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martedì 6 dicembre 2016

Lo schema fisso industriale.



C’è come uno “schema (fisso, regolare, frattale espanso)” che, dalla prospettiva “altra” di SPS (Mia), è stato rilevato, localizzato, evidenziato
La “scoperta dell’acqua calda”?
Può darsi, ma… non visto lo stato d’incanto nel quale “sei ‘qua, così’” è meglio portarlo, comunque, ad “ebollizione (alla tua attenzione)”.
Lo “schema” è questo:
una certa “industria”, fondata non tanto “nel” ma “dal… modello di business, interesse, appartenenza, controllo in leva by dominante”
continua a sfornare, ambientalmente, nuovi tipi di “prodotti, servizi, App, etc.”
infischiandosene del tutto di chiedersiche cosa procurerà socialmente”?
Ti... risulta?
Lo “schema” prosegue, poi, così:
i “nuovi” prodotti
vengono riversati nella società, ambiente, mente/corpo umano, etc.
e regolarmente
producono due tipi di grandi famiglie di “effetti speciali”quali
apparentemente, “progresso pubblico” e conseguenze sociali, ambientali, comportamentali, etc. (le responsabilità vengono scaricate sulla Massa “utente”, in ogni modo, motivo per il quale anche la “legge” si auto adatta ad omettere il “a monte industriale”, perseguendo il “a valle civile, personale”)
sostanzialmente, “interesse privato” di parte, gerarchico, ad un livello “off limits” rispetto alla portata della “legge e giustizia ad angolo giro”.
Tutto questo per evidenziare che 1) l’interesse industriale (privato), 2) si abbatte su quello sociale (pubblico), 3) estraendo utile netto in "cambio" di 4) problematiche ambientali, di ogni tipo, da “smaltire (a carico della società)”.
Fra poco potrai prendere atto anche di esempi, forse, non molto evidenti (da questa prospettiva della più autentica responsabilità oggettiva, morale, etica e compagnia bella).
Ma, prima, urge un approfondimento relativo alla classe “industriale”, che:
se ti cali in una simile parte
ti puoi accorgere
non essere tutto oro quello che riluce
persino a questa “latitudine”
essendo, comunque, sempre “qua, così”
nell’AntiSistema by dominante.

lunedì 20 luglio 2015

Più aspetti della medesima “cosa”.


 
 
La diffusione di un “piano delle intenzioni”, nel reale manifesto, ad opera di un Dominio… procede per meccanismo frattale espanso, ossia:
  • attraverso una (ri)produzione del segnale (im)portante (emittente)
  • in tutto ciò che fisica(mente) esiste nello spazio disponibile (realtà temporale).
Tale (ri)produzione “ad immagine e somiglianza”, auto av(viene) perché sei (ti ritrovi) in qualcosa di artificiale (creazione di parte), governato da leggi programmate per “esserlo”. La frattalità espansa è la legge, strumento, memoria che si (di)parte dallo spazio sostanza. Lo spazio sostanza è “il contenitore potenziale di ogni (f)orma di reale (im)possibile, disponibile per l’esperienza umana”.
Che cos’è “l’esperienza umana”?
È diventata "qua, così" un allevamento, coltivazione, stabilimento, impianto… del quale ti (s)fuggono per intero i “connotati”.
Perché? Perché non (ri)cordi e, dunque, non sei consapevole di ciò che è successo “prima d’ora”. La storia e la scienza (tutto) sono deviate dalla (com)presenza non manifesta del Dominio che, come un grande Sole, piega il tessuto del reale, nello spazio sostanza, imprimendo(ci) se stesso, ment®e tutto il resto – ovvia(mente) – si limita a (con)seguire (gravità/intenzione, piano inclinato, paradigma)
Ora, tale deviazione è sempre presente, perché il Dominio non lo è un giorno sì e l’altro no.
Il Dominio “è”. Il Dominio è… “assoluto”. E, all’(in)verso, tutto il resto che (di)pende e (con)segue… è “relativo a…”.
Tutto (ri)sente di questa verità. Il tutto che è (ri)emerso “qua, così”. Mentre il resto rimane confinato nel piano potenziale del reale, “stipato” in attesa di essere “evocato/(im)piegato”.
Qualcosa che (ri)ac(cade) solo quando la "richiesta" pro(viene) da “una grande concentrazione di massa” (terzo stato lato proprio).