Il riso fa bene e disintossica.
Il riso depura e rigenera l'apparato digerente. Classico, nero, rosso, basmati, parboiled, integrale:
Osho… fin dalla più tenera età si pone nei confronti del mondo come spirito libero. Insofferente a regole e a norme imposte, rifiuta perfino la fede della famiglia, di religione pianista, e sfida sempre e comunque il potere costituito e chi lo rappresenta.
La sua ricerca della verità raggiunge il culmine all’età di ventun anni, il 21 marzo 1953. Quel giorno, Osho vive nel proprio essere la più alta vetta di consapevolezza sperimentabile dell’uomo: l’illuminazione.Descritta in Oriente come “l’istante in cui la goccia si fonde nell’oceano, nell’attimo stesso in cui l’oceano si riserva nella goccia”, per noi è più facile comprenderla come “la totale rottura e la caduta delle maschere con cui comunemente ci si identifica, per sopravvivere, e attraverso le quali si vivono la propria vita e i rapporti con gli altri, perdendo la capacità di mettersi in contatto con la realtà dell’esistenza”.
Questo suo aprire gli occhi sulla realtà dell’esistenza, quando non sia condizionata da immagini mentali e non sia distorta da emozioni o proiezioni, da desideri o speranze, lo spinge a voler invitare gli altri esseri umani alla stessa esperienza…Il Libro Dei Segreti - Osho
- quando non sia condizionata da immagini mentali
e
- non sia distorta da emozioni o proiezioni, da desideri o speranze...
E, in quanto tale (e per ogni altro “caso”), SPS ne prende le debite distanze… visto che, SPS non ha conosciuto personalmente Osho.
Del resto, “qua, così”, lo sai come vanno le cose, “tutte le cose”.
No? Come vanno? Vanno esattamente “dove devono andare”.
E, cioè, conseguono alla corrente dominante, nel piano inclinato che spinge tutto verso l’unica sostanziale direzione, che è obbligato - dunque - a percorrere, nella “massima ed apparente, libertà di… scelta, senza autentica alternativa”.
Un simbolo stratificato. Qualcosa che riporta verità di ordine diverso. La prima delle quali è quella più apparente - (1) Osho è un “esempio” – che è, al contempo, anche la più deviata dal firewall ambientale by Dominio (legge e strumento frattale espanso).
L’ultima di queste verità è quella più sostanziale – (n) Osho indica la “via” – che è, al contempo, anche la più profonda, poiché frattale espansa, nel proprio significato più intimo e fondamentale, dal momento in cui deriva dalla qualità caratteristica di memoria frattale espansa.
Il messaggio contenuto nell’opera ritradotta di Osho è “tanto eccezionale, quanto inconscio (ossia, esiste ancora all’interno della sua produzione, pur essendo stato distorto e pur non essendone a pieno cosciente, probabilmente, nemmeno Osho stesso)”.
Come può, SPS, essere tanto certo di quello che riporta?
In fondo, il “bello di potersi esprimere liberamente è, anche, questo”.
Intanto, tu “tifi” – eventualmente – per Osho, pur non avendo capito a fondo il “suo” messaggio (che non era nemmeno suo, ma… frutto degli stessi meccanismi che regolano l’esistenza della Massa, quando la stessa, individuo per individuo, non si accorge della causa dominante “qua, così”, ossia, quando non ti accorgi della compresenza fisica non manifesta del Dominio).
tenta di fare ciò che non può essere fatto, di condividere ciò che non può essere condiviso, di insegnare ciò che non potrà mai – per sua stessa natura – essere insegnato.
Dalle folle che ascoltavano le sue conferenze, emergono alcuni novelli “entronauti” che, paradossalmente, si uniscono a lui proprio su questa certezza, cioè che l’illuminazione non può essere comunicata.
Il bisogno e l’impegno di questi individui va al di là dell’ascoltare semplici parole di saggezza, e bel oltre le futili controversie che queste possono scatenare; essi vogliono intraprendere una ricerca reale, che li porti a conoscere veramente il proprio essere, senza intermediari…Il Libro Dei Segreti - Osho
- l’illuminazione non può essere comunicata
- questo suo aprire gli occhi sulla realtà dell’esistenza, quando non sia condizionata da immagini mentali e non sia distorta da emozioni o proiezioni, da desideri o speranze, lo spinge a voler invitare gli altri esseri umani alla stessa esperienza…
Certamente, tutto ciò che “questa impossibilità della comunicazione ‘dentro/fuori/dentro’”, non permette di auto avvenire fedelmente.
Ergo? Un simile “terreno” lascia aperta solo la via del “proselitismo (a vario grado e livello)”.
Chi ha preso "utilità", inoltre, da questi insegnamenti non comunicabili a pieno?
Insomma, “non si muove foglia, che…”.
Per Osho la morte non esiste, è soltanto un inganno dei sensi, una “finzione”… La vita e la morte sono un unico fenomeno…
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Ma possono, certe intuizioni – da “sole” - rendere un essere umano… un “simbolo (per gli altri?)”.
Mentre gli insegnamenti di Osho furono disapprovati nel suo paese d’origine finché era in vita, dopo la sua morte l’atteggiamento è mutato…
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Sino a quando, non muore (molto spesso). Come mai?
"Se qualcosa può andar male, andrà male...".Perché, la “deviazione AntiSistemica (il firewall ambientale)” è attiva “prima nell’ostruire” e, “poi nel costruire”. In che senso?
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Sino a quando un essere umano è vivo, in carne ed ossa, viene facilmente “impedito” da tutto quello che accade e può accadere “qua, così”. Ciò che le leggi di Murphy fotografano, senza capirne granché a fondo le motivazioni causali (una semplice ma efficace testimonianza, relativa a quello che accade con puntuale e sospetta/diabolica… regolarità, frattale espansa).
Per cui, quando il "Campione" è in Vita, la Massa non lo capisce, anzi, lo prende come un pericolo per la continuazione del “proprio stile di Vita”, osteggiandolo.
quella dei Media, sempre orientati verso la perpetuazione – di fatto – dello status quo (dal quale essi ricavano vantaggio, nonché interesse, attività, professione, lavoro, ragione, etc.).
Dopo la morta di Osho (ad esempio), la Massa si “risveglia”.
Troppo tardi, però. In quanto, il diretto interessato, fonte del proprio messaggio "notevole/particolare", non esiste più fra gli altri o, perlomeno, non è più in grado di interagire in prima persona, cioè, nell’unica modalità che la Massa, ormai, riconosce.
Basta questo, per deviare ulteriormente e disinnescare ad hoc, “senza colpo ferire (in perfetta democrazia)”.
L’opera di “trascrizione ed interpretazione” del messaggio originale, lo disperde completamente, dileguando - insieme alla memoria - anche il senso profondo di “ciò che fu”.
Ben presto, tutto cade nel dimenticatoio, rimanendo vivide solo le trasposizioni deviate, inconsciamente e/o consciamente, da coloro che “ne rappresentano le veci”.
Rimane, insomma, tutto ma… “in quale modalità”?
Un passo non certo semplice, “qua, così”… a filtro ambientale sempre attivo e costantemente votato all’impedimento cognitivo, sensoriale, logico, etc.
Ad esempio, l'alimentazione "drogata (zuccherata)", più che altro, "serve a questo". A... creare "calcare", dentro di te, nei tuoi processi, che diventano "tuoi", ossia, sotto al controllo altrui.
Puoi non leggere, ma… oltre a questo, non puoi proprio fare null’altro.
Il Dominio: Osho ne parla? Lo ha intercettato, in qualche modo?
Hai modo di intuire se, lo aveva “intuito”?
Se Osho non aveva avuto nessuna sensazione del Dominio, allora, Osho è stato solo un altro un mezzo vettore AntiSistemico. Messo a punto, così, per creare quella sorta di atmosfera pre costituita da “false scelte, non sostanziali, che servono solo come auto intrattenimento fine a se stesso, ossia, affine allo status quo”.
Non ti sembra, forse, a questo punto della coerenza, qualcosa che vale la pena di “mettere a fuoco”? Una volta, “lo” avrebbero fatto, bruciandolo nella pubblica piazza. E oggi?
Perché, la "morsa" si è chiusa maggiormente su/dentro di te.
La strategia, pur non essendo cambiata, è cambiata.
Ed il risultato, pur essendo ancora lo stesso, è diventato più… sottile, non manifesto, aderente... come un vestiario che mette in mostra la tua “linea, perennemente occupata dall’apparenza”.
Di quale messaggio sei divenuto/a “parte in causa”?
Che cosa evidenzi, per tacito assenso?
E che cosa, all’opposto, hai “scelto” di… oscurare?
Cosa è “alla moda”? Quale “tendenza” segui?
Osho ha ricevuto più consensi in patria dopo la sua morte che quando era in vita… Nel The Indian Express, l’editorialista scrisse:
“Il defunto Rajneesh era un raffinato interprete delle assurdità sociali che hanno distrutto la felicità umana”…
Nel 2006, durante una celebrazione dei 75º anniversario della nascita di Osho, il cantante indiano Wasifuddin Dagar ha detto che i suoi insegnamenti sono “più pertinenti nello scenario attuale di quanto non lo fossero prima”…
In Nepal, nel gennaio 2008, c’erano sessanta Centri di Meditazione di Osho con quasi 45mila discepoli iniziati….Link
A che serve? Meglio: “a chi serve”?
i suoi insegnamenti sono “più pertinenti nello scenario attuale di quanto non lo fossero prima”…
- non c’è nessuna differenza tra “prima e dopo, ieri e oggi”, perché… non è cambiato mai nulla, nella sua sostanza.
"Caverna" e... sua sostanza. |
Che cosa è il futuro?
la direzione che hai intrapreso, in qualche modo. Una destinazione che, se non cambi verso, è già scritta ancora prima di raggiungerla.
Il Dominio, per il quale la meta non esiste affatto:
basta che non cambino le condizioni di base che, ti spingono a credere che esista una meta. L’autentica meta del Dominio è “questa, qua, così”. Ciò che preserva il proprio impero “senza fili”.
Rimanendo “fermi, nella sostanza”.
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