Sydney: aereo Malaysia precipitato volava con pilota automatico.
Il volo MH370 della Malaysia Airlines aveva inserito "molto probabilmente" il pilota automatico nel momento in cui si è schiantato l'8 marzo scorso:
è quanto ha detto oggi un ministro australiano.Link
Sparisce, lasciando la propria "orma" in coloro (spazio) che "la ereditano" leggendo (seguono)...
Un simile modo di essere/fare (operare) sostiene ancora la teoria, anche presente in SPS, che la mente è in realtà un computer, un insieme di programmi?
Il naturalismo biologico di John Searle costituisce un approccio al problema dei rapporti tra mente e cervello innovativo rispetto a quelli tradizionali, costituiti da dualismo e materialismo nelle loro molteplici versioni.
Egli muove, infatti, da una critica a questi approcci che lo porta a sostenere che “la filosofia della mente si distingue dagli altri ambiti filosofici per il fatto che tutte le sue teorie più famose sono false”:
il loro principale limite è l'incapacità di conciliare fisico e mentale, cervello e mente, senza incorrere in una serie di gravi errori:
il materialismo nega l'esistenza del mentale o lo riduce al fisico, mentre il dualismo ne fa due categorie ontologicamente distinte e dunque inconciliabili.
L'obiettivo di Searle è invece quello di mostrare come la mente sia un fenomeno biologico al pari della fotosintesi o della digestione e come essa, pur essendo irriducibile a stati cerebrali, ha specifici e importanti rapporti causali con essi…Link
La filosofia della mente si distingue dagli altri ambiti filosofici per il fatto che tutte le sue teorie più famose sono false…
Teorie --> Assiomi = verità non dimostrate ma (ri)tenute tuttavia “centrali”.
Ora, questo “prima”… a cosa corrisponde?
A ciò che si riesce ad accedere attraverso lo “spazio permesso per opera della mente” (gerarchia e filtro). Cioè, tutto quello che puoi (ri)elaborare rispetto a tutto quello che ti circonda e che “sai/sei” è relativo alla “capacità mentale che hai in dotazione attuale”.
Tutto il resto rimane “all’esterno di un simile spazio”.
L’eredità di ciò che caratterizza questo spazio è l’atto premeditato, che si annida al di là del concepimento dello spazio stesso.
Per cui… esiste un e(s)terno a tutto quello che supponi di sapere ed essere.
Se ti osservi in una “bolla” avrai una immagine molto più significativa, in termini di “resa consapevole”, piuttosto che continuare a (ri)peterti pappagallescamente che:
io vivo sulla madre Terra, dalla quale dipendo in tutto e per tutto. Cenere sono e cenere ritornerò. Amen!
Searle fa risalire questo modo di impostare il problema a Cartesio:
egli, infatti, afferma che il mondo è costituito da due sostanze, res cogitans e res extensa, tra le quali esiste una profonda differenza…
Questa soluzione, però, non riusciva a spiegare in modo soddisfacente l'interazione tra le due sostanze. Dando questa impostazione al problema, pertanto, Cartesio lasciava in eredità ai posteri un importante problema, “uno dei nuclei essenziali del dibattito attuale sulla natura della mente e degli stati mentali”:
A meno che… (ad esempio) tu non utilizzi l’Analogia Frattale, ossia, quel livello di “logica che bypassa la sola funzione mentale, sia essa un programma o un costrutto della natura”.
Cosa ti viene trasmesso? Di tutto. Non importa nemmeno, in questa sede, specificare i contenuti. Anzi, è meglio rappresentare un simile fenomeno attraverso una analogia mnemonica e subito “saltare via”, senza entrare in dettagli appesantenti e auto separanti.
L’analogia della nascita con un fenomeno artificiale, abbastanza recente ma in verità molto antico, è la “copia”.
qualcosa di diverso all’apparenza, nel caso umano, ma identico nella “sostanza” e, soprattutto, dotato di un insieme continuativo che sfugge alle logiche, che non si possono sviluppare, dal momento in cui “utilizzi la mente in questa configurazione, per studiare la mente estesa”: l’e(s)terno.
Se questo è così, allora, significa che anche quello è così.
mi metto in una situazione di perfetto ascolto
emetto la (ri)chiesta di “trovare la risposta”
sono certo che la “risposta” giungerà e sarà quella giusta per me e per questa circostanza
attendo con fiducia estrema
ricevo e decodifico in naturalezza.
se questo è così allora significa che anche quello è così.
Perché la realtà è una (ri)soluzione emergente da un piano di prospettive diverse, ordinato secondo gerarchie che affondano nel “non locale”, così come un corpo umano è formato, nella sua architettura, da un insieme di ordini differenti per visibilità diretta e grado partecipativo.
Puoi anche solo pensare di poter vedere le tue colonie batteriche o cellulari? Gli elettroni e gli atomi che ti (ri)compongono? Le molecole o il Dna? No, vero? Sarebbe come guardarsi dentro. Sarebbe molto di più che essere trasparenti…
Innanzitutto, lo fai sempre attraverso l’opera tecnica/tecnologica:
uno specchio, una fotografia, un video, un (ri)tratto, una descrizione altrui…
Beh… pensa così, allora:
- chi sono tutti coloro che ti stanno attorno? I tuoi simili che cosa rappresentano? Le città e la società umana che cosa sono ed esprimono? Il lavoro? Lo studio? Lo sport. Le religioni? Le arti ed i mestieri?
Ogni costrutto umano (ri)sente dell’opera nidificata al suo interno. Opera che (ri)specchia ogni sua componente, (ri)spettando pesi e misure che ti sfuggono con regolare intensità.
Esistono gli stessi confini e gli stessi limiti, per ogni dimensione della natura?
Suvvia, non ti crucciare… sono solo esercizi per la tua immaginazione, questi (!?!)...
Una ginnastica mentale che ti serve, se vuoi veramente (ri)trovare un e(s)terno (ri)spetto a tutto quello che, alfine, “ti hanno detto da quando sei nato”.
L’umano moderno consuma e produce (ri)fiuti. L’umano moderno (ri)fiuta qualcosa.
Ossia, “fiuta più volte”... esattamente come fa un animale impaurito che allarga le narici al fine di percepire qualcosa in più nell’aria, relativamente alla propria situazione di presunto pericolo, serpeggiante tra le fronde di "normalità", che lo attornia con fare sornione (sesto senso).
Il “(ri)fiuto” è qualcosa che parte da lontano e che si rafforza nell’epoca “moderna”. Il tuo consumare è il tuo consumarti (frattalità gerarchica). Atti e forze che non sai ordinare per livello di appartenenza, che regolarmente ti sfuggono. Perché?
Perché sei abituato ad “osservare” sempre e solo in un’unica direzione, anche quando ti guardi attorno, dentro ed in profondità. Le “scienze deviate”, che conosci, non stanno certamente con le mani in mano e, da sempre, indagano sulla realtà e sulla sua origine, fabbricando dogmi basati su teorie più o meno (in)fondate.
Risultanze che, in seguito, vanno a (ri)formarti per abitudine e mancanza di apparente alternativa (programmazione indotta, auto suggestione)...
Ma, nel fare questo, allaccia le cinture di sicurezza… perché se la tua domanda è posta "per bene", secondo il dettame dell’Analogia Frattale Sincronico Istintiva… beh, preparati a “ballare”.
Dipende dal tuo grado di apertura, che dipende dal tuo livello di ancoraggio (drogaggio) a questa tipologia di realtà 3d polarizzata (incantesimo, paradigma, convenzione, abitudine, programma)...
quando tu sei nel tuo centro (ri)armonizzato della tua sola energia, come un Sole acceso.
Quando sei un intero in te stesso e tutto quello che esiste al di là di te stesso sei sempre e solo tu (assenza di ogni paura e di ogni… “karma/destino”)… il tuo spazio diventa, allora, uno spazio da esperienziare, per cui decidi di tornare a dividerti ma mantenendo la memoria dell’intenderlo.
Fratelli e Sorelle = fr(at/ta)le
Le particelle interne “at” e “ta” sono i riflessi le une delle altre. Segno evidente che, cela l’opera di un “dispositivo” che permette il (ri)flesso interiore della caratteristica da (re)plicare, perché (re)plicabile (funzionale).
Testa e coda (“fr” e “le”) sono sempre e solo (ri)ferite a te, mentre al tuo interno, parti di te (“at” e “ta”) si replicano e si invertono con senso, relativamente al tuo moto iniziale di auto conoscenza.
È a partire proprio dall’atteggiamento in terza persona che Searle prende le proprie distanze da Dennett, dichiarando la completa falsità di un simile approccio data l’impossibilità di fuoriuscire dal proprio atteggiamento in prima persona…
Li vedi i limiti dell’uno e dell’altro? L'inosservanza generica, dal punto prospettico “uno e trino” o “quantico”, relativa al “terzo stato quantico”, ossia, alla presa in questione centrale (ri)ferita alla contemporaneità (ubiquità) dello stato 0 e 1, nel formare un terzo stato che li (ri)comprenda in quanto nuovo livello della possibilità (il cui frattale è, ad esempio, l’ideazione di un computer oltremodo potente chiamato “quantico”).
Il terzo stato quantico espande le tue capacità, sfruttando la combinazione d’insieme delle sue componenti di base, ordinate secondo livelli e gerarchie proprie e terze (unione).
A quel punto, le proprietà di tutte le sotto componenti, si allineano sul modello di una “santa alleanza di fronte al pericolo di una invasione esterna del proprio spazio”. È, ovvio, un esempio frattale che non deve (ri)durre di portata, la portanza di un simile atto d’esistenza Sovrano e Consapevole.
Ed ora… scritto questo:
che ne diresti se SPS ti dicesse che... tu sei parte della struttura gerarchica e non sei il collettore finale?
Cioè, il tuo attivarti - rendendo tutte le sotto componenti “collaborative con te” - che cosa diventa se… te stesso sei qualcosa “nel mezzo”?
La “tua” Anima, che (ri)chiama a sé il “tuo” frammento animico.
Il tuo “essere divorato”... che molte tradizioni religiose “altre” (ri)cordano, nel momento in cui alludono all’essere divorati da qualcosa…
E, perché, esiste la più che palpabile sensazione che “esistano poteri che si nutrono di una simile situazione”…
Usa: Mike Harris, "Isil" è strumento della Casabianca.
"L'Iraq è stato una sconfitta per gli Usa. L'Afghanistan è stato una disfatta per gli Usa. L'unica autentica via che è rimasta loro per flettere i muscoli ed imporre in questi paesi le loro politiche è il terrorismo". A spiegarlo Mike Harris, analista americano ed editorialista di Veteran's Today, intervistato da Press Tv.
Il commentatore politico Harris ha anche spiegato che secondo diverse informazioni, gli Stati Uniti sarebbero talmente irresponsabili da aver messo a disposizione dei terroristi takfiri dell'Isil anche armi nucleari.
Harris ha spiegato che gli Stati Uniti non accetteranno mai ufficialmente di averlo fatto ma sin da ora hanno ufficializzato il fatto che "350 testate nucleari" sarebbero "state smarrite".
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Una spinta irresistibile muove taluni animi.
Qatar alla conquista dell’Europa...
I soldi dei fondi sovrani, dalla crisi del 2007 in poi, sono stati accolti a braccia aperte dai paesi occidentali e hanno permesso di risolvere diverse situazioni critiche, a partire dalle banche. Ma da quando il nome di uno di essi, forse il più aggressivo, è stato associato a un caso di corruzione internazionale, l’immagine ha cominciato ad appannarsi.
Stiamo parlando del piccolo emirato arabo del Qatar, indipendente dal 1971, ricco di petrolio e gas naturale, governato dalla famiglia reale Al Thani, che nel 2010 si è visto aggiudicare dalla Fifa i Mondiali di calcio del 2022.
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Al Jazeera… è la maggiore emittente televisiva del Qatar e trasmette in lingua araba. Il suo nome significa "La penisola", e ha sede nello stato arabo del Qatar…
La nascita di Al Jazeera è dovuta alla volontà di Hamad bin Khalifa Al Thani, emiro del Qatar, di trasformare il suo paese nel centro culturale della regione, ritenuto l'unico metodo per il piccolo e storicamente irrilevante Qatar di assumere maggiore importanza nel panorama politico mediorientale.
Il progetto originale prevedeva che l'emittente, nata grazie agli ingenti finanziamenti dell'emiro, avrebbe dovuto in seguito sostentarsi esclusivamente con gli introiti privati derivanti dalla pubblicità, ma tale indipendenza finanziaria non è mai stata raggiunta in quanto le concessionarie della pubblicità dell'area erano e sono tuttora monopolizzate dall'Arabia Saudita, il cui governo è fortemente ostile ad Al Jazeera…
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Terrorismo islamico: falsità e mistificazione? Intervista all’Avvocato Carlo Corbucci…
A far riemergere lo spettro basta qualche retata nei confronti di presunte cellule di fanatici neutralizzate mentre preparavano ipotetici attentati.
I media catalizzano per un po’ l’attenzione dell’opinione pubblica sul caso generando preoccupazione, dopo di che la notizia viene archiviata e degli esiti dei processi rimaniamo ignari.
Lo abbiamo incontrato per farci aiutare a comprendere questo aspetto inesplorato della nostra società...
La guerra del diritto.
La repressione planetaria dopo l'11 settembre…
Anche il Diritto dei paesi occidentali abbandona la vantata civiltà giuridica per farsi portatore delle "nuove" esigenze di guerra.
La guerra "globale" che gli Stati Uniti d'America, con al seguito gli stati europei, hanno iniziato per liberare il mondo dal terrorismo - ossia per consolidare le loro pratiche di rapina verso i detentori di fonti energetiche e materie prime, per migliorare la loro presenza strategico-militare nell'Asia Centrale e in altre parti del mondo e per rimodellare gli interni assetti istituzionali al fine di fare i conti con i movimenti di opposizione - si muove, come sappiamo, su più piani.
Qui, brevemente, intendo occuparmi del piano della normativa penale, soprattutto per quanto riguarda l'ordinamento italiano.Un nuovo reato: terrorismo internazionale…Link
L’art. 3 della legge rende più celeri le procedure per le intercettazioni telefoniche nei procedimenti relativi ai delitti previsti dall’art. 270 bis e 270 e ai delitti con finalità di terrorismo. Anche in questo ambito, inoltre, è estesa la possibilità di perquisire "blocchi di edifici" e di sospendere "la circolazione di persone e di veicoli nelle aree interessate". A questo punto, il riferimento mentale più spontaneo va alla nozione di rastrellamento.
L’art. 5 prevede la possibilità anche per i reati con finalità di terrorismo (oltre che per quelli di mafia) di intercettare preventivamente "comunicazioni o conversazioni, anche in via telematica, nonché … comunicazioni o conversazioni tra presenti", anche in domicili privati.
Queste intercettazioni sono autorizzate non nei confronti di chi è sottoposto a indagini, ma in via del tutto generale "quando sia necessario per l’acquisizione di notizie concernenti la prevenzione" dei delitti in questione.
Insomma, il controllo tende – ove già non lo sia – a divenire totale...
In sintonia con la nuova legislazione europea.
Ovviamente, tutta questa normativa inerente i reati con cosiddetta finalità di terrorismo si intreccia con la definizione di terrorismo che sarà data a livello europeo…
E, a questo proposito, sia consentito sottolineare la miopia di chi ha accusato questo pernicioso e infame governo anche per il fatto che avrebbe ostacolato l’ingresso dell’Italia in tale desiderabile (!?) spazio. Il discorso, infatti, doveva essere diversamente sviluppato, contro questo governo e i suoi miserabili interessi in materia, ma anche, ed essenzialmente, contro la riduzione degli spazi di libertà.
Comunità "nemiche".
La produzione legislativa italiana legata alla guerra ricomprende anche le normative concernenti le "Disposizioni sanzionatorie per le violazioni delle misure adottate nei confronti della fazione afghana dei Talebani" (Decreto Legge 28/9/2001 n. 353 convertito con legge 27/11/2001 n. 415).
quello che colpisce è il loro riferirsi a una collettività "politico/religiosa" e il loro disporre misure contro specifiche persone fisiche nominativamente individuate.
Usa e Gran Bretagna.
Che le speciali normative italiane si innestino in un modus procedendi deciso a livello internazionale è risaputo. Ricordiamo soltanto come gli Usa costituiscano l’avanguardia anche in questo campo, raggiungendo il vertice, oltre che della caduta delle garanzie democratiche, anche dell’"imperialismo giudiziario" attraverso la creazione di Tribunali militari con competenza sull’intero globo:
"lo Stato penale statunitense tenderebbe così a convertirsi nelle forme di un Impero penale, impegnato a giustiziare i nemici che non siano stati direttamente eliminati con le armi o dai servizi segreti" (così Danilo Zolo, in Dallo Stato di diritto all’Impero penale, "il Manifesto", 16/11/2001).
Link
Quello che “striscia oltra alla tua evidenza” esiste eccome, anche se (1) non lo sai (2) non te ne importa nulla (3) non ci credi.
La rete a banda larga che cosa permette? Di collegarsi ad Internet da qualsiasi luogo, per mezzo di qualsiasi dispositivo dotato della necessaria tecnologia, in maniera semplificata e pressoché (ri)assumibile come “magica”.
Osserva un tablet mentre scorre una (ri)produzione video:
che differenza c’è (ri)spetto alla sfera magica della fattucchiera?
“La sola manipolazione dei simboli non basta di per sé a garantire l'intelligenza, la percezione, la comprensione, il pensiero e così via...”.
La discriminante per l'intelligenza, sostiene Searle, è la semantica.
I calcolatori lavorano semplicemente su simboli privi di significato.
Non conoscono e non associano nessun senso ai segni che manipolano. Le menti sì…
Il cervello è un computer digitale? - John R. Searle
Quale “senso”, allora, cela il movimento sotteso alla direzione presa dal Mondo? E… tu, che senso hai, all’interno di questo movimento direzionale?
se il cervello sia o meno un computer digitale.
la questione non è più, infatti, se la mente sia un software, ma piuttosto se i processi cerebrali siano suscettibili di calcolo.
"Non è possibile 'scoprire' che il cervello o qualsiasi altra cosa sia intrinsecamente un computer digitale, sebbene sia possibile attribuirgli un'interpretazione computazionale così com'è possibile per qualsiasi altra cosa".
La chiave del discorso è in quell'"attribuirgli un'interpretazione".
È questa la questione teorica di fondo che pone Searle. Come nasce la capacità di significare il mondo? La soluzione searliana in termini di "intenzionalità" può non convincere, ma il problema posto dal filosofo americano rimane…
Come nasce la capacità di significare il mondo?
He. He. He… Bingo!
Nucleo Primo docet…
In quale “spazio” sei e ti muovi? In funzione di quale “eredità”?
correlata all'annunciata abolizione delle province, ecco poi la sparizione dell'Imposta Provinciale di Trascrizione (Ipt), sostituita da una nuova Imposta Regionale di Immatricolazione (Iri), correlata, con ogni probabilità, al tipo, alla categoria, alle emissioni ed alla potenza del veicolo in questione...
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