giovedì 8 agosto 2019

La perfezione non esiste; c’è.



Quale “regola” segui nel “tu3” convivere?
Nota bene che, quando credi di averne un3, hai qualcosa di ricavato dall’ambiente, poichè ne dipendi essendo in gerarchia.
Per così dire, ti sei basat3 su punti fondamentali “natural-sociali”, al fine di mettere a punto il “tu3” conseguire. 
In tal modus, hai sostanzialmente rafforzat3 l’AntiSistema (che è tutt3 ciò che c’è ed esiste in pianta stabile nel “qua, così”). Cioè?
Scempiaggini…
Ebenezer Scrooge
Vero? Per cui, 1- di ch3 si tratta, 2- che stiamo a fa, e, 3- campa cavallo che l’erba ricresce.
Le tre regole di lavoro di Albert Einstein:
(1) Nella confusione trovare la semplicità.
(2) Nella dissonanza trovare l’armonia.
(3) Nelle difficoltà trovare le opportunità…
Ok. 
Ma (ma), Einstein che cosa rappresenta, in termini di alternativa sostanziale
Ovvero, perché dovrebbe essere preso come esempio? 
Che cosa ha da insegnarti? Quale rilevanza incorpora tutt’ora? Quale “confusione”? Quale “armonia”? Quale “opportunità”? 
Si tratta, forse, di… sopravvivere “meglio”, ovvero, diventare più efficienti da tale prospettiva?
In sostanza, sì. 
Anche Einstein ti sta “dicendo” proprio ciò. Ergo, di quali esempi disponi, allora, nel senso “formulare” o significativamente auto intendendo
Bè… tali “dime” non esistono, ma, ci sono… e “non esistono” causalmente, di modo che “tu” non riesca nemmeno ad immaginar, tanto che tant’è…
Usa il Pattern e rifletti senza “riflettere”. 
Evita di cospargere di benzina il mondo (evita di riflettere). 
Ma, rifletti in termini sostanziali. 
Discostati, ma, sii
Ciò, molto probabilmente, ti porterà a... e comporterà  il... misurare il mondo dalla sua estremità, di modo che da perfett3 “esule” non avrai alcun3 voce in capitolo, tanto è ver3 che l’essere “a Massa” non ti degnerà nemmeno di un3 sguardo (e, bada bene che persino “Dio” può scomparire senza un tale seguito). 
Insomma, “fare l3 cose per bene” comporta essere mess3 alla berlina, nell’AntiSistema. 
Quindi, l’AntiSistema c’è, oltre che (non) esistere.
E... te ne rendi conto per differenza o per contrasto, tra il come dovrebbe essere ed il com’è (nel) “qua (così)”, invece
Sei tu/“tu”, allora, l3 strumentazione soprav-vivente. 
Qualcosa di dubitabile, soprattutt3 se all3 mercé continuamente di/in tale modus agitandi, che scambi per norma(lità).
Che cosa cerca l’uomo comune?
Costui si sente sempre sotto pressione per ‘fare i soldi,’ per ‘forzare il mercato a fare qualcosa per lui.’ Quando questo tizio non acquista azioni che rendono il 3%, è fuori a Las Vegas o ad Atlantic City cercando di vincere al gioco o spende dieci dollari a settimana per i biglietti della lotteria o sta ‘investendo’ in qualche schema immobiliare da suonati, di cui gli ha parlato il suo compagno di bowling.
E poiché l’uomo comune sta costringendo il mercato a fare qualcosa per lui, lui è un perdente coerente e costante.
L’uomo comune non capisce i valori, per cui li paga sempre troppo.
Ama giocare, così ha sempre le probabilità contro di lui.
Lui non capisce il potere dell’interesse composto e non capisce il denaro.
È il tipico americano… ed è perennemente in debito.
L’uomo comune è in ansia, ed è sempre in affanno, in affanno per effettuare i pagamenti della sua casa, del suo frigorifero, della macchina o del suo tosaerba.
È impaziente, e continuamente si sente sotto pressione. Dice a se stesso che deve fare soldi in fretta. E sogna “un sacco di soldi”.
Alla fine, il piccolo uomo spreca il suo denaro sul mercato, perde i suoi soldi sul gioco d’azzardo, e li butta via in schemi senza senso.
In breve, questo ‘sfigato del denaro’ passa la sua vita correndo su per scale mobili che scendono.
Ora, ecco la parte ironica della faccenda.
Se, fin dall’inizio, il piccolo uomo avesse adottato una rigorosa politica di non spendere più di quanto era il suo reddito, se avesse preso il reddito supplementare e lo avesse investito in titoli sicuri, che producono reddito – a tempo debito avrebbe avuto soldi in arrivo giornalmente, settimanalmente e anche mensilmenteproprio come l’uomo ricco.
Poi, a tempo debito, avrebbe cominciato ad agire e pensare come l’uomo ricco. In breve, il piccolo uomo sarebbe diventato un vincitore finanziario invece di un perdente…”.
Uomo Ricco, Uomo Povero - Richard Russell
Under Pressure - Francesco Caruso - 6 febbraio 2016 Link
Dunque; cosa c’è/hai da “imparare” da tale menzione?
Poi, a tempo debito, avrebbe cominciato ad agire e pensare come l’uomo ricco. In breve, il piccolo uomo sarebbe diventato un vincitore finanziario invece di un perdente… = in tale auto emulazione selettiv3, trai continuamente l’idea “triangolare” dell’essere in gerarchia, dipendendone come se fosse giust3. In tale modus, dimentichi sempre più sostanzialmente, non visto che nell’eterno “durante” hai sempre tropp3 da fare, per…
Che “cosa”, invece, hai da ricordare, grazie anche a tale citazione? 
Il “tono” che ti raggiunge in termini di… “amarezza”. 
Il che significa =è già success3” qualcosa/qualcun3 e da quel momento/punto (di sospensione), in poi, ha iniziat3 a continuare a succedere. 
Altro che. 
Se ritieni di aver necessità di imparare, senza che ciò corrisponda ad un’espansione dell’auto ricordare, del renderti sostanzialmente conto, dell’accorgerti Oltre Orizzonte, di dire a Cesare ciò che è Cesare, etc. etc. etc. eviterai senza ombra di dubbio, proprio di riconoscerti secondo quell3 che ti è già capitat3, per mezzo dell’introduzione di colonne portanti come il “tempo”, l’essere “in società”, l3 “legge” e “Dio”.
Faiuso di ‘dime’, allora. Ad esempio, decontestualizzando ogni ‘scritto’, sii sempre al significato:
I primi anni dell’era brezneviana furono caratterizzati, da un punto di vista letterario, da un’imprevista fioritura, ma meglio sarebbe dire rinascita, del genere fantastico.
Un genere che, nel rigido orizzonte seguito al periodo di apertura voluto da Krusciov, si rivelava come uno dei più adatti e meno graditi a criticare in modo caustico ed efficace l’oppressione esercitata dal nuovo regime”.
L’industria delle ombre - Matteo Baraldi Link
Il… genere fantastico. Un genere che, nel rigido orizzonte seguito al periodo di apertura voluto da Krusciov, si rivelava come uno dei più adatti e meno graditi a criticare in modo caustico ed efficace l’oppressione esercitata dal nuovo regime… = l3 “fantasia al potere”?
No. Il significato
Oppure, credi che ciò che continua a succedere in un luogo distante da te (al Tg), non valga anche per… te? 
Tu che ti bei di essere “mess3 meglio rispetto a…”. 
Ed ecco, allora, esattamente, perché continuano a succedere “cose brutte” al/nel mondo, perfettamente o meglio strategicamente sempre sufficientemente lontan3 da te, tanto da però fartene un3 ragione. 
Come un immane assolut3 warning, che incide profondamente in ciò che si definisce animo uman3 o psiche o (in) profondità.
Non che, anche a te, non succede nulla di simile. Per carità. Poiché ciò vale in ogni senso e, dunque, anche reciprocamente
Sì… Infatti, chi sa dell’esistenza del “tu3” mondo, ma non può ancora appartenervi, vede tutt3 in maniera differente ed ugualmente distorcente:
desidera “vivere come te”
e, contemporaneamente
si rende conto, però, di “cosa dovrà perdere (probabilmente per sempre)” qualora dovesse accettare (subire) un simile destino. 
Laddove, tale “perdita” non avviene nel sol3 giro di una vita, bensì, si compie nel giro di qualche generazione
Un fenomeno che “si conosce” e che, allora, può essere utilizzat3 al fine di condurre o mantenere “in porto” il proprio business perfetto.
Ovvero, proprio ciò in cui “tu” non riesci, poiché non è previst3 per te, ricordare ed auto ricordarti di prendere in seri3 considerazione portante.
Da questo punto di sospensione, allora, il mondo è... piatt3.
Il più perfetto business del mondo.
Il business ideale riguarda il mondo, invece di un piccolo territorio o di una sola città o nazione.
In altre parole, ha un mercato globale (e attualmente ciò è importante come non mai, da quando i mercati si sono aperti in una misura inimmaginabile in passato).
Per inciso, quante volte avete visto un punto vendita al dettaglio andare bene per anni, poi un altro punto vendita più grande e migliore si è trasferito nelle vicinanze e il primo ha dovuto chiudere…”.
Nessuno di noi possiede o lavora nel business ideale. Ma è utile sapere che cosa stiamo cercando e affrontando.
Come ha detto una volta un nostro amico “non so cucinare, ma so riconoscere un piatto grandioso…”…
Richard Russell: The Perfect Business  - Dow Theory Letters
“Fai… grande, attenzione”:
Il business ideale riguarda il mondo (ecco l’AntiSistema by compresenza eco-dominante che, ricorda sempre, non esiste; c’è.
Ovvero, che devi “dimostrare”, ovviamente, avendo contro di fatto tutt3 il mondo, perché stai andando controsenso, contromano, controcorrente, ma (ma) non come ognun3 che si sente “rivoluzionari3”.
Nessuno di noi possiede o lavora nel business ideale (nessuno dell’essere “a Massa” l3 possiede, ma, bada bene, ognun3 ci lavora dentro, essendo il mondo tale business ideale).
È utile sapere che cosa stiamo cercando e affrontando… “non so cucinare, ma so riconoscere un piatto grandioso… (l’auto orientamento sostanziale riguarda il tipo di atteggiamento che incorpori e vivi, tant3 da esistere in tale accezione, sempre e non come banderuola al vento, che cavalca ogni “opportunità che il mondo auto predispone proprio e sempre a s-favor di vento”).
Insomma, sei nell3 foresta dantesca, nella misura in cui Dante descrisse o usò l3 “fantasia” per riportarti dell’informazione ambientale
Ovvero, non sei nell3 foresta di Dante. Ergo:
se rispondi (e cerchi) sempre “cosa vuol dire” in luogo di “cosa/chi significa”, di/in conseguenza, parli un3 lingua diversa rispetto al significato che descrive il mondo a livello di ricordarti dell’AntiSistema. 


Ecco il prendere continuamente lucciole per lanterne, con te/“te” al di dentro di un organismo che fa di tutt3 per auto convincerti dell’esatt3 contrario:
“è già success3” = sei dentro a qualcosa, che corrisponde a qualcun3, che scambi per globalità, evoluzione, rivoluzione, trasformazione, avvenire, futuro, progresso, etc. etc. etc.
Ricorda che sei sempre a s-favor di vento = contemporaneamente, sei sempre al timone, essendo l’essere timone che, però, (nel) “qua (così)” è divenut3 wireless o comandat3 da/in remoto, da cosa “è” ch3 non esiste ma (ma) eccome se c’è. 
Te ne accorgi praticamente da “tutt3”, se hai ricordato come “Fare…”.





Allora, “Fai…”. 
Utilizza il Pattern, ad esempio. 
Esercitati a tal fine. 
Sei nel business ideale, di qualcun altr3, rispetto a te
E se ognun3 non si riconosce in tale mo(n)do, significa proprio che non vi appartiene, anche se c’è dentro.
Rileva di essere “dentro”, allora.
In tal modus potrai approdare su sentieri che provengono da Oltre Orizzonte, conservandone l3 capacità originale di auto ricordarti o di riflettere senza riflettere.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2019
Bollettino numero 2609
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