“La libertà al singolare esiste solo nelle libertà al plurale…”.
Benedetto Croce
Uhm; molto, molto, pericoloso; come dal 2020 a seguire:
“Covid”, il cui “codice fiscale” fa (è)… Cvd (come volevasi dimostrare).
“Ogni realtà è un inganno…”.
Luigi Pirandello
Ecco: meglio. Molto meglio. “Relatività”.
Tutte sono un inganno. Anche la prima, or dunque. Ecco che la sostanza, questo af-ferma, indica, evidenzia, porta all’attenzione. E se anche la prima realtà è un inganno, di conseguenza è di un artifizio che si tratta o hackerazione (hacker in azione) = “creazione”.
Ma se non esiste; c’è questo “hacker”, va da sé che la prima realtà non è un inganno, altrimenti cosa avrebbe(ro) hackerato. No? Oppure, la prima realtà era un inganno e di conseguenza tutte le altre sono un inganno.
E il cosiddetto “Eden”?
Bah; quello è uno stato dell’essere. Non… terra da “ricercare” o peggio “con-quistare, acquistare, possedere, invadere, dominare, etc.”. E, vedi molto bene che ormai è evidente che lo scibile “spirituale, energetico” altro non è che “atteggiamento”:
ancora sostanza.
Non, quello che “sai” poiché te l’hanno detto. A memoria impari la poesia, in prima elementare. Oppure, le lezioni all’università:
a pappagallo.
Invece, se avessi davvero memoria, bè, sarebbe tutto oltremodo alquanto “diverso”, sostanzialmente. Perché saresti ancora, sempre, Tu. Il che ti renderebbe tale e quale, ovvero, a prova di “educazione”.
Allora, la prima realtà… che cos’è? È il “momento” iniziale.
Non necessariamente il primo, in qualcosa di non lineare.