Non è il semplice guardare. È, anche di più.
È, ad esempio, interesse (la creazione "è"... interesse).
Qualcosa che risente, appunto, di una personalizzazione (nella forma gerarchica del paradigma). Qualcosa che “giunge indirettamente dall'alto”:
dalla compresenza immanifesta dominante (dal vertice distaccato, dell’edificio reale manifesto).
Questo avviene dal momento in cui “è potenziale (possibile)”.
Ma non è un valore assoluto, sganciato dal tipo di forma di potere, applicato alla realtà da manifestare e che, dunque, si manifesta (a livello di grande concentrazione di massa, giurisdizionale, dominante).
Non è scritto da nessuna parte che qualsiasi “legge (fenomeno)”, implementat3 nella realtà manifesta “ad immagine e somiglianza”, sia un valore assoluto.
Qualsiasi “dispositivo” di questa entità, risulta reale (e si manifesta ad hoc) nella misura in cui esprime e raffigura, nella sostanza, l’Autorità massima compresente nello stesso “piano” da controllare, poiché controllabile e per questo motivo, allora, controllato.
qualcosa che descrive una “relazione”
sia indiretta che diretta
causale
con la ragione fondamentale
“a monte” di tutt3 “qua, così”.
Questa “relazione”, è il filo logico di ogni “discorso”, che occorre seguire al fine di risalire qualsiasi “fiume di corrente convenzionale”.
Un trait d’union che tende a sfuggire (non per ragioni naturali), in quanto ché… è proprio la dominante ad avere adottato una simile strategia.
Per cui, tutto si comporta (in)direttamente nella stessa maniera.
Ma, come mai succede tutto questo? Per quale caratteristica ambientale?
Perché, se è vero che qualsiasi legge è sempre una conseguenza della grande concentrazione di massa, dominante (tutto è relativo all'assoluto fondamentale “qua, così”, rimanendo sempre e comunque in un “rapporto di parentela relativo a…, ma non in senso assoluto infrastrutturale, a livello di sistema operativo frattale espanso), la caratteristica frattale espansa è, all’opposto, una concezione nativa, originale, implementata a livello di sistema operativo frattale espanso (Spazio Sostanza):
una necessità d’altro tipo, livello e consapevolezza
l’esperimento by umanità stessa
condotto nei confronti del rilievo dominante (una compresenza virale, impianto e radice della condizione di malattia, di tentazione e corruzione dell’animo e, dunque, dello stato stesso di originalità primeva umana).
ogni “legge, nel ‘qua così’”
è un valore relativo (in relazione con…)
sempre
riferibile alla compresenza immanifesta dominante (assoluto di parte).
Una legge fondamentale composta; una “tri-unità”:
legge
strumento
memoria.
Qualcosa che necessita di un certo “mix” d’ingredienti, nell'atteggiamento “in proiezione”, della personalità emittente, dal proprio campo d’irraggiamento (o grande concentrazione di massa).
dall’avvento della dominante…
1 rendendosi immanifesta, seppure sempre compresente (facendosi dimenticare, nel tempo intergenerazionale)
2 agendo in/direttamente sulle singolarità, attraverso il condizionamento AntiSistemico ambientale “qua, così”, in maniera tale da “spersonalizzare l’osservazione”.
Ossia, intercedendo su quella parte della circuiteria radiotrasmittente/ricevente (Human Bit), che meglio si adatta/va ad essere “intercettata ed hackerata”:
ogni singolarità umana
auto disinnescata globalmente
per mezzo della forma sociale emersa “qua, così”.
Il ricordo di ciò è, quindi, impresso in qualsiasi “fattezza” reale manifesta… anche se “qua, così”... proprio per via naturale frattale espansa, nella qualità tri-unitaria di:
Questo “non risultare” è il risultato di una esatta forma strategica, dominante, permessa “democraticamente”… proprio dalla ripartizione tri-unitaria frattale espansa che, da un lato permetta la formazione di grande concentrazione dominante (legge e strumento) e dall'altro rende sempre possibile ricordare tutto quello che “è già successo” in qualsiasi adattamento, di parte, della realtà manifestata in una certa forma, persino, dominante.
Ma, esiste sopra a tutto la memoria frattale espansa, al di là di qualsiasi forma d’interferenza:
Tuttavia, questa memoria fa maggiore breccia in te, nella misura in cui proviene da una “profondità del ricordo, più lungimirante”.
Cioè, puoi ricordare con una intensità diversa, qualora:
la memoria (di ciò che “è già successo”) è in una indiretta relazione di deduzione ambientale frattale espansa
oppure
la memoria (di ciò che “è già successo”) è in una diretta relazione con la tua esperienza “ad angolo giro”.
se sei tu, direttamente. a ricordare qualcosa del tuo passato
questo ha una incidenza e rilevanza maggiore
in termini di consapevolezza e “fare”
rispetto al dedurre la stessa situazione
senza per/con questo
ricordare direttamente attraverso la tua esperienza.
Attraverso la deduzione, infatti, “qua, così” non ritrovi la stessa “carica significativa”, che ti può dare il ricordare direttamente dalla tua esperienza.
Infatti, nonostante tutto, “qua, così” hai ormai troppo da “perdere”, per permetterti di dare retta e peso a delle “sciocche deduzioni senza senso”. Vero?
“Non hai pensato al comandamento?
Non dice ‘non uccidere in guerra’, e poi partono tanti altri ragazzi della parrocchia… Io mi sono già arruolato, papà. Non potevo fare altrimenti. Stanno partendo tutti gli altri…”.
La battaglia di Hacksaw Ridge
Ora, la memoria logico/deduttiva (frattale espansa) è davvero così poco centrale in te?
Ha, seriamente, un peso tanto irrilevante?
Anche in assenza di memoria diretta, relazionata alla tua esperienza, non riesci proprio a fare nulla “lato tuo/umanità, centrale”?
In chi/cosa credi “qua, così”?
Nel “lavoro”? In Dio? Nel tempo che passa inesorabilmente, consumando tutt3? Nel “denaro”?
Accorgiti…
Un nulla di fatto che, in ogni “caso”, comunque… ti riempie, sazia e mantiene nell'oblio.
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