Durante gli esercizi, vi accorgerete che all’interno del corpo esiste una parte violenta e una non violenta. Una parte è deliberatamente violenta perché le cellule lavorano troppo, mentre l’altra definita non violenta ha una violenza non deliberata, perché le cellule stanno morendo, come bambini nati morti.
Toccando leggermente laddove le cellule sono immobili, è come se si creasse impulso di vita e le cellule tornano a pulsare.
Grazie a questo accorgimento di toccare il mio allievo io stimolo la vita in quelle cellule. Ma alcuni l’hanno considerata una violenza, e per questo sono stato definito un maestro violento o aggressivo!
Questo tocco leggero del maestro sul corpo è ben diverso da quello del massaggio; è più del massaggio; è un’auto-correzione che il massaggio non può produrre...
Nello Yoga l’effetto di questo tocco è duraturo perché per suo mezzo riusciamo a far comprendere all’allievo cosa sta avvenendo nel suo corpo.
Con il massaggio invece non si ottiene lo stesso risultato, perché dovendoci servire della forza il suo effetto è solo temporaneo...
Il principio è lo stesso ma l’effetto è diverso…L’albero dello Yoga – B.K.S. Iyengar
qualcosa che “sembra, ma non è”.
Nel “qua, così” (con il diretto responsabile, non manifesto, di un simile “binomio” = reale manifesto) il (f)attore dominante è, dunque, (in)diretto.
Non lo “vedi”.
una parte è deliberatamente violenta perché le cellule lavorano troppo, mentre l’altra definita non violenta ha una violenza non deliberata, perché le cellule stanno morendo, come bambini nati morti… (sei, insomma, senza alternativa sostanziale).
Ti sei accorto/a? Di cosa? Di… questa “tua” non vitalità.
Registrando, comunque, un certo stato di malessere Globale (senza cause precise indagabili a livello allopatico, psicologico, religioso o spirituale… perché, in ogni caso, ciò che ti viene detto dagli “esperti” è sempre e solo qualcosa “che non viene da te”) una (p)arte di te si accorge di quella stranezza, che (ri)avvolge il tutto (ri)emerso “ad immagine e somiglianza” di chi non (ri)esci mai ben “mettere a fuoco”.
- qualcosa di/in te è “conscio”
- altro è, (in)vece, “(in)coscio”.
- l’(in)conscio si carica di una valenza superiore
- rispetto al (conscio).
Tu sei reso (di)pendente, in questo modo.
ricevere una “soluzione”, che è pari all’entità stessa che ha (ri)creato il “problema da risolvere”.
Le polarità dentro/fuori, (in)&conscio, lavorano su quell’aspetto del reale manifesto che ti attendi perché ormai abituato/a a ricevere.
A livello frattale espanso, tutto funziona così. Perché è il Dominio che ha im(presso), nella propria (ri)produzione di reale, il proprio livello “comporta(mentale)”, la propria strategia, il proprio intento, il proprio essere ed agire di (con)seguenza…
È questa legge che e(segue) le “ordinate” del Dominio.
Da qua, puoi capire quanto conti/pesi il divenire un “centro di massa”.
Da qua, puoi accorgerti di tutto ciò che ti (s)fugge, a causa di una “programmazione frattale espansa” di base, “ad immagine e somiglianza” del principio auto ordinante ogni “soluzione di reale manifesto”.
quello che tu non puoi fare senza “magia” (l’ordine wireless, indiretto, senza fili), lo hanno risolto con la schiavitù (sotto ad ogni forma, anche democratica) e con la creazione del denaro, con la delegazione e l’effetto leva.
Per via di un certo potere, di un certo lignaggio, di un certo possesso di denaro e di averi, di certe cariche politiche, gestionali, funzionali, diplomatiche, lavorative?
No. O, meglio: sì… ma solo a livello secondario (di risposta conseguente al modello che SPS ha messo in luce su questa frequenza):
- a livello principale
- il Dominio ordina
- la frattalità espansa rende possibile
- il reale (con)seguente si auto organizza inerzial(mente)
e
- tu e(segui).
Ecco perché, allora, “qua, così” (da sempre), la storia registra l’inequivocabile (com)presenza intersecata e funzionale del “chi comanda e chi obbedisce”.
umani esatta(mente) come te.
In che modo?
- Accorgendoti.
- Fermandoti.
- (Ri)cordando.
- (Ri)conoscendo(ti).
- (Ri)assumendo il “tuo terzo stato, lato proprio”.
- Diventando una grande concentrazione di massa.
(Im)piegando la frattalità espansa al “sentirti”, ossia ad:Questa è la via che per(corre) “Dio”, alias:
- obbedire
- al tuo… comando (ordine, intenzione).
il Dominio.
Una volta "padrone di te stesso/a"... diventerai come loro? |
Le prime due leggi di SPS:
“Tutto è vero”
“Tutto è uno nel terzo stato”.
Ti muovi in qualcosa di lottizzato e (in)clinato verso a/di…
- che ti sembra qualcosa, ma non lo è
- che è, ma ti sembra altro.
Se ti perdi nell’effetto, ti (s)fugge il “principio” (dimentichi).
Alias:
il principio è un “Principio” (Dominio), che ha scelto di non essere manifesto.
Allo stesso modo per il quale prendi un’aspirina per il dolore alla testa:
- un rimedio veloce
- economico
- sicuro
e
- curante il sintomo, ossia, quel dolore (informazione) che ti suggerisce qualcosa che non va – alla sua maniera – e che tu registri solo in quanto dolore insopportabile, da eliminare al più presto e in qualsiasi modo.
Che cosa dovresti fartene di questo "dolore"?
Una ragione tale da (ri)convertirlo in… “nastro teletrasportatore”, verso ciò che lo ha (ri)progettato, il mittente, il principio... che (s)corre via, ciò che “è”, l’origine, il… Punto di Dominio.
Hai mai provato a “parlare” a qualsiasi “cosa” ti… ac(cade)?
Hai mai provato ad “ordinare”?
Hai mai interagito con ciò che “non parla la tua lingua”?
Il grande matematico tedesco Ernst Zermelo si pose, nel 1912, il problema di provare che il gioco degli scacchi è strettamente determinato ossia che vale una di queste tre alternative:
• il Bianco ha a disposizione una strategia, cioè un piano completo di azione, che porta alla vittoria qualunque strategia adotti il Nero;
• il Nero ha a disposizione una strategia, che porta alla vittoria (del Nero) qualunque strategia adotti il Bianco;
• sia il Bianco sia il Nero hanno a disposizione ciascuno una strategia che assicura almeno la patta qualunque cosa faccia l'altro...
Link
sia il Bianco sia il Nero hanno a disposizione ciascuno una strategia che assicura almeno la patta qualunque cosa faccia l'altro...
- il tuo terzo stato, lato proprio
- anti(camera) per il tornare ad essere
- una grande concentrazione di massa.
Una "r(e/a)gione (e)mittente... ad immagine e somiglianza del Dominio". |
Quale via?
Quella per (ri)tornare ad essere Dio "in persona" (non quella che ti riporta a Dio "qua, così")...
Dio è "l'alfa e l'omega" del termine... Dominio.
Ciao Davide, è sempre bello leggerti .... sembra quasi che la "via" sia a portata di mano ma. mi basta uscire in strada, per "accorgermi" che l'incantesimo è così potente che D....io non si preoccupa di quei pochi che aspirano alla vera libertà ... in fin dei conti ogni impresa prevede "piccole perdite".
RispondiEliminaAlla fine comunque rimane una scelta di vita: sovrano o schiavo!?
La cosa che più mi dispiace è che la maggior parte della gente non è nemmeno in grado di arrivare a porsi questo dilemma, con-vinta ed e-ducata da D....io, o meglio dai suoi sacer-doti (esperti del sacro) e dai suoi sotto-posti,
Un abbraccio. Cristiano
Ciao Cristiano, è sempre bello anche sapere che "ci sei" :) Grazie...
EliminaIl tuo scritto/pensiero è lucido... e a ragione.
Dal canto mio, SPS è un "laboratorio su... qualcosa che è poco più di una valvola da scaricare ogni giorno". A volte mi chiedo "cosa sto facendo"? Visto che non c'è nulla nel reale manifesto che rispecchi qualche cedimento del firewall ambientale. Poi, sopra giunge sempre qualcosa di più "potente". Una convinzione che arde e che, dunque, ha un senso e una direzione:
se guardo nella direzione indicata, percepisco - oltre le asperità "naturali" - qualcosa che vale la pena di "spendere, per (ri)trovare". In ambito religioso la chiamano "fede in Dio". Io la chiamo:
scelta alternativa di Vita. Riconosco che esiste molto di più rispetto ad ogni pantomima auto esistente "qua, così"...
Sembra "aria fritta", lo so... ma, per me tutto questo ha la forza necessaria per "andare avanti diversa(mente)".
Ora, lo scoglio è saper gestire la Vita, che ha preso allo stesso tempo "due direzioni diverse":
lo status quo
l'alternativa sostanziale.
Qualcosa che "è" contemporanea(mente). Accorgersi di ciò, equivale all'essere nel proprio terzo stato. E da lì... porre l'attenzione che sia, anche, "lato proprio". Perchè l'infiltrazione è sempre possibile, non appena cali d'intensità.
Forza e centro.
Un abbraccione.
Serenità