Pawel Kuczynski |
Chi ha sognato questa realtà (ri)emersa? Chi ha "(di)steso al vento"... la propria intenzione? Chi ha dato f(orma) al manifesto?
Qualcosa che… “non esiste, ma c’è” (come il Nucleo Primo).
A partire dall'affermazione che "noi sappiamo più di quanto sappiamo dire" lo studioso ungherese (Michael Polanyi) riconosce l'esistenza di due dimensioni interdipendenti della conoscenza, nel senso che la dimensione esplicita della conoscenza si accompagna o si fonda sempre su una dimensione tacita precedentemente interiorizzata.
Nonostante la conoscenza possa essere opportunamente articolata e spiegata, la dimensione esplicita include sempre anche quella implicita...
- la dimensione esplicita della conoscenza si accompagna o si fonda sempre su una dimensione tacita precedentemente interiorizzata (una condizione di memoria precedente; quindi, anche un trauma e ciò che è venuto prima e non è stato del tutto cancellato)
- la dimensione esplicita include sempre anche quella implicita (la frattalità è ubiqua).
Passi, così, da una conoscenza diretta (esperienza) ad una conoscenza (in)diretta (racconto storico), comunque... sempre (ri)uniti a livello di "memoria".Che cosa è già successo? Non lo (ri)cordi. Vero? Ti av(vali) di "libri di storia"... di un sapere raccontato da altri, per te. Ma non è mai la stessa cosa... Il "cosa è successo" fa la differenza, rispetto alla condizione di "trauma/shock = deviazione della memoria" e di "pre(cedente) status quo = memoria d'esperienza".
Qualcosa che si può, anche, sfruttare ad hoc, per via della sua stratificazione che, nel reale manifesto, equivale a:
sovrapposizione per sintonizzazione al segnale (im)portante del Dominio (abitudine, oblio, reset).
Però, quando c’è particolare “vena/apertura”… immediata(mente) si presenta il confronto con la “colonna del sapere presente”, che come una immane e vorace Manhattan (smisurata in altezza ed opprimente per “peso specifico”) assale e rende “docili”; ad un simile punto, sembra difficile procedere ed, (in)fatti, usual(mente) si tende solo a… “cedere”, ossia, all'essere "a favore di (pro)... cedere".
È, dunque, già nell'atteggiamento verbale (termini), che è implicito ciò che accade e (ri)ac(cade).
Accorgersi è… "rendersi conto", anche a scapito dello status quo (che così bene calza a pennello, mettendo sempre da parte ogni buon proposito, che preveda in un certo senso la “scardinatura” di qualche piccola/grande abitudine), che... ti sei come “addormentato sugli 'allori'”.
Come se… la condizione di “addormentamento” sia normale.
Come se… fosse naturale tutto ciò che è “qua, così”.
Eb(bene), renditi conto che tutto (ri)sente della (com)presenza del Dominio.
E che il Dominio non è avvertito da nessuna (p)arte (parti... che si limitano a recitare secondo copione preassegnato in molte maniere, una delle quali è per ispirazione; qualcosa che, nel passato, era guarda caso… raffigurata come entità animata e “viva”, nonché dotata di una forma simile a quella umana).
Così, tutto “scivola” lungo il piano inclinato (di-pendenza), che collega al “futuro/destino”; un punto di ®accolta, che attende fermo e sicuro del “far proprio”.
È come impostare un gps, con il punto di partenza e quello di arrivo, tappa dopo tappa… senza mai accorgersi che… “non si arriva mai da nessuna parte” e che “si è sempre in viaggio, perfetta(mente) sul cammino preimpostato”.
Il futuro è (de)scritto, così, in tutto quello che fai o, meglio, che “segui”.
È dal presente che passi sempre. E… presente e futuro collimano, anche se sfasati temporal(mente), in quanto ché… ogni particella di presente è stata (“è”) anche un (pre)cedente intervallo/target di futuro.
la sua visione diretta ti annuncia un presente che è, in realtà, già accaduto e che giunge solo ora sino a te ("trapassandoti").
la legge, strumento e memoria (che puoi usare e/o “essere usato/a”).
- allo stesso tempo accade questo e quello
in luogo di
- questo
oppure
- quello.
In un modo o nell’altro, (ri)entri nella (ri)formulazione temporale del reale manifesto, in quanto “funzione ordinata lineare e complessa, virtuale e reale, immaginaria, astratta, concreta, vera e falsa”… di qualcosa che ti sfugge, solo perché sei tu a renderti ad(atto/a) alla sfuggevolezza (in realtà, in questa realtà manifesta, perchè ti sei aperto/a e ti sei arreso/a alla... sfuggevolezza).
Questo “essere tu, a”… vale sino ad un certo punto, dal momento in cui… il Dominio è diventato “qua, così… il Dominio”.
È in questa (f)orma di reale manifesto (status quo), che il Dominio può auto imperare secondo le condizioni migliori... dalla propria prospettiva d’interesse.
La "fatica" che fai per inquadrarlo ad hoc, non è casuale, e deriva dal fatto che è dubbia l'origine. Non (ri)esci a metterla a fuoco. (In)oltre, "per te" tutto ciò è come irrisolvibile e anche il solo ammtterlo come possibile, ti rende il sonno molto agitato.
Per cui, è molto meglio così... ignorando(lo).
Ora, cambiare per cambiare… “serve sempre e solo” allo status quo.
Sì, perché hai vera(mente) già “visto di tutto” (ri)accadere più e più volte (anche se non lo rammenti).
Il termine “cambiamento” è un germoglio di una radice, che è sempre la stessa “messa in scena”.
(Ri)Conosciti… vale a dire: (ri)corda chi sei.
È in “real time”, che succede.
Sei cosparso/a di frattalità. Vivi nella frattalità e di frattalità.
La frattalità è anche uno strumento, ossia, la puoi “usare per terra (ri)formare una intera e potenziale forma di reale da manifestare”, ma è anche “legge e memoria”:
- legge = esiste nella sua caratterizzazione originale, neutra, “parlante”
- memoria = in essa e per essa è depositata la “storia di ogni momento umano”.
Ricezione e (ri)lettura:che cosa “capisci”?
(Di)pende dalla tua “configurazione attuale”, anche se… qualcosa in/di te “è ancora capace di ricevere su tutte le bande di frequenza”.
L’informazione "si deposita" e va ad aggiornare la tua memoria tacita; qualcosa che è in grado di dare luogo a manifestazioni organiche, psicosomatiche, psicologiche, intuitive, talentuose, virtuose o vorticanti, etc.
La “malattia” si manifesta nel momento in cui, il carico informativo frattale ti obbliga e ti stimola, unendo gli estremi in un “solo ambito”, che la mente “qua, così… (ri)configurata” non è in grado di tradurre in altro modo, se non in quello (Anti)Sistemico ed unico ormai (ri)conosciuto.
Per meglio capire il concetto… è come se tu fossi una radio, dalla capacità di sintonizzarsi su tutte le stazioni trasmettenti, allo stesso tempo. Ma, che per qualche motivo legato all’abitudine (incanto), sei obbligato 1) a rimanere collegato su una sola stazione alla volta, 2) a rimanere collegato sempre alla stessa stazione e 3) anche se sei convinto/a di… fare “radio zapping”.
- sintonizzarsi su tutte le stazioni radio, allo stesso istante
non è
- sintonizzarsi potenzial(mente) su tutte le stazioni radio, una alla volta.
È come il messaggio augurale del Papa, (ri)trasmesso a frequenze unificate, in ogni lingua del Mondo; in maniera tale da permettere a qualsiasi umano, che capisca anche solo il proprio idioma, di essere comunque raggiunto dall’informazione in real time e (ri)tradotta ad hoc, al fine di essere (ri)com(presa) da chiunque.
Ora, il messaggio del Papa, è un esempio. (In)fatti, la trasmissione viaggia in una sola direzione, senza la possibilità esplicita di “risposta del fedele” (se non per "emulazione auto indotta").
Frattale è qualsiasi “cosa” e qualsiasi (pre)disposizione, fatto, vicissitudine, accadimento, episodio, storia, credo, sapere, etc.
Tutto (ri)sente della (com)presenza della grande concentrazione di massa (Dominio).
Se ciò non si auto realizza, tu sei sempre e comunque “in coerenza… ma, non con il tuo intento”, per cui… la frattalità ti raggiungerà ugual(mente) (perché legge) ma, parlerà una lingua per/a te sconosciuta, che si memorizzerà sulla tua “pelle”, creando il potenziale, l’humus, per la condizione di malattia, invecchiamento e morte.
Con quale “stazione” sei in contatto/ascolto?
Il Nucleo Primo impera, senza manifestazione diretta… ma solo “frattale”.
Schiavo/a di qualcosa che “non esiste, solo perché te lo fa opportuna(mente) credere”.
La verità emerge: così gli Stati Uniti hanno favorito l'ascesa dell'Isis in Siria e Iraq. Dal Guardian.L'Occidente era disposto a tollerare la creazione di una sorta di "stato islamico" in Siria e Iraq.La guerra al terrore, la campagna senza fine lanciata 14 anni fa da George Bush, sta sperimentando delle contorsioni sempre più grottesche.
Lunedì il processo a Londra di un uomo svedese, Bherlin Gildo, accusato di terrorismo in Siria, è venuto meno dopo che è diventato chiaro che i servizi segreti britannici stavano armando gli stessi gruppi ribelli che l'imputato è stato accusato di sostenere. Lo riporta il Guardian.
L'accusa ha abbandonato il caso, a quanto pare per evitare di mettere in imbarazzo i servizi di intelligence.
La difesa ha sostenuto che andare avanti con il processo sarebbe stato un "affronto alla giustizia" dal momento che c'erano un sacco di prove sul coinvolgimento dello Stato britannico che stava fornendo "ampio supporto" all'opposizione siriana armata.
Che non include solo "l'assistenza non letale" di cui si vanta il governo (tra cui giubbotti antiproiettile e veicoli militari), ma la formazione, il supporto logistico e la fornitura segreta di "armi su vasta scala".
Secondo alcune informazioni trapelate l'Mi6 avrebbe cooperato con la Cia per trasferire armi dagli arsenali libici ai ribelli siriani nel 2012 dopo la caduta del regime di Gheddafi.
Chiaramente, l'assurdità di mandare qualcuno in prigione per aver fatto quello che i ministri e i loro funzionari della sicurezza avevano deciso era troppo.
Ma è solo l'ultimo di una serie di casi…Link
Il caso non esiste e “Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
Lo schema classico, in SPS... diventa...
Il suggerimento verità, che ti viene passato da/in SPS è:
- il consolidato è solo messa in scena
- per il tuo auto (in)trattenimento.
La “cupola” è il Dominio.
Calma! Non c’è da distruggere nulla. C’è solo da accorgersi…
C’è da (ri)cordare…
(Ri)cordando, (Ri)conoscendoti… tutto succede in automatico.
Nel senso che… a quel punto nascono nuovi punti di unione e di reale.
Non c’è attesa…Non c’è cambiamento…C’è scelta autentica, sostenibile, possibile, percorribile.C’è alternativa sostanziale…
È semplice(mente) tutto (di)verso, rispetto ad “ora”.
Il passato emerge, al di là del punto di deviazione.
La memoria (ri)porta alla luce “ciò che è già accaduto”.
Perché tutto ciò “serve” ad un padrone che “non è più (com)presente nel piano attuale del reale (con)seguente al tuo ‘essere ed esserci’”.
La Vita è… eternità.
La Vita è potenziale, aperto a tutto.
Gli stremi della scala, possono tranquillamente rimanere dove sono, ossia:
lontani dal reale manifesto appena (de)scritto da/in SPS.
He He… Come meglio credi, anche se… “ciò che lasci, viene sempre (ri)com(preso)”.
Non sei solo/a. E… non sei mai da solo/a.
“Noi sappiamo più di quanto sappiamo dire…”.
The Tacit Dimension - Michael Polanyi
“Nella nostra epoca s’incarnano una quantità innumerevole di persone prive di io, che in realtà non sono esseri umani.
Questa è una verità terribile.
Le vediamo intorno a noi ma non sono incarnazioni di un io, sono inserite nell’ereditarietà fisica, ricevono un corpo eterico e un corpo astrale, sono in un certo senso interiormente equipaggiate di una coscienza arimanica.
Se non le si osserva con attenzione, dall’esterno sembrano esseri umani, ma non sono esseri umani nel vero senso della parola.
Questa è una verità terribile, ma è qualcosa che esiste, è una realtà”.
Rudolf Steiner
Senza “Io”, diventi se… “sei qua, così” oltre ad un tempo sufficiente, per drenarti via e sostituirti con un palliativo “servo dello status quo”.
(Ri)corda, però, che il concetto frattale di “memoria”, significa che “nulla va mai perduto per sempre”.
C’è solo una sostituzione dell’indice, tramite il quale credi di inquadrare tutto.
Qualcosa, però, di non definitivo. Evita di (de)cadere nel terrore; in qualsiasi f(orma) di terrore.
Accorgiti.
(Ri)corda.
(Ri)conosciti.
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