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lunedì 15 ottobre 2012

Problemi di valore.




Puoi misurare il tuo grado di come 'funzioni bene' nel mondo, da come i tuoi problemi cambiano
Simone Pacchiele

Trovo particolarmente interessante questa prospettiva della dimensione relativa ai cosiddetti ‘problemi’. Riconosco in questa view ancora la mia amata Analogia Frattale.


Ho conosciuto personalmente Simone e, devo ammettere, che è riuscito a 'ribaltarmi come un calzino', mettendo a nudo la mia proverbiale mancanza di concretezza personale. SPS è, di fatto, una creatura per ora completamente slegata dalle mie necessità di ritorno economico. Quasi 1000 articoli genuini, che non hanno veicolato nessun valore aggiunto in soldoni. 


È giusto che sia così? 

Certo, dal momento in cui, io, non mai quantificato nessuna pretesa in tal senso.
Non è giusto, semmai, alimentare alcuna pretesa, in assenza di un intento sufficientemente chiaro in me.


Quello che fa la differenza sono le idee precise in merito al ‘cosa si vuole’. Diciamo che, pian piano, mi sto avvicinando al 'problema' centrale.


I ‘problemi’ sono cartine tornasole del nostro attuale livello del cammino.


Se per me è un problema quantificare e richiedere del denaro, significa che il ‘problema’ in questione evidenzia un’attuale carenza di denaro e addirittura una carenza alla fonte della carenza, ossia una mancanza di base; quale?
 
La fiducia in me stesso.


SPS è carico di valore aggiunto. Sono io che non quantifico, non propongo, non realizzo. Le persone che vengono in SPS che cos’altro possono fare, oltre a leggere, uno o più articoli?

 
Nulla, se non tentare di scrivermi. Io ho scelto di confinarmi oltre agli 'altri'. Un'allontanamento atavico che, ora, non ha più alcun senso. Per cui è giunto il momento di cambiare traiettoria, rotta, direzione, utilizzare la gravità del 'Pianeta Problema' al fine di maturare forza di accelerazione grazie ad esso.


Aiutare per essere aiutato...


Un’altra angolazione… quella dei ‘problemi’.
Quando parlo di essere nel tuo stato di perfezione, non intendo che non percepisci più nessun problema, ma piuttosto che sei efficace rispetto a due nuove idee.


La prima è di accedere ad un modo di essere in cui i problemi che hai ora sono diversi da quelli che avevi prima, e sono diversi da quelli che avrai domani. Cambiano i problemi perché ti stai evolvendo. Sei diverso perché hai problemi diversi da quelli che avevi prima.


La seconda è, questi problemi che funzionano come ‘leva’ per farti muovere in relazione a ciò che vuoi ottenere e non reagendo ad essi.


Ti spiego un po’ meglio il primo punto…


Una delle idee al centro del modello di trasformazione personale e professionale che utilizzo (il ReSonance) l’ho ripresa da Ken Wilber, il filosofo americano ideatore del ‘pensiero integrale’.


E questa idea è che ogni volta che trovi la soluzione ad un problema (perché hai capito qualcosa, perché in qualche modo hai risolto quel problema, perché sei andato avanti) in realtà stai firmando una cambiale con l’universo per l’apparizione di un problema nuovo, al nuovo livello di consapevolezza che hai raggiunto.


Pensaci: anche nella tua vita di ora ci sono cose che in un punto passato della tua vita (magari a 15 anni, o a 20) costituivano un problema. E poi, forse, si sono anche cose che erano un problema allora e in qualche modo lo sono ancora adesso.


La misura della tua evoluzione personale e professionale puoi averla anche da qui


da come si evolvono le domande che ti fai, piuttosto che dall’energia che ci metti per rispondere.
Simone Pacchiele 


  • l’esterno riflette l’interno
  • l’interno riflette l’esterno.
Dove si trova il bandolo della matassa di una simile ridondanza?
 
Appunto, nella triangolazione attraverso di noi del problema attuale. Porsi una domanda equivale ad essere consapevoli del problema. È come risolverlo già a metà ,senza ‘colpo ferire’


Come osservarsi da ‘fuori’, fare astrazione al fine di quadrare.


SPS sta per Sacro Profano Sacro, ossia, un nome composto che mi permette di spaziare a 360 gradi. Tutto è Sacro e Profano allo stesso Tempo; siamo sempre alle prese con un ‘Sacro  ProfanoSacro’ e con un ‘SacroProfano  Sacro’. Cioè, 'tutto è Sacro'.


Dove per 'Sacro' si deve intendere ‘riferito all’Origine’, autentico, necessario, utile, etc.


E dove la componente referente del complesso umano è quella relativa alla sua Spiritualità radicata in tutto quello che facciamo.


Il famoso 'cerco un centro di gravità permanente' che cantava Franco Battiato.

È tempo di cambiare problemi, allora. Perchè? Perchè se ci stiamo ponendo questa domanda contenuta nella riflessione 'Cosa mi indica il mio problema', significa che 'siamo andati avanti' ed il panorama deve necessariamente cambiare... ponendo davanti a noi nuovi problemi proattivi.


La mia intenzione è di ‘andare avanti/evolvere’.


Per farlo, probabilmente l'orizzonte degli eventi darà l’impressione di ‘tornare indietro’, perché nelle 3d la luce inverte se stessa, generando l’Antisistema. Nessuna negatività ma solo utilità mascherata da problemi.


Quali problemi? Di tutto… Quel tutto di Natura riflessa dall'ecosistema che ci attornia, misurato attraverso l'unità di misura del giudizio. Giudicare i problemi altrui come se fossero davvero staccati da sè, non comprendere che i vettori problematici sono virali e, prima o poi, potremmo venirne interessati anche personalmente. La droga è un problema sociale, ad esempio, e noi o i nostri figli corriamo il rischio di 'contrarre' questa colla per l'Anima, perchè non ne siamo 'esenti per default'.


La droga è emersa come reazione a quello stato di perenne drogaggio a cui siamo sottoposti in tutto quello che facciamo/siamo nella regione Antisistemica, attraverso la pelle e gli organi di input fisici.

Ad esempio, negli anni 70 del secolo scorso, Syd Barrett, il genio perduto dei Pink Floyd, si spalmava dell’acido lisergico direttamente sulla testa, perché in questa maniera il principio attivo penetrava direttamente nel cervello in poco Tempo.

Hofmann stava effettuando ricerche sugli alcaloidi presenti nella scilla marina e nella segale cornuta nel tentativo di ricavare sostanze utilizzabili come farmaci. Le sue proprietà psichedeliche non vennero però riconosciute fino al 1943, quando a Hofmann cadde una goccia della sostanza sulla mano che, una volta traspirata, gli provocò forti giramenti di testa e allucinazioni.


Questa esperienza lo condusse a testare personalmente gli effetti psicoattivi dell'LSD (da lui chiamato LSD-25 perché proveniente dal campione numero 25)…
Link 

 
Questa citazione dimostra… che cosa? Che la pelle umana è un naturale strato assorbente, che delimita il confine fisico tra corpo e mezzo nel quale si muove il corpo


Ora, che cosa si usa per la cura, igiene e bellezza del corpo? Prodotti più o meno naturali. La pelle assorbe tutto quello che gli viene applicato e i prodotti venduti, mediamente, sono ricolmi di sostanze chimiche anche sottilmente tossiche. Sottilmente tossiche significa ‘permesse dall'attuale forma di legge’ che, guarda caso, si accorge improvvisamente di una simile tossicità mediamente dopo trenta o quarant'anni dalla diffusione di prodotti chimici in generale.
 
Tutto ciò mette in mostra una complicità totale nelle varie ‘figure’ che amministrano la società.

I problemi di oggi
delle città, ad esempio, come raffigurazioni frattali del contesto descritto dalla mente umana, mettono in evidenza un’apparente, anche se sostanziale, regressione in termini di abitabilità e sicurezza dei cittadini (periodo delle due guerre mondiali a parte).

Sembra che il grande boom evolutivo della prima parte del 1900, in ogni campo, sia stato riassorbito dai conflitti mondiali e dalla grande espansione incontrollata delle città, con conseguente creazione di sobborghi, cinture periferiche degradate, bassifondi, ghetti, zone dormitorio pericolose, etc.


Tutto ciò equivale ad una sorta di processo a passo di gambero della consapevolezza e della crescita evolutiva. Le città non hanno fatto altro che riflettere lo stato della mente sociale globale.


Quando le città erano ragionevolmente 'giovani' e pronte, hanno permesso di vivere il grande boom delle prime decadi del 1900, praticamente in ogni ambito della cultura. A distanza di un secolo, le stesse esistono in uno stato frazionato da ingiustizie e differenze sociali diffuse. Proprio come nella mente umana, negli agglomerati urbani esistono zone d’ombra cittadine.


Il modello esistenziale cittadino alimenta in continuazione il ‘lato oscuro’.


Nutrirsi di cibi sofisticati e ‘dopanti’, equivale a nutrire quella massa energetica che trattiene per puro spirito di sopravvivenza. La consapevolezza manca diffusamente, relativamente al fatto che questo gioco d’opera sia un modello basato sull’auto educazione dimensionale.

In tutto ciò, il denaro non c’entra niente, ossia è l’individuo a caricarlo di valenze negative.


Per cui, è possibile ritenerlo un mezzo caratteristico del nostro procedere.


Nulla di più.

Rompiamo gli antichi fioretti e/o voti di limitazione, frutto unicamente del giudizio apparente e fuorviante...


È mia intenzione andare al sodo e, nella fattispecie, rompere gli indugi relativamente a tutti quegli aspetti inaridenti il cammino perseguito.

Perché io valgo. Perché voi valete…
L'Oréal


L'
Oréal è un'azienda opera nel settore chimico e produce cosmetici.
Link
  • settore chimico
  • pelle che assorbe
  • incantesimo
  • Mondo attuale/Antisistema
  • problema vissuto indirettamente, ossia bloccante.
  • smettiamo di alimentare la parte oscura
  • smettiamo di alimentare la nostra pelle con sostanze oscure
  • smettiamo di alimentare il denaro con oscurità.
Ogni 'problema' veicola valore verso di noi. L'Età dell'Oro è relativa sia all'Avere che all'Essere.

Iniziamo ad attrarre abbondanza, irrorando i circuiti 'dentro/fuori' del Nastro di Möbius che stiamo percorrendo, saturandolo e passando oltre (il video è tratto da Wikipedia):
 
 
Andare sempre avanti è illusorio, in questa dimensione 3d, così come pensare di regredire...

Dipende da noi.
 
12102012 V 0 + 286 San Serafino da Montegranaro (Semplicità non sempre ben vista) ++
13102012 V 0 0 287 Beata Alessandrina Maria da Costa (Sotto incantesimo)+0
14102012 V 0 0 288 San Callisto I Papa (Benedetta fantasia) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 15 giugno 2012

La controparte.



 
Too big to fail (in italiano Troppo grande per fallire) è un'espressione entrata nell'uso comune nel linguaggio politico durante la crisi economica globale scoppiata nel 2008 a proposito di banche, istituti creditizi o aziende considerate troppo grandi all'interno delle rispettive economie perché possano essere privati dell'intervento pubblico in caso di rischio di bancarotta.
 
Storia.
La logica del too big to fail tornò di stringente attualità nel 2008 quando il governo americano all'epoca della seconda presidenza di George W. Bush intervenne con il sottosegretario all'economia Henry Paulson, attraverso il 'Piano Paulson', approvato il 3 ottobre dello stesso anno, in soccorso dei grandi istituti di credito e delle banche americane ridotte al rischio di fallimento dall'esplosione della bolla dei mutui subprime (crisi dei subprime).
 
Uso nel linguaggio comune.
L'espressione, benché sia maggiormente nota nel linguaggio economico e politico, è attestata come locuzione aggettivale nell'uso comune già nel 1991 quando su La Repubblica si faceva riferimento a un 'ragionamento too big to fail'. È stata usata anche per la prima volta come locuzione avverbiale nel 1999 sempre su La Repubblica ('pensare too big to fail') e sul Corriere della sera nel 2003 come locuzione sostantivale ('il too big to fail è una realtà').
Link 
  
Il 'too big to fail' è una realtà

IIF: l'Europa ha bisogno di unione bancaria e sorveglianza centralizzata.
L'Institute of International Finance pressa l'Europa e i Paesi del G20 a trovare in fretta una soluzione alla crisi mondiale. Lo riporta il Financial Times citando una lettera inviata proprio al G20 prima del meeting del 18-19 giugno. ‘Abbiamo bisogno di un piano di gioco e di un'agenda che ci mostri dove sta andando l'Europa’, ha detto Charles Dallara, direttore del gruppo che rappresenta le maggiori banche del mondo. 

Tra le misure suggerite dall'Iif un allentamento monetario generale da parte delle banche centrali di tutto il mondo, e in particolare un fondo di redenzione del debito per l'Eurozona

L'Europa, secondo Dallara, ha bisogno di un'unione bancaria e un'autorità di sorveglianza centralizzata
Link 
 
Il too big to fail è una realtà… è la spinta inerziale che conduce sempre di più verso questa realtà.

Sulle ‘orme’ dell’Uno, ci muoviamo in questo piano degli eventi dove nulla sfugge al senso ultimo dell’esperienza e della possibilità, alla luce di un intento superiore d’intelligenza d’Amore; una energia, un campo esistenziale dal quale scaturisce la nostra esperienza: 

la ‘polvere’ della Bussola d’Oro.

Amore, energia, vibrazioni, onde, particelle, esperienza…

Scrivere di ‘onde’ è un aggancio perfetto per riferirsi al concetto di ‘Legge d’Ottava’, e ogni volta che abbiniamo questa legge ad una forma di conoscenza, viene sempre naturale richiamare alla memoria gli insegnamenti di Gurdjieff. Ai seguenti due link avevo scritto, tempo fa, di questo argomento:
  1. http://sacroprofanosacro.blogspot.it/2010/07/ecco-perche-e-tutto-girato-al-contrario.html
  2. http://sacroprofanosacro.blogspot.it/2010/07/la-preghiera-una-tecnologia-molto.html
Il too big to fail è una realtà… è la spinta inerziale che conduce sempre di più verso questa realtà, e frattalmente questa verità conferma proprio il concetto di ‘Ottava Massima’, ossia di quell’Onda che non può fallire:

‘Soltanto nelle ottave di ordine cosmico, ascendenti o discendenti, le vibrazioni si sviluppano in maniera conseguente e ordinata, mantenendo sempre la direzione presa all’inizio’.
Frammenti di un insegnamento sconosciuto - P.D.Ouspensky

Il ‘Piano Divino’ è l’Ottava Massima’, per cui non è mai stata in dubbio la sua ‘riuscita’: la ‘meta’ è certamente ed alla conclusione del Tempo, raggiungibile. 

Tuttavia ciò non basta per conferir ‘Fede’ permanente alle individualità incarnate, perché semplicemente lo ignorano o ritengono un simile ‘concetto’ troppo distante dal proprio senso d’essere, ossia, non è sufficiente, a questa vibrazione, per divenire un ‘propulsore’ di consapevolezza.

Quello che ‘serve’ ad un umano del giorno d’oggi, al fine di risevgliarsi, è di essere schiacciato al muro da una mano tanto forte da ridurlo al silenzio/ascolto meditativo, oppure di essere coccolato dalla stessa mano?
 
Dipende, perché la biodiversità è sempre all’opera, per fortuna o per sagace intuizione superiore.

Anche sapendo consciamente che ‘non possiamo fallire’, è sufficiente questa insuperabile verità al fine di renderci immediatamente ‘migliori’? Il nostro grado di auto conoscenza ne risente in misura direttamente proporzionale? Io penso di no, perché è stato troppo grande lo ‘strappo’, allorquando abbiamo scelto di ‘lasciare tutto’ al fine di nascere ogni volta ‘nudi’ sulla Terra 3d.

Occorre riconquistare tutto, ogni volta e ogni volta e ogni volta… sino a quando ‘qualcosa’ rimane agganciato nel nostro campo energetico, possibilità dopo possibilità. E questo ‘qualcosa’ lo dobbiamo proprio alla ‘mano’ che ci ha ispirati in ogni modo in questa dimensione tanto densa e ‘spigolosa’. Questa ‘mano’, di  volta in volta, ha vestito gli abiti dei Santi e dei Dittatori, del Bene e del Male, del sensato e dell’insensato per i nostri ‘occhi’

Reagendo, ci siamo sempre mossi di conseguenza. Reagendo abbiamo sempre trovato la forza di rialzare la china e di continuare ad andare avanti anche durante il Tempo più buio e quasi senza speranza. L’istinto di sopravvivenza ci ha permesso di non ‘toglierci la Vita ogni volta che nascevamo’, la nostra ‘nudità’ d’infanti serve anche a questo

a non suicidarci subito, non appena constatiamo la differenza iniziale tra il ‘dentro e il fuori’: un’abissale differenza in termini di ‘coccole esistenziali naturali’.

La reazione va bene sino ad un certo punto, poi si deve accedere ad un'altra modalità: quella 'proattiva'.

È un viaggio. Un transitare lungo uno spettro d’energia consolidata in uno Scenario particolarmente adatto per ospitare l’esperienza, progettata in un’altra dimensione per questa dimensione. Perché è solo osservando da un altro ‘luogo’ che è possibile comprendere l’osservazione, ossia senza essere circondati dallo Scenario che non lascia mai completamente ‘abili’ d’intendere e volere.

È un concetto Quantistico: l’osservatore che osserva attraverso se stesso e per questo ‘personalizza’ l’osservazione tramite il proprio filtro. Ma è anche vero il contrario, ossia che l’osservato plasma, anche in piccola parte, l’osservatore.

Impariamo sempre a ribaltare la prospettiva.

È l’equivalente del detto ‘Indiano d’America’ di ‘mettersi nei mocassini degli altri’.

Il Tempo ci insegna che il ‘giudizio’ è proprio questa modalità Quantistica di osservazione biunivoca: giudica e sarai giudicato, lanci la prima pietra chi è senza peccato, etc.

Stiamo vivendo, come dicevano anche i Maya, un periodo tra due Ere, ossia l’umanità è costituita da esseri che ‘stanno camminando tra due dimensioni differenti allo stesso momento’. È logico che non sia semplice vivere in questa maniera, rimanendo all’oscuro dei processi naturali evolutivi in corso; processi che certamente l’Antisistema non ci viene a dire in maniera aperta, ma che comunque è chiamato a rendere noti nella maniera e nella possibilità per lui più conservative del proprio potere di controllo.

Le informazioni sono rese note, in qualche modo. 

Spetta ai più ‘risonanti’ coglierle, comprenderle e farle proprie. È un’informativa che non può mancare, in virtù della legge del Libero Arbitrio. Tuttavia il Libero Arbitrio esiste da entrambe le ‘fazioni’ all’opera nelle 3d:
  • Docenti
  • Allievi.
Facciamo attenzione: 

Docenti e Allievi - non - Male e Bene

E ancora: 

Docenti e Allievi - un concetto biunivoco, biodiverso, che attesta la contemporanea co esistenza di queste due ‘polarità’:

Docenti e Allievi allo stesso Tempo.

Campi in rotazione su se stessi, in compensazione con gli altri, proprio grazie agli effetti di questa ‘rotazione’ attorno al fulcro della sua emanazione.

Nella terra di mezzo è sempre un po’ noioso. Quando le persone stanno transitando da un lavoro ad un altro, da una situazione ad un'altra... funziona così. Come in ogni viaggio c'è una partenza. E poi c'è il tempo del viaggio, che disorienta un po'
 
E poi c'è l'arrivo.
 
Il tempo tra la fine di un lavoro e l'inizio del nuovo è una specie di 'zona neutra', un non-luogo dove non sei né qui né lì. Un luogo psicologico dove le persone non percepiscono più la propria identità e sembra loro di aver perso la terra sotto i piedi. Essere in un momento di transizione è proprio questo

stai cambiando da qualcosa che è ancora presente muovendoti verso l'ignoto. E dato che ti stai muovendo verso l'ignoto non sai ancora cosa ti aspetta. Può essere un periodo molto bello. E sicuramente è un periodo in cui scopri tantissime cose nuove su di te, mentre ricostruisci la tua identità...
 
È un periodo in cui oscilli continuamente tra il 'tenere' ed il 'lasciare andare', tra il desiderio di stringere e fermare il passato e la voglia di tuffarti nel futuro ed in quello che ti aspetta.

Ed è proprio quando oscilli tra andare avanti e tornare indietro che stai facendo i passi più grandi.

Questo è esattamente il segno che ti stai in realtà muovendo nella tua direzione.
Link

Quando oscilli tra andare avanti e tornare indietro che stai facendo i passi più grandi…
 
Ringrazio Simone Pacchiele, che non conosco personalmente, per il suo enorme lavoro propedeutico all’affioramento della consapevolezza di chi entra in risonanza con quanto scritto. Grazie davvero.

La Terra di Mezzo… non è una terra che non c'è, senza relazione col mondo in cui viviamo… Deriva solo dall'uso del termine dell'antico inglese mid-del-erde (o erthe), modificazioni del termine dell'antico inglese middangeard: 

il nome per le terre abitate dagli uomini ‘in mezzo al mare’

E benché non abbia cercato di far coincidere la forma delle montagne... con le ipotesi dei geologi riguardo al passato, questa 'storia' è ambientata su questo pianeta, in una certa epoca del vecchio continente...
Dall'Antologia di J.R.R. Tolkien

Il nome per le terre abitate dagli uomini ‘in mezzo al mare’:

ossia il termine ‘buca’ il velo del Tempo, un Tempo in cui il sapere giungeva da una Terra in mezzo al Mare. Tutto ciò riporta alla Mente, un tempo ‘costellato’ dall’esistenza di Atlantide.

I due concetti di ‘Terra di Mezzo’ sono entrambi validi e ‘veri’:
  1. luogo fisico sulla Terra
  2. dimensione.
Dove, in realtà, il termine ‘dimensione’ permette un altro ‘bivio’ nella possibilità della interpretazione:
  1. dimensione legata ad un cambio vibrazionale
  2. dimensione legata ad un cambio temporale.
Altro concetto simile alle sabbie mobili, perché capace di trattenere fisicamente sulla Terra 3d, in luogo di procedere ad una vera e propria Ascensione.

Si torna, dunque, alla duplice possibilità espressa da questa breve distinzione:
  1. livello tridimensionale
  2. livello sovradimensionale.
Occorrono le idee chiare, in un contesto proprio legato all’estrema confusione creatasi nello stanziamento temporale, che aumenta sia la possibilità di fare esperienza, sia la possibilità di rimanere incastrati nel vortice esperienziale. Siamo sempre alle prese con questa duplice verità. Sempre… Siamo noi il ‘Terzo Stato Quantico’

Noi incarniamo la possibilità di ri comprendere ed unificare la polarità, che ormai chiamerei ‘compensazione’…

Non esistono verità, ma solo mezze verità, alla luce della nostra osservazione e consapevolezza dell’unica realtà. Più o meno recita così il Kybalion. Una grande conferma di talune 'verità' intuite da SPS.

Questa è la Biodiversità ed il Libero Arbitrio, sancito dal Karma e dalla Legge d’Ottava e da tante altre peculiarità dello ‘stare sulla Terra 3d’, come ad esempio la ‘circuizione sensoriale’ legata alla Gravità:

un Globo terracqueo che gira su se stesso senza mai disperdere ciò che ospita ed accoglie. Un grande abbraccio d’Amore al limite dalla possessività.

La Terra non è dell’umanità, ma nemmeno l’umanità è della Terra.

Si potrebbe andare avanti così per sempre. 

Troveremmo sempre la possibilità di confutare tutto, perché tutto è un punto di vista e al Mondo esistono miliardi di punti di vista. In assenza della capacità consapevole di amministrarsi da Sé, ‘qualcosa’ è stato incaricato di questo onere, di questa responsabilità e che, per contraltare, ha chiesto ed ottenuto anche una serie di privilegi in cambio dell’attività immane a cui si è autonomamente designato.

Quali ‘privilegi’?
 
Quelli che abbiamo da sempre sotto agli occhi, per quanto riguarda la sua parte ‘umana’, e quelli relativi ad una ‘alimentazione energetica’ per quanto riguarda la sua parte ‘sottile’.

È più semplice, forse, adesso constatare quanto sia effimero e debole ogni giudizio emesso da tutti coloro che si ritengono vittime, solo perché è più semplice e preferibile in luogo dell’accettazione del significato più profondo dell’accogliere il feedback di Sé, che torna dall’opera del cosiddetto ‘oppressore di turno’.

Il ‘gioco’ è portato avanti con grande Maestria da parte di tutti. I Docenti che sono Allievi che sono Docenti/Allievi, hanno solo da imparare.

La guerra tra ‘poveri’ è una messa in scena dei ‘ricchi’, ossia delle nostre parti Animiche in osservazione più o meno silente: 

un’altra forma di Docenti direttamente interessati a seguire il comportamento dei propri ‘figli’, impegnati alla ‘Scuola della Vita’ sulla Terra 3d.

Padri/Madri ed allo stesso Tempo anche Figli.

Per finire, pensiamo un attimo al gioco del Calcio in una ‘evoluta’ e moderna consolle di videogiochi:

gli uomini della propria squadra e della squadra avversaria, si muovono da soli con grande sapienza e capacità. A che cosa sono interessati veramente? Al possesso della palla e alla partecipazione collettiva al gioco. Ma che cosa ‘seguono’ in realtà? Che cosa è la ‘palla’ nell’Universo di loro competenza?

Un codice, un pixel, un Bit… la ‘palla’ non esiste, così come il campo da gioco e come essi stessi. Eppure la loro realtà è emersa nelle 3d ed è interattiva con le 3d e gli umani.

Il videogioco è Magia, Miracolo, e risponde ad una programmazione specifica, ad una richiesta del ‘Mercato’, al Desiderio di gioco degli umani, alla facoltà di progettare, ideare, conoscere ed avere denaro di alcuni umani: 

ossia risponde ad una ‘possibilità concretizzata dall’intento di unione di – domanda ed offerta’.

In definitiva disegna una nostra 'controparte', che esperimenta e riflette sempre e comunque la 'parte', le 'parti' e ogni sfaccettature da monte a valle dell'opera Creativa.

Sacro e Profano… ad immagine e somiglianza dell’Uno che tutto ri comprende e che tutto ri elabora alla ricerca, di perfezione in perfezione, di quel ‘valore aggiunto’ capace di armonizzare l’equazione. 

Questo è il punto a cui giunge SPS. 

‘Oltre’, potrebbe esserci ancora dell’altro loop, un altro ‘giro di spirale’, così come il 'Tutto' potrebbe sfociare nella nascita di un bimbo, di una nota musicale nuova.

‘Nuova’ in maniera ‘nuova’, ossia non rientrante in nessuna ‘configurazione’ conosciuta attraverso questa forma umana, qualsiasi sia il Tempo a cui ci riferiamo.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com