Foto by Laura Arlotti |
Un simile codice 'non scritto', ha la funzione di influenzare le tendenze della Massa, individuo per individuo.
Qual è la prima regola del Fight Club? Non parlate mai del Fight Club.
Vi racconto qualcosa su Tyler Durden.
Era un tipo notturno: mentre noi dormivamo, lui lavorava. Proiezionista a orario ridotto. Vedete, un film non sta tutto su un'unica bobina, ce ne sono diverse; perciò dev'esserci qualcuno per cambiare proiettore nel momento esatto in cui finisce una bobina e ne comincia un'altra.
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Che cos’è il Fight Club? Un luogo dove mostrare il proprio spirito combattivo. Perché non se ne deve mai parlare? Perché si scoprirebbe la sua funzione di ‘palestra’, di ‘valvola di sfogo ad immagine e somiglianza della società’. Scopriremmo l’infrastruttura su cui si regge il Mondo:
Tutto deve rimanere velato, gustato a piccoli sorsi, capito ma stranamente non svelato… come in un incubo o in un… sogno? Questo sogno?
È come sognare di attraversare la strada e di bloccarsi nel mezzo mentre arriva una macchina. Si è fermi con la possibilità intatta di potersi muovere ma non si riesce. Perché? Non si sa. Un qualcosa a livello intimo provoca persino piacere, oltre che all’essere terrorizzati.
Perché non ci si muove? Cosa lo impedisce veramente?
È il momento più importante della tua vita, tu lo perdi perché sei altrove.Link
Un film non sta tutto su un'unica bobina, ce ne sono diverse; perciò dev'esserci qualcuno per cambiare proiettore nel momento esatto in cui finisce una bobina e ne comincia un'altra…
Chi è quel 'qualcuno'?
Lo vedete? Manca sempre un 'attore' sul luogo del palcoscenico. E se non fosse un attore? Quali altri ruoli esistono nell’industria cinematografica? Per un individuo che accetta di comparire davanti ai riflettori, quanti ce ne sono che lavorano per lui, senza mai apparire, se non per qualche secondo nei titoli di coda?
Dove si inserisce il Nucleo Primo in questa struttura?
Al livello della regia? Della produzione? Dei finanziatori?
No, perché tutti costoro sono rintracciabili in qualche maniera. Allora?
Potrebbe celarsi tra i costruttori delle sale cinematografiche? No, per lo stesso motivo.
Che rimane? È il legislatore?
No.
Ok, ho capito.
È dappertutto, vero?
In ogni luogo e in nessuno:
qual è la prima regola del Fight Club? Non parlate mai del Fight Club.
Il Nucleo Primo è laddove non si è mai intuito.
Laddove è tutto rilucente e ‘attorno’ a noi, come un riflesso delle profondità oscure dell’essere.
Occorre, tuttavia, rilevare una sua parte fisica al fine di poterne prendere atto attraverso questo paradigma di San Tommaso. È qua l’inghippo… non abbiamo mai agganciato una sua parte fisica.
Perché? Perché non lo sospettiamo nemmeno che possa esistere, per cui non lo vediamo e non lo possiamo toccare. È un concetto ancora più profondo di quello di extraterrestre, del quale ci siamo fatti/ci hanno dato perlomeno un’idea.
Il Nucleo Primo diciamo che sia costituito da uomini e donne (per semplificazione).
Non solo. Quando non è il gatto… il gatto. Ok?
Come lo si può rendere fisico o s-velare?
Innanzitutto, iniziando a credere che esista! Quindi va bene cercare il gatto, ma non raffigurandoselo in nessun modo, perché ogni modo conosciuto dalla mente è territorio del gatto e della sua illusione strategica e maliziosa. Iniziamo semplicemente a credere che esista l’attore primario, il riflesso delle nostre azioni… un insieme di esseri umani.
Credendo a questa verità, l’Universo si metterà in moto per permettere che la visione accada.
Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico.
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Non esiste un nemico. Esiste un senso ed uno scopo in tutto questo.
SPS intende diventare più concreto, per cui nei prossimi articoli semplificherà la sua visione, proiettando solo una dimensione, quella più necessaria alla comprensione:
dei tre livelli cardine, è uno quello che può essere maggiormente agganciato dalla Massa; quello relativo alla fisicità di questa dimensione. Servono esempi, metafore divertenti, storie da raccontare…
La Massa è attratta, curiosamente, da quello che non digerisce.
Se vuoi smettere di bere osserva attentamente, da sobrio, il comportamento di un ubriaco.
Semina pensieri e mieterai azioni, semina azioni e mieterai abitudini, semina abitudini e mieterai un destino.
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Ilvero messaggio subliminale è quello che ci parla sempre nella stessa lingua; non è il messaggio che veicola ma il messaggio in se stesso. Egli vive e si è radicato nella struttura facendola diventare una infrastruttura, da cui amministra se stesso attraverso il tutto:
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com