Il 31 agosto 1997 Diana Spencer e Dodi Al-Fayed morirono insieme all'autista della loro auto in un ormai famigerato incidente stradale nel tunnel sotto il Ponte de l'Alma a Parigi.
A causa dei suoi comportamenti e del suo grande impegno sociale, oltre alla particolare situazione familiare con il Principe Carlo culminata poi con il divorzio nel 1992, personaggio inviso alla famiglia reale, Lady D si è comunque guadagnata il ruolo di simbolo, osannata e tanto amata dal popolo che lei stessa, se le cose fossero andate per il verso giusto, avrebbe dovuto governare in futuro…Link
Quale è il “verso giusto”? E, dunque, “quale futuro… ti attende”?
Quel “se”, messo davanti a “tutto (futuro)”… indica la compresenza di:
- un interruttore/scambiatore (instradamento)
- di un “deragliatore” (il deragliatore è un meccanismo che permette alle biciclette di usare diversi rapporti di trasmissione e facilitare la pedalata e quindi adattarla alle diverse situazioni del percorso… Link)
- di uno “scambio/deviatoio” (è un dispositivo ferroviario che congiunge due o più binari, permettendo al materiale rotabile di passare dall'uno all'altro, deviandone la corsa… Link).
Infatti, troppo tempo è trascorso da una simile instaurazione di potere, per ora poter sostenere decisamente… ogni altra verità, che si discosti dalla possibilità prevista dal Dominio stesso.
Come può essere? Come può succedere?
quali alternative al denaro, ad esempio, sono potute emergere nel tempo?
È cosa diversa, invece, osservare lo stesso principio, ad esempio, mediante lo studio della storia deviata, nell’ambito della narrazione del potere delle diverse “case reali” disperse un po’ dappertutto, in giro per il Globo. Perché?
Perché un simile “simbolo di potere” si è come annacquato nel tempo, rientrando di fatto nelle strategie più sottili del Dominio, che rimanendo nella non manifestazione ha, di fatto, decretato la progressiva “scomparsa (per analogia frattale)” anche delle casate reali, a “sua immagine e somiglianza”.
il Dominio.
Non potendola nemmeno immaginare, la “Corona” rimane pura, sostanzialmente sempre e solo “se stessa” e sempre:
il Dominio.
Nella terminologia corrente, il tracciato originario prende il nome di corretto tracciato, mentre il ramo che da questo si distacca prende il nome di ramo deviato o, più semplicemente, deviata.
Però va notato che nei Regolamenti di esercizio ferroviario la posizione "normale" e la posizione "rovescia" sono indicate dal disegno del piano schematico costruttivo dell'impianto, perciò se in questo piano risulta per qualche deviatoio l'indicazione "normale" per il ramo deviato, e "rovescia" per il corretto tracciato, le leve di comando del deviatoio rispetteranno queste caratteristiche…
Link
tracciato originario (corretto tracciato, normale)?
ramo deviato (deviata, rovescia)?
- nei Regolamenti di esercizio ferroviario la posizione "normale" e la posizione "rovescia" sono indicate
- dal disegno del piano schematico costruttivo dell'impianto
- se in questo piano risulta per qualche deviatoio l'indicazione "normale" per il ramo deviato, e "rovescia" per il corretto tracciato, le leve di comando del deviatoio rispetteranno queste caratteristiche…
Tutto. Visto che non ricordi, non sai, sai quello che ti dicono, etc.
La svolta nella carriera di Sacks arrivò dall'esperienza avviata nel 1966 in una casa di cura nel Bronx dove studiò alcuni pazienti che come scrisse lui stesso avevano trascorso "decenni in uno stato di congelamento, come statue umane, incapaci di muoversi".
Il neurologo fu il primo a collegare quello stato quasi vegetale dell'epidemia di encefalite letargica diffusasi in tutto il mondo tra il 1916 e il 1927 e trattò i pazienti con il farmaco L-dopa, permettendogli di riprendere a interagire con gli altri…Link
“Risvegli” non è… solo un film. Racconta di un incanto, di qualcosa che è accaduto realmente e di come da una certa situazione si può sempre uscire. Racconta anche che, “qua, così”… il tuo “risveglio” è stato reso dipendente da:
- un principio chimico artificiale
- inarrivabile per te
- prodotto dalle stesse industrie che ti possono anche far passare un “mal di testa”.
Lo stato di incanto (ipnosi) è ormai collettivo, per cui, sembra persino “normale”. Ciò ti deve far rammentare quanto sia “antico, primitivo, originale” lo status quo che auto impera “da sempre… qua, così”.
“Molto tempo”… oppure:
- “nato così”
- “sempre stato così”.
Ci sono due vie “prima di te, in questa ‘tua’ versione”:
- è sempre stato così (il reale che ti sembra di conoscere è… artificiale, tutto compreso); inizio e continuazione (memoria)
o
- è sempre stato così (il reale che ti sembra di conoscere è… frutto dell’attuale forma di Dominio); continuazione (funzione)
- la prima è relativa a qualcosa “da laboratorio” (una realtà virtuale nata di sana pianta, un esperimento, un progetto iniziale e duraturo, un processo industriale, un intrattenimento, etc.)
- la seconda è relativa a qualcosa “da laboratorio” (frutto dell’invasione e della conquista altrui, una lotta fra umani nei cicli senza memoria dell'origine).
nel linguaggio medico, l'amnesia è un disturbo della memoria a lungo termine episodica. La persona affetta da amnesia può essere incapace di ricordare eventi della sua vita recente, o in casi gravi anche eventi remoti, e può non riuscire ad acquisire stabilmente nuovi ricordi, mentre in genere è preservata la capacità di imparare nuove azioni…
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Può non riuscire ad acquisire stabilmente nuovi ricordi, mentre in genere è preservata la capacità di imparare nuove azioni (molto ma molto comodo, per la continuazione dello status quo).
- tu impari nuove azioni (comportamenti)
- mentre continui a non poter ricordare, alias, dimentichi (assenza da te).
dal punto di vista della consapevolezza delle singole parti (memoria, carattere) e dell’effetto d’insieme (funzionamento), un aggiornamento rappresenta l’evento esterno che “migliora” la situazione complessiva, così… dal nulla, e la "migliora" sempre dal punto prospettico del fabbricante del sistema operativo (interesse, utile, business, scopo, senso, verso, etc.).
Dai picchi di metà giugno la Borsa di Shanghai ha visto andare in fumo 3.300 miliardi di dollari e circa 1.900 miliardi l'azionario di Shenzhen…
La Pboc però ha iniettato liquidità anche con operazioni di medio termine a sei mesi, lanciate nel settembre dell'anno scorso per cercare di far affluire risorse all'economia reale…Link
Che cosa sono tutti quei miliardi immessi nel circuito finanziario cinese?
Che cosa rappresentano, visto che alimentano lo status quo e che non arrivano direttamente “all’economia reale”?
Così come quei “3300 miliardi… andati in fumo”:
- visto che hanno solo "cambiato di tasca"
- visto che il mercato azionario è una “compravendita a somma zero”
- visto che si può “scommettere” anche al ribasso, allo scoperto (senza possedere le azioni), sopra a tutto se... sai già in anticipo cosa succederà (vedi Goldman Sachs, ad esempio, che ha "ex dipendenti" ovunque nelle istituzioni di mezzo Mondo).
Conti pubblici: "rischio da derivati per 40 miliardi".
Mina sulla finanza statale italiana:
secondo Unimpresa ammontano a quasi 40 miliardi di euro le perdite potenziali nei conti pubblici italiani legate ai derivati.
Si tratta della massa di derivati finanziari in passivo nei bilanci dello Stato, voce che nell'ultimo anno si è allargata del 28,1% ed è arrivata a quota 36,8 miliardi.
In tutta Italia - scrive il Centro studi di Unimpresa - considerato sia il settore pubblico sia quello privato, la montagna di titoli finanziari ad alto rischio, cioè potenzialmente in perdita, è cresciuta in totale dell'8,9% in un anno (dal 2013 al 2014) passando da 153,1 miliardi di euro a 166,6 miliardi, in aumento di 13,6 miliardi…Link
chi li ha “venduti allo Stato”?
Chi può vendere simili "sottigliezze"? Chi è autorizzato? Chi li ha progettati per essere mal compresi e per generare certezze opposte, rispetto all’autentica valenza intrinseca di quello che è e rimane solamente un business, perpetrato sulla pelle altrui?
Ergo:
- lo Stato (la Massa, “tu”) è indebitato nei confronti delle banche
- ma un simile “nome” non viene così tanto pubblicizzato in “sede di notizia”
- in maniera tale che tu non “faccia uno più uno”.
qualcosa di sottile che la legge del minimo ti spiega molto bene, tra le righe.
Rifletti:
- il “coltello” è parte in comune (lo usano tutti perché condiviso)
ma
- chi lo utilizza in un modo (manico = controllo indiretto), piuttosto che nell’altro (lama = pericolo di farsi anche male)?
il progresso che cosa è “qua, così”?
Perché previsto. Perché utile. Perché centrale. Ma, rispetto al Dominio, che ne controlla ogni spigolatura…
L’acqua ha formula chimica H2O:
- due atomi di idrogeno
- uno di ossigeno.
L'idrogeno (dal greco ὕδωρ, hýdor, "acqua"; la radice γεν-, ghen-, significa "generare", quindi "generatore d'acqua") è il primo elemento chimico della tavola periodica, ha come simbolo H e come numero atomico 1.
Allo stato elementare esiste sotto forma di molecola biatomica, H2, che a pressione atmosferica e a temperatura ambiente (298 K) è un gas incolore, inodore, insapore ed altamente infiammabile. L'idrogeno è l'elemento più leggero e più abbondante di tutto l'universo osservabile…Link
- Idrogeno = generatore d'acqua
- l'elemento più leggero e più abbondante di tutto l'universo osservabile.
L'ossigeno è un elemento chimico della tavola periodica degli elementi. Ha come simbolo O, come numero atomico 8 e come numero di massa 16.
Il nome deriva dal greco ὀξύς, oxýs, "acido" (letteralmente: "appuntito") e la radice γεν-, ghen-, che significa "generare".
L'elemento è comune e si trova in tutto l'universo, ossia non solo sulla Terra. L'ossigeno molecolare O2, come lo si trova sulla Terra, è termodinamicamente instabile ed esiste grazie alla fotosintesi delle piante.
L'ossigeno è l'elemento chimico più comune della crosta terrestre rappresentandone circa il 47% della massa (legato ad altri elementi). Invece nell'atmosfera è in una percentuale del 21% del volume e del 23% della massa…Link
- l'ossigeno è l'elemento chimico più comune della crosta terrestre
- esiste grazie alla fotosintesi delle piante…
Per rendere sempre di più prigioniero il genere umano, costringendolo ad elemosinare anche l’acqua potabile?
un ambito del potenziale, dal potenziale infinito.
L'aria diventa acqua da bere, la rivoluzione arriva dalla Svizzera.
Trasformare l'aria che respiriamo in acqua potabile. Senza inquinare l'ambiente. Adesso è possibile, grazie a una innovativa tecnologia che arriva dalla Svizzera.La macchina all'avanguardia che può fare tutto questo è stata presentata oggi a Expo, nell'ambito della giornata ticinese dedicata all'acqua, dalla Seas, la società di Riva San Vitale (Ticino) che ha progetto e realizzato il sistema Awa Modula (Air to Water to Air), in grado di catturare l'umidità presente nell'atmosfera e trasformarla in acqua potabile di alta qualità.
Adesso questa possibilità si è concretizzata ed è stata sperimentata su grandi numeri:In realtà, sono diversi anni che si inseguiva la possibilità di ricavare acqua dall'aria.
in un albergo e una società petrolifera in Messico, e in una fabbrica di formaggio in Perù.
Sono i numeri a fare la differenza:
parliamo di ottenere fino a 10.000 litri di acqua al giorno.
Con la tecnologia della Seas Societè de l'Eau Aerienne Suisse, si potrebbe "rispondere alla crisi globale dell'acqua" spiega il direttore generale, Rinaldo Bravo.
Anche perché la macchina funziona ovunque, anche in zone aride come il deserto, poiché è alimentata a elettricità, e quindi consente l'uso di fonti rinnovabili, dall'energia solare a quella eolica.
E restituisce al contempo aria fredda per la climatizzazione e calore per il riscaldamento di acqua sanitaria. "Altri riuscivano a ottenere quantità molto ridotte di acqua dall'aria - spiega Bravo. Noi, a 30 gradi e 70% di umidità, riusciamo a catturare il 60% dell'acqua presente nell'aria".
Questa tecnologia "permette di avere a disposizione una fonte praticamente inesauribile di acqua, riducendo costose infrastrutture, inquinanti (non ci sono scarti) e trasporti.
Si può infatti ottenere acqua potabile di qualità, arricchita di sali minerali; ma anche acqua per uso agricolo (serre e allevamenti), oppure acqua distillata per uso alimentare, farmaceutico, ospedaliero, industriale.
Per tutte le tipologie proposte, i sistemi Seas permettono di produrre acqua dall'aria, con macchine da 2.500 a 10.000 litri al giorno, modulabili sino a centinaia di metri cubi, mantenendo l'acqua in ricircolo costante, a temperature corrette. Per cercare di capire il difficile meccanismo del sistema Awa, abbiamo chiesto aiuto al direttore generale, che ci ha fornito un'immagine semplice e diretta: quella di un vecchio frigorifero.
"Pensate al frigorifero della nonna - suggerisce.
Che a un certo punto andava sbrinato. Allora la nonna staccava la spina e il ghiaccio cominciava a sciogliersi, 'pioveva' acqua dappertutto. Noi dobbiamo fare proprio come per la sbrinatura del frigorifero:
mantenere la temperatura a 2 gradi qualunque sia quella esterna.
L'acqua raccolta viene filtrata e poi resa potabile con l'aggiunta di sali minerali. Inoltre il freddo e il caldo che usiamo per questo processo, lo riusiamo per scaldare e raffreddare".
In tutta questa tecnologia fa la sua parte anche un Ateneo italiano, l'Università di Pavia.La Professoressa Anna Magrini dell'Università di Pavia, che ha collaborato alla realizzazione del progetto spiega:
"La tecnologia garantisce un impatto ambientale basso o nullo. A differenza delle tecnologie ad osmosi inversa (desalinizzazione, depurazione delle acque, trattamento delle acque reflue, ecc.), quella di Seas non rilascia impurità nell'ecosistema locale e offre una fonte illimitata e inesauribile di acqua potabile".
La rivoluzione che questo sistema può rappresentare per il mondo intero è ancora più evidente alla luce dei dati allarmanti sulla crisi globale dell'acqua:
basti pensare che 880 milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso all'acqua potabile e 3,4 milioni muoiono ogni anno per la mancanza di questo bene o per malattie correlate...
- esiste grazie alla fotosintesi delle piante (ossigeno)
- questa tecnologia "permette di avere a disposizione una fonte praticamente inesauribile di acqua, riducendo costose infrastrutture, inquinanti (non ci sono scarti) e trasporti…
- a livello chimico ("alchemico")
- a livello funzionale (programmazione)
- a livello previsto (funzione).
di ciò che consegue.
Ricreazione = auto intrattenimento (sotto a quale... "ombra"?) |
Nel “tuo terzo stato, lato proprio”… sei all’origine:
da lì puoi ricordare.
Sino a quando il “controllo del sorgente” è qualcosa da film di fantascienza… “non esiste, ma c’è”. Ma il “tuo” caso è ancora più paradossale, infatti:
- per te, questo ambito non solo non esiste
ma
- non lo immagini nemmeno.
Una congettura (dal latino coniectūra, dal verbo conīcere, ossia "interpretare, dedurre, concludere") è una affermazione o un giudizio fondato sull'intuito, ritenuto probabilmente vero, ma non dimostrato. Cioè un'ipotesi…
Link
La dimostrazione a “norma di legge” (prova) o secondo il “metodo scientifico” (paradigma)… rende tutto ciò che non è allineato al verso dell’abitudine (controllo indiretto, Dominio) come sgradito e dunque… che "non deve emergere".
La Massa è attenta (giudizio) a scegliere professionisti “riconosciuti dalla tal classificazione”, ricadendo ogni volta in un “cartello”, che decide tutto per essa/te…
Un miliardo di persone su Facebook in un solo giorno.
Mark Zuckerberg ha celebrato l'evento con un post sul suo profilo:
Per la prima volta dalla sua messa online Facebook ha registrato un miliardo di utenti contemporaneamente connessi in un giorno. È successo lunedì 24 agosto e Mark Zuckerberg ha celebrato l'evento con un post sul suo profilo."una tappa importante".
"Lunedì una persona su sette sulla Terra ha usato Facebook per connettersi con i proprio amici e famigliari", ha scritto il Ceo di Facebook. A giugno i report del social netowrk avevano riscontrato 986 milioni di utenti attivi ogni giorno, ma questa cifra stabilisce un nuovo record.Ad oggi Facebook conta un miliardo e mezzo di utenti che eseguono l'accesso al sito almeno una volta al mese. La maggior parte delle persone attive sul social network vivono in America e in Canada.
"Questo è solo il primo passo verso la connessione del mondo intero", continua Zuckerberg nel suo post.
"Sono molto fiero dei progressi fatti dalla nostra community. Il nostro obiettivo è dare voce a ogni persona sul pianeta, promuovendo la comprensione reciproca, dando a ognuno la possibilità di accedere alle opportunità del mondo moderno".Il creatore di Facebook ha concluso ringraziando gli utenti.
"Grazie per essere parte della nostra community e per averci aiutato a raggiungere questo traguardo. Non vedo l'ora di scoprire cosa potremo fare ancora insieme".
Link
- grazie per essere parte della nostra community…
- lunedì una persona su sette sulla Terra ha usato Facebook per connettersi con i propri amici e famigliari…
- un servizio che nasce potenzialmente “zoppo”
- perché non permette, di fatto, di unire insieme quel miliardo di individui, consentendo loro di dialogare d’insieme.
- Facebook non lo permette
- forse il solo Zuckerberg lo può fare
- “essendo tutti i suoi clienti… amici suoi (a loro insaputa)”…
Divide et impera (insomma).
Se la “tua” famiglia cresce e diventa “esponenziale”… come può questa tecnologia permettere a tutti di “dire la loro – in real time - in maniera tale da non stravolgere l’utilità comunicativa/organizzativa del servizio”?
I messaggi apparirebbero e sparirebbero immediatamente dalla parte visibile del display.
Ergo, la situazione necessita ancora di gerarchia e, dunque, di controllo a monte.
Di fatto, Facebook (come ogni altro servizio) è un asset di controllo nativo. Tu puoi essere “spento”, ad ogni istante, a livello informatico, chiudendo lo spazio concessoti a suo tempo.
- puoi imparare nuove azioni
ma
- non ricordare stabilmente.
Nel linguaggio medico, l'amnesia è un disturbo della memoria a lungo termine episodica. La persona affetta da amnesia può essere incapace di ricordare eventi della sua vita recente, o in casi gravi anche eventi remoti, e può non riuscire ad acquisire stabilmente nuovi ricordi, mentre in genere è preservata la capacità di imparare nuove azioni…
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Quello che serviva dimenticare… “qua, così”.
Davide Nebuloni
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"Fai..." un po' Te.