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Un iPad è nuovo? Una caldaia a carbone è vecchia?
Attenzione a non cadere preda di facili illusioni.
Il nuovo travestito da vecchio è molto di moda. Le moderne auto replicano lo stesso principio di funzionamento basato sullo sfruttamento del petrolio. Ok, esistono le ibride, le elettriche e quelle a idrogeno (da qualche parte)… ma sono ancora in netta minoranza.
Inoltre, le elettriche ci dicono che hanno il problema dello smaltimento delle batterie. Ecco di nuovo il loop...
Immaginiamo la tecnologia Keshe, che improvvisamente si abbatte sul Mondo odierno. Che cosa potrebbe innescare? Probabilmente l’avverarsi del sogno della grande onda, ossia l’arrivo di uno tsunami.
Se ogni famiglia avesse in casa il suo piccolo generatore di corrente elettrica free, che cosa ne sarebbe dell’Enel, ad esempio? E, cosa del tutto non trascurabile, cosa ne sarebbe dei suoi ottantamila dipendenti?
Cambierebbe tutto alla velocità della luce. Il problema è che cambierebbe tanto in fretta che l’onda di ritorno potrebbe fare molto male in termini di coesione sociale. Adesso, i politici, gli esperti e quant’altro staranno proprio valutando gli effetti collaterali di una simile rivoluzione epocale.
Il limite per la free energy è questo, non è fisico.
Occorre distribuirla nel Tempo, pena la distruzione in luogo della salvezza.
In questo sono d’accordo, mentre non sono d’accordo con il proposito che spingerà le lobby, alimentate dal potere di sopravvivenza delle forme aggregate energetiche e del Nucleo Primo, a decidere per il no. Queste energie di controllo, amministrazione e sfruttamento, sono contrarie e rischiare il proprio dominio in maniera tanto esemplificante, però possono azzardare una sottile strategia sociale, ossia divulgare l’esistenza della tecnologia Keshe, visto che ormai Internet ha fatto da cassa di risonanza planetaria, e pian piano disinnescarla attraverso il proprio parco di esperti polarizzati e polarizzabili, attraverso il condizionamento sociale e attraverso gli infiniti modi Antisistemici di cui gode; in maniera tale che saranno le persone stesse a dire di no ad una simile tecnologia.
Il posto di lavoro perduto, come influirebbe psicologicamente?
Il discorso è che questa tecnologia non va a cambiare il perno sul quale si regge questo reame 3d, ossia la necessità di denaro, bensì va ‘solo’ ad affermare i limiti della fisica. La Massa si abituerà presto all’esistenza della free energy, mentre avrà ancora necessità di denaro e dunque di lavorare prestandosi a farlo in ogni modo e situazione.
Il denaro, che è creato dal nulla in quantità controllate dimostrando la fondatezza frattale della free energy, paradossalmente rimarrà il perno attorno al quale questo Mondo continuerà a reggersi ancora.
Allora, vedrete che la tecnologia Keshe verrà distribuita, nel Tempo, ma non cambierà la necessità di base che va a corrompere lo spirito e la libertà dell’individuo:
la sete di denaro.
Le strategie messe in gioco da chi detiene il potere delle infrastrutture, sono diverse e potenzialmente anche diaboliche, sfruttando la Massa per mantenere se stessa in se stessa, ossia auto contenuta, cioè prigioniera delle proprie paure.
Le stesse paure che ispirano il lato oscuro (presente nell'immagine raffigurata in apertura d'articolo) a continuare l’opera di annichilimento umano a scopo di sfruttamento energetico.
C’è la paura alla base del non riuscire a sopravvivere, ossia di morire.
La Massa vive in una grande differita dell’evento esistenziale. La prova frattale è dimostrata dai Tempi di reazione bio psichici, nel reame fisico delle 3d:
- il pensiero è differito
- la digestione è differita.
Come fai a saperlo?
Non lo so. Ma questo è quello che ho scelto di credere.
Prometheus
Crederemo veramente in Keshe?
E l’ispirazione? L’immaginazione?
Allora, diciamo che progressivamente l’individuo è scivolato su un livello di funzionamento altro, basato su facoltà più orientate e basate su un tipo di funzionamento ‘lento’ o differito, rispetto al potenziale di cui dispone. Incanalato su un simile binario, nell’ambito del Tempo artificiale 12/60, è stato più semplice ingabbiarlo o auto ingabbiarsi.
Attraverso quella frazione, che fa la differenza tra ‘diretta e differita’, il controllo può muovere ogni sua pedina.
Israele: meglio diplomazia che invasione di Gaza.
Israele ha bombardato oggi decine di presunti siti di guerriglieri nella Striscia di Gaza e ha annunciato che anche se si prepara a un'escalation con l'invio di truppe preferirebbe una soluzione diplomatica che ponesse fine al lancio di razzi da parte dei palestinesi.
E mentre si intensificano gli sforzi internazionali per un cessate il fuoco, l'Egitto, Paese mediatore, fa sapere che un accordo potrebbe essere vicino…
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La Guerra è sempre stata la privilegiata dal potere Antisistemico, tuttavia oggi in molte aree del Mondo, la strategia è cambiata, precisamente dopo l’invasione e la conquista dell’inconscio della Massa. La guerra è stata trasportata dentro agli individui, luogo dalla quale era partita agli albori dell’esperienza 3d.
La diplomazia è l’arte sottile del convincere. Come? Attraverso, molto spesso, il ricatto e l’inganno.
La diplomazia è una delle modalità di rappresentazione 3d della Magia, della seduzione altrui per scopi trasversali, che nemmeno compaiono sul tavolo delle trattative, essendo indiretti come il potere che si annida oltre alla visione del più o meno semplice scenario 3d.
Tanti uomini e donne che interpretano parti, molto ben curati e vestiti per l’occasione. Menti preparate molto bene a recitare… con convinzione.
Manca la tutela della salute? Legittimo rifiutarsi di lavorare.
È ancora una volta l’amianto, la ‘lana della salamandra’, a scoperchiare il vaso di Pandora di un mondo del lavoro che, se non opportunamente ‘sorvegliato’ dal basso, erode decenni di conquiste sindacali a tutela della salute dei lavoratori.
Nell’emettere la sentenza a favore dei ricorrenti, la Corte di Cassazione ha sottolineato la corretta interpretazione, da parte della Corte d’Appello, dell’articolo 2087 del Codice civile, secondo il quale ogni datore di lavoro deve mettere in atto tutte le misure necessarie a garantire l’integrità fisica dei prestatori di lavoro…
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Interessante questa notizia, per almeno due motivi:
- questa sentenza si potrebbe applicare alla Vita in toto
- si parla di ‘corretta interpretazione, da parte della Corte d’Appello, dell’articolo 2087 del Codice civile’.
- la legge è uguale per tutti
- fatta la legge, trovato l’inganno
- interpretazione della legge.
Chi fa veramente le leggi? Chi le interpreta, chi le subisce e chi trova l’inganno di volta in volta (significato frattale)?
Vediamo un caso di Borsa, ossia di quella infrastruttura Antisistemica per eccellenza:
Balice (Aiaf) a Class Cnbc, ipo Sea potrebbe risanare l'ente locale.
Prende il via oggi l'ipo di Sea. ‘L'unica operazione di quest'anno, quindi ha una sua unicità ed è un elemento di interesse anche per questo’, ha affermato il presidente dell'Aiaf, Paolo Balice, ai microfoni di Class Cnbc, aggiungendo che ‘per noi è importante che questa operazione’ vada in porto perché potrebbe portare al ‘risanamento di un rilevante ente locale’.
È, infatti, essenziale che gli enti locali portino a casa un risanamento finanziario…
Nel triennio 2009-2011 Sea ha distribuito dividendi ordinari per complessivi 59 milioni. Il 10 ottobre 2012 l'assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario di 124 milioni da pagare in due tranche da 62 milioni il 14 dicembre 2012 e il 14 dicembre 2013.
Sea ha in scadenza entro 12 mesi un finanziamento da 133 milioni ed è in fase avanzata (con l'obiettivo di sottoscrivere i contratti entro il 2012) per l'ottenimento di due ulteriori linee di credito di durata triennale per 130 milioni complessivi, destinati al rimborso del finanziamento.
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L’Ipo, ossia la quotazione in Borsa, serve unicamente a raccogliere denaro. È normale, si potrò pensare. E invece no, perché in Borsa ormai si quotano aziende che hanno come unico scopo quello di socializzare le proprie perdite, il proprio ‘Karma’ o destino finanziario.
Perché Sea distribuirà quel dividendo straordinario, visto che ha necessità di fondi?
L'ottenimento di due ulteriori linee di credito di durata triennale per 130 milioni complessivi, destinati al rimborso del finanziamento…
Si chiede denaro per pagare un debito, un finanziamento.
Il paradigma è interamente schierato. È visibile. È orribile.
Che cosa faremo noi? Noi che ci difendiamo chiamando il Gabibbo.
Dipende da noi.
Ricordiamolo quando metteremo in dubbio persino la tecnologia Keshe.
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com