Facendo un test immediato (non certamente casuale), risulta che...
1 10 2015; inizio test ore 08:06:
- croce
- testa
- testa
- croce
- Testa
- croce
- croce
- testa
- croce
- testa
Ok. Allora… come mai il reale manifesto registra, invece, una distribuzione di “valore/valori (pesi e misure)” intorno al rapporto 80/20, tendente a quello più sottile del 90/10, che cela la verità assoluta del 99/1 (la forma piramidal/gerarchica, che è cosparsa ovunque “qua, così”)?
- il test, qua sopra riportato, è durato circa un minuto e ha dato un esito “certo”
ossia
- che esiste una “parità di fondo” (ma sei proprio sicuro/a che sia, anche, una parità sostanziale?)...
- lanciassi un’altra serie
ed
- il risultato si discostasse anche di un solo step, dalla parità?
Al fine che si generi una disparità simile, basta molto ma molto poco:un solo lancio che “sgarra” (e non è affatto così difficile che riesca) ed "il dado è tratto".
Ad esempio; 1 10 2015; inizio test ore 08:19:
- testa
- croce
- croce
- croce
- testa
- testa
- croce
- croce
- croce
- croce
Può succedere ed è successo.
“Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti…”.
John Maynard Keynes
C’è una sostanziale “illusione di fondo” nel processo logico che porta la mente a generare, in continuazione, il pensiero (e tutto quello che ne consegue):
- qualcosa che si diparte dall’ispirazione, che l’antenna mentale capta in giro per l’ambiente
- o che raggiunge la mente, come un programma di una stazione radio o tv, alla quale la mente è agganciata.
Ora SPS ti invita a “fare spazio dentro di te”, perché c’è qualcosa d’altro che “spinge per ritrovare posto”.
Le serie statistiche possono essere lunghe, medie, brevi. Che differenza portano?
Sul "breve" è ammesso anche uno squilibrio. Infatti, il secondo lancio di SPS, ha dato un rapporto 70/30. Qualcosa che partiva da un 50/50 e che, altri eventuali lanci, avrebbero ricondotto ancora alla somma mediana del 50%. Ok?
Parti da “qua”:
- lo status quo (il reale manifesto… dopo, diciamo, migliaia di anni di transizione e “lavorazione”) è in sostanziale “non equilibrio, ma… rispetto a cosa?”
- rispetto ad una ideale logica di “giustizia”, dal punto prospettico dell’equità di trattamento, di “fortuna”, di possibilità di Vita alla propria altezza, di morale, di etica, di libertà, di democrazia, etc.
Ragiona a partire, allora, dal secondo lancio di SPS:70 vs 30 (una serie che, d’insieme, tende a sparire nella media dei lanci successivi e che, tuttavia, esiste).
Dunque, per un certo tempo “x”, la funzione per “xl2” (l’esito del secondo lancio) ha dato esito “portante (attivo, scrivente, creativo, disarmonico rispetto al 'tempo trovato')”.
Significa che:
- per quel, anche "breve", tempo “x”, all’interno della funzione “f(xl2)”
- qualcosa si è attivato
- rendendo potenzialmente “sovrascrivibile la realtà manifesta, anche se... qua, così”.
Basta accorgersi e non ricordare. Ecco la nascita del Dominio. Ecco la nascita della consapevolezza e l’intuizione che “al di sotto del piano del reale manifesto… esista una legge che porta, prima o poi, tutto alla parità, ma che agendo opportunamente, tale legge può divenire anche strumento, in leva, al quale delegare la propria intenzione di fondo”.
Probabilità ed imprevisti, all'interno delle "regole del giogo". |
Chi se ne è accorto, e lo ricorda ancora, è l’attuale forma di Dominio.
Se si apre anche solo una piccola breccia e te ne accorgi, perché ricordi e sai, dunque, “come si fa”… che fai?
Te ne approfitti. Per far cosa?
Per mettere le basi affinché tu possa divenire, progressivamente, una grande concentrazione di massa, motivo per il quale la frattalità espansa ti “sente ed obbedisce”, nella sua funzione programmatica nativa di “legge e strumento”.
“Ad immagine e somiglianza di…”.
“I cieli e la terra sono pieni della tua gloria, o Signore…”.
“Tra i due litiganti, il terzo gode…”.
Se “lo sai/ricordi” e continui a “lanciare (intendere, comportarti/pensare unicamente con le idee chiare)”, prima o poi, giunge un lancio in disarmonia con lo status quo (parità):
- a quel punto
- t’inserisci nel varco
- anche se il tempo è breve (i “lanci” sono continui, come i cicli e la ciclicità o il segnale di clock)
- e “scolpisci il reale manifesto della tua firma (attingendo all’infinito bacino del potenziale, all’interno del quale esiste anche il “tuo reale… qualsiasi esso sia”).
Ora, lo status quo By Dominio è maturo, ossia, ha lavorato nel tempo per talmente tante volte, che il reale manifesto è stato condotto verso una parità disarmonica, per te, ma assolutamente neutrale rispetto all’intenzione dominante, che si è sostituita progressivamente a quella precedente, quella che non ricordi ma riesci ancora a percepire, quando alludi a termini – disinnescati “qua, così” – pari a libertà, giustizia, morale, etc.
Attenzione:
- il Dominio può essere (1) anche l’unica “cosa” che esiste e (2) tu puoi essere una sua creazione/immaginazione, per cui (3) ora potresti essere anche solo una proiezione digitale senziente, ma (4) non importa
- non importa, perché… “tu esisti”.
Il quantificatore esistenziale è un carattere tipografico scientifico, molto usato sia in insiemistica che in logica, due campi tra loro affini della matematica; il nome del ∃ ha un'etimologia facilmente ricercabile:
con la parola quantificatore si intende la sua funzione di indicare la grandezza o l'estensione di un'affermazione e con esistenziale il fatto che tale proposizione vale sempre almeno per un caso, che dunque esiste.
La sua lettura matematica corrisponde a "esiste un/una", e la sua forma viene dalla lettera E maiuscola invertita, l'iniziale capovolta della parola inglese Exists…Link
E nella funzione “f(x)… dove tu sei la “x”, ma allo stesso tempo, la “x” è ogni umano che, dunque, esiste, allora il Dominio può essere ricondotto alla neutralità originale (potenziale), se la Massa d’insieme lo intende, contando “uno, ognuno”. O, allo stesso modo, se l'uno diventa la più grande concentrazione di massa esistente sul medesimo "piano di giurisdizione" (status quo).
Un esempio:
- lancio uno; 50 vs 50
- lancio due; 60 vs 40 (varco; incisione del/nel reale manifesto, se: “ci sei”)
- lancio tre; 50 vs 50 (reset, ma… la tua pre incisione rimane e progressivamente “inizia a contare”)
- lancio quattro; 50 vs 50 (“parità meno la pre incisione”, status quo lavorato ai fianchi)
- lancio cinque; 60 vs 40 (varco e ulteriore incisione, se: “ci sei ancora e ricordi”).
- etc. etc. etc.
Ciò significa che, nel tempo, “viene avanti qualcosa” che ha la portata per andare a modificare la “programmazione originale o precedente (qualcosa che credi naturale)”.
Qualcosa si estingue, allora, perché il reale manifesto inizia a cambiare nel tempo… per cause che tu credi sempre “naturali”, ossia, inerenti a qualcosa che cambia “per via di fenomeni mai del tutto spiegabili o spiegabili all’interno di qualcosa che compie, generalmente, il genere umano… anche se portato a comportarsi così a causa di regole scritte e non scritte, che non dipendono più solo da esso, bensì, soprattutto dal Dominio, che varco dopo varco ha costruito la propria realtà 'qua, così'”…
Se “ci sei”. Se sei presente dal “tuo terzo stato, lato proprio”.
Se intendi. Se hai le idee chiare a proposito di quello che “sogni”.
Ma questo è un concetto a “Filtro di Semplificazione” non attivo.
Qualcosa che non è ancora il caso di prendere in considerazione, vista la portata frattale espansa della realtà manifesta e potenziale, in quanto ché la frattalità espansa è anche “memoria”.
Vero somiglianza (analogia) con qualcosa che è già successo/a.
In cosa eri “decaduto/a”?
Hai paura. E che cosa è questa “tua” paura? Ti dicono che ti protegge. Ti dicono che ha un senso. Ok… ma questo senso è qualcosa all’interno del 50 vs 50, che in realtà si riferisce ad uno "squilibrio dominante", ossia, è il 50 vs 50 relativo ad un errore di parallasse, al quel consegui senza memoria alcuna.
Ok?
Dal vertice distaccato e, così, non manifesto… si svolge la trama prevista e rivolta verso un orizzonte, che non è davvero il “tuo orizzonte, che si ritrova al di là… Oltre Orizzonte (perché nella sostanza è inalienabile)”. Dunque, il Dominio innalza uno scenario apparente che lo eclissa al di là di quello che sembra, e nell’abitudine diventa, tutto ciò che esiste ed è possibile.
Il modello di governance tradizionale, con un cda e un collegio sindacale, è poco utilizzato nel resto del mondo e per questo costituisce un freno per gli investitori esteri, abituati al sistema monistico, con il board che incorpora in sé anche le funzioni di controllo.
Il modello di governance tradizionale, con un cda e un collegio sindacale (in Italia, pur con questo “modello”, non è diverso nella sostanza rispetto all’estero).
- gli investitori esteri, abituati al sistema monistico, con il board che incorpora in sé anche le funzioni di controllo
- il consiglio di amministrazione è l'organo collegiale al quale è affidata la gestione delle società per azioni e delle altre società la cui disciplina è modellata su quella delle società per azioni. Un organo analogo, a volte con lo stesso nome, si trova anche in altri enti non aziendali, come ad esempio le università... Nella letteratura sul governo d'impresa ("governance aziendale") il consiglio di amministrazione è denominato anche board… Link
Di “varco in varco (nello Spazio Sostanza permesso dal circuito primario... sede della "legge, strumento e memoria" della frattalità espansa… sede del reale potenziale dal quale la grande concentrazione di massa estrae “a propria immagine e somiglianza...” il relativo reale da manifestare, "la freccia al proprio arco", per opera frattale espansa)… il Dominio è diventato tale, auto incoronandosi “imperatore di un reame senza necessità di vessilli dispiegati al vento (tanta è l’unicità della propria estensione)”.
Qualcosa che è oltre ad ogni forma di Ego, incarnandolo dalla base:
- godendo del proprio successo che si rinnova istante per istante
- “qua, così”
- senza colpo ferire…
Un modello di Vita… possibile (previsto nel potenziale).
Pensa al gruppo di Turing, che dopo la decodifica di Enigma, non salvò tutti... ma salvò l’esito della guerra, agendo nel rispetto della convenzione "probabile", che i tedeschi si aspettavano illusoriamente.
Il “varco” è la tua continua possibilità.
Questa è la “via del DominIO”.
“Come ho fatto io fate anche voi…”.
Dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Spiegazione del proverbio:così si dice in riferimento a chi per opportunismo non prende mai una posizione netta di fronte a due contendenti e da ragione un po' all'uno e un po' all'altro…Link
così si dice in riferimento a chi per opportunismo ha una posizione netta di fronte a due contendenti e da ragione un po' all'uno e un po' all'altro… (lavorando d’insieme i contendenti, al fine di trarre un esclusivo proprio vantaggio, ossia, il costruire ed il mantenere, poi, il relativo status quo, con tutti dentro).
La burocrazia cela l’interesse di impedire che le azioni altrui trovino una situazione di fondo “senza attrito”, velando la propria funzione di mantenimento e preservazione dello status quo.
Fai un “lancio (agisci con solida alternativa, dal centro della tua presenza)” ed apriti un “varco (prima o poi, succede)”.
Non importa se, poi, giunge il reset successivo.
Importa che tu ti accorga che sensibilmente “qualcosa è rimasto, perché lo hai cambiato a livello potenziale”…
Se ti sembra, ora, poco… è solo perché non sei totale ed il firewall ambientale ti “recupera sempre”.
Insomma, mettiti in una situazione dove “il reale manifesto, il cambiamento, l’evoluzione, lo status quo… step by step, anche se ‘poco alla volta’”… dipenda autenticamente da te!
Evoca questo scenario.
Evoca il “tribunale che giudica il Dominio”.
Lancia ed attendi il varco, con idee chiare, ferme, decise, uniche perché tue.
Lavora ai fianchi il “Gigante” ed abbattilo nel tempo, che può essere anche altri e soli… 5 minuti.
Ma… ricorda che sei sempre in pericolo se… diventi ancora il Dominio, lo stesso tipo di Dominio eroso dal di dentro.
In quell’ambito è rivelata l’esperienza, la tua esperienza e tutto quello che “hai imparato”. Un tesoro sì prezioso, che è reato ora lasciare inabissato nell’oceano della dimenticanza.
Perchè "qua, così", che possibilità hai davvero di "cambiare/essere"?
Novartis Italia e Fondazione Cariplo hanno presentato oggi presso il Ministero della Salute il progetto BioUpper a sostegno dei giovani talenti che vogliono creare una start up nelle scienze della vita.
L'iniziativa è promossa in collaborazione con PoliHub, l'incubatore della Fondazione Politecnico di Milano, e Humanitas, gruppo ospedaliero e avanzata struttura di ricerca...Link
diciamo che nel oltre orizzonte si inizia ad intravedere una possibilità concreta di vincere
RispondiEliminaCiao Marco, l'Oltre Orizzonte è ciò che esiste al di là dello status quo. E' l'alternativa sostanziale. La prospettiva altra, che il Dominio non permette di vedere e, dunque, di ricordare.
EliminaLa fusione "qua, Oltre Orizzonte" rende obsoleto lo status quo attuale, motivo per il quale "non è permesso".
Ciò significa un cambio di reale manifesto, pescando dal reale potenziale... la versione di reale da manifestare a propria immagine e somiglianza. Qualcosa che accade non per caso ma solo quando diventi una grande concentrazione di massa. E per diventarlo devi prima iniziare ad esserlo. Ogni volta che si apre il "varco" è il momento. Esiste un segnale di clock che scansiona e mantiene insieme il reale manifesto. Questa frequenza di "reset" di tanto in tanto genera una sorta di "battito irregolare" se... tu dal tuo centro, lato proprio, riesci ad emettere un tuo intento in quel momento.
Step by step... diventi una grande concentrazione di massa. In maniera tale che la frattalità espansa inizia a lavorare per te, per delegazione.
Per "vincere"... devi accorgerti e ricordare, cogliere gli attimi, emanare il tuo intento, fissarlo nel reale manifesto scegliendo dal potenziale... Una volta "partito"... si accende la "macchina" in automatico. A quel punto occorre solo "guidarla".
Grazie Marco. Abbraccione. Serenità. Smile