"Io Sono"... diamante. È come... entrarti nel computer e non trovare nulla da nascondere, perchè tutto è condiviso pubblicamente. È come leggerti nella coscienza...
Che cosa sai?
Quello che ti dicono, senti, leggi, studi, etc. Ma… “di tuo”, esattamente, che cosa sai?
Nulla. Se non il tuo “percepire”.
Ciò che si trova dentro di/a te, elaborato nell'insieme e conformante un “mix” ad alto valore aggiunto:
qualcosa che assomiglia alla tua impronta digitale, al tuo Dna, persino al tuo “odore”…
Quando sopravvivi socialmente, ti senti comunque “particolare”:
non riesci a mettere a fuoco, distintamente, questo tuo “sentirti tale” ma, comprendi di rappresentare ed incarnare una “meraviglia (più unica che rara)”.
E questo, nonostante ogni processo di auto svalutazione che, comunque, ti caratterizza come un mantello esterno, temporalmente, sempre più pesante, pressante ed apparentemente interiore:
qualcosa che prende il posto della tua “unicità”
facendoti pensare “al contrario”
ossia
massivamente.
Secondo la moda, la tendenza, il trend, la direzione sovrimpressa alla Massa, nella Massa.
E tutto questo succede, continua a succedere ed è – avanti a tutto – “già successo”.
"Ora"... stai per entrare in “clima elettorale”.
È solo una questione di tempo, ormai.
E, cioè, stai per “andare al voto o ‘alle urne’”.
Qualcosa che è inerente ad un ambito politico e politicizzato, dunque. Una forma di interesse privata, mascherata da interesse pubblico.
Infatti, ad ogni livello è così.
Ogni persona vota il “proprio candidato”, in funzione del rendiconto che può portare 1) alla persona stessa e 2) alla società, nella quale la persona stessa è “intubata” (e trae, dunque, sostentamento sotto ad ogni forma possibile ed immaginabile di “dipendenza”)…
Ergo, andando al voto, che cosa eserciti? Ego.
Per carità:
niente di male, se (se) hai presente la sostanza dell’informazione (messaggio) più e più volta codificata ed incisa in SPS (Me).
Ossia, questa forma di Ego fondamentale:
quella “lato tuo/umanità, centrale”, con la giustizia ad angolo giro, In Comunione.
Sì:
è Ego.
È interesse personale e privato. Ma (ma)… allo stesso tempo, collima autenticamente con quello dell’umanità, singolarità per singolarità.
Qualcosa di assolutamente meraviglioso. Non trovi?
Qualcosa da “libro cuore”?
No.
Qualcosa di “solo che... autentico, fattibile, comprovabile, etc.” poiché “oggetto del desiderio comune, dall'alba del tempo ‘qua, così’”…
È potenziale. È, cioè, raggiungibile, consolidabile, concretizzabile, realizzabile, etc.
Le elezioni politiche italiane sono le elezioni politiche che in Italia eleggono il Parlamento della Repubblica. Sono regolate dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalla vigente legge elettorale.
Si svolgono ogni cinque anni oppure in seguito a scioglimento anticipato delle Camere. In seguito alle elezioni, si rinnova anche il Governo, che deve ottenere l'appoggio della maggioranza in ciascun ramo del Parlamento…
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Nota bene l’infrastruttura “logica”, che ti disinnesca, autocontiene e diluisce “qua, così”.
Le elezioni politiche sono precedute da un periodo di trenta giorni detto campagna elettorale, per il quale la legge stabilisce alcuni principi che dovrebbero favorire un'equa e appropriata visibilità a tutti i principali partiti o movimenti politici (par condicio).
Nel frattempo viene messa in moto la cosiddetta "macchina elettorale" costituita dagli uffici elettorali dei comuni, dalle Prefetture e dall'ufficio elettorale centrale del Ministero dell'Interno…
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La legge stabilisce alcuni principi che dovrebbero (“dovrebbero”: è ‘indicativo’ il tempo del verbo).
E sai che cosa ti stanno “dando (dicendoti)”?
Una:
“informazione non confermata”.
Il condizionale si adatta ad indicare un'informazione di seconda mano:
Secondo l'agenzia di stampa Z, i terroristi sarebbero in possesso di armi da fuoco.
La funzione specifica del condizionale è in questo caso quella di marcare l'informazione come solo letta o sentita dire, soprattutto se non confermata.
Si tratta di un meccanismo particolarmente frequente anche in caso di espressione di dubbio e disapprovazione:
Ah, e così lo stupido sarei io. Ma ne siamo sicuri?
Per spiegare questo uso è difficile insistere sull'interpretazione di un avvenimento o situazione subordinata ad una certa condizione... almeno per quanto riguarda questo tipo di incertezza ci si dovrà limitare a considerare il condizionale soltanto come forma verbale dell'incertezza.
In questi casi, ricorda piuttosto il futuro epistemico, cioè quello che indica supposizioni e conclusioni su fatti non sicuri:
Gli amici di Ivano sarebbero degli spacciatori di droga.
Gli amici di Ivano saranno degli spacciatori di droga.
Confrontando l'uso delle due forme verbali, si noti che l'uso del futuro denota, seppure con gradazioni variabili, una maggiore responsabilità sulla verità dell'informazione da parte di chi sta parlando, mentre il condizionale riportato nell'esempio riporta informazioni di cui sono responsabili altri…
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È, ancora, la “Finestra di Overton”:
Nota bene:
Gli amici di Ivano sarebbero degli spacciatori di droga.
Gli amici di Ivano saranno degli spacciatori di droga.
Dall'incertezza del “sarebbero”, deriva la certezza del “saranno”:
dal condizionale (teoria)
deriva
il futuro (pratica).
E tu ci sei dentro, a pieno (pienamente auto disinnescat3).
Allora, come fermi un (il) treno in corsa?
Rimanendo, "tu", al di fuori. E facendo da esempio vivente, perfettamente ancorato Oltre Orizzonte ed, allo stesso tempo, rimanendo ancora Dentro l’Orizzonte, in maniera tale da rivisitare ed espandere il motto proverbiale “tenere il piede in due scarpe”:
nobilitando una espressione che significa molto altro, se (se) riesci a percepirne per intero la portata (una forma di ricordo).
Il condizionale presente è la forma semplice del modo condizionale. Si adatta principalmente a descrivere situazioni ed abitudini subordinate ad una certa condizione…
Può anche essere usata quando si desidera indicare un avvenimento irreale…
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Situazioni ed abitudini subordinate ad una certa condizione
Può anche essere usata quando si desidera indicare un avvenimento irreale…
“Qua, così”… quale sarà mai la “certa condizione”?
E l’”avvenimento irreale”?
Leggi, nell'ordine:
ragione fondamentale “dominante”
realtà manifesta “conseguente”.
Vai Oltre Orizzonte, allora, se hai intenzione di ritornare a ricordare cosa “è già successo”.
“Tenere il piede in due scarpe…”:
il significato è quello di non prendere parte in maniera chiara in una situazione ma tenersi buone entrambe le parti, assecondandole a seconda del momento.
Secondo il dizionario Zanichelli, questa è la definizione:
barcamenarsi, non prendere una posizione decisa tra più alternative in modo da non subire danni…
Furbizia, convenienza, ipocrisia.
Il significato di questo modo di dire è negativo:
la persona che tiene il piede in due scarpe è furba, ipocrita, non leale. In realtà a tutti noi, qualche volta nella vita, può capitare di farlo…
A volte si fa per convenienza, ma si tratta comunque di una posizione scomoda.
E per capirlo basta immaginare la scena realmente:
mettere un solo piede in tutte e due le scarpe è impossibile, prima o poi bisogna decidere.
In passato si diceva anche “tenere il piede in due staffe” e il significato era lo stesso. Modi di dire simili ma ormai obsoleti sono “”sedere sopra due scanni”, “appoggiarsi a due ancore”.
L’aforisma.
Chi tiene il piede in due scarpe prima o poi però rischia di finire male, come dice l’aforisma:
chi tiene il piede in due scarpe prima o poi camminerà a piedi nudi...
Esiste anche la forma “tenere due piedi in una scarpa” il cui senso è molto simile. Anche qua si sottolinea la situazione difficile e scomoda (provate a mettere due piedi in una scarpa) in cui bisognerebbe prendere una decisione o una posizione ma, per convenienza, necessità o viltà, non viene presa.
Curiosità:
questo modo di dire esiste anche in inglese e si dice “Have a foot in both camps”...
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Insomma, lo stesso concetto/sostanza, esiste da sempre, ovunque e quantunque, “qua, così”.
Ora, SPS (Io) ti fornirà prospettiva, permettendoti di “andare oltre, allo stesso tempo”:
alle prossime elezioni politiche
vota
e
dai il tuo voto di “protesta”
ad un punto di ancoraggio autenticamente esterno a tutto
al di là di ogni logica politica, di Partito o di “Ragion di Stato” che sia.
Sì. Hai intuito bene:
vota “Davide (SPS)” sulla scheda elettorale.
Invaliderai la “tua” preferenza (la scheda)?
Non importa. E sai perché? Perché:
il tuo voto non conta nulla, all’interno di qualcosa che ha già subito il lavaggio del cervello mass mediatico
per cui
invalidando di proposito il tuo voto
non invaliderai le elezioni politiche, perché gli altri (la maggioranza) continueranno a votare “classicamente”
così
tu non perderai questa “forma sociale (nella quale sopravvivi)”
ma, allo stesso tempo
avrai votato in alternativa sostanziale, al di fuori della corsa del treno.
Questa forma di “Ego” è l’espansione proattiva e “lato tuo/umanità, centrale” del proverbio “tenere il piede in due scarpe”.
Ed è, soprattutto, solo l’inizio di qualcosa “in divenire progressivo”. Ok?
Certo che non è ok. Ma… in Italia ci sono milioni di votanti. E, nella minoranza sociale, c’è sempre (sempre) "spazio (potenziale)" per qualsiasi tipo di “direzione”…
Milioni di disoccupat3 (che cosa avete da perdere?).
Milioni di “disadattat3” (che cosa avete da perdere?).
Milioni di “depress3, tristi, sol3, infelici, impotenti, etc.” con tantissimo da “dare/dire/fare”…
Che cosa avete da perdere “qua, così”?
Votate, allora, autenticamente (al di là di ogni logica e schieramento di parte, politic3):
“Davide (SPS)”.
A che serve? A "nulla". No?
Ma, quale alternativa sostanziale hai?
Hai già dato il tuo voto di protesta, sempre, a qualche Partito - comunque - politico e politicizzato (che sia stata la Lega, che sia l’M5S). E a cosa è servito? A nulla.
Quindi:
Diversamente... se (se) voterai “Davide (SPS)” sulla tua scheda elettorale (un "non Partito", un "non iscritto ufficialmente", etc.), aprirai a livello simbolico – sostanziale - frattale espanso, la “disputa”.
Andrai Oltre Orizzonte e non perderai nulla di “tutto quello che hai”, perché gli altri voteranno sempre nella stessa maniera, alimentando l’AntiSistema (che, però, inizierà ad aprirsi al potenziale "lato tuo/umanità, centrale").
È potenziale la “cosa” e non serve nemmeno che, ora, tu comprenda “cosa” puoi andare a sprigionare, di te, anche se “qua, così”.
Diecimila voti “Davide (SPS)”, alla fine della conta?
Sarà un successo, comunque. Perché la “cosa” non passerà inosservata (stanne cert3). E… SPS (Io) potr3 iniziare a “carburare” ad un altro livello (grande concentrazione di massa, docet)...
Alt:
quale interesse c’è sotto, a livello personale?
Nulla, se non quello di manifestarmi sovranamente “in nome personale/collettivo, centrale”:
“lato mio/tuo/nostro/umanità, centrale”
con la giustizia ad angolo giro
In Comunione.
Non dovrai pagare nulla. Non dovrai fare nulla, se non… “far girare la tua voce (passaparola)” e votare.
SPS (Io) sono al di fuori del “coro”.
Questo non è uno spazio politico e non si tratta di nessun Partito o movimenti di nessun genere. Questo è uno spazio assoluto del… “ricordo di sé”.
Tutti i milioni di non votanti, che non lo fanno più perché “tanto sono tutti uguali”, da ora, sono tutti allertati, abili ed arruolati:
il vero “voto di protesta”?
Questo:
Affermati, affermandolo…
Accumulare tutto questo “voto (preferenza)” è iniziare a “vedere” anche il tuo/umano potenziale.
Ad un certo punto, le Autorità dovranno tenere conto anche di questo “accumulo potenziale d’influenza massiva”:
sarà la dimostrazione che “il treno si può fermare”.
Avrai materializzato il tuo potenziale al di fuori di tutto, pur restandoci ancora dentro:
avrai “il piede in due scarpe…” in alternativa sostanziale… camminabile, calpestabile, percorribile, sostenibile, etc.
Attraverso una forma di Ego, del tutto “nuova e diversa dal solito immaginabile”. Una antica ed autentica forma di "potere (auto sovranità)"...
Inizierai a “pesare di più” sul/nel piano inclinato reale manifesto, declinandolo diversamente… verso una tendenza (influenza, grande concentrazione di massa) “altra”, eppure pienamente concreta e riferibile a chiunque.
Se (ancora) non “vedi” tutto questo… è solo perché hai perso l’abitudine di spingerti Oltre Orizzonte.
C’è un enorme, infinito, potenziale… in questo tuo, autentico, “voto di protesta”.
E non si tratta più, nemmeno, di una “protesta” ma, di più, di una forma sostanziale di “materializzazione del tuo ‘mondo interiore, al di fuori di quello ‘esteriore’ di riferimento pubblico, sociale, collettivo, per mancanza di maggiore lucidità ‘lato tuo/umanità, centrale’”.
Riesci a concepire, finalmente, una società globale libera dalla “tentazione e corruzione”?
Rimani sintonizzato su questa frequenza:
troverai “pane per i tuoi denti”.
Questo è “Fare…”. E il 2017 giunge proprio a tal proposito.
Vota “Davide (SPS).
L’alternativa sostanziale, al di fuori della politica:
Uno di Voi”.
“Fai…”:
quale migliore “augurio”, se non questa… certezza?
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2016
Bollettino numero 1973
Ciao Davide, si alla prossima votazione voteró Davide sps! Bella l'ultima foto, il personaggio venuto dal futuro, o, uno avanti, che non si adeguava agli stili e mode del momento, dal lontano della foto ti assomiglia anche fisicamente
RispondiEliminaCaro Marco, sei il "numero uno". Grande!
EliminaLa foto l'ho messa apposta: sembro io.
Grazie. Ti abbraccio. Serenità
" io ci sono " come potrei non esserci! quando ti apri al mondo della consapevolezza che siamo sotto incanto. Per quanto si possa ci difendiamo da essa per lo meno nella misura che non contribuiamo almeno noi a pesarci sopra . Lo hai detto tante volte e ora è mia premura e di Marco :) vedo non contribuire all'invito della classe politica di non scendere al livello delle loro chiacchiere. Il sogno deve diventare realtà , ed è giusto che si manifesti con voce chiara e determinata che all'incanto delle promesse non ci credono più tante persone.
RispondiEliminaE' tempo del rispetto verso noi stessi che amiamo la verità , il coraggio e la luce che ci permette di credere nel capovolgimento di una società troppo corrotta.E' una bella opportunità Davide quella che ci dai .Dolorosa di fondo perchè qui si parla di eterne sconfitte piene di menzogne ,ma bella perchè una fiamma nascosta sotto le ceneri vive , rossa e fiammeggiante . Siamo noi . Grazie Davide per non perdere mai la speranza . Questo è coraggio. loredana
Cara Lory, bene. Avremo modo per approfondire :)
EliminaIntanto, grazie. Un abbraccione. Serenità
Ciao Davide, vista la foto ho notato subito la somiglianza con Te! E' pazzesco. Specie se letto in ottica frattale espansa. Mentre finivo di leggere il bollettino avevo brividi dappertutto e la cassa toracica che si alleggeriva ed espandeva.
RispondiElimina"Rimanendo, "tu", al di fuori. E facendo da esempio vivente, perfettamente ancorato Oltre Orizzonte ed, allo stesso tempo, rimanendo ancora Dentro l’Orizzonte, in maniera tale da rivisitare ed espandere il motto proverbiale “tenere il piede in due scarpe”." O anche "essere nel mondo ma non del mondo", no?
Alcune mattine mi sveglio con delle "migliorie" chiare e nitide dentro di me. Come se, col tempo, "facendo" e lasciando maturare ciò che deve maturare, semplicemente, torno ad essere consapevole di cose che fino al giorno precedente avrebbero potuto essere solo idee lontane. Come un allargarsi. Ad esempio ho visto come la cosiddetta spiritualità sia solo un altro recinto, un palliativo, una deviazione, uno specchietto per allodole. Una cosa che fino a poco prima non potevo prendere in considerazione.
Bene.
In ogni caso hai già due voti ;-)
---> O/O
Fabio
Un abbraccio
Caro Fabio, esatto. Tutti questi "motti" sono esperienza pregressa e dimenticata, se non sotto forma di "leggenda (che è sopra a tutto, simbolo, ossia 'è già successo')".
EliminaAlla grande. Certamente: anche la spiritualità è "nebbia". Oltre alla religione, alla scienza deviata e a tutto quello che è AntiSistema, il "qua, così"...
Allargarsi ed "allagarsi" :)
E, allora: "avanti"...
Grazie! Ti abbraccio. Serenità