Durante la vostra vita vi saranno rivelate cose che dimostreranno la stoltezza di ciò che prima veniva ritenuto saggio. Vedrete come tradizioni e valori storici una volta considerati assolutamente essenziali alla sopravvivenza, sono in realtà incompatibili con una vita ed una società sane.
Quei comportamenti che sembravano più soddisfacenti a quelle creature che si consideravano isole d'individualità, saranno abbandonati da tutti coloro che scopriranno la fondamentale unità di ogni forma di vita.
Trasmissioni Stellari – Ken Carey
Devo molto a questo 'libro', soprattutto il primo della serie ‘Trasmissioni Stellari’. Leggerlo ha generato in me un impatto magnetico indescrivibile, i cui effetti sono alla base del sostentamento della ‘lingua di fuoco etereo’ che si è accesa in me da circa sei anni.
La bianco-azzurra danza a spirale di questo limpido Mondo tra le Stelle, non può neppure essere immaginata da chi è perso nella polvere della sua superficie. Non può esser chiaramente percepita da chi dimentica il fuoco del proprio centro, la corrente che porta alla Vita. C’è un modo di ricordare queste cose, ma per trovarlo occorre che vi liberiate di tutto ciò che blocca la vostra consapevolezza.
Non potrete ricordare fin quando non sarete disposti a dimenticare.
La conoscenza umana deve essere liberata, dovete dare ad essa meno valore. Il suo peso blocca i passaggi che ricevono l’informazione e attraverso cui altrimenti scorrerebbe la luce della vera conoscenza dentro la vostra Anima. Ciò che perdete rilassando il vostro pensiero ed aprendo il vostro Cuore, non è conoscenza, perché questa non va mai persa.
Rischiate di perdere solamente le miopi dichiarazioni dei balbettanti primati, che a causa della loro infatuazione per le pianure hanno dimenticato gli Spiriti della Foresta e delle Stelle…
Trasmissioni Stellari – Il terzo millennio / La Vita nel Mondo post-storico
Il processo di rilascio della conoscenza, intesa come risultato dell’attuale forma di paradigma, è molto vivo in me. Riconosco la mia ‘ignoranza’ di quello che contraddistingue la ‘cultura’ livellata attuale, costituita da forme pensiero cronicizzate, imparate a memoria sui banchi di scuola della Vita. La forma frattale impoverente è proprio la scuola pubblica: un modello educativo basato sullo studio dei ‘dinosauri’.
La 'scuola imposta' è una punizione per la rinuncia nativa all’auto conoscenza. Ma non la si può ‘rifiutare’ a priori; essa racchiude una delle chiavi interpretative del nostro ruolo nella ruota dell’esistenza: il conoscersi sempre più a fondo sino a identificarsi con quel ‘tutto’ che sembra circondare in quanto propria emanazione, esattamente come l’Aura umana che sappiamo generare attraverso il ‘movimento senza movimento’.
Scrivendo quest’oggi l’ultimo articolo di SPS targato 2011, brilla in me l’immagine di un’isola. Un isola di luce… che significato potrà mai avere se non quello dell’aggancio di un nuovo ‘modello’ vibrazionale della realtà? L’isola che non c’è… ricordate?
Seconda stella a destra:
questo è il cammino
e poi dritto
fino al mattino.
Non ti puoi sbagliare perché
quella è l'isola che non c'è...
Edoardo Bennato
L'isola che non c'è (Neverland) è un luogo immaginario in cui agisce il personaggio di Peter Pan inventato da James Matthew Barrie (1904). Solo i bambini possono accedervi, grazie alla loro immaginazione, seguendo la ‘seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino’.
Il riferimento all'isola che non c'è viene spesso utilizzato metaforicamente per riferirsi a un'utopia o a un ideale, implicando che chi ne nega la realizzabilità manca di immaginazione.
Un uso più sofisticato di tale termine è quello che implica la positività della cerca di quell'utopia o quell'ideale, senza però illudersi che questo sia pienamente raggiungibile nel mondo reale.
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Se estrapoliamo le informazioni che colpiscono maggiormente, otteniamo:
- chi ne nega la realizzabilità manca di immaginazione
- senza però illudersi che questo sia pienamente raggiungibile nel mondo reale.
Ecco le ‘coordinate’ per raggiungere l’isola:
- immaginazione = apertura = lasciare andare il peso dell’attuale paradigma
- trascendere quello che si crede ‘reale’ = ascendere
- fondere il possibile con l'immaginazione... con l'impossibile.
Queste caratteristiche sono native nel Mondo dei bambini e si tendono ad insabbiare crescendo, perché il Mondo dei ‘grandi’ fagocita quello dei ‘piccoli’.
L’educazione che cosa rappresenta, se inquadrata da questa prospettiva? Esattamente un ‘filtro’, un ‘passa/non passa’ verso un’altra dimensione dell’essere, la quale richiede di cambiare se stessi per poter entrare e vibrare alla stessa lunghezza d’onda. È ancora ‘scienza’. È ancora tecnologia.
Non entriamo nel processo del giudizio, essendo quest’ultimo inerente al Mondo dei ‘grandi’ ed, in quanto tale, interamente abbracciabile e misurabile, gestibile dall’osservazione superiore dalla quale ‘operiamo’, tramite la prospettiva adoperata in questo momento.
Il giudizio è uno ‘stato’, una caratteristica dello stato tridimensionale. Da SPS lo assumiamo nella sua esatta collocazione, proprio come possiamo inquadrare un globulo rosso utilizzando l’esatta scala di misura e la corretta consapevolezza in merito alla sua preziosa presenza inserita, però, all’interno di un 'intero' in maniera ‘sinfonica’.
Allora, in cosa consiste anche la preziosità del ‘giudizio’? Nella possibilità di discernimento di se stessi attraverso gli altri. In che modo? Utilizzandolo sempre più in una modalità quantica della sua funzione, ossia allo stesso modo di un faro acceso nella notte, pur rimanendo consapevoli che, esso, è limitato, circoscritto, in una zona dell’essere ben precisa, in una fase di crescita legata al ritmo della sopravvivenza, che deve essere ‘lasciata’, esattamente come fa la farfalla quando esce dal proprio bozzolo.
Il giudizio nasconde le doti della sua capacità futura.
Il giudizio di ‘oggi’ è desueto, se inquadrato in funzione delle diverse necessità dell’individuo 'attuale' in continua evoluzione. Esso, come ogni altro aspetto della possibilità, è simile alle fasi del Mondo vegetale, il cui culmine estetico viene toccato nel momento della fioritura, propedeutica alla formazione del seme simbolo ‘propositivo’ per eccellenza.
Il giudizio è un aspetto attuale di quello che diverrà, allorquando le condizioni vibrazionali umane lo chiameranno a ‘fiorire’, a dare luogo ad una frattale trasformazione d’uso e d’essenza. Se il genere umano trasmuta se stesso, allo stesso tempo autorizza, innesca, il medesimo processo in tutto quello che sembra circondarlo, ma che è in realtà è come un’appendice alimentata dalla sua stessa ‘capacità’: esattamente come un campo è arido, fiorito, secco, verdeggiante, etc. per opera della ‘mano’ interessata a lui, vibrazionalmente connessa a lui…
Torniamo sul concetto di ‘isola’.
L’umanità si è ‘trasferita’ in un ramo temporale diverso da quello che stava navigando prima di certi eventi di cui non ricordiamo più le esatte fattezze, ma conserviamo solo un pallido ricordo evanescente, simile ad una percezione lontana, che scambiamo con quella strana sensazione di ‘mancanza’ indefinita.
La verità, di questo ‘bivio’ inforcato, è impressa a ‘fuoco’ in ogni movimento umano, in ogni forma pensiero umana, in ogni riflesso umano nella realtà scolpita. Questa caratteristica alimenta forme parassitarie che si sono sviluppate, o che sono state attirate verso il nostro campo morfogenetico:
i dati sembrano indicare un ruolo fondamentale degli sportelli bancari nel direzionare i flussi verso prodotti della società di gestione di gruppo… Confcommercio ha stimato che oggi si mettono da parte 10 euro ogni 100, contro i 23 euro di vent’anni fa. In compenso, è aumentato l’indebitamento…
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Questa prospettiva 'impietosa' è figlia di un certo modo di fare informazione. Dice la verità, ma non tutta la verità. È ancora come guardare dal buco della serratura della propria abitazione e pretendere di descrivere tutto il Mondo:
‘Dobbiamo fare uno sforzo... per allontanarci da quell'orlo di burrone’, ha detto Monti, sottolineando che ‘non è una metafora’, ma spiegando che ‘abbiamo straordinari punti di forza, come la capacità di capire degli italiani quando si spiega loro cosa fare, senza assecondarli nelle illusioni’.
Alla domanda se ci siano da attendersi forti tensioni sociali nel prossimo futuro, il premier ha risposto: ‘Non lo so, faremo di tutto per evitare tensioni sociali’.
‘D'altronde - ha proseguito - il nostro dovere è produrre il cambiamento nella tutela transitoria di chi potrà soffrire del cambiamento. Ma credo che il Paese ci capisca e credo che non ci saranno proprio grandi tensioni'…
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Evidenziamo questi punti cardinali:
- non è una metafora
- abbiamo straordinari punti di forza
- senza assecondarli nelle illusioni
- il nostro dovere è produrre il cambiamento nella tutela transitoria di chi potrà soffrire del cambiamento
- credo che il Paese ci capisca.
A ‘chi’ si sta riferendo Monti? A chi sta comunicando il proprio messaggio? Di chi è ‘portavoce’? Che cosa sta esattamente affermando?
Egli si chiama fuori da tutto il ‘resto’: lo si capisce da come utilizza i verbi e le parole. Egli è la voce grazie alla quale un certo ‘potere’ s’interfaccia nelle 3d e ‘ci parla’. Ma parla solo a noi? Non esattamente: parla al ‘Paese’, con la ‘P’ maiuscola. Cosa deve capire il ‘Paese’?
Il nostro dovere è produrre il cambiamento nella tutela transitoria di chi potrà soffrire del cambiamento.
Perché parla in maniera tanto criptica? Forse perché la comunicazione è destinata ad altri ‘riceventi’? Che cos’è una comunicazione? Una volta era parlarsi direttamente, ma oggi?
Ecco… al posto di utilizzare il telefono, Monti parla alle eggregore utilizzando la comunicazione massiva. Non che sia l’unico modo, ma è senz’altro un modo di apparire, allo stesso tempo, nella propria funzione illusoria di riferimento pubblico, la punta di un iceberg non-fisico di cui, egli stesso, non è nemmeno cosciente. È giudizio questo? Hahaha…
Ad una condensazione energetica tanto influente non si può parlare al ‘telefono’ e poi la comunicazione va alimentata e quale migliore alimentazione deriva dall’attenzione della massa? Inoltre l’utilizzo delle onde elettromagnetiche per ‘comunicare’ riesce a by passare anche le variazioni dimensionali.
Mi sovviene il ricordo di una ‘cartolina’, che veicola informazioni di luoghi esotici e di vacanza: essa è un tramite tra diversi sistemi di riferimento. Essa è il ‘tratto d’unione’ tra diversi ‘luoghi’. Leggiamo con accuratezza questa ampia citazione da un interessante Sito che decodifica il messaggio della famosa serie ‘Lost’:
secondo la teoria, al posto del consueto spazio tridimensionale, un evento che accade in un punto qualsiasi deve essere descritto da quattro dimensioni, le tre del consueto spazio tridimensionale (x, y, z) più il tempo. Questo spazio-tempo a 4 dimensioni in fisica viene chiamato spazio di Minkowski…
Ci sono dei fenomeni invaranti se si passa da un sistema di riferimento ad un altro (cioè per cui non subiscono cambiamenti di valore), ad esempio le equazioni dell’elettromagnetismo.
Ma attenzione, le comunicazioni radio sono onde elettromagnetiche e quindi durante il passaggio dal mondo reale all’isola non subiscono variazioni: questo potrebbe essere il motivo per cui il tempo resta uguale durante le comunicazioni al telefono che risultano perfettamente sincronizzate.
Matematicamente queste grandezze vengono dette ‘invarianti di Lorentz’...
Sono convinto che l’unico modo per poter mettere in comunicazione le due dimensioni (cioè i due sistemi di riferimento) sia quello di seguire le coordinate indicate da Faraday.
Questa traiettoria potrebbe condurre all’interno di un tunnel (wormhole) invisibile: il wormhole rappresenta una estrapolazione della Teoria della Relatività Generale di Einstein, che può essere compresa solo se si considera uno spazio a più dimensioni ‘curvo’ (descritto da una geometria diversa da quella a cui probabilmente siete abituati, nota come la geometria di Riemann) e la possibilità di curvarlo, deformarlo attraverso intensi campi gravitazionali.
Il wormhole rappresenta un tunnel spazio-temporale, praticamente una ‘scorciatoia’ che permetterebbe di collegare due punti dello spazio-tempo e quindi di viaggiare da un punto all’altro più velocemente rispetto a quanto si impiegherebbe nello spazio normale.
Cosa vuol dire nel nostro caso? Semplicemente che il tempo percepito all’interno del tunnel (dall’elicottero o dal missile ad esempio) è più breve rispetto a quello misurato nel mondo esterno (sia esso l’isola o nave). Ho riportato queste considerazione in una rudimentale rappresentazione grafica:
Quindi se si tentasse di andar via dall’isola senza passare dal wormhole, non si andrebbe da nessuna parte e si rimarrebbe nel sistema di riferimento dell’isola. Stessa cosa se si tentasse di entrare nel sistema isola dal mondo reale, l’isola non si riuscirebbe a trovare.
L’unico contatto sarebbe il 'tunnel'…
Ma una volta nel tunnel, se si cambiasse rotta, si rischierebbe di rimanere tra i due sistemi di riferimento, senza possibilità di uscirne, a meno che non si riuscisse a trovare un varco, una connessione tra le due dimensioni (ed ecco che gli autori introducono la 'costante'…).
I Wormhole ed i viaggi nel tempo.
Un meccanismo in grado di generare un campo gravitazionale anomalo può essere causa di una deformazione spazio-temporale; l’isola ha queste proprietà, Daniel Faraday se ne accorge affermando proprio al suo esordio che la luce sull’isola si diffonde in modo strano. In effetti, come è noto in fisica relativistica, la luce non si propaga in modo rettilineo ma segue traiettorie 'geodediche'; una geodetica è una particolare curva che descrive localmente la traiettoria più breve fra punti di un particolare spazio, questa curva viene deformata in presenza di un campo gravitazionale molto intenso.
In condizioni particolari queste deformazioni spazio-teporali possono generare veri e propri cunicoli (wormhole) in cui le usuali leggi della fisica sul movimento spaziale e sullo scorrere del tempo sono diverse da quelle che conosciamo.
L’isola potrebbe essere in grado di generare questi cunicoli permanenti (come le traiettorie seguite dall’elicottero per entrare/uscire dall’isola), temporanei come il tunnel generato da anomalie geomagnetiche/gravitazionali causate dal ritardo di Desmond nel digitare la nota sequenza e che, come sappiamo, è stato causa della caduta dell’aereo sull’isola (e non nella dimensione reale) o variabili (quelli che si creano nella quinta stagione ripetutamente trasportando i nostri isolani alla deriva nel tempo).
In una pagina del diario di Daniel Faraday è riportato un grafico che potrebbe avvalere queste ipotesi: l’unione tra due eventi dello spazio-tempo, quello del mondo reale e quello immaginario (l’isola).
Link
Se ribaltiamo la polarità della prospettiva, quale diventa la ‘realtà’?
Un meccanismo in grado di generare un campo gravitazionale anomalo può essere causa di una deformazione spazio-temporale; l’isola ha queste proprietà…
Ora, chiediamoci: ‘dove crede di vivere il genere umano?’. Ecco… e quando si sente parlare di ‘isola di Lemuria?’.
In noi è presente la stessa facoltà di alterazione spazio-temporale, messa in evidenza dal modello terrestre, perché è tutto ‘ad immagine e verosomiglianza’. Qualcosa si è intrapposto nello scorrere del tempo originale...
Con sempre maggior frequenza emergono le isole del futuro, si ritira invece il mare della passata programmazione. Nuove comunità, città, villaggi, intere regioni e nazioni si stanno riadattando alle correnti dell'amore. Questa è la vera notizia, la vera novità.
I vostri media spesso commentano tutto questo, ma per loro stessa natura essi sono più interessati agli avvenimenti che ai processi.
Mentre il nuovo mondo lentamente interpenetra e sostituisce l'antico, le sue principali conquiste e le sue innovazioni più significative vengono riconosciute come ‘avvenimenti’, e come tali sono trattate dai media, ma le cose più importanti avvengono sottilmente dietro le quinte.
I media elettronici ben si adattano a coprire gli avvenimenti, ma solo i vostri media interiori vi danno gli strumenti per seguire i processi che stanno trasformando il mondo. Questi si possono sentire solo con il cuore e con l'anima. Le vostre stesse capacità percettive, rafforzate ed ampliate dall'amore, vi aiutano a riconoscere come essi operano nel mondo.
Trasmissioni Stellari – Ken Carey
Ascendere. Dobbiamo cercare di assumere questa prospettiva come innanzitutto comprensibile per i nostri centri di potere già programmati sulle correnti vibrazionali ‘conosciute’.
Consapevolezza. L’ascensione è un processo, alla sua fine, ‘fisico’. Non stiamo parlando di ‘magia’, per quanto, secondo me, tutto sia magico. Infatti, l’utilizzo di un determinato ‘costrutto del linguaggio’ lascia il tempo che trova… in ‘realtà’ stiamo solo cercando di descrivere coi mezzi attualmente disponibili qualcosa che sfugge del tutto alla facoltà della comprensione a tutto tondo. Ossia?
È come essere ciechi e parlare ad un sordo, convinti che costui sia in ascolto. È come tirare sassi nell’acqua convinti di poterla ferire…
Occorre cercare di afferrare il concetto espresso dalla potenzialità, altrimenti come possiamo intenderlo?
È con questo augurio che chiudo l’ultimo articolo del 2011 di SPS…
Con viva speranza ‘credo’.
Il 2012 è un anno che fuoriesce direttamente dalle ‘cronache del tempo’, dalle strisce di fantascienza, dai vaporosi vortici del mito e delle leggende d’ogni epoca. È come assistere ad una stringa d’evento sulle note di una musica in grande scala, una musica sinfonica capace di raggiungere le ‘altezze’ inesplorate della confluenza tra possibile ed impossibile, quella ‘scorciatoia tre le anse del tempo capace di trasportare immagini di noi per noi stessi all’interno dell’ologramma omnicomprensivo e multidimensionale.
Vi abbraccio tutti attraverso la fiamma sacra dell’unione intenzionale. Sentiamoci su questa vibrazione e sacrifichiamo a lei la particella superata della paura, ringraziandola per quanto ‘procurato in noi e conferendogli l’opportunità di trasmutare la propria funzione alla luce del nostro rinnovamento.
A tal proposito, ritenendo il pubblico di SPS sufficientemente ‘maturo’ anche per gestire qualsiasi fonte e provocazione, riporto questo nitido pensiero da assimilare nel suo significato universale decontestualizzato:
se non fossi un sognatore dove saremmo oggi?
Adolf Hitler
A presto…
Il leone: Che cos'è che di un misero fa un re? Il coraggio! Quale portento fa una bandiera sventolare al vento? Il coraggio! Chi rende ardita l'umile mosca nella foschia fosca nella notte losca... e fa sì che un moscerino la paura mai conosca? Il coraggio! Perché l'esploratore non teme l'avventura? Perché ha coraggio! Perché quando è in pericolo non prova mai paura? Perché ha coraggio! Perché Riccardo Cuor di Leone metteva i suoi nemici in apprensione? Che cosa aveva lui che io non ho?
Dorothy, Spaventapasseri e Uomo di latta: Il coraggio!
Il mago di Oz