Vogliamo una macchina che sappia gestire le tre fasi della guerra:
battaglia, diplomazia e pace…The Machine
- teorizzi, infatti, che non vi sia guerra, solo perché c’è una pace apparente
- a partire dal tipo di Vita che puoi condurre quotidianamente.
Quale “guerra”? Quella che è, ormai, passata alla “fase successiva”; quella che deve amministrare e controllare, lasciando lo “scontro in campo aperto, evidente, che distrugge”... accampato al di fuori dalle mura dell’evidenza.
Il controllo. La riscrittura della “storia”, dalla prospettiva dei vincitori…
L’educazione. L’insegnamento. La “coltivazione, addestramento, allevamento”.
L’instaurazione del paradigma, dello status quo, del “firmware” AntiSistemico by Dominio.
Che ne dici di ripensare a tutto quello che risulta evidente, solo perché “non hai più memoria, né occhi… per vedere oltre”?
Che ne dici di ripensare alle “tre fasi della guerra”?
Che ne dici di ripensare alla “fase della pace”?
Non sei più in Comunione.
Non sai più nemmeno cosa voglia dire.
Cosa devi “tacitare” ogni giorno? Cosa emerge dal tuo profondo, ogni giorno? Quanta energia poni per “tappare il buco nero”?
Che cosa emerge sempre da una simile “area”? Che cosa intuisci?
La rete dell’inconscio amministra ogni tipo di flusso, ma non può impedire alla frattalità espansa di espletare la propria funzione di “memoria”, ergo, sei sempre raggiunto/a da “informazione non convenzionale”, della quale non sai mai cosa fartene, relegandola nel “cestino della mente”, in attesa di essere svuotato ciclicamente dai processi automatici, che “ti spazzano con regolare e sospetta puntualità”.
Dalle teorie s’impongono le leggi. Da verità parziali (di parte) edificate per “interesse”, si procura la diffusa necessità delle relative leggi (appartenenza, marchio).
il termine teoria (dal greco θεωρέω theoréo "guardo, osservo", composto da θέα thèa, "spettacolo" e ὁράω horào, "vedo") indica, nel linguaggio comune, un'idea nata in base ad una qualche ipotesi, congettura, speculazione o supposizione, anche astratte rispetto alla realtà…
Link
Se per “ipotesi”… ponessi di… allora ne conseguirebbe che… quindi…
E quanto, invece, “è vera di quel grado di vero che risulta come… ‘privato di qualcosa per tutti’”?
essere te stesso/a.
amministrare e, dunque, amministrarti.
Il distacco apparente tra “mente e braccio”, che opera da una simile prospettiva, è sufficiente per auto mantenerti depotenziato/a, rispetto al “tuo status primario/originale”.
Le “prove” ammesse in sede giudiziale, per legge, quali sono e perché?
E, così, “pensi di non sapere, di non poterci arrivare da solo/a e di dover sempre e solo usare gli strumenti che ritrovi nella società, come se tu arrivassi sempre, ogni giorno per il primo giorno e non conoscessi mai nulla sufficientemente a fondo per… poter sviluppare un tuo ‘senso, rispetto a quello che vedi/ritrovi’”…
pur "essendo del posto" da un tempo indefinito e, comunque, molto maggiore rispetto a quello che sei portato/a a credere.
Ti senti così, insomma:
- mai all’altezza di quello che percepisci
e che, dunque, ogni volta
- lascia andare via da te
- rimanendo solo/a con lo status quo.
Storia del termine.Il lemma teorìa (ϑεωρία) originariamente nell'antica Grecia indicava una delegazione composta di teori (ϑεωρός) che erano inviati speciali di una città per compiere una missione di carattere religioso come consultare un oracolo o ad assistere a cerimonie religiose.
LinkIl termine fu poi usato per indicare gli spettatori o per indicare vari magistrati….
La “delegazione” è, in qualsiasi reale manifesto, l’organizzazione infrastrutturale “di base/di sfondo” che permette di ricevere e diffondere il segnale portante frattale espanso by Dominio.
attraverso di essa, di esse - delle quali è cosparsa viralmente/totalmente la struttura morfogenetica, che ospita la sede per il reale manifesto – s’imprime l’intenzione dominante, nel piano reale sottostante, da manifestare e controllare/amministrare.
- dall’alto della propria posizione
- domina
- compresente
- non presente
- agendo per “delegazione gerarchica (frattale espansa)”.
Descrizione.Nella scienza, una teoria è un insieme interconnesso di ipotesi, enunciati e proposizioni con lo scopo in genere di spiegare fenomeni naturali o più in generale di formulare sistematicamente i principi di una disciplina scientifica…Il termine teorico, se impiegato per descrivere un certo fenomeno, spesso implica che un risultato particolare è stato predetto da una teoria, ma non è stato ancora osservato o confermato sperimentalmente. Per esempio, fino a poco tempo fa, i buchi neri erano considerati teorici.
Non è insolito nella storia della fisica che una teoria faccia previsioni poi confermate dagli esperimenti...Link
- spesso implica che un risultato particolare è stato predetto da una teoria
- non è insolito nella storia della fisica che una teoria faccia previsioni poi confermate dagli esperimenti...
Il “risultato… predetto dalla teoria” dipende dal tipo di “esperimento”:
- l’esperimento viene portato avanti e sviluppato in un determinato modo ed “ambiente”
e
- i risultati ti vengono dati in maniere non comprensibili
- risultando perni centrali per prendere decisioni sociali, che non hanno nulla a che vedere con la tua “libertà centrale”, ma che, bensì, tendono a limitare tutto quello che si rende potenzialmente “invalidante il risultato dell’esperimento della tal teoria”.
Nella tua testa c’è un file segreto. Ce l’ho messo io. Contiene varie abilità, però per poterle avere, devi aprire la cartella ed installare tutti i programmi…
The Machine
Chi ha la tecnologia più avanzata, ha sempre la meglio…
The Machine
Il Dominio “si chiama fuori” dal medesimo contesto che s’interessa a/di te. Perché ha sviluppato la “conoscenza/tecnologia” ed ha mantenuto il “ricordo/memoria” sufficiente e necessario per… poterlo fare/essere.
Quali caratteristiche entrano in gioco, in un simile mandato del processo?
- ubiquità
- controllo in leva gerarchica
- non località wireless
- amministrazione per “distacco dei piani”, etc.
Il DominIO è la grande concentrazione di massa, che ha saputo conservare il proprio ricordo/memoria, facendo precipitare – diversamente e non casualmente - tutto attorno a sé, in un ruolo di comprimaria sotto realtà apparente, sostanzialmente sottomessa.
Dio è la definizione simbolica “dell’abito, che non fa il monaco”.
Dominio è la definizione “dell’etichetta, che adorna l’abito”:una “posizione che chiunque, in grado di ritornare centrale rispetto a se stesso, può rivestire”.
La grande concentrazione di massa consegue l’attenzione (il “pass”) della legge, strumento e memoria della frattalità espansa:
- per mezzo della quale l’individuo sottostante diventa indivi/dualità
- perdendo il proprio terzo stato
e
- perdendo, quindi, la memoria relativa al chi sia (stato)
- se (se) il Dominio lo intende (ovvio).
Delegazione by Dominio, frattale espansa:
- physique du role (Dominio)
- intento (destino)
- delegazione (frattale espansa)
- attrazione (campo morfogenetico)
- effetto fisico (reale manifesto)…
Accorgiti: "qua, così" sei in... pace, solo teoricamente.
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