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martedì 4 agosto 2015

La manleva dell'utile.



L’utile di una azienda che cosa è?
Cdp, utile sei mesi cala a 1,13 mld, risorse mobilitate e gestite +34%...
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L’utile è denaro estratto dal reale manifesto, nella fattispecie, alla Massa. Anche a te.
L’utile è la ragione (non sociale) per la quale le aziende esistono:
fornire "servizi e/o prodotti" in cambio di denaro
non im(porta) in che "modo" (il "modo" è un agente virale del Dominio, la sua emanazione radio-attiva)
ad un "bacino di utenza" di(staccato) progressiva(mente) - nella ragione dell'utile/interesse - dalla propria... memoria.
Non è questa, certa(mente), una grande novità.

Alias: lo sai già che è così.
Tuttavia, se allarghi la prospettiva, ti accorgerai che “su una simile via”, tutelata dalla legge (descritta dalle lobby, permessa dal Dominio, attesa dalla Massa... in quanto “portatrice del benessere, dell’evoluzione, del… futuro), la realtà manifesta, in toto, ha preso proprio quella (f)orma (generata e non creata) che ha progressiva(mente) (ri)generato i “due pesi e le due misure” (ingiustizia sostanziale).
Alla base del famoso motto pubblico/privato:
la legge è uguale per tutti
sta proprio l’esigenza di (per)seguire un “utile”, qualsiasi sia la persona interessata al contesto della “di(sfida legale”).
Questa “sete (necessità, droga, incanto, etc.)” di raggranellare denaro, in qualsiasi f(orma), è qualcosa di molto simile allo stato di una malattia virale. Un effetto concreto relativo al mix che rende la “catena distributiva nel/del reale manifesto”, la diretta (con)seguenza della scala gerarchica (ri)configurata dalle tessere del Dominio:
  • intenzione della grande concentrazione di massa (dominante)
  • circuiteria primaria (sede della legge, strumento, memoria… della frattalità espansa)
  • (re)distribuzione dell’intento primo, nel circuito terziario della realtà manifesta “qua, così”
Gli effetti (in)diretti e collaterali nella “tua” realtà di tutti i giorni, sono:
  • ciò che "vedi"
e
  • (p)rendi come “normale, unico e senza alternativa possibile”.
Proprio ciò che ti (man)tiene “sotto scacco” da sempre.
Qualcosa dalla causa non ben definita, sfuggevole, “distante… perché non manifesta ma 'solo' (com)presente, ubiqua, in leva, wireless, etc.”.
  

venerdì 8 agosto 2014

Il “copia e controlla”.


“Now you see me – I maghi del crimine”, quando i ladri sono illusionisti
Louis Leterrier ha un grande merito:
oltre a raccontare una storia avvincente, riesce a rendere in maniera incredibile i trucchi di magia che avvengono sullo schermo e il grande gioco di prestigio che si nasconde nella trama. Come?
Adottando esattamente la tecnica degli illusionisti, ovvero dirigendo altrove l’attenzione dello spettatore
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“I dati… mostrano che negli ultimi due o tre mesi c'è stato un rallentamento della crescita, per cui la ripresa resta fragile, debole e incerta. È giunto il momento di cedere sovranità sulle riforme strutturali all'Europa”.
È quanto afferma Mario Draghi e prosegue dicendo che "è evidente che, se i rischi geopolitici si materializzano, i prossimi due o tre trimestri mostreranno una crescita più bassa"…
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Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama… nella notte ha autorizzato attacchi mirati in Iraq per prevenire un potenziale genocidio…
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Chiediti: dove si dirige ora il mio “sguardo”?
Ossia: dove qualcosa (ri)chiede la tua attenzione?
La tecnica degli illusionisti, ovvero dirige(re) altrove l’attenzione dello spettatore…
Ad esempio: (1) perchè si attua la prevenzione di un genocidio, una voltà sì e dieci no? (2) perchè per prevenire il "rischio", ti viene assorbita sovranità?
Le “cose” te le dicono ma in una maniera tale che, poi, non potrai dire “non lo sapevo” (allora, dove “guardavi”?) né “non avevo capito” (la legge non ammette ignoranza).
L’ignoranza, dal momento in cui è nella "mani" dell’educazione statale, è allora “colpa” dello Stato? Naa. Non ti daranno mai questa soddisfazione, bensì, lo Stato risponderà affermando che “dipende da te”…
E, "alla via così", in un vortice auto intrattenente decretante un nulla di fatto, ma solo relativo al tuo disincanto e non certamente inerente allo status quo, che ti (pre)vede proprio in una simile “posizione” (al posto giusto nel momento giusto).

mercoledì 6 agosto 2014

La copia.


C'è un abisso tra il partito degli eletti e la base...
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Non importa chi l’ha detto, ma… “che è stato detto”. Nulla di che. Nulla di offensivo o di... pericoloso. Qualcosa che lascia l’esatto Tempo che (ri)trova.
Dunque: perché è “importante”?
L’assunto presente in SPS è quello che (ri)osserva tutto in chiave frattale.

Lascia perdere i “disegnini” di Mandelbrot, quando pensi alla “frattalità” ed (im/ab)braccia questa possente capacità visivo/prospettica, che ti può togliere l’attuale filtro dagli “occhi”, attraverso il quale inquadri il Mondo/la realtà 3d attualizzata; quello che ti sembra conoscere per deduzione e constatazione apparente, derivante dal fatto che… “sembra non esistere altro”:
non avrai altro dio al di fuori di me…
Il primo comandamento del decalogo è alla base di tutti gli altri, è il fondamento della stessa esistenza umana.
Non si tratta della pretesa di un tiranno, nè dell’arbitrio di un despota:
è piuttosto la voce accorata del Creatore che, nonostante le nostre infedeltà, mai si stanca di trattarci da figli...
Giovanni Paolo II
Sei in quella “caverna” che Platone abbozzò molto tempo fa e, come tale, esiste un “fuori”, un e(s)terno a tutto quello che conosci/sai/fai. Questo “spazio” non è nuovo ma esiste da sempre, solo che te ne sei dimenticato, così come la scrittura geroglifica è apparsa e scomparsa per mille anni, per poi nuovamente (ri)emergere ma… “opportunamente filtrata”.
Un tempo il mondo era un posto più grande
Il mondo è sempre uguale...è il resto che è più piccolo...

Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo

mercoledì 23 aprile 2014

La copia.


Nella realtà, ove le cose si svolgono secondo natura, la copia vien dopo l'originale, l'immagine dopo la cosa, il pensiero dopo l'oggetto; ma sul terreno della teologia, soprannaturale e fantastico, l'originale vien dopo la copia, e la cosa dopo l'immagine.
Ludwig Feuerbach
È nato prima l’uovo o la gallina? 

Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci si sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”... Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”… Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”… Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”… Semplice: è nata prima l’immagine, “respirata per ispirazione” e, dunque, non appartenente al medesimo piano di realtà, dal quale ora ci sta ponendo la domanda “è nato prima l’uovo o la gallina?”…
Ecco il loop. Ossia, qualcosa che s’interfaccia all’elaborazione di realtà, che avviene "a cavallo tra le dimensioni", in quello spazio inosservabile della (co)creazione, derivante dall’esistere in quantità e qualità differita rispetto alla proiezione immaginifica originale (eco, riflesso, ottava, etc.).
Il loop è un programma che si aziona allorquando occorre bilanciare la forza di uscita dallo stesso, mediante azione di forza magnetica attrattiva, proveniente dal centro di controllo del piano in cui si è auto installati (nati).
Senza forza magnetica centrale, ogni “corpo” sulla Terra 3d lascerebbe inerzialmente il suolo, sull’onda della spinta vettoriale ultima, impartita a livello fisico ed "ispirata" ad altro livello...