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mercoledì 15 giugno 2016

L’oggi? La più grande trama reale da film fantasy.



Vivi in un’epoca avventurosa, da trama “epica”, nella quale l’ingiustizia regna sovrana, causalmente; proprio come in quei “film”, che attirano così tanto l’attenzione e gli “appetiti” della Massa (credendoli solamente delle “fiction”, dell’immaginazione spettacolare).
  
Il “male” è sulla Terra, nella “tua” realtà manifesta “qua, così”. E, questa, non è una visione religiosa del contesto.
È già successo...
Non è qualcosa di soprannaturale. È, piuttosto, qualcosa che cammina con gambe e mente umana, come te”.
È un tuo simile. Sono tuoi simili.
In questo non v’è spazio per principi esoterici, alieni, mostruosi, fatati o stregati che dir si voglia. Non è né il Diavolo, né… Dio.
Non ha superpoteri, se non quelli derivanti dall'aver messo a frutto la propria strategia (qualcosa che… avresti anche tu, dopo aver raggiunto la posizione di grande concentrazione di massa).
Ciò di cui devi essere assolutamente “certo/a” è che:
  • la trama più complessa e “giusta, solo dalla prospettiva che domina” è il “qua, così”… la vita che credi vivere, intesa come “unica possibile e normale”.
E, una simile situazione, è quanto di più intelligente e mostruoso, possa esistere “lato tuo, dominato”, alias:
  • “lato dominante, centrale”.
   

lunedì 15 febbraio 2016

Apparire.



Perché, in SPS, viene utilizzato il termine “AntiSistema”?
Perché, dalla prospettiva di SPS, è semplice accorgersi che “il reale manifesto” è come ribaltato, rispetto a quel tipo di realtà “sostenibile, in termini di equilibrio morale”.
Infatti, “qua, così, i… valori, si sono trasformati in avere, lasciando lo spessore dell’essenza al di là della soglia della manifestazione/attenzione”,
Ergo, come puoi ancora aderire alla indicazione, relativamente al Mondo emerso, di Sistema? Lo puoi fare solo senon ne comprendi la sostanza, ma – solo – ti limiti ad aderirvi per abitudine ed assenza di alternativa.
SPS, utilizza la propria lente frattale espansa, che inverte l'esistente in quanto “manifestazione reale”, ottenendo – appunto – l’esatta “misura (peso, valenza, significato)” di ciò che scambi per l’unico tipo di possibilità applicabile alla solida realtà di ogni giorno.
“Qua, così”… è tutto al contrario, dal punto di vista della “moralità”, dove per morale s’intende “giustizia, onestà... in ogni tipo di rapporto tra esseri manifesti”.
A livello frattale espanso, tutto ciò è regola, per cuiil grado di ingiustizia, viene rappresentato (emerge) ovunque.
Ma, bada bene, non sei mai in presenza di una mancanza di equilibrio, perché – questo – esiste sempre “lato, prospettiva dominante”.
Ossia, l’AntiSistema è un perfetto modello d’insieme “reale manifesto”, in stato di equilibrio dominante…
Lo squilibrio riguarda te, la Massa, semmai. Ma questo è insignificante, rispetto al Dominio, che si fonda e si regge proprio su una simile asimmetria, perfettamente simmetrica.
   

lunedì 21 settembre 2015

Il caso non esiste in presenza di DominIO.


Il reale manifesto è uno... "specchio (frattale)".
Nello status quo tutto è ciclico, ossia, “a forma di status quo”. Ciò auto avviene per via frattale espansa… visto che tutto prende “forma” dalla frattalità espansa. Ergo:
  • l’auto avverarsi
è
  • l’avverarsi non ricompreso in sé e creduto “normale”, per cui ogni attività del complesso individuale si adegua alle condizioni d’input imperanti “tra le righe”, vista che è tale la condizione dell’origine che Domina non osservata e, quindi, solamente compresente e non manifesta direttamente.
Qualsiasi “cosa/fatto/cambiamento/etc.” auto avviene da sé in sé, facendo parte di un “anello rinchiuso su/in se stesso, avente la forma energetica “ad immagine e somiglianza della sua dima” ed ordinato secondo l’intenzione dominante, “che non è importante che tu capisca/ricordi, perché si auto realizza ugualmente, anzi, meglio… senza le tue obiezioni ed i tuoi ma/perché”.
Nello status quo tutto è ciclico, ossia, si ripete… perché si ripete in continuazione la forma d’onda del Dominio.
È nato prima il Dominio o la stagionalità Planetaria?
Non importa, visto che tu “ora” non ricordi più nulla, relativamente a ciò che “si è già compiuto”.
A che ti serve ricordare cosa viene prima, se… non ricordi più cosa è successo?
In questo ambito frattale espanso, il venire prima è importante solo quando ricordi cosa è successo. Allora, puoi continuare ad “investigare fra i frattali”, andando maggiormente in profondità nell’accaduto e sondando alcune vie temporali.
Ma “prima” viene la capacità di renderti conto e, dunque, di ricordare… ossia, proprio l’instaurazione dell’inversione della spinta, che ti ha condotto per mano verso la “perdita della memoria”…
È come se… tu vagassi sperduto/a nello Spazio, senza forze e senza la capacità di opporti a quell’inerzia che ti allontana sempre di più da una “base solida”, dalla quale sei stato/a lanciato/a via. L’inerzia è seguita alla spinta iniziale.
Ed, ora, non c’è nemmeno l’attrito a frenarti:
cosa che, invece, provvede a frenare il “tuo” sviluppo di moto, nel reale manifesto e fisico.
  

martedì 26 maggio 2015

Un popolo dovrebbe capire quando è sconfitto.


Quale "senso" ha la lettura del (Re)ale (com)presente?

Non esiste un limite oltre il quale l’obbedienza cessa di essere un dovere?...”.
Diplomacy – Una notte per salvare Parigi
Un popolo dovrebbe capire quando è sconfitto.
Tu lo capiresti Quinto? Io lo capirei?

Il Gladiatore
So molto bene che la distruzione di Parigi non ci farà vincere la guerra. Ma amo i miei figli...”.
Diplomacy – Una notte per salvare Parigi
Il “ricatto” sa essere anche molto sottile. Anzi, la “peggior specie” (di ricatto) è proprio quella strisciante, che non vedi ma "senti" (accusi dentro).
Quella che “si sa che funziona così”… ma, che “non ci puoi fare niente”.
Quella delimitata dal potere dei “superiori”. Altri esseri umani, come te, che in qualche modo hanno trovato il modo di interpretare una (p)arte, a "maggior gerarchia" rispetto alla tua.
È come nascere in Italia (ad esempio) oppure in una favelas? In un certo senso, sì.
È “fortuna”?
È “casuale”?
Beh… credere al “caso/caos” è come (ri)tenere di "venire al Mondo" dopo una estrazione al Bingo, alla Lotteria, alla Pesca di Beneficenza o dopo un “giro di scommesse clandestine” (come se… ci fosse sostanziale differenza tra “gioco d’azzardo legale e non”… solo perché – a decidere – c’è lo Stato, ossia, ancora tu ma… senza saperlo/capirlo. Denudato/a del tuo “valore” e del tuo “potenziale”, che è e rimane sempre sulla “carta… non solo Costituzionale”).
Potresti raccontare questa “bella storiella”, ai tuoi figli, prima di accompagnarli tra le braccia di Morfeo:
“sai, prima di nascere, quando eri sulla nuvoletta… la tua anima ha giocato alla roulette, scommettendo che se avesse azzeccato il numero pieno, avrebbe vinto un viaggio premio in un luogo a scelta sulla Terra, potendo decidere ogni particolare della Vita che l’avrebbe aspettata, proprio perché… vinta. Se, invece, l’anima indovina solo il colore uscito, allora avrà diritto a scegliere il colore della pelle che avrà una volta rinata. Se, purtroppo, non indovina nulla… allora il suo viaggio sulla Terra sarà deciso da…”.
He He… che "storia", è?
Come puoi ancora credere al “caso”? Forse, se sei orientato/a in una simile direzione, dovresti credere – allora – alla storiella qua sopra proposta. 
L’esito “casuale” di ogni (ri)nascita, si “sposa” molto meglio, a quell’esito che puoi (ri)tenere lo sbocco di un “giro di scommesse”, che (av)viene in altra (p)arte.
   

giovedì 9 febbraio 2012

Giudicare il 'gioco d'azzardo'.




Il gioco d’azzardo è 'giudicabile'? A quanto pare sì, perché in Italia esiste il ‘giuoco’ d’azzardo illegale e legale

L’ago della bilancia è apparentemente lo Stato. 

In realtà sono gli ‘interessi’ ad esserlo. Ancora più in profondità è l’indole umana e il suo controllo sottile sovradimensionale ad opera di entità parassite.

Lo so che iniziare un articolo utilizzando il concetto di ‘entità parassita’ equivale, per SPS, a darsi la ‘zappa sui piedi da solo’, nel senso che il 90% delle persone che iniziano una lettura, che può risultare accattivante osservando la coppia ‘immagine + titolo’, caratterizzata da una simile visione ‘sfuggevole’ per il punto di vista della consuetudine 3d, è ‘logico’ che chiudano quasi immediatamente la pagina di questo Blog. Ma non importa. È questione di tempo, come per ogni accadimento: una questione di tempo.

Prima o poi accadrà che la gente inizi ad approfondire questo argomento, a prima vista, ‘paradossale’ chiamato 'Vita'. La gente è controllata dal ‘paradosso’ e vede tutto il resto ribaltato a 180 gradi.

Il Casinò di ‘xxx’ è legale, perchè autorizzato e certificato da AAMS.
Ogni tua giocata per soldi veri viene registrata presso i Monopoli di Stato per poter essere verificata in ogni momento e anche se il gioco in corso dovesse interrompersi per qualunque motivo, nessuna giocata andrà persa.

Espressioni pubblicitarie di questo tipo se ne leggono a ‘mazzi’ in ‘Rete’. La ‘Rete’ è Internet, ovviamente, e in questo caso si tratta di una vera e propria ‘rete’ da pesca, essendo universale il 'collegamento' tramite dispositivi informatici.

Il controllo sui minori è una barzelletta e persino quello sulle persone ‘malate di gioco d’azzardo’ e, in generale, di ogni tipologia caratteriale ad alto ‘rischio’.

Azzardo deriva dall'arabo 'az-zahr', che significa 'dado', infatti, i più antichi giochi d'azzardo si facevano utilizzando dei dadi. Il gioco d'azzardo consiste nello scommettere denaro o altri beni sul futuro esito di un evento: per tradizione le quote si pagano in contanti, e il saldo di eventuali debiti deve avvenire entro le 24 ore.

Il giocatore d'azzardo può essere chiunque.
 
In genere questo evento, può essere un gioco di società come la roulette o l'ordine di arrivo di una gara, come le corse dei cavalli, ma in linea di principio qualsiasi attività che presenti un margine di incertezza si presta a scommesse sul suo risultato finale, e quindi può essere oggetto di gioco d'azzardo. Nella rete, il gioco d'azzardo prospera: oltre ai casinò virtuali esistono siti con le recensioni di questi ultimi, comunità di giocatori e forum di discussione dedicati ad appassionati scommettitori.
 
In Italia la legislazione permette il gioco, le scommesse e le lotterie solamente se svolte in modo autorizzato dall'autorità pubblica. Il gioco d'azzardo è in generale vietato nei locali pubblici, secondo la tabella dei giochi proibiti.
 
Il gioco è in ogni caso da considerarsi contratto aleatorio.
 
Il gioco d'azzardo può diventare in alcune persone una vera e propria patologia, detta ‘gioco d'azzardo patologico’, diagnosticabile e curabile attraverso un'adeguata psicoterapia, che le spinge a giocare in maniera compulsiva e per vivere l'eccitazione del rischio, che spesso è tanto più forte quanto più alta è la posta: anche se queste persone sanno perfettamente come funziona il mondo del gioco d'azzardo, continuano a giocare senza riuscire a fermarsi, che stiano vincendo o perdendo, finché non hanno perso tutto quello che potevano giocare. 

Per questo molto spesso si dice che chi è malato di gioco d'azzardo in realtà non gioca per vincere, ma per perdere.
Link

Smembriamo la citazione precedente in questo modo:
  • il giocatore d'azzardo può essere chiunque
  • in linea di principio qualsiasi attività che presenti un margine di incertezza si presta a scommesse sul suo risultato finale, e quindi può essere oggetto di gioco d'azzardo
  • nella rete, il gioco d'azzardo prospera
  • in Italia la legislazione permette il gioco, le scommesse e le lotterie solamente se svolte in modo autorizzato dall'autorità pubblica
  • il gioco d'azzardo può diventare in alcune persone una vera e propria patologia, detta ‘gioco d'azzardo patologico’
  • anche se queste persone sanno perfettamente come funziona il mondo del gioco d'azzardo, continuano a giocare senza riuscire a fermarsi, che stiano vincendo o perdendo, finché non hanno perso tutto quello che potevano giocare
  • chi è malato di gioco d'azzardo in realtà non gioca per vincere, ma per perdere.
Dunque:
  • potenzialmente chiunque è un ‘giocatore’
  • qualsiasi attività si presta a ‘essere giocata’
  • in ‘Rete’ il ‘gioco’ prospera, ossia è liberamente aperto a chiunque
  • lo Stato decide cosa è legale e cosa non lo è. Ma su quale base?
  • L’azzardo è una ‘malattia’ sociale
  • I giocatori perdono.
Dove si trova la via d’uscita da questo ‘labirinto’, una volta che si entrati? Certamente l’uscita non è da ricercare al di ‘fuori’ ma ‘dentro’ di sé. Fuori esiste solo l’Antisistema che prende l’ammalato, gli dona una parvenza illusoria di guarigione e lo mantiene in Vita in uno stato molto simile a quello ‘vegetale’. Il frattale è la lobotomizzazione

Lo Stato è un veicolo del Controllo. 

Un veicolo a cui si ‘crede’, anzi, a cui si deve credere. Provate a fare il contrario. Vi ritroverete addosso non solo lo Stato ma anche la ‘gente’. Ricordate? L’Agente Smith è potenzialmente in ognuno di noi.

Fare il ‘contrario’ significa forzatamente fare ‘male’? 

Ci sono talmente tante situazioni paradossali da far accapponare la pelle. Mancherei di rispetto nei confronti dei lettori facendo degli esempi. Mi limito ad evidenziare che SPS è pieno di ‘esempi’ a tal proposito.

Tassi fermi all'1%, Grecia maggior urgenza Bce.
La Banca centrale europea, come da attese, non tocca i tassi di interesse che restano all'1%. Poco prima la Banca d'Inghilterra ha confermato il tasso d'interesse di riferimento allo 0,5%, ma il programma di quantitative easing, con cui l'istituto compra bond stampando moneta fresca per sostenere l'economia, è stato aumentato di 50 miliardi di sterline portandolo a un totale di 325 miliardi…
Link 
 
Ecco il frattale più evidente del ‘gioco d’azzardo’. Leggete questa porzione di notizia:

il programma di quantitative easing, con cui l'istituto compra bond stampando moneta fresca per sostenere l'economia

Il nome di un ‘concetto’ che sfugge: ‘quantitative easing’. L’effetto è apparente, ossia di mantenere lo 'status quo', che la ‘crisi’ sta sollevando per aria o, semplicemente, evidenziando a livello d'incongruenza. Cosa fanno?

Comprano Titoli Governativi, alias debito, lo immagazzinano in attesa di decidere cosa farne e stampano nuovo denaro da rimettere in circolazione. Siamo alla 'pazzia pura'. Questo è il meccanismo che sta mantenendo un surrogato vitale nelle ‘vene’ del castello di carta eretto sul meccanismo della ‘leva’. 

La notizia ha fatto schizzare le Borse al rialzo, come se ci fosse da festeggiare. È tutta speculazione che si muove nei mercati internazionali, altro che 'il buon imprenditore' che crede nella quotazione della propria azienda a fini proattivi. Le buone aziende sono fuori dalle Borse. Quelle ‘sane’ ne fanno a meno. Quelle ‘non troppo grandi per fallire’ ne stanno lontane.

La ‘legge è uguale per tutti’? Non vedo nessun frattale in circolazione che attesti questa pseudo verità. Ripeto: non vedo nessun frattale che lo testimoni. Non mi basta quello che pensa l’establishment o la 'gente incantata'.

L'anglicismo establishment, letteralmente ‘organizzazione’, se utilizzato nella lingua italiana è un termine col quale ci si riferisce alle classi dominanti e alle strutture che queste controllano. Si può quasi sempre agevolmente sostituire con sistema, sistema politico o con altra specifica aggettivazione in caso di ambiguità. 

Un sistema politico si differenzia dallo Stato perché è un sistema di interazioni e non un'organizzazione in senso stretto.
 
Col termine si descrivono gli interessi delle élite nelle singole Istituzioni. Per esempio, si dice spesso dei politici che debbano ottenere l'approvazione dell'’establishment dei partiti’ per essere eletti.
 
Sociologicamente, chi non ne fa parte è un ‘outsider’.
Link

Capite? 
  • un sistema di interazioni e non un'organizzazione in senso stretto
  • col termine si descrivono gli interessi delle élite nelle singole istituzioni.
Se cambiamo il termine ‘Sistema’ con ‘Antisistema’, il ‘gioco’ è fatto.

L’Antisistema: un Sistema di interazioni in cui una ‘elite’ ha il controllo delle Istituzioni, le quali vengono utilizzate per ‘scrivere’ gli ordinamenti e le leggi per la massa, ossia per i ‘lapis magici’ attraverso i quali predeterminare il futuro vivendo il presente.

Le ‘elite’ umane sono a loro volta sotto l’influsso di controllo sovradimensionale.

Osserviamo come la prospettiva cambi dalla sera alla mattina, quando cade una ‘cupola’:

Maldive, scontri a Male, Nasheed: costretto a dimissioni.
Il presidente uscente delle Maldive, Mohamed Nasheed, ha detto oggi di essere stato costretto alle dimissioni, ieri, sotto la minaccia delle armi, e le sue parole hanno innescato proteste e scontri di piazza tra polizia e manifestanti…
 
Sono stato costretto a dimettermi sotto la minaccia delle armi... ero circondato dai fucili e mi hanno detto che non avrebbero esitato a usarli contro di me, se non mi fossi dimesso’, ha detto oggi Nasheed ai giornalisti.
 
‘Faccio appello al ministro della Giustizia a indagare su chi c'era dietro il golpe. Cercheremo di fare del nostro meglio per riportare al potere il governo legittimo’.
 
In precedenza, il nuovo presidente Mohamed Waheed Hassan Manik - fino a ieri vice di Nasheed, considerato colui che aveva riportato la democrazia nell'arcipelago dell'Oceano Indiano - aveva invece assicurato di non essere andato al potere grazie a un colpo di stato e che la successione è in linea con la costituzione.
 
Waheed, alla sua prima conferenza stampa da capo dello Stato, ha detto di aver discusso con tutti i partiti e che in pochi giorni si conosceranno i nomi dei nuovi ministri.
 
Il neo-presidente ha negato che ci fosse un piano per costringere alle dimissioni Nasheed, il cui partito invece insiste che si sia trattato di un golpe. ‘Sembro qualcuno che provocherà un colpo di stato?’, ha chiesto Waheed. "Non c'era alcun piano. Non ero per niente preparato".
 
A far scattare le proteste che ieri poi hanno portato agli scontri e alle dimissioni del presidente, era stato l'ordine di Nasheed di arrestare un giudice, che accusava di bloccare inchieste di corruzione relative a membri del governo dell'ex presidente Maumoon Abdul Gayoom.
 
Dopo essersi dimesso, Nasheed è rimasto per qualche ora sotto la custodia della polizia e poi è stato liberato. In un comunicato, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha detto di sperare che ‘il passaggio dei poteri, che è stato annunciato come un passo costituzionale per evitare ulteriori violenze e instabilità, porti a una soluzione pacifica della crisi politica che ha polarizzato il Paese’.
Link 
 
Mi viene il voltastomaco e devo stare attento a non respirare questa energia. Ecco che colui che aveva il potere ieri, oggi è addirittura un ‘pericolo pubblico’:

Maldive, mandati d'arresto per ex-presidente Nasheed, ministro Difesa.
Un tribunale delle Maldive ha emesso un mandato di arresto per l'ex-presidente Mohamed Nasheed e l'ex-ministro della Difesa, per delle accuse ancora poco chiare.
 
Lo ha detto un rappresentante del Partito democratico delle Maldive, formazione di Nasheed. ‘E' stato emesso un mandato di arresto per lui e il suo ex ministro della Difesa’, ha detto a Reuters Adam Manik, funzionario del partito. ‘Non abbiamo idea (di quali siano le accuse)’.
 
Polizia e soldati starebbero andando ad arrestare Nasheed, che ha appena incontrato una delegazione del Commonwealth per trovare una soluzione alla crisi politica seguita alle sue dimissioni di martedì, che Nasheed stesso ha definito un colpo di Stato.
Link

La ‘cupola’ che cade è un pezzo di Antisistema che alterna una spira di potere all’altra, come facendo pulizia. L’energia è aggregata in ‘marchi’, ossia in ‘pacchetti’ stabili collocati con chiari scopi. Quando un ‘marchio’ perde in stabilità e inizia a dare segni di ‘sfiducia’, significa che la sua funzione ammaliante sulla massa sta venendo meno e deve essere sostituito al più presto dall’apparato Antisistemico di turno:

cos’è un marchio.
Sono parole, nomi, disegni, loghi, colori e suoni. Oppure, tutte queste cose insieme. Il mondo dei marchi è ovunque: oggetti, servizi, o anche certificazioni d'origine. 

Dotati di significato, come fossero ideogrammi, creano (o confermano) idee e associazioni mentali sulla marca (o del brand, che è - più o meno - la stessa cosa) e sono regolati da un sistema di norme e limitazioni che si pongono prima del momento della loro registrazione, e anche dopo.
 
Non è strano. Il marchio ha una funzione importante: riassume in sé un prodotto, o un'intera azienda. Meglio ancora: riassume l'idea che l'azienda vorrebbe dare di sé (anche se, a volte, le idee che si impongono sono diverse). 

Il marchio, allora, è il simbolo di quest'idea (o insieme di idee) che a loro volta costituiscono la marca. Un'esigenza sentita dal produttore, che vuole stabilire un rapporto preciso con i consumatori, e dal cliente, che in questo modo sa cosa può aspettarsi da un'azienda o un prodotto, perché lo riconosce dalla marca.
Link 
  • l'idea che l'azienda vorrebbe dare di sé. 
  • il marchio, allora, è il simbolo di quest'idea (o insieme di idee) che a loro volta costituiscono la marca. 

La ‘marca’ è il timbro energetico sullo ‘sfondo’, ossia l’intenzione parassitaria mascherata da quello che si crede un innocuo ‘monito grafico/letterale’.

Perché fa così freddo?
Se questa perturbazione gelida sia un segnale del clima che cambia è ora oggetto di dibattito, così come l'eventualità che i prossimi inverni siano particolarmente freddi come questi. Al momento ci sono solo teorie

Tra queste c'è quella cosiddetta della compensazione, secondo la quale questo freddo sarebbe la risposta del nostro pianeta al riscaldamento globale

Questa tesi, partendo del presupposto che la Terra si stia riscaldando da oltre un ventennio, sostiene che inverni eccezionalmente rigidi e nevosi siano l'effetto di una sorta di meccanismo di compensazione alle temperature globali medie sempre più alte…
Link 
 
La ‘compensazione’ è la biodiversità: una legge Cosmica

Più in generale, questo dibattito è basato su ‘aria fritta’, allo stesso modo di tutto quello che può sostenere SPS. Eppure questa tesi ha 'credito indotto', agli occhi della massa, mentre il concetto di 'Antisistema' e di 'entità parassita' sembra una ridicola barzelletta. Bah… Ognuno è libero di credere a ciò che vuole, è vero ma: 

la verità è che non si è liberi di credere a quello che si vuole

La strategia è talmente profonda da risultare, nelle 3d, perfettamente invisibile.
  
Cosa è successo alla Protezione Civile.
Prendersela con la Protezione Civile per i mancati interventi nelle calamità che azzoppano il Paese, forse, è troppo facile. O almeno cosi sembra valutando i cambiamenti dovuti alla legge 10 del 2011 che, di fatto, non rende più operativo l’ente durante le emergenze

Dopo anni di sprechi e super poteri, è arrivata la stagione delle ingessature decisionali e di spesa, che ne limitano il potere d’intervento. Come ha fatto notare l’ex direttore del Sisde, già prefetto, Franco Gabrielli, che ne è attualmente a capo, durante l’emergenza romana la macchina della Protezione Civile non ha funzionato, perché non messa in condizione di farlo

Il prefetto, dodici mesi fa, si chiedeva anche dove andassero a finire le responsabilità delle rappresentanze intermedie, e non solo quelle del Dipartimento e del volontariato. Ovvero, i sindaci che ‘hanno incarichi importanti in materia ma raramente ne sono consapevoli’… 

Come mai molti governatori di regione durante il maltempo non hanno chiesto lo stato di emergenza? 

Perché lo stesso determina un immediato innalzamento delle accise sulla benzina, che certo non fa piacere data la congiuntura e non è moneta spendibile, verso l’elettorato, al prossimo giro di votazioni

Il cittadino paga sempre insomma, sia per la calamità evitata sia per quella in atto ma che non può essere contenuta se prima il Ministero dell’Economia non approva di elargire il denaro del contribuente stesso.
 
E intanto, una delle poche eccellenze italiane rimaste, cede il passo alla malapolitica.
Link

Penso che questa porzione di citazione parli da sola. L’effetto sottile del 'controllo', causa tutti gli effetti 3d. L’astrusità del Mondo deriva da ‘lì’ (ma ricordiamo sempre che il tutto nasce da noi).

Ogni persona presa singolarmente è un gioiello. Tutte insieme creano il caos. Caos apparente, perché in realtà è tutto perfettamente ordinato secondo funzioni specifiche, appunto, mai lasciate al caso.

Caos è il nome che indica un peculiare pre-oggetto del mondo nella sua totalità e del signoreggiare cosmico.
Martin Heidegger

Il caos è un nome per ogni ordine che causa confusione nelle nostre menti.
George Santayana

Il caos è una sensazione dell'uomo. Il mondo altrimenti è costituito da armonia e ordine.
Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance

In ogni caos c'è un Cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
Carl Gustav Jung

Se introduci un po' di anarchia... se stravolgi l'ordine prestabilito... tutto diventa improvvisamente caos. Sono un agente del caos. E sai qual è il bello del caos? È equo!
Il cavaliere oscuro

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 6 aprile 2011

Il 'caso' oltre l'angolo.




Il mio ‘sentire’ mi ha portato ad una visione quantica e certamente ‘personale’, del senso della Vita e, di conseguenza, del senso del ‘Tutto’. Perché esistiamo? Forse per caso?
 
L'etimologia del termine italiano risale al latino 'casus-us' che vuol dire caduta... Il casus latino si riferisce sia alla grammmatica e sia alla dinamica ontologica, nella seconda accezione indica qualcosa che inaspettatamente accade, che ci cade di fronte.
Da Wikipedia 

Quindi per ‘caso’ dobbiamo intendere un ‘qualcosa che ci cade di fronte’. Che cosa c’entra con il significato più comune che la massa ha memorizzato a livello d’inconscio? Quel ‘qualcosa che ci cade di fronte’ non è detto che sia ‘senza senso’. Facciamo attenzione al linguaggio, perché ogni termine, nell’accezione moderna,  è stato distorto, reso ‘opaco’. 

La smemorizzazione dalle lingue antiche ha contribuito a staccare l’uomo dal significato dei ‘primi suoni’. Per analisi frattale deduco che il modello del sistema educativo attuale è l’opera di un fitto intreccio di oscuramento delle nostre origini, ritenute primitive e ‘lontane’, perché inserite in un contesto ‘sequenziale’ del Tempo. La ‘caduta’ e ‘ciò che ci cade in fronte’, descrivono un fatto che deve le sue cause ad un qualcosa di ben preciso ma che, non sempre, ha una evidenza ‘palpabile’: 

Per 'caso' in filosofia s'intende ciò che contraddistingue un evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute ovvero ‘non-lineari’, sconnesse, che non presentando una sequenza causalità-effettualità necessitata, cioè deterministica, tale da permettere l'identificazione di esse e predicibili gli effetti.
Da Wikipedia 

Ecco il fulcro del discorso: le cause ‘non-lineari’ non sono identificate dall’attuale modello di ‘pensiero’. Perché? Perché ufficialmente non si crede che esista un ambito dimensionale 'diverso', relativo al mondo invisibile dal quale si sviscerano tutti i fenomeni densi relativi alla realtà percepita

Non avendo questo riconoscimento ufficiale della Scienza Antisistemica, la massa non ritiene esistente il Mondo dell’invisibile. Eppure la Scienza stessa ha dimostrato che il Mondo invisibile esiste, tramite microscopi ed apparecchiature fantascientifiche. Ma non basta, perché il Mondo invisibile al quale mi riferisco è stato bollato come ‘esoterico’, termine che mette i brividi alla massa, al solo pensiero. Insomma abbiamo, semplificando, due Mondi non percepibili ad occhio nudo:
  1. quello rivelato dalla Scienza Antisistemica
  2. quello rivelato dalla Scienza Esoterica
Il secondo, ovviamente, è inerente ad un ambito ridicolizzato, minimizzato, etc. Coloro che affermano che questo Mondo esista e che sia estremamente importante ai fini del ‘conosci te stesso’, sono ridicolizzati anch’essi. Si parla di superstizione del popolo, ed in questo modo, si ridimensiona persino quel ‘sentire’ intuitivo che ‘chiama ad avvicinarsi’ senza quasi un perché. 

L’umanità è naturalmente attratta dal ‘mistero’. 

È lo stesso effetto che si genera ‘artificialmente’ vietando un qualcosa, come ben sappiamo, analizzando ad esempio gli effetti del protezionismo americano degli anni 30 del secolo scorso.  

Vietare significa rafforzare 'prima' esotericamente, 'poi' praticamente: a cascata...

Il Controllo conosce, ha memoria ed utilizza tutto quello che ha cancellato dal tessuto sociale. È sempre tutto alla rovescia in questa versione della realtà percepita. Si è creata una intera economia di scambio basata sul concetto della ristrettezza e, per questo motivo, della preziosità acquisita come per magia. Cosa è una pepita d’oro? Perché è così preziosa? 

Forse perché ricorda frattalmente e mnemonicamente un riflesso ancestrale e/o genetico a carattere Anunnaki? Coloro che fecero una parte dell’umanità a loro ‘immagine e somiglianza’? 

È così ‘casuale’ che proprio l’oro sia divenuto il bene principe, segno di duratura preziosità e valore? C’è certamente una causa non-lineare che ha imposto questa verità al Mondo odierno. Una causa ‘sigillo’ che ha realizzato nel visibile, quell’ombra del ricordo inserita in ogni essere originato in quel Tempo. 

L’oro era, infatti, il ‘materiale’ ricercato da quegli esseri; un materiale importantissimo perché poteva salvare il loro Pianeta nativo dalla distruzione e dalla rarefazione dell’atmosfera respirabile

A livello inconscio è rimasta questa grande preziosità, sfociata, poi, addirittura come pietra angolare di un intero modello economico e dunque 'vitale'. Raccogliendo oro e custodendolo avidamente, si continua a svolgere l’antica missione assegnata dal ‘Dio Anu’ in persona. Questo è il caso? Questo è ciò che ‘ci è caduto in fronte’. Le cause non-lineari sfuggono certamente a coloro che non hanno più ‘occhi’ per vedere. Questo è l’esempio lampante di come ci sfuggano tutti i veri significati di ciò che ‘ci accade’ tutto intorno

Il nostro ‘tutt’attorno’ è ormai concretamente popolato da fantasmi di spot pubblicitari famosi, come quelli a marchio Vodafone e Banca Mediolanum: tutto intorno a te.

Perché esistiamo, dunque? Certamente non per caso. 

E allora, quali sono le cause non-lineari, non evidenti ai nostri sensi irretiti e confusi? Noi siamo esseri meravigliosi ma fragili se inseriti in un contesto di privazione della ‘memoria’. Fragili, ma spinti da una ‘sete’ naturale di ‘emersione’ e di evoluzione. C’è un Potere che ci ha accolti sulla Terra: l’Antisistema. Egli è una Madre ed una Matrigna allo stesso Tempo. Egli è un Padre ed un Patrigno allo stesso Tempo. 

Egli rappresenta il frattale della Mente: non dovrebbe essere lui a 'condurci', ma esattamente il contrario. È come vedere passeggiare un cane che porta a spasso il suo ‘padrone’.

Cosa è una orchestra? È un insieme di musicisti, certamente. Se li osserviamo da più ‘vicino’, questi musicisti sono capaci, appunto, di suonare. Hanno imparato e molto spesso sono dei Maestri. Se non avessero imparato a suonare così bene, l’orchestra non ci sarebbe stata. Chi è il Direttore d’orchestra? Colui che detta il Tempo. Tutti guardano a lui, al momento opportuno. Egli è necessario? Se c’è non è per caso. 

Tutti insieme sono Uno. Chiediamoci, allora:
  • chi sono i musicisti?
  • chi è il Direttore?
  • cosa è l’orchestra?
Il linguaggio dei frattali ‘parla chiaro’, seppur ‘tra le righe’. Occorre comprenderlo secondo un linguaggio codificato in noi, un linguaggio che può solo essere oscurato ma non cancellato, perché è un modello codificato divino: ci appartiene così come noi apparteniamo a lui. 

Il piccolo che ha dentro il grande e viceversa…

La co-creazione non è una pluralità, ma piuttosto l’esplorazione del mondo terrestre come un uno. Dio e voi siete uno, e man mano che attraversate l’esperienza della vita, Dio vede e ascolta attraverso il vostro strumento umano, spingendovi su questa o quella via perché voi avete invitato la Sua presenza nel vostro cuore. Ora, ricordate, prima ho suggerito che il cuore, o il sistema emozionale umano, è l’organo primario di percezione per le frequenze ultra-sottili delle dimensioni superiori. Se invitate Dio nel vostro cuore, se sentite fiorire questa presenza, allora man mano che sperimentate la vostra vita, riuscite a percepire che viene vissuta creativamente nel momento insieme a Dio, e non perchè state sperimentando la vita e poi fate rapporto a Dio con la preghiera o la meditazione in cui cercate un consiglio su questa o quella decisione

Questo è il modo in cui sapete di essere sul giusto sentiero.
Wingmakers - estratto da: Intervista a James, Sessione 1
 
Alla luce del linguaggio dei frattali, come dovremmo analizzare/comprendere questa notizia?

Verso la connessione cervello-macchina.
Robocop, l'ibrido uomo-macchina, potrebbe presto fare la sua comparsa tra noi: un team di ricercartori dell'Università del Michigan è infatto riuscito a far crescere delle cellule nervose animali all'interno di sottili tubi di materiale semiconduttore. Secondo gli scienziati è il primo passo vero la messa a punto di interfacce cervello-computer che potranno essere impiegate per il controllo cerebrale di arti artificiali e altri tipi di protesi.
Minrui Yu e suoi colleghi hanno creato dei microscopici tubi in silicio e germanio, materiali che possono isolare il segnale elettrico trasmesso da una cellula nervosa. I tubi, di varie forme e misure, erano abbastanza grandi da permettere alle terminazioni nervose di crescere al loro interno, ma abbastanza piccoli da non far passare la cellula.
I ricercatori hanno poi seminato la zona attorno a questi micro condotti con cellule nervose di topo: le terminazioni nervose, nel giro di qualche tempo, hanno colonizzato i tubi crescendo al loro interno e seguendone le forme, anche le più contorte.
'Questo ci permette di costruire reti nervose con precise geometrie' spiega Justin Williams, uno dei ricercatori. Non è ancora chiaro però se questi nervi 'cablati' siano in grado di trasmettere l'impulso nervoso come fanno nel corpo umano. Proprio per questo gli scienziati vogliono ora riuscire a inserire all'interno dei nanotubi dei sensori in grado di registrare i passaggi di corrente. Lo studio di Yu e dei suoi colleghi, in apparenza teorico e speculativo, apre in realtà la strada allo studio di nuove terapie anche per malattie neurologiche come il morbo di Parkinson o la sclerosi multipla.
Da Yahoo 
 
Lascio a voi ogni deduzione del ‘caso’. In aggiunta vorrei proporvi questa altra notizia, che certamente contiene un importante frattale relativo a ciò che è ‘caduto in fronte’ ad una grossa fetta dell’umanità, forse tutta se allarghiamo il contesto della notizia:

Una divinità femminile nascosta nella Bibbia?
I recenti studi di una ricercatrice di Oxford aprono un nuovo, e probabilmente aspro, dibattito sul ruolo della donna nelle tre grandi religioni monoteiste: islam, cristianesimo ed ebraismo.
Francesca Stavrakopoulou, della facoltà di Teologia e Religione del blasonato ateneo britannico, avrebbe trovato, nell'Antico Testamento, alcuni riferimenti ad Asherah, una divinità femminile della fertilità che nel corso dei secoli sarebbe scomparsa dal testo sacro. Forse cancellata da mani maschili e maschiliste?  
Secondo alcune iscrizioni rinvenute su reperti archelogici trovati nel Sinai, Yahweh (nome di Dio in ebraico) e Asherah sarebbero stati adorati in coppia, e, secondo un versetto del Libro dei Re, nello stesso tempio.
J.Edward Wright, presidente dell'Arizona Center for Judaic Studies, conferma i risultati dello studio della Stavrakopoulou, affermando che in molte iscrizioni ebraiche antiche si fa cenno a 'Yahweh e la sua Asherah'.
Secondo quanto ha dichiarato a Discovery News, il ruolo di Asherah era particolarmente rilevante in alcune antiche religioni sudorientali: era una divinità potente legata ai culti della fertilità e della terra

Era conosciuta con nomi diversi tra cui Astarte e Istar, che in italiano può essere tradotto come "albero sacro".

Aaron Brody, biblista presso la Pacific School of Religion, spiega che gli antichi ebrei erano politeisti e solo una piccola minoranza monoteista. La situazione è poi cambiata radicalmente nel 586 a.C., con la distruzione del Tempio di Gerusalemme, quando ha inziato ad imporsi universalmente una visione monoteista.
Da Yahoo 
 
Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com