoro e non saranno di certo i navigator a risolvere la situazione, non sarà certo un reddito di cittadinanza o di emergenza che risolverà la situazione… È una grave crisi quella che arriverà in autunno, una crisi molto forte…”.
Carlo Bonomi
Mlp Askanews 24 aprile 2020 Link
È una grave crisi quella che arriverà in autunno, una crisi molto forte… = ?
L’abitudine ad auto decodificare l’informazione ambientale, qualunque essa sia – ovvero – in qualunque ambito ci si ritrovi, è assolutamente fondamentale.
Pena il continuare a prendere lucciole per lanterne, o, rimanere sempre incollati e dipendenti al “di fatto” (la lingua dell’Anti-Sistema, che fa passare tutto da un’aula di tribunale, alla faccia della democrazia, uguaglianza e libertà. Come se fosse quell’aula a determinare il “futuro” e, quindi, la “verità”).
Ciò che percepisco, e riverso in SPS, è paragonabile - per “assonanza” - alla descrizione che fa, William Buhlman, nel suo “Avventure fuori del corpo”, di ciò che “ha visto” Oltre.
Ossia, sempre rimanendo coerenti al significato, piuttosto che al “cosa vuol dire?”, il modus illustrandi presentato nel libro, affronta il reale, in quanto non univocità;
come un piano che è parallelo ad un altro, andando a delineare una infrastruttura più “complessa”, come potrebbe esserlo, ad esempio, un grattacielo piuttosto che una casa.
Buhlman descrive il piano eterico, in cui si proietta quando “fuoriesce” dal corpo.
E questo solo per iniziare.
Che cosa significa = è possibile “fuori uscire” da qualcosa che sembra totale e che, di conseguenza, fagocita tutto (come, appunto, quel Buco Nero che è l’oggetto astrale che riflette la situazione in toto, narrando tutto attraverso il linguaggio sostanziale, essendo comunicazione ambientale e non solamente… astronomia, scienza, etc.).
L’Anti-Sistema sembra tutto, ma, non lo è, essendo una partizione dello “spazio (potenziale)”, che puoi sempre auto ricavare, auto decodificandone essenzialmente la portata, la compresenza, il fatto in sé, etc.
Ecco l’Oltre Orizzonte.
Ed ecco l’espansione della potenza del segnale portante SPS, che finalmente è giunto - come avendo terminato un viaggio verso un altro pianeta – in prossimità del “confine” tra Anti (e) Sistema.
Qualcosa che consiste, sostanzialmente, della misura in cui “ci si rende conto” e non “ci si arrende contro”.
Ok?
È un libro che coniuga cuore e testa, che parla ai manager così come agli studenti, perché usa un linguaggio universale.
Ogni anno, nei miei corsi incontro migliaia di persone di nazionalità diverse. Indipendentemente dal loro reddito, dal colore della loro pelle o dall’età, quasi tutte vorrebbero un cambiamento ma spesso si sentono immobilizzate, come dentro un vestito troppo stretto.
Non so quante ore ho trascorso ad ascoltare uomini e donne estremamente in gamba che mi raccontavano quanto fossero frustrati nella loro vita personale, relazionale o professionale (o tutte e tre).
E questa situazione andava avanti da tempo, come se ogni anno fosse la brutta copia di quello precedente...
Ogni volta che vedo un essere umano in queste condizioni provo dolore. E mi addolora ancora di più rendermi conto che anch’io sono caduta in questa trappola più volte, ho sprecato momenti preziosi della vita impantanata in questi meccanismi e ho voltato le spalle alla felicità.
Molta gente purtroppo crede che il proprio livello di felicità sia qualcosa su cui non ha controllo:
un colpo di fortuna, il dono di una buona stella che può sparire in un attimo.
Invece non funziona così.
La felicità è un’abilità, e come tale possiamo apprenderla.
Possiamo imparare a essere felici indipendentemente da tutto. E una volta che abbiamo raggiunto uno stato di felicità, mantenerlo è solo questione di impegno personale.
Infatti la felicità non si presenta in automatico.
Diventare esseri umani migliori nemmeno.
Occorre la volontà di crescere, evolversi, ritrovare il significato della vita.
Occorre volere la serenità. Impegnarsi. Sforzarsi.
Se si desiderano risultati eccellenti e duraturi sono necessarie determinazione e disciplina. È quella stessa disciplina che ci porterà la gioia e, allo stesso tempo, occorre far diventare la gioia parte della nostra disciplina...
Infatti, abbiamo sempre due possibilità nella vita:
prendere le situazioni come sono o attivarci per cambiarle e accettare la responsabilità del cambiamento.
Solo nel momento in cui ci assumiamo in pieno questa responsabilità, la nostra vita inizia davvero a cambiare…
Già nel secolo scorso Abraham Maslow, il padre della psicologia umanistica, affermava che se pianifichiamo di vivere al di sotto delle nostre potenzialità saremo infelici per tutta la vita.
Ecco allora che per creare una vita straordinaria abbiamo bisogno di trovare la nostra missione…
e per farlo occorre trascendere le regole disfunzionali del nostro ambiente culturale e disimparare le convinzioni tossiche che ci hanno limitato, aggiornando i nostri sistemi di credenze così come aggiorniamo i sistemi operativi dei nostri computer.
Infatti, se per tanto tempo ci viene detto “smetti di sognare, stai con i piedi per terra, è pericoloso lasciare la strada vecchia per la nuova”, finiamo per crederci.
Smettiamo di ascoltare i sussurri della nostra anima e non capiamo più cosa ci fa battere il cuore e brillare gli occhi.
E il fatto è che spesso questi modi di pensare e agire disfunzionali sono così familiari che è persino difficile riconoscerli.
Spesso siamo dentro una cornice di pensiero al punto che non riusciamo più a vederla, un po’ come un pesce che non si rende conto di essere nell’acqua…
Il codice della mente straordinaria - Vishen Lakhiani – Prefazione di Lucia Giovannini
Non fa una piega. Eppure, non si smuove foglia… nell’Anti-Sistema.
“Fare…” = atteggiamento sostanziale, non lineare (totale).
Serve altro?
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2020
Bollettino numero 10-149
“Riproduzione libera”.