Perché il “Mondo” è un luogo ingiusto, nella sua pressoché interezza?
Perché la “giustizia” viene ripristinata (la ritrovi) idealmente, solo nell’ambito spirituale e religioso?
Perché “devi avere fede e credere” a/in qualcosa che esiste altrove, senza nessuna certezza, tuttavia?
Acquisizione di uno stato di libertà fisica o morale attraverso la liberazione da colpe e motivi d'infelicità.
"La redenzione dei popoli oppressi"...Link
- acquisizione di uno stato di libertà fisica o morale (alias: ora non sei libero/a in nessuno dei casi, al di fuori dell’”ora d’aria”, che ti viene lasciata strategicamente)
- attraverso la liberazione da colpe e motivi d'infelicità (sei in una ragnatela, la cui trama è caratterizzata da “motivi d’infelicità”, intessuta da “ago, filo e… colpe”. Perché?)
- la redenzione dei popoli oppressi (l’oppressione non è uno stato naturale. Da cosa/chi sei oppresso/a?).
Cercarlo (e non “trovarlo”) è, “qua, così”, fonte di continua “sofferenza”, che mascheri d’altro... in funzione del “tuo” credo, ossia, relativamente ai vari “placebo (psicologici/mentali)” in circolazione (religione, spiritualità, scienza deviata, politica, filosofia, arte, etc.).
Si ricorda che l’Erf (Fondo di Redenzione Europeo) rappresenta il mezzo tecnico estremo per poter rendere effettivamente irreversibile l’euro, in quanto ingenti porzioni di debito pubblico dei paesi membri (eccedenze del rapporto 60% Pil) sarà convertito sotto giurisdizione internazionale, e non più nazionale, per effetto di emissioni di eurobond (eurobill) solidali e pertanto non più riconvertibili nel caso di ritorno alle proprie valute...
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Questo reale manifesto ha “senso originale”, solo se osservi ciò che continua a riaccadere, ponendogli a capo un “principio che così intende”. Solo teorizzando un “principio dominante”, che si è “reso non manifesto, pur esistendo tanto e quanto te”. Ovvio, sei alle prese con una “massa pensante ed intelligente, che ricorda tutto e ricorre a tutto, pur di non perdere nemmeno un ‘grammo’ del proprio vantaggio acquisito nei secoli dei secoli”.
Dai retta a SPS:
osserva tutto come se… fosse “tutto qua, ora”.
Non astrarre la “tua” situazione, perché di “tuo, qua così”… non è rimasto più nulla, se non quella parzialità “di te, in te”, attraverso la quale ti percepisci ancora.
Ergo:
ti basti anche “solo così, qua così”, essendo nel dettaglio anche la totalità.
“allora, perché non riesco a risalire a nulla, anche se parto da qualsiasi dettaglio relativo alla mia quotidianità? Perché, invece, manca sempre tutto! Perché il passato lo devo leggere sui libri e io non riesco a risalire nemmeno all’anagrafica dei miei bisnonni o trisavoli?”…
Ci sono spiegazioni di ordine/livello, perché la realtà manifesta è una stratificazione di interessi (che sembrano solo diversi).
Ma, “gli interessi diventano l’interesse” se… sei sufficientemente accorto/a, per renderti conto che la causa originale (rea di avere cambiato una modalità del reale, all’interno di quella che è diventata una giurisdizione, un’area a tema privato e distaccata da tutto il resto che, progressivamente, scompare per mancanza di utilizzo e di ricorrenza mentale, immaginifica, mnemonica) è sempre e solo una:
il Dominio.
All’interno di ciò, è conseguenza che... la realtà emersa sia “a sua immagine e somiglianza”. Del resto, non devi sforzarti troppo per “comprenderlo”. Ti basta guardare qualsiasi film, nel quale “il Re del proprio reame, imprime la propria intenzione nel reale stesso”.
Per una "buona" trama, occorre che il Re sia "cattivo". |
Se il Re è “cattivo”, gli abitanti saranno trattati “male”. Se il Re è “avido”, gli abitanti saranno tartassati da balzelli d’ogni tipo. Se il Re è “buono”, gli abitanti conosceranno una Vita in sintonia con una simile bontà d’animo, fermo restando che, in ogni caso, esiste ed esisterà sempre “lì, così”:
- un Re
e
- gli abitanti (con nel mezzo, i soldati e la corte del Re).
È persino logico. E non ammette, una simile prospettiva, nessuna variante al tuo essere Sovrano/a… al di là di qualsiasi altro tipo di potere/condizione.
Per nulla affatto. A meno che (a meno che) non intervengano delle “correzioni di rotta, cammin facendo”.
Cioè? Dovresti pensare al concetto di “deviazione, imboscata, filtro”.
un organismo creato in laboratorio.
Ma… anche in tal caso, nel momento in cui “prendi ad esistere (per qualsiasi motivo di fondo)”, inizi anche a sviluppare un “nucleo proprio”. Anche se sei un robot. Anche se sei programmato/a. Anche, in ogni caso... se lo intendi a fondo e totalmente.
La morale è, dunque, quella di non deprimersi mai. Perché, in ogni caso, ciò che “senti dentro” è sempre e solo “originale (vero)”.
Può un essere artificiale provare emozioni ed essere libero di evolvere?
Sì, perché… nell’invenzione vive sempre anche altro, che sfocia e s’imprime ugualmente, riunendo il genitore alla relativa creatura/creazione.
Ossia, nei figli vive sempre il nucleo pulsante relativo al genitore (così è anche l'inventore e la sua invenzione).
E anche se il genitore è, a sua volta, un robot, procedendo a ritroso… si arriva (catena distributiva) al genitore cardine, che non è più solo una macchina.
Potresti già essere una macchina. Una macchina che crea, non a caso, altre macchine.
Anche se le progetti, sei tu a decidere che, poi, la macchina sarà effettivamente così?
No. Il progetto passa sempre per “mani diverse”, che lo autorizzano. E questa autorizzazione, ad un certo punto “sembra piovere dal cielo”, perché non riesci più a seguirne per intero il relativo iter.
Si ricorda che l’Erf rappresenta il mezzo tecnico estremo per poter rendere effettivamente irreversibile l’euro, in quanto ingenti porzioni di debito pubblico dei paesi membri (eccedenze del rapporto 60% Pil) sarà convertito sotto giurisdizione internazionale, e non più nazionale, per effetto di emissioni di eurobond (eurobill) solidali e pertanto non più riconvertibili nel caso di ritorno alle proprie valute...
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È così per tutto. Segui il senso totale del debito o del denaro, ad esempio. Segui l’iter di una legge…
Certamente, perché sino al Dominio… non ci arrivi.
Perché il Dominio è distaccato da te, così come lo è anche dall’intero piano manifesto, pur “essendovi residente (perché… “umano, quanto te, nonostante tutto”).
La spiritualità è, invece, una strategia ancora più sottile:
- se sfuggi alla religione
- è nella spiritualità che decadi (se non proprio nel nulla di qualsiasi scienza deviata)...
In tutto ciò non c’è speranza? Per nulla affatto è così. Infatti, accorgendoti… apri la prospettiva su altri piani reali, da rendere manifesti a partire dal potenziale.
SPS non sta narrando della "fiaba degli universi paralleli, delle stringhe di probabilità o di altra natura a loop, sul posto, che non cambia nulla alla sostanza dell’incanto sempre attuale, perché riattualizzante/riattualizzato". No. SPS ti ispira a percepire e concretizzare la tua piena presenza Sovrana “qua, ma… non così”.
Semmai, puoi collocarti a vari livelli di grandezza fisica e sensoriale. Le cellule, ad esempio, sono una forma di Vita.
Esistono stratificate a ciò che esiste al loro “di sopra”.
I Mondi sono il Mondo ma… stratificato. Le cellule coabitano con te, che sei formato da cellule e che le alimenti mentre loro rispondono di conseguenza e viceversa.
C’è spazio per la manifestazione d’ogni tipo. Il che ti può far anche “capire” che:
- ti mancano “geometrie altre”
- così come ti manca il ricordo
e
- il senso, oltre ad ogni senso “qua, così” (Oltre Orizzonte).
Apri la prospettiva. Drena lo spazio. Apri il vuoto e, poi, coordinalo… mentre ritorna a riempirsi d’altro ma, questa volta, “a tua immagine e somiglianza”.
[Perché, anche in tal caso, saresti ad “immagine e somiglianza” di qualcuno/qualcosa, per cui… replicheresti “schemi vitali” che, giunti ad un certo punto, diventano sufficientemente “liberi” da risultare capaci di creare “libertà sostanziale”.
RispondiEliminaPuò un essere artificiale provare emozioni ed essere libero di evolvere?
Sì, perché… in quella “invenzione (replica)” è sempre contenuto qualcosa che va al di là della programmazione, delle leggi, delle regole, del contenimento, dell’interesse, della mansione, dell’utilità, di qualsiasi stato di schiavitù anche non apparente ma sempre sostanziale, etc.]
A tal proposito segnalo un vecchio (1999) film che ho rivisto recentemente: "Il tredicesimo piano"[1]. Dove il creatore è a sua volta creato ... in un loop apparentemente infinito, in cui quello che cambia è solo la dimensione finita del soggetto. Ossia il creato confinato nella propria dimensione finita e creata, può accorgersi di questo stato solo se ha modo di accedere alla dimensione superiore che l'ha creato....
Ciao
Dario
[1] - http://ilcorsaronero.info/tor/4368/_divx_dvdrip_ita__DVDRIP_DIVX_ITA__Il_Tredicesimo_Piano___The_thirteen
Ciao Dario, sì... conosco il film (che, tra l'altro, è dello stesso anno del primo Matrix). Sono livelli; insomma... gerarchia. Ma al 13 esimo che cosa trova il protagonista? Non quello che mi aspetto, personalmente. Segno che non c'è nemmeno, nella fantasia degli autori, l'Oltre Orizzonte.
EliminaGrazie Dario. Un abbraccio. Serenità.
Smile